Posts written by andrea viotti

view post Posted: 12/11/2018, 23:10 Una grave perdita per tutti noi - STAFF NEWS...
Condoglianze e pregherei il Forum di farsi carico di portare le condoglianze alla famiglia

da parte di tutti noi
view post Posted: 8/11/2018, 18:14 Uniformi RE nel film Mandolino Cap. Corelli - Uniformi e Copricapi 1933 - 1946
E' un film!!!! Non fu girato a Cefalonia ma in Italia. Di errori ce ne sono tanti, dai gambali ai pantaloni per non parlare di tante altre cose. I generali di brigata portavano la mostrine della brigata di cui erano in comando, quelli di divisione no. E' vero però che molte divisioni presero il nome dalle vecchie brigate di fanteria per ci molti generali portarono la mostrine della brigata di fanteria che dava il nome alla divisione. Ne erano comunque obbligati quelli delle divisioni degli alpini e granatieri. Più grave però trovo che gli ufficiali dell'artiglieria divisionale non portino la fiamma d'artiglieria sovrapposta alla mostra divisionale.
view post Posted: 27/9/2018, 13:46 Vicerè d'Etiopia. - Uniformi e Copricapi 1933 - 1946
Questa estate mi sono trovato ad illustrare un libro su Guillet, ed ho fatto un excursus sulle tenute portate da Guillet o dai reparti di cui ha fatto parte, o personalità sotto i cui comando ha operato. Tra queste avevo previsto anche Amedo d'Aosta, ma poi date alcune incertezze informative ho rinunciato illustrandolo solo con la tenuta da campo.
Non so chi abbia ideato l'uniforme. Sicuramente non corrisponde alle disposizioni circa le tenute del personale diplomatico di quegli anni. Soprattutto quell'orrendo plastrom rosso al petto. Cosa che credevo fosse un errore dell'illustratore fino alla foto di cowboy, che conoscevo, ma che avevo in un formato praticamente illeggibile.
Tempo addietro trovai la bozza di un libro scritto da Reanda sulle uniformi diplomatiche ma non fa nessun cenno su questa tenuta. Non credo siano nate insieme. La serie fotografica che conosciamo tutti: mentre assiste ad una rivista (in cui è presente con la moglie) a cavallo mentre passa in rassegna delle truppe e nel salone dove riceve ospiti, porta sempre i pantaloni scuri (lunghi o da cavallo) ed il petto della giubba non ha plastrom. Per lo meno per parte mia penso che ad una prima tenuta sia avvenuta una variazione che ha modificato l'originale.


Comunque nel volume dedicato ad Amedeo d'Aosta, pubblicato nel 1953 "dall'Istituto del nastro azzurro fra combattenti decorati al VM", è pubblicata una foto (la n° 5 di quelle poste da cowboy in cui Amedeo è senza plastrom) in cui la didascalia dice che Amedeo "assiste ad una sfilata delle truppe nel secondo anniversario della fondazione dell'Impero". Questo potrebbe essere un punto di partenza per una ricerca
view post Posted: 26/9/2018, 22:02 Vicerè d'Etiopia. - Uniformi e Copricapi 1933 - 1946
Anch'io pensavo che quella con il plastrom rosso fosse una spiritosa invenzione. Grazie alla foto di cowboy credo che sia effettivamente due diverse tenute. Sarebbe interessante sapere quale delle due è nata prima e quale seguì? Forse dalle date delle foto?
view post Posted: 8/9/2018, 17:08 Riforma Baistrocchi. A che punto le ricerche? - ANNUNCI E DISCUSSIONI
Per quanto le abbia ovviamente cercate, data la scoperta dei verbali del Consiglio dell'Esercito del 22/23, non sono riuscito a reperire analoghe relazioni. Va però chiarito che quelle che ho riportato è solo la parte inerente l'argomento del libro. L'originale dei verbali delle varie riunioni trattava in modo ampio vari argomenti che andavano dall'armamento, al reclutamento, alla composizione dell'esercito e a vari problemi di riorganizzazione. D'altronde l'Esercito confusamente e frettolosamente disciolto tra il 19 ed il 20 andava riordinato. Va inoltre ricordato che probabilmente l'esistenza di simili e corpose relazioni erano probabilmente il frutto di un nuovo sistema organizzativo della "testa" dell'Esercito. Per la prima volta non esisteva al comando dell'Esercito un Capo di SM ma, grazie all’Ordinamento Albricci (1919), si era creata una direzione collegiale (il Consiglio dell'Esercito) condotta certo da una figura di comando "l'Ispettore generale dell’Esercito", ma che doveva tenere conto del "Consiglio". E' ovvio quindi che data la situazione dell'Esercito e data la nuova struttura di "comando" necessitassero varie riunioni fra le varie teste pensanti, piuttosto che le disposizioni (sia pure accompagnate da analisi) di un unico "comando preposto" all'argomento.

Quanto alle riunioni del 1922 non mi sembrano inconcludenti visto che hanno (a torto o a ragione) impostato un esercito, nel nostro caso uniformi, durante circa un decennio.
view post Posted: 16/8/2018, 09:18 Spada Garibaldina? - Armi da taglio italiane e straniere
Non esistevano Mod. 55 per garibaldini. I corpi volontari in genere e quindi anche i garibaldini, hanno usato le armi che riuscivano a recuperare. Hanno avuto sciabole di qualunque tipo, piemontesi, toscane, dello stato pontificio, austriache e persino napoletane soprattutto durante la campagna merionale.
Un saluto a tutti

Campagna meridionale (scusate)
view post Posted: 18/4/2017, 15:29 "Polizia Moderna" 1949-1957. - ALTRI CORPI MILITARI DELLO STATO
Non vorrei passare per un passatista, ma com'erano belle queste riviste con foto splendide (per l'epoca) e con una messe di informazioni oggi rara nelle riviste attuali.

Grazie per la comunicazione
view post Posted: 27/10/2016, 18:29 Foto giberne reggimento Marina ww1 - ANNUNCI E DISCUSSIONI
Zaino1905 hai per caso fatto le foto a quella buffetteria di cui parli? Tra le tante cose c'è la fibbia dello spallaccio che è diversa di modello a quella successiva. Sto cercando foto e documentazione perché sto chiudendo uno studio sulle RM durante la 1GM e mi accorgo di avere molti buchi che Galuppini ed altri non mi hanno completato. Fra questi la buffetteria della RM.

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Questa immagine presa da un museo belga risulta la buffetteria più vicina a quella della RM mentre la sottostante credo sia il Mod 25. Noto sopratutto la differenza per la fibbia di regolazione al petto

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A parte le cuciture ed i laterali della chiusura della giberna
view post Posted: 26/10/2016, 19:02 Ramponi da ghiaccio - VARIE DA IDENTIFICARE
Su questo non posso aiutarti. L'idea della canapa mi porterebbe a pensare la 2Gm o una fase intermedia fra le due guerre, considerando quanto fosse preferito il cuoio durante la 1GM. Ma dispiace non vorrei dire castronerie. Qualcuno sicuramente saprà essere più preciso di me.
La risposta era in ritardo per via del terremoto che mi ha costretto a scendere in strada
view post Posted: 26/10/2016, 19:07 Foto giberne reggimento Marina ww1 - ANNUNCI E DISCUSSIONI
Grazie Graphicat. In effetti nelle foto scattate a piazza San Marco, alla fine della guerra suppongo, sembrerebbero avere quello che il documento da te postato definisce Mod 1911 e sicuramente il più diffuso durante la 1GM. Ovverosia tre giberne in fila sormontate da una giberna. Lo stesso disegno è riportato sia da Italo che da Quinto (Cenni) alla data 1912/13. La foto in basso invece presenta un altro modello ancora che , sempre nelle tavole di cui sopra è datato 1910, anche se probabilmente è precedente l'adozione o la distribuzione.
Grazie ancora soprattutto per la chiarezza delle foto. Purtroppo sulla buffetteria della truppa dei reali equipaggi non ho trovato nulla di ufficiale se non memorie o racconti ma niente di ordinamentale

Tu ti occupi di Marina?

Sbaglio o quelle della foto dell'articolo di Manno hanno il bottone a pressione su una linguetta applicata alla copertura della giberna mentre quelli della foto di piazza San marco hanno bottone applicato direttamente alla copertura?
view post Posted: 26/10/2016, 15:21 Ramponi da ghiaccio - VARIE DA IDENTIFICARE
Se non vado errato sono i ramponi da ghiaccio ad 8 punte in dotazione durante la 1GM e poi rimasti in uso.
Un saluto
view post Posted: 26/10/2016, 15:10 Foto giberne reggimento Marina ww1 - ANNUNCI E DISCUSSIONI
Per correttezza la foto posta da Graphicat è successiva alla 1GM anche se la buffetteria è molo simile a quella in uso nella 1GM.
Anch'io mi sono trovato spesso in imbarazzo nello studiare la buffetteria della Marina, non trovando sufficienti dati per definire con esattezza cosa indossassero. Comunque se ti può essere di aiuto di posto i miei appunti anche se è da considerare che la buffetteria in tela Mills venne adottata poco prima della guerra di Libia ed in molte foto sullo sbarco e la prima conquista molti marinai indossano ancora la vecchia buffetteria di cuoio. Inoltre è da considerare che il modello adottatto venne presto sostituito da un successivo modello, non so se per evoluzione dei modelli della Mills o per volontà dello SM della marina
.................l'equipaggiamento era costituito dalla buffetteria di tela detta "Mills"anche se foto a Tripoli e successive fino al 1° anno di guerra mostrano reparti ancora con la vecchie giberne 70/87. La buffetteria "MIlls" era di chiara matrice americana , in quanto prodotte della Mills & Orndorff, che produceva la nota cartucciera di tela in uso nell'esercito degli Stati Uniti, ideata dal generale Anson Mills e che aveva prodotto per l'esercito britannico una bandoliera di tela di canapa porta caricatori che, pur essendo di grande capacità ed a basso costo, aveva creato non pochi problemi. Nel frattempo tale S. M. Wise aveva rilevato la società e costituito una nuova azienda completamente inglese la "Equipment Company Mills", che produsse una serie di modelli sperimentali che alla fine generarono il famoso "Pattern 1908". Come normale per qualunque giovane azienda aggressiva La "Equipment Company Mills" portò i sui prodotti anche ad altre nazioni -tra cui l'Italia- dove trovò nella Regia Marina degli estimatori e che adottò nel 1910 il Mod. 1905, pur facendovi apportare talune modifiche e, successivamente nel 1913, il Mod. 1908 anche questo con una serie di modifiche volute dalla Regia Marina (http://www. karkeeweb. com/index. html). Rilevo ora dall'intervento di Graphicat che esisteva anche un Mod 911! Buono a sapersi
Questa era confezionata completamente in tela di canapa grezza, si componeva di una cintura chiusa sul davanti da una fibbia a scorrimento i cui capi andavano a fermarsi sotto due lunghi passanti metallici laterali. Lungo la cintura, piuttosto alta, erano posizionate le gibernette due per fianco, chiudibili con bottone a pressione. La cintura era sostenuta da due bretelle, davanti passanti a due anelli saldati alla parte anteriore dei lunghi passanti metallici per essere poi agganciate tramite fermagli ad "amo" in appositi fori. Sul dietro c'era una sola bretella passante in un anello posto al centro della cintura e sempre fermato con fermagli ad "amo". le tre bretelle anteriori e posteriori si incrociavano sul dorso della schiena formando un motivo a "Y". Sul lato sinistro era posto la borsa della baionetta . Le giberne però sembra non fossero sufficienti a contenere il munizionamento dei marinai delle compagnie da sbarco per cui sovente alla cintura del Mod. 1905 erano applicate le vecchie giberne Mod. 70/87,
Il Mod. 1908 era sempre confezionato completamente in tela di canapa grezza, differiva dal precedente per avere la cintura chiusa sul davanti a passante ma doppio. Sempre sul davanti erano applicate otto gibernette, in due gruppi da quattro per lato, (tre agganciate affiancate sulla cintura ed un quarta sormontate le altre). Il blocco delle giberne era sostenute da due bretelle, agganciate con fibbie a scorrimento, con una parte allargata all'altezza delle spalle per alleggerire la pressione. Le bretelle si incrociavano sul dietro andando ad agganciarsi ad un passante di tessuto con fibbie a scorrimento.
La baionetta era sposta a destra.
Sempre in dotazione dai prodotti della "Mills" marinai avevano in dotazione una bandoliera, sempre in tela ed a tre scomparti, con la possibilità di agganciarvi una pistola grazie ad un anello metallico.
per curiosità anche il Regio Esercito si interessò delle nuove buffetterie di tela e adottò in via sperimentale il Mod. 1905, nella sua forma originale,durante la guerra di Libia. L'esperimento produsse evidentemente un certo interesse al punto che nel giugno del 1913 si doveva ampliare l'esperimento su larga scala nella guarnigione di Milano (la nota appare fra le carte dell'Album di Italo Cenni) e nel febbraio del 1914 Wise arrivò a Roma per aprire una fabbrica per la produzione di equipaggiamenti in tela denominata "Società Italiana di equipaggiamenti" (Alfred A. Kruk "Patronentaschen, Patronengürtel und Banduliere 1850-1950". Münster 2000). Dell'esperimento non abbiamo trovato valutazioni né tracce di sorta salvo un appunto sempre di Italo Cenni che illustra il modello basato su una cintura con bretelle, classico dello stile "Mills" con le gibernette disposte in fila sulla cintura nel numero di quattro per parte sullo stile di quelle poi classiche del fante americano durante la seconda guerra mondiale, né conosciamo la sorte della "Società Italiana di equipaggiamenti" la cui casa madre forse con lo scoppio della guerra fu troppo presa dalle forniture per l'esercito britannico per insistere su un nuovo mercato.
Purtroppo non sono in grado di caricate delle foto, ma sicuramente tra i fruitori del forum troverai chi lo farà. Spero di esserti stato d'aiuto
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