Posts written by -Drugo-

Con tutto rispetto, un commento assolutamente superfluo. Chiaramente la sensibilità del bambino, attenta a percepire inconsciamente il cambiamento del contesto in cui immersa, come quella di tutti i bambini, coglieva quella che doveva essere l'atmosfera generale che si viveva in moltissime, non dico tutte, strade e case italiane del dopo 8 settembre. Era questo che trovavo interessante. Rispetto alla morte di chi tifasse, al massimo, è drammatico che un bambino di meno di dieci anni assista a esecuzioni sommarie in strada e inneggi alla morte di chicchessia, a seguito di un'infanzia passata tra quaderni con carri armati e una vita civile sotto conflitto armato, portatogli in casa non certo dai bombardieri alleati in primis.

P.S. Il quaderno non inneggia all'Italia ma all'Italia in armi.

Interessante uno dei compiti che termina con la speranza che i tedeschi presto paghino con la vita. Ottobre '43.

Il candore del bambino e nessun segno dell'insegnante dicono molto del giro di vento...

Stavo per aprire una discussione a tema, ma mi appoggio a questa di Biker perché attinente.

Da tempo cerco una soluzione per custodire le mie onorificenze. Dico onorificenze e non medaglie perché appunto non sono tutte così piatte, il che crea problemi nel trovare uno scompartimento adatto per contenerle.

Idealmente, vorrei qualcosa a scomparsa, tipo cassettiera su più livelli, dove poter inserire i singoli pezzi. Ho provato delle soluzioni di numismatica, ma anche quando i singoli scompartimenti erano abbastanza larghi per le mie esigenze, l'altezza faceva sì che non si potesse abbassare il coperchio a dovere.

Una o più vetrinette non fanno al caso mio perché non potrei appenderle in casa senza l'approvazione degli Organi di Terrore di Stato, che al momento manca.

Chiedo perciò suggerimenti e suggestioni fotografiche, nel caso abbiate delle soluzioni ottimali e perché no, consigli sul reperimento.

Grazie!

Veramente particolare, complimenti.

Non avevo idea che l'Unione Militare avesse laboratori a Tirana. Potrebbe essere il primo esempio di investimento straniero diretto tessile, italiano e non, in terra schipetara. Interessante!

Interessante, non avevo mai sentito prima l'uso del motto MFLP, che è invece molto noto nella sua variante serbocroata, "Smrt fasizmu, sloboda narodu", come motto dei partigiani jugoslavi e mantenuto oltre la guerra. Forse è l'influenza data dalla vicinanza al confine orientale?

Stanislav Draganov Božilov.

Interessanti fotografie dei documenti di assegnazione, quota periscopio, grazie! Il diploma di assegnazione si può trovare ogni tanto in vendita, ma ben poco frequente (soprattutto rispetto alla medaglia commemorativa, facile da reperire).

Mi ha incuriosito molto la lettera di invito alla cerimonia di assegnazione (seguita da cocktail ). In via Matilde Serao 1 a Milano c'è stato per lungo tempo il consolato jugoslavo, poi di Serbia e Montenegro. Praticamente si parla fino ai primi anni 2000. Oggi credo la storica villa sia stata distrutta e al posto sorga un condominio residenziale di ultima generazione.

Riguardo alle due varianti citate da Elmar Lang, non credo sia così, c'è solo questa che io sappia (a meno di considerare la Spomenica per cittadini jugoslavi, quindi sì. identica per le ragioni di conferimento ma diversa nella fattura).

Un saluto,
Drugo

Bel completo, quota periscopio.

Non conosco gli ordini bulgari, ma il numero 541 leggo nel libretto essere quello dell'assegnazione. Potrebbe essere basso perché ogni anno il conteggio veniva resettato (perciò assegnazione 541/1981), ma non sono sicuro!

Ciao,
Drugo

Leggendo questo caso plateale mi è venuto subito in mente questo topic.

Con ritardo, mi faccio vivo per dire che è stato un piacere conoscere Nathan93, Diavolo Verde, lowland e zip3120 al banco di Miles, valore militare inaspettatamente al suo banco di venditore ("sgamato" mentre faceva vedere una pagina di Miles sul telefono ad un suo cliente ) oltre che rivedere rip-stop dopo anni!

Per chi colleziona materiale senza fasci e svastiche, Militalia offre poco, ma è sempre un'esperienza rovistare tra quella montagna di roba ché "non si sa mai"... e qualcosa alla fine salta sempre fuori.

Spero di ritornare l'anno prossimo.

Ciao,

è un berrettoNE (vista la misura!) da soldato delle Grenztruppen, in panno di lana. Una giacca di identico materiale e fattura anni '80, smostreggiata a parte le spalline da soldato, lo completeranno benissimo.

Interessante cronaca e interessantissima la ricostruzione linkata. Grazie niemand!

Vino di contrabbando lo fanno passare all'ingresso?

Caro 32° Fanteria,

rispondo con ritardo e mi dolgo della mancanza di foto d'archivio nel forum. Ne cercavo sul mio computer, ma anche lì purtroppo non ho foto dei miei, ne ho ancora due in collezione, un M56 e un M56/66, che se interessa cercherò di fotografare appena rientro in Italia.

Quello che mostri è forse l'esemplare più vecchio che abbia mai visto di elmetto NVA del "terzo tipo", ovvero senza rivetti esterni. Batti di poco il record precedente di cui abbia letto, 1970, ma lo batti.

Considerato che la variante rivista del M56 compare nel 1966, con nuova cuffia regolabile in plastica e 6 rivetti esterni, scoprire che già dal 1969 (almeno) iniziarono ad eliminarli significa veramente che passò ben poco tempo prima che gli ingegneri militari della NVA trovassero il modo di sbarazzarsene. Questo rende il M56/66 di II tipo quasi solo un elmetto di transizione.

Di certo il guscio pare abusato, ma niente che non si sia già visto. Avrà servito più generazioni di soldati. Potrebbe anche essere di esportazione, come detto da voi, ma in realtà non c'è nessun motivo reale per crederlo.

Un saluto,
Drugo