CITAZIONE (ricerca storica @ 28/7/2017, 17:49)
Io ho questo problema, non voglio che tutte le nostre cose vadano disperse o peggio buttate! Solo per alcune categorie ho trovato qualche interessamento ma, come succede per l'archeologia, un reperto avulso dal suo contesto perde significato... Qualcuno ha un suggerimento su un'istituzione a cui rivolgermi?
Io posso solo farti un esempio:
Il "lupo volante" è il mio totem di quando, scout del TOXXIV seguendo le orme di un mio compagno ho conciato a frequentare l'ANPd'I poi lui il primo lancio, poi lui arruolato nella compagnia artiglieria paracadutisti (siamo nel 1957), ed io intanto facevo l'addestramento e il mio primo lancio da civile, e la storia continua...
Lui torna da naja e ritorna a fare il caposcout...nel 1961 sfiliamo congedati ed effettivi a Torino per l'Unità d'Italia,... e poi..una vita
Ci siamo ritrovati qualche anno fa... dal TOXXIV sono usciti parà, bersaglieri, un comandante delle Frecce Tricolori, artiglieri alpini, un campione di Volo a vela....
il mio amico mi invita a tornare in associazione....l'ANPd'I e sfilare per il 150° dell'Unità d'Italia, ma anche a ricongiungermi al gruppo di "NOI vecchi del TO XXIV", dove un di noi, tromba nell'associazione bersaglieri, sta pazientemente costituendo l'archivio storico del gruppo scout.
Foto, diari delle "imprese" (veramente impressionanti se ci pensate nel 1957 la costruzione di 6 kaiak che discendono dal lago del Bourget e arrivano a Parigi sempre per fiumi e canali, o i raid in bici dei ragazzi da Torino alla Scozia, l'Irlanda, Londra e ritorno)
Un lavoro paziente e meticoloso.
Tutto viene digitalizzato e poi i materiali non richiesti indietro, destinati al Centro Studi Mario Mazza di Genova che raccoglie le centinaia di documenti del mondo scout.
Questa è l'applicazione dell'articolo 0 (zero, viene "prima dell'uno") della costituzione della Repubblica Italiana: La Repubblica Italiana è fondata sul volontariato.
Questo per i documenti, ma aggiungo ancora un bit:
Alla morte di mia suocera mi sono trovato a dover gestire la sua biblioteca di appassionata giallista - nessuna voleva i libri - sono finiti per lo più al macero.
Ho allora pensato ai miei 4000 volumi di fantascienza,, tutto quanto pubblicato sul tema dal 53 ad oggi.
Il pensiero del problema mi ha turbato, dopo una inutile ricerca di biblioteche nel torinese dove abito, ho contattato il sistema bibliotecario della mia città, Livorno, da cui sono sono lontano da troppi anni.
Ben lieti di avere una sezione tematica completa, sono venuti a farsi 4 viaggi con il Doblò per portarsi via tutta la biblioteca.
Un altro di noi del TO XXIV fa parte di un gruppo che sta allestendo un museo delle armi dove è stato trasferito tutto quanto era contenuto nel museo Pietro Micca della Cittadella di Torino.
Io, collezioniista (anche) dei miei libri di fantascienza ho fatto in modo che il materiale non andasse perduto.
Tutti coloro che si possono trovare in difficoltà con i propri materiali secondo me, dovrebbero pensare a appoggiarsi alle giuste istituzioni (di volontariato) o, a costituirne una.