È importante fare una precisazione, è cioè che le forze francesi libere FFL vennero costituite nel 1940,immediatamente dopo la capitolazione e la formazione del governo di Vichy.
Per cui, quando si parla di elmetti con colore "di liberazione" in effetti non si fa riferimento al 1944, ma quanto meno al 1941.
Per altro proprio sotto la falda frontale di uno dell'ultimo m. 26 che ho postato con sovraverniciatura verde opaco scuro sopra al marroncino caki, è inncisa la sigla FFI.
Riallacciandomi all'ultimo intervento di Diesse.54 questo breve paragrafo lo preso da Wikipedia francese sulle FFL.
"Uno dei loro principali successi militari fu la battaglia di Bir Hakeim, dal 26 maggio all'11 giugno 1942, in Libia, dove la 1a Brigata francese libera, sotto il comando del generale Kœnig, fermò per 14 giorni la corsa di Afrika Korps verso Suez, dando così il tempo all'ottava armata britannica di radunarsi sulla linea fortificata di El-Alamein e fermare lì definitivamente l'avanzata di Rommel verso il Canale di Suez. Questa vittoria mostrò agli Alleati che l'esercito francese era appena rinato. In effetti, durante questi 14 giorni, 3.700 soldati hanno resistito ai 40.000 uomini di Rommel. Anche con i loro carri armati, aerei e superiorità numerica, non riuscirono a passare. Di questi 3.700, 800 erano morti o dispersi"
CITAZIONE (sven hassel @ 14/3/2020, 18:08)
CITAZIONE (64adriano @ 13/3/2020, 23:19)
una piccola precisazione da pedante...parroco e cappellano non sono la stessa cosa...
Molto esatto. Una domandina a Piesse: nelle immagini del tuo elmetto con fregio da cappellano hai scritto "artigianale".
Hai riscontri di quelli d'ordinanza, sia fotografici che di testo?
Grazie.
Per Victor la croix: permettimi di dissentire sull'importanza della Francia nella II G.M. Sicuramente essendo una grande potenza coloniale ha avuto truppe impegnate su quasi tutti i fronti ma di solito di secondo piano o numericamente non troppe. Poi sicuramente non va dimenticato l'impegno di sangue per la guerra in Italia e per la liberazione della Francia e del resto dell'Europa occupata, ma neanche le tristi storie che ha lasciato sia da noi che in Germania.
In effetti sul noto sito francese "World War Helmets" è scritto che circolano molti fregi falsi o addirittura inventati di sana pianta, ma che allo stesso tempo gli arsenali dell'Africa francese durante la guerra erano pieni di fregi prodotti autonomamente in loco, e che molti reggimenti se li fecero da sé, e per lo più erano in ottone!