Posts written by kilroy

view post Posted: 29/8/2008, 07:18 M1 con insegna - MILITARIA INGLESE, FRANCESE e USA
rip-stop, grazie dei complimenti, dalla mia in realtà ho solo il "merito" di avere bazzicato militaria USA da parecchi anni!

Comunque: curiosando nei libri ho trovato altre foto di elmetti della 36th con fregio laterale, e ve ne sono anche del tipo presente sull'elmetto del post (con bordatura e "T" dipinta). In un caso, le foto mostrano un fregio "al negativo", cioè semplicemente fatto dipingendo in bianco il bordo e la "T" e lasciando che la vernice del guscio faccia da sfondo. Quindi erano in uso stili diversi. Purtroppo non ho uno scanner, quindi non posso postare le foto.

A questo punto, solo un esame approfondito dell'elmetto potrebbe dirci se il fregio del nostro amico forumista alla fin fine non sia di quelli buoni. Io mantengo dei dubbi, per una serie di motivi, tuttavia una chance esiste, quantomeno.
view post Posted: 28/8/2008, 07:38 M1 con insegna - MILITARIA INGLESE, FRANCESE e USA
Come avete già scritto, la stragrande maggioranza (heerstalhelm, io dico parecchio di più del 75%!) dei fregi sugli M1 sono falsi.

Basti dire che colleziono M1 da circa trent'anni, ma non ho mai visto in giro tanti M1 con fregi apparentemente originali (escludo dal mio ragionamento i falsi grossolani ) come oggi, e come la spieghiamo? E' vero che con internet il mercato è più aperto di un tempo, ma non credo la spiegazione sia sufficiente. E quindi giù con le croci rosse, i fregi divisionali, e chi più ne ha più ne metta.

I falsi fatti bene, magari fatti ormai qualche decina di anni fa, sono di difficile identificazione rispetto ad un originale, e per regola è bene non pagare mai per un elmetto con fregi più di quanto paghereste per un elmetto senza fregi (a parte rari casi di provenienza documentata etc., ma diffidate anche di questo al giorno d'oggi).

Io anzi non acquisterei proprio mai un sano e onesto M1 deturpato da un fregio palesemente falsificato, è una pratica da scoraggiare!

Comunque, venendo all'elmetto della 36th Infantry Division "Texas" soggetto del topic, informo che la 36th utilizzò i fregi divisionali in posizione laterale (come nel caso in esame) negli ultimi mesi di guerra / periodo di smobilitazione, quindi il fregio (su un elmetto di tarda produzione) è quantomeno storicamente possibile.
A favore dell'originalità può deporre l'uso della vernice verde per la "T" e la bordatura , perché (paradossalmente) è un verde "sbagliato" (non presente sul fregio divisionale) che però è di tonalità corretta per un certo tipo di verde brillante utilizzato dall'US Army per le insegne tattiche.
A sfavore, a parte la statistica e quanto prima detto sulla stragrande maggioranza dei fregi, il fatto che le foto che ho visto dei fregi della 36th mostrano di solito fregi consistenti nella sola vernice chiara (bianca?) applicata a spruzzo e mascherina (senza bordo, e con la "T" che è solo la vernice OD dell'elmetto lasciata scoperta).

Comunque non mi pronuncio, perché come è stato scritto due foto non bastano. Diciamo che quanto meno, vedendone solo la foto, non lo scarterei a priori come falso.
view post Posted: 27/8/2008, 11:51 Identificazione Maschera USA / 1943 - MILITARIA INGLESE, FRANCESE e USA
Direi che si tratta di un "M1 Dust Respirator" (infatti compare la sigla MI), privo però del feltro che lo ricopriva quasi interamente al'esterno.

Come il nome indica, non era una maschera di protezione dagli agenti tossici, ma solo una maschera antipolvere. Era distribuito ai conducenti di veicoli militari, anche se esistono poche foto che ne mostrano l'uso nei teatri di operazioni (ve ne sono invece parecchie scattate durante manovre negli USA)
view post Posted: 2/5/2008, 11:39 LA COLONNA DELLA LIBERTA' - Rievocazione Storica
In questa sede, mi preme richiamare soprattutto il lancio effettuato dai "nostri" parà in tenuta della Folgore / Regno del Sud per ricordare l'Operazione Herring, sotto la guida di Luca Migliavacca, che ha messo insieme personalmente in pochi giorni tutto l'occorrente per equipaggiare a dovere i ventuno paracadutisti italiani.

A parte questo, nei giorni del raduno abbiamo avuto anche l'onore di incontrare un reduce di El Alamein ed uno della stessa Operazione Herring.

Spiriti indomiti anche alla loro tarda eta!
view post Posted: 18/4/2008, 10:18 Ferrara: Operazione Herring - Rievocazione Storica
Ciao a tutti, la colonna di mezzi militari di cui si parla è quella del raduno "La colonna della Libertà 2008" organizzato da GoticaToscana Onlus con altre associazioni tra le quali, per l'appunto, l'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia (ANPd'I) sezione di Ferrara

La stessa ANPd'I di Ferrara, che ha organizzato la mostra, sovrintenderà anche ai lanci di paracadutisti in uniforme d'epoca a Sermide il 27 aprile 2008 (si lanceranno da un C47 d'epoca proveniente dal Regno Unito). Il secondo lancio sarà effettuato proprio da paracadutisti dell'ANPd'I in tenuta del Regno del Sud, per ricordare l'Operazione Herring (il primo da un gruppo di rievocatori storici USA in tenuta IIGM).

Incrociando le dita, il tempo pare volgere al bello e dunque non ci dovrebbero essere intoppi (che gli dei non mi sentano!), quindi si preannuncia una giornata interessante per tutti. A Sermide / Felonica vicino al Po sarà anche allestito un campo di rievocazione storica.

Potete trovare tutti i dettagli, anche sulla mostra, sul sito di GoticaToscana: La colonna della Libertà
view post Posted: 10/2/2008, 08:43 LA COLONNA DELLA LIBERTA' - Rievocazione Storica
Il programma completo della manifestazione, con le necessarie informazioni per partecipare, sono reperibili ora sul sito dell'associazione GoticaToscana Onlus:

GoticaToscana Onlus - Colonna della Libertà 2008
view post Posted: 15/1/2008, 08:37 Simboli sugli elmetti M1 - MILITARIA INGLESE, FRANCESE e USA
Se ti riferisci al periodo II GM, l'uso di dipingere distintivi di unità o gradi sugli elmetti era pratica adottata dal singolo reparto (divisione, reggimento, etc.). Un elenco in senso stretto quindi è quasi impossibile, troppe sono le varianti di tipologia e di periodo d'uso anche all'interno del medesimo reparto.

In ogni caso, restando alla domanda che riguarda solo i fregi e i gradi, si può dire che si osservano, dipinti sugli M1 (gradi, davanti; distintivi, davanti o talvolta sui due lati):

i gradi da ufficiale (abbastanza comune);
i distintivi di unità (raro);
i gradi da sottufficiale (rarissimo).

Nei teatri di operazioni europei fu anche adottato un sistema di bande bianche orizzontali sul retro dell'elmetto, molto diffuso: banda verticale = ufficiale; banda orizzontale = sottufficiale.
view post Posted: 6/12/2007, 12:52 divise italiane per rievocazione - Rievocazione Storica
Le repliche REI provenienti da Hong Kong (delle quali non ho conoscenza diretta), che in origine erano piuttosto penose, di recente sono state completamente riprogettate utilizzando gli originali inviati al produttore da collezionisti d'oltremanica. Quindi al momento dovrebbero essere abbastanza accurate (con il condizionale), anche se difficilmente potranno arrivare al livello dei prodotti di una certa sartoria del nostro centro nord, che però hanno costi del tutto diversi.

Sicuramente dato il rapporto qualità prezzo, le uniformi "cinesi" sono una scelta logica per attività di ricostruzione che potrebbero sottoporre l'uniforme a danneggiamento.
view post Posted: 4/11/2007, 21:05 Identificazione Garand italiana - Armi da taglio italiane e straniere
Si direbbe una baionetta M1 prodotta dalla Union Fork & Hoe (UFH). Dico si direbbe perché non vedo bene in foto dove finisce lo scasso della lama. Se si prolunga fino alla punta, sarebbe una modello 1905 con lama di cm. 40 accorciata nel '43 dall'US Army al nuovo standard con lama da 25 cm.

Quella che identifichi come "UOS", è in realtà la sigla US con al centro la granata simbolo dell'Ordnance Department dell'US Army.

Le guancette in legno sono una tipica sostituzione d'uso nell'E.I., dove le baionette M1 furono adottate nel 1951 insieme al Garand, ma furono in uso da noi anche le guancette originali in bakelite nera. Credo che il fodero illustrato sia ricavato in parte da quelli a disposizione per le baionette modello 91 (anche in questo caso, furono usati anche normali foderi americani, modificati con la sola dragona al posto del gancio metallico da cinturone). Il numero dipinto sul fodero è un numero d'inventario dell'armeria di reparto.

Saluti!

Edited by kilroy_ - 4/11/2007, 21:30
view post Posted: 4/11/2007, 20:52 .30 M1 a salve - Munizionamento e ricarica
Le lettere "L" e "C" stanno per Lake City Ordnance Plant, che con lo Evansville Ordnance plant (codice EC) produsse la maggior parte dei circa 20.000.000 di cartucce M6. Non riesco a leggere l'anno impresso sul fondello (il più comune è "4", che sta per 1944).
Altri fabbricanti - in quantità minore - della M6 (standardizzata l'11 febbraio 1943) furono il Frankford Arsenal (FA) e la Western Cartridge Company (WCC).
La carica di lancio della M6 consisteva in 1 grano di polvere da lancio del mortaio da 60 mm dalla parte del fondello (una ballistite scagliolata) e ulteriori 19 grani di DuPont EX-4809-6 (una nitrocellulosa analoga alla IMR4227), con chiusura di feltro laccato.
La cartuccia lanciava la granata standard anticarro M9A1 a circa 200 metri di distanza.
view post Posted: 29/10/2007, 12:38 .30 M1 a salve - Munizionamento e ricarica
Confermo quanto scritto da voloavela. Trattasi di cartuccia M6 per il lancio delle granate. La carabina M1 utilizzava il tromboncino M8, in funzione ausiliaria al ruolo lanciagranate dell'M1903 e, dalla fine '43 inizi '44, del Garand.
L'uso della carabina M1 in tale funzione fu relativamente diffuso (per dire, nel '44 ogni reggimento fanteria aveva in dotazione 97 tromboncini M8 a fronte dei 447 tromboncini M7 del Garand), anche se, data la relativa fragilità della carabina, utilizzandola come lanciagranate si verificava non di rado la rottura del calcio in corrispondenza dell'impugnatura a pistola.
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