Posts written by rip-stop

view post Posted: 28/1/2008, 11:46 E' l'ora! E' l'ora...!!! - ARCHIVIO
Leggo solo adesso dell'iniziativa.
Secondo me si tratta di una splendida idea, anche se al bicchiere di vino preferisco un buon boccale di birra...
Piacenza per me sarebbe una location ideale (è facile da raggiungere via treno o autostrada, è un posto tranquillo e spazioso...).
Per me andrebbe bene anche Varese, ma è un po' più "fuori tema".
Novegro invece è una vera bolgia.
A parte ciò, ovunque si decida di incontrarci farò di tutto per esserci.

RIP-STOP


OK, OK, mi sono perso qualcosa.
Sta bene anche Bologna sabato 5 aprile.

Ottimo e abbondante.

RIP-STOP
view post Posted: 28/1/2008, 08:44 salve a tutti - PRESENTAZIONI
Benvenuto tra noi!
Mi sono occupato anch'io di modellismo in tempi passati, ma con i figurini sono sempre stato un disastro! E poi quello dei figurini militari non è un hobby: è un' arte!
Complimenti vivissimi!

RIP-STOP
view post Posted: 28/1/2008, 08:29 ULTIMO ARRIVO - PRESENTAZIONI
Grazie a tutti per la calorosa accoglienza!
Gli anfibi li pulisco, li ingrasso e li lucido ogni mattina, quindi tranquilli, non sporcherò il pavimento (ah, dimenticavo... li indosso anche per andare in ufficio...).
Rip-stop significa letteralmente anti-strappo.
E' un particolare tipo di tessuto di cotone, molto leggero, traspirante ma dotato di ottima resistenza all'usura grazie alla conformazione particolare della sua trama, che venne impiegato per la prima volta nelle uniformi da giungla adottate dagli americani in Vietnam, tra il 1967 e il 1968.
Oggi il tessuto di cotone rip-stop (lo si distingue facilmente per la sua orditura "quadrettata") ha conosciuto una diffusione pressochè universale, anche nel confezionamento dei capi civili, ma la qualità di quello Made in USA resta comunque inarrivabile quanto a comodità, resistenza e praticità d'impiego.
La maggior parte delle attuali divise da combattimento dell'esercito americano (Desert o ACU) vengono prodotte ancora nello stesso tessuto, e anche la nostra "vegetata" è confezionata con una versione "nostrana" del rip-stop originale.
Insomma, nulla ha più successo del successo!

RIP-STOP
view post Posted: 25/1/2008, 20:10 Mask protective field m9a1 - PAESI EXTRA-EUROPEI E NEUTRALI
La sacca non veniva messa a tracolla, ma allacciata in vita e portata in basso sul fianco sinistro, appoggiata all'esterno della coscia e ivi trattenuta da una delle sue cinghie regolabili, allo stesso modo della M17 in Vietnam e della M40 attuale.
Di queste maschere nè è saltato fuori un grosso quantitativo sul mercato collezionistico. Vengono via veramente per pochi "euri".
Ne posseggo due anch'io, una ancora sigillata nella sua "lattina".
Tra le altre cose: la M9 veniva preferita alla M17, che era più pesante, più scomoda e soprattutto era provvista di un sistema di filtri interni per la cui sostituzione era necessario smontare metà della maschera (e soprattutto togliersela... provate a farlo in un ambiente contaminato da gas nervini...).

RIP-STOP
view post Posted: 25/1/2008, 19:42 Vietnam - camouflage band - LA GUERRA DEL VIETNAM
La seconda banda (quella al centro della fotografia) è sicuramente originale. Tali bande sono state prodotte senza interruzione dal 1951 al 1981.
La prima banda (quella in alto) potrebbe costituirne una variante, ma non ne ho mai incontrate con stampigliature che impiegassero quel tipo particolare di carattere tipografico... a me puzza di replica, ma non posso affermarlo con certezza.
La terza banda, infine, è sicuramente di produzione attuale, ma non so dirti se made in U.S.A o cos'altro. So, per altro, che è la più comune sul mercato e la si trova appiccicata a tutti gli elmetti NATO o non NATO, in kevlar o in acciaio...
Quanto alla "Band Helmet Camouflage" ottenuta dalla camera d'aria, si trattava di un elemento caratteristico dell'equipaggiamento dei Marines in Vietnam... ma capirai anche tu come sia facile ricavarne una dal pneumatico di una qualsiasi bicicletta...

RIP-STOP
view post Posted: 25/1/2008, 19:19 I miei sottoelmi MP americani - PAESI EXTRA-EUROPEI E NEUTRALI
Sono riuscito ad acquisire informazioni solo su uno dei due liner, quello riportante le cifre e le insegne del 759th Military Police Battalion.
Il battaglione fu costituito il 19 agosto 1942 e operò successivamente nel corso della campagna d'Italia, in Francia, lungo le frontiere del Reno e in Germania.
Disciolto con la fine delle ostilità, venne successivamente ricostituito il 17 settembre 1947 facendo parte delle forze di occupazione di Berlino Ovest.
Venne nuovamente disciolto nel 1953 e ricostituito negli Stati Uniti il 6 giugno 1968 con sede a Fort Dix, New Jersey.
Attualmente il battaglione fa parte della 89th Military Police Brigade ed è acquartierato a Fort Carson, in Colorado, non lontano dalla sede del NORAD.
Una sua compagnia, se non erro, ha operato in Bosnia tra il 2000 e il 2002.
Per quanto riguarda il liner contrassegnato con le cifre "445", potrebbe appartenere al 445th Military Police Battalion, ma non ho trovato notizie su questa unità.

RIP-STOP
view post Posted: 25/1/2008, 18:39 Liner Vietnam - LA GUERRA DEL VIETNAM
Il liner in oggetto risale effettivamente al periodo della guerra del Vietnam; questo tipo di liner venne fabbricato tra il 1964 e il 1969 da diversi produttori. quali la Marmac Industries, la Westinghouse Electric Corporation e la Firestone, per un totale complessivo di 4.863.615 esemplari.
La finitura esterna, invece, non è assolutamente quella originale e il fregio riportato sul frontale non corrisponde al grado di colonnello, ma è semplicemente l'emblema nazionale ("coat of arms") degli Stati Uniti.
Si potrebbero fare diverse ipotesi riguardo all'utilizzo di un liner siffatto ma, dal mio punto di vista strettamente personale, sembrerebbe più un rifacimento destinato al mercato "commerciale" che non un liner di dotazione ufficiale.
Anche il tipo di vernice "granulare" adottata mi lascia molto perplesso (non avrebbe alcun senso riprodurre su un liner la finitura esterna di un vecchio M1).
Un pezzo abbastanza curioso, ma che "puzza" di esca per turisti...
A meno che non sia stato destinato a uno dei moltissimi "college" e scuole di preparazione per i cadetti militari.
Per ulteriori chiarimenti consiglio il volume di Mark A. Reynosa "Post-World War II M1-Helmets", Schiffer Military History editore.

RIP-STOP
view post Posted: 24/1/2008, 22:31 LA MIA PRIMA VOLTA - ARCHIVIO
Beh, il mio "primo amore" è stata un'umilissima giberna porta-medicazione americana "Kit Jungle Medical Individual M2", in Olive Drab, marcata 1945, acquistata per 5.000 lire in un mercatino dell'usato un sabato pomeriggio. All'interno della giberna c'era ancora il foglietto originale, marcato 1963, che descriveva il contenuto delle dotazioni: due confezioni di bende medicate, pomate contro le ustioni, laccio emostatico, pillole potabilizzanti, stick antiscrepolature per le labbra (sì, gli americani avevano anche quello...).
Non avevo la minima idea di che cosa servisse quella giberna, così la riempii di cerotti e di flaconi di "Autan" portandomela dietro durante le gite in montagna, e poi durante gli interventi in Protezione Civile, appesa a un cinturone M56.
Passato qualche anno capii il valore di quel mio acerbo ritrovamento, e cercai di ricostruirne il contenuto, pezzo per pezzo, seguendo le istruzioni del famoso fogliettino.
Ci riuscii.
Adesso quella giberna giace assieme al resto delle dotazioni appartenenti a un Marines nel corso della guerra del Vietnam: cinturone M1961, giberne portacaricatori M1961 per il fucile M14, spallacci M1941, Haversack M1941 (sì, il corpo dei Marines in Vietnam era equipaggiato con i fondi di magazzino della seconda guerra mondiale e della guerra di Corea... per questo la mia gibernetta portava impressa la data del 1945...)...
E sapete cosa disse mia madre il giorno che tornai a casa trionfante con quel mio primo acquisto?
"Mettila fuori sul balcone che puzza!"
Sì, puzzava di magazzino e di polvere disinfettante.
Ma per me quello era un profumo.

RIP-STOP
view post Posted: 24/1/2008, 19:44 BELLICO O POST? - MILITARIA INGLESE, FRANCESE e USA
Non me ne intendo molto di buffetteria inglese, comunque qualche pezzo mi è passato per le mani. L'elmetto molto probabilmente è post-bellico del tipo "Helmet Steel Mk IV" o "Mk V"; questo tipo di elmetto è stato utilizzato sino agli anni '80 quando è stato sostituito dal "GS Mk 6" in Kevlar.
La buffetteria solitamente è marcata con la data di produzione. L'equipaggiamento "1937 Pattern Web Equipment" è rimasto in uso sino all'introduzione del "1958 Pattern Web Equipment". Molti pezzi (cinturoni, spallacci, etc.) riportano marchi di fabbricazione risalenti ai primi anni '50, pur essendo esterioremente del tutto identici a quelli prodotti nel corso della seconda guerra mondiale.
Senza contare le numerosissime "copie" fabbricate in numerosi paesi dell'area NATO (Italia compresa), in Canada e nelle regioni asiatiche appartenenti all'ex impero britannico (India, Pakistan, etc.).
Quindi, occhio ai timbri!
Per maggiori informazioni ti consiglio il volumetto della Osprey "British Infantry Equipments 1908 -2000".
Buona caccia!

RIP-STOP
view post Posted: 24/1/2008, 19:17 ULTIMO ARRIVO - PRESENTAZIONI
Salve a tutti e grazie di accogliermi su questo forum.
Sono circa 25 anni che colleziono militaria U.S.A., praticamente dai tempi del liceo, quando sui mercatini dell'usato quella "roba verde" non la voleva nessuno.
Ho cominciato a comperare le prime giberne, e poi a domandarmi a cosa servivano. Così sono andato in cerca di libri e di pubblicazioni da cui potessi saperne qualcosa di più, poi ho cominciato a cercare altre giberne, poi altri libri, e via discorrendo...
E' così che ho messo assieme il mio primo completo di buffetteria M56 Vietnam, ed è così che ho cominciato a collezionare.
Il mondo della militaria è cambiato, e tanto, da quei primi anni. Per certi versi in meglio (non siamo più considerati dei maniaci guerrafondai), per certi versi in peggio (i commercianti hanno imparato a "marciarci sopra"...).
Non ritengo di possedere una grandissima collezione, ma ho sempre scelto di procurarmi il materiale migliore, severamente autentico, e possibilmente in buone od ottime condizioni di conservazione. Con la militaria americana è stato abbastanza facile.
Colleziono militaria U.S.A. seconda guerra mondiale - Corea - Vietnam sino alla prima Guerra del Golfo (1990).
Sono inoltre quindici anni che pratico soft-air e da circa quattro anno sono membro dell'associazione di ricostruzione storica "Normandie44".
Ma sopratutto in questi 25 anni ho letto tanto, molto, moltissimo, spinto da un insaziabile bisogno di sapere, di scoprire, di conoscere.
Ritengo che collezionare militaria significhi una sola cosa: cultura, cultura, cultura.
Sono qui per condividere le mie emozioni, le mie esperienze e il mio sapere con tutti quanti coloro che nutrono la mia stessa passione.
E' un forum è il posto migliore per farlo.
Grazie a tutti.

RIP-STOP
view post Posted: 24/1/2008, 12:52 Guscio M1 - MILITARIA INGLESE, FRANCESE e USA
Il sottogola rivettato è tipico degli elmetti M1 di produzione o provenienza danese post-bellica.
Ultimamente sono usciti parecchi di questi elmetti, risalenti per la maggior parte agli anni '70 e '80.
Molti gusci sono di provenienza originale U.S.A. ma successivamente ricondizionati tramite riverniciatura e sostituzione del soggolo originale.
In mancanza del "liner" interno è difficile pronunciarsi con una certa sicurezza...
view post Posted: 24/1/2008, 12:30 Simboli sugli elmetti M1 - MILITARIA INGLESE, FRANCESE e USA
Fare un elenco dettagliato di tutti i fregi dipinti sugli elmetti M1 è pressochè impossibile.
Bisogna distinguere infatti tra:

- insegne di grado (ufficiali - sottufficiali)
- insegne di reparto (armate - corpo d'armata - divisioni - battaglioni - reggimenti)
- distintivi di specializzazione (sanità - genieri da sbarco - polizia militare - etc.).

Esistevano varianti anche molto diverse fra loro di uno stesso distintivo, a seconda dell'abilità "artistica" del singolo individuo; si tenga presente, comunque, che non si trattava di una consuetudine generalizzata e che anzi, in special modo per quanto riguardava i distintivi di reparto, le autorità ufficiali osteggiavano tale pratica perchè costituiva una violazione del segreto militare fornendo al nemico informazioni riguardo al tipo di unità operante nella zona...

Nel teatro operativo del Pacifico, per esempio, veniva accuratamente evitato di verniciare sugli elmetti qualsiasi insegna di grado o distintivo di qualifica, poichè questi costituivano un invito a nozze per i tiratori giapponesi (neanche il personale della sanità portava le classiche insegne della Croce Rossa... e i cappellani militari giravano armati con la '45!)
.
Molte insegne venivano dipinte solamente sul "liner" di fibra, che poteva essere usato al posto dell'elmetto metallico completo in occasioni particolari (parate, cerimonie, etc.).

La cosa si complica ulteriormente se prendiamo in considerazione gli elmetti M1 post-bellici...

Negli anni '50 conobbero ampia diffusione anche una serie di "decal" da applicare sul guscio esterno o sul liner.

Dal punto di vista strettamente collezionistico ho sempre diffidato degli M1 provvisti di qualsiasi fregio perchè, nella maggior parte dei casi, si tratta di "bidoni" belli e buoni.

Esiste comunque un ottimo volume di Chris Arnold (reperibile eventualmente tramite i soliti canali di Tuttostoria) che si occupa specificatamente dell'argomento..

E' in lingua inglese, ma per chi si occupa di militaria U.S.A. non dovrebbero esserci problemi.


RIP-STOP

Edited by rip-stop - 24/1/2008, 22:55
5802 replies since 23/1/2008