Posts written by rip-stop

view post Posted: 21/12/2023, 09:17 Acquistare una camicia tiger stripe - LA GUERRA DEL VIETNAM
Sono d'accordo con Pik As: Johnson ha fatto un lavoro davvero monumentale, esaminando e catalogando centinaia, forse migliaia, di capi in mimetismo "tiger stripes" e cominciando questi studi in tempi non sospetti, quando cioè questo materiale non riscuoteva nessuna attenzione da parte dei collezionisti: parliamo dei primi anni '70 e degli anni immediatamente successivi alla fine della guerra in Vietnam, quando sovente questo tipo di materiale, portato negli States al seguito del bagaglio dei veterani del conflitto, finiva per essere rivenduto per pochi dollari nei mercatini dell'usato, ceduto a titolo gratuito alle associazioni no-profit che raccoglievano vestiti smessi, raccolto nei depositi degli stabilimenti che si occupavano del riciclo dei tessuti, o addirittura buttato nei bidoni della spazzatura. Nell'affrontare uno studio di questo genere è inevitabile che s'incorra in errori e imprecisioni: Johnson ha cercato di giungere a una sintesi e a una catalogazione ragionata delle diverse varianti creando uno schema generale di riferimento per la loro corretta identificazione, ed un lavoro del genere impone sempre di fare delle scelte che possono essere considerate in qualche modo "arbitrarie", ovvero esclusivamente riconducibili alla responsabilità dell'autore. Per me gli attacchi all'opera di Johnson sono frutto soltanto d'invidia...

Proprio per tutte le ragioni che ho esposto, il libro di Johnson dev'essere considerato una guida utilissima, se non indispensabile, per orientarsi nell'affascinante galassia delle "tiger stripes", anche perchè, a quanto mi consta, sino ad oggi non è stata ancora data alle stampe, nè pubblicata sul web, un'opera altrettanto completa e dettagliata sull'argomento. Sbagliato però sarebbe farne una sorta di incontrovertibile vangelo: in questo caso il beneficio del dubbio nulla toglie ai meriti dell'autore, ma anzi lascia spazio ad altri studiosi e appassionati di approfondire (se possibile) ulteriormente la materia purchè questo tipo di lavoro abbia un fine costruttivo e non si riduca a uno stucchevole battibecco da parrocchia, come, ahimè, accade frequentemente nell'ambiente collezionistico.

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view post Posted: 20/12/2023, 16:00 Acquistare una camicia tiger stripe - LA GUERRA DEL VIETNAM
CITAZIONE (YP13 @ 20/12/2023, 15:42) 
Si tratta anche di capire come cambieranno i colori una volta invecchiata. Se i colori diventassero come quella sotto non sarebbe niente male ;)
In tal senso chiedo: c'è qualche metodo specifico e già testato per accelerare l'invecchiamento? Oltre ad esporla al sole e lavarla frequentemente.

I capi originali venivano confezionati utilizzando batch di tessuti differenti di svariata provenienza nonchè metodi e tinture di stampa assolutamente non standardizzati, non esiste alcuna garanzia perciò che una riproduzione attuale "invecchi" o sbiadisca alla stessa maniera di un capo d'epoca... Metodi d'invecchiamento "veloci" non ne ho mai sperimentati, ma temo che finiscano per rovinare irrimediabilmente i tessuti. Io non azzarderei strani esperimenti...

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view post Posted: 20/12/2023, 11:42 Acquistare una camicia tiger stripe - LA GUERRA DEL VIETNAM
Segnalo per l'occasione anche questo thread pubblicato su usmilitariaforum, se può aiutare come ulteriore guida all'acquisto:

https://www.usmilitariaforum.com/forums/in...ripes-uniforms/

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view post Posted: 20/12/2023, 09:00 Acquistare una camicia tiger stripe - LA GUERRA DEL VIETNAM
Militaria 1911 non lo conosco, mentre Moore ed Hessen Antique mi sono ben noti, per quanto non abbia mai acquistato da loro. Tra la JWD della Tigerstripe Products e la "Advisor Golden" che hai appena postato la mia preferenza va senz'altro alla seconda, non solo per una questione puramente estetica (trovo veramente bello questo tipo di variante) ma anche per la maggiore fedeltà nei dettagli (vedi ad esempio la stampigliatura della taglia all'interno del colletto che riproduce quasi esattamente i timbri originali). Mi lasciano solo un po' perplessi i bottoni in plastica color "verde bottiglia", ma quello, volendo essere pignoli, si fa in fretta a sostituirli con dei bottoni verde oliva originali dell'epoca.

Tigerstripe Product è una vecchia azienda americana sul mercato da parecchi decenni che cominciò a produrre copie e imitazioni delle "tiger stripes" autentiche per il mercato interno USA già a partire dagli anni '70, inizialmente senza particolari pretese per quanto riguardava la fedeltà agli originali; col tempo la qualità dei suoi prodotti si è via via affinata, ma ultimamente sono comparsi venditori che offrono capi dedicati espressamente al settore della rievocazione storica militare curando quindi le proprie realizzazioni nei minimi particolari in modo da soddisfare anche i palati più esigenti... Moore, ad esempio, ha realizzato una linea di riproduzioni di capi ed equipaggiamenti USA seconda guerra mondiale veramente straordinari e quasi indistinguibili dagli originali, anche se non di rado il loro prezzo non si discosta molto da quello degli esemplari autentici!

Per quanto riguarda un parere su costi e quotazioni, è mio abitudine essere molto prudente. Sono anni oramai che il mercato della militaria è oggetto di una vera e propria speculazione commerciale con prezzi assolutamente irragionevoli, specialmente se si prende come "termometro" del mercato certi ben noti siti d'asta... Al cuore però non si comanda, perciò se ti orienti sull'acquisto di una riproduzione io ti consiglierei vivamente di puntare alla massima qualità, anche a costo magari di andare un po' fuori budget. Buona caccia alla trigre! :D

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view post Posted: 18/12/2023, 09:23 Acquistare una camicia tiger stripe - LA GUERRA DEL VIETNAM
CITAZIONE (YP13 @ 16/12/2023, 19:30) 
Sono un nuovo membro e, come detto nella mia presentazione, mi sono appassionato da poco a queste iconiche camicie militari. Da neofita, sto cercando di acquisire conoscenza onde fare il miglior acquisto e mi sono già reso conto che l’argomento è alquanto infido e ampio, così come è elevato il rischio di spendere un sacco di soldi e prendere una fake. In effetti, vorrei acquistarla per indossarla. Considerando la misura del petto (sotto l'ascella) pari a 114 - 119 cm la mia taglia è una "US S" o una "US M"? Non ho una specifica preferenza sul modello. Ho sentito parlare di prezzi minimi di 400-500 dollari per una “tiger stripe” originale” è così? Al prezzo minimo che modello/i sono accessibili?

Innanzi tutto penso che occorra fare un po' di chiarezza.

Nel tuo interevento esordisci che vorresti acquistare una tiger stripes "indossabile"... Poi, poco più oltre, però, dichiari che ti accontenteresti anche di una buona riproduzione, purchè il rapporto prezzo!qualità sia giudicato accettabile. Comprendi bene che si tratta di due obiettivi completamente diversi: un conto è raccogliere divise e uniformi di rilevanza "storica", che quindi, anche per semplici ragione di praticità, sarebbe opportuno evitare di indossare, preservandole dall'incuria del tempo nelle migliori condizioni di conservzione possibile; in questo caso la taglia o la misura di un capo non avrebbero alcuna importanza, il valore del pezzo risiede interamente nella sua valenza storica. Altra cosa, invece, è acquistare una divisa per farne sfoggio come rievocatore, o per il semplice "vezzo" di indossarla: in questo caso sarebbe del tutto corretto e ragionevole andare in cerca della migliore riproduzione possibile (e ne esistono veramente di ottime) ma stiamo pur sempre parlando di una copia che non ha nulla a che vedere, quanto a significato e valore collezionistico, con l'originale. E' necessario perciò fare una scelta ben precisa.

Io posseggo in collezione tre o quattro camicie tiger stripes autentiche, la cui originalità è stata pazientemente confutata confrontando ciascun capo con quelle riportati nel volume di Johnson (attenzione però che anche i migliori autori possono incorrere in errori...): tutte le camicie sono di taglia "asiatica" e ti garantisco che non andrebbero bene di misura neppure a un nostro ragazzino di terza elementare tanto sono piccole... E, ti dirò di più: per quanto per molti anni mi sia dedicato alla rievocazione storica USA, vestendo anche capi originali "di seconda scelta", non mi sono mai sognato di cercare una "tiger stripes" una della mia taglia, anche se probabilemnte un US-M sarebbe stata perfetta per la mia conformazione fisica (ma l'avrei pagata quasi sicuramente di più di un'"asian medium"). Se ti offrissero o ti regalassero la divisa da campo originale di Napoleone Bonaparte, la rifiuteresti solo perchè ti va corta di maniche?

Perciò, per prima cosa io ti inviterei a valutare con attenzione le ragioni del tuo futuro acquisto, tenendo comunque presente che le buone riproduzioni sono alquanto costose, e dovendo perciò scegliere come spendere al meglio i miei soldi, io investirei senz'altro in una camicia tiger stripes originale, anche se il suo destino sarà quello di restare appesa a un ometto dell'armadio o accuratamente piegata in un cassetto.

Per quanto riguarda i costi di importazione, qui tocchiamo ahimè un tasto assai dolente. Le spedizioni dirette per posta aerea prioritaria dagli Stati Uniti sono diventate carissime, peggio ancora se si sceglie la formula del corriere espresso privato (UPS, DHL, etc.). Nel momento in cui il capo viene fermato in dogana, comincia l'odioso balletto dei dazi e balzelli, a partire dal pagamento dell'aliquota IVA che di solito è pari al 22%, da calcolarsi però sul valore complessivo della transazione, ovvero prezzo della merce + costo della spedizione + spese amministrative doganali accessorie (in sostanza una tassa sulla tassa...). Se fai una ricerca si ebay.com potrai constatare che su molti articoli in vendita da paesi extra UE (Regno Unito incluso) viene fornita l'indicazione completa delle singole voci di spesa (ovvero spedizione + tariffa doganale), in questo modo ci si può fare un'idea più precisa del costo complessivo dell'acquisto, anche se poi quandi si parla di dazi sull'importazione le brutte sorpese sono sempre dietro l'angolo, e te lo dico per esperienza...

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Edited by rip-stop - 18/12/2023, 10:59
view post Posted: 12/12/2023, 08:45 Nuova arma anti-drone ucraina? - Armi da fuoco straniere
Considerazioni ampiamente condivisibili. Resta il fatto che sicuramente all'esercito ucraino di mitragliatrici moderne non ne mancheranno, l'idea di resuscitare queste "vecchie glorie" per uso anti-aereo o anti-drone fa in qualche modo riflettere. Indiscutibilmente la vecchia Maxim ha il vantaggio di essere costruita attorno ad una meccanica praticamente indistruttibile e probabilmente il sistema di raffreddamento a liquido, per quanto apparentemente arcaico nella sua concezione, gli consente un rateo di tiro sostenuto non riscontrabile nelle GPMG moderne se non ricorrendo al cambio canna. Insomma, se una cosa funziona, perchè cambiarla? :P

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view post Posted: 11/12/2023, 13:40 Nuova arma anti-drone ucraina? - Armi da fuoco straniere
Evidentemente devono averne ancora a dozzine conservati negli arsenali! Il sostegno anti-aereo utilizzato sul mezzo della foto non mi ispira comunque troppa confidenza...

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view post Posted: 11/12/2023, 12:40 Nuova arma anti-drone ucraina? - Armi da fuoco straniere
Beh... Ad essere proprio sinceri, tanto nuova come arma non è. :P La foto che correda in apertura questo articolo pubblicato oggi su "La Stampa" on-line è stata in ogni modo ripresa nel corso del conflitto attualmente in corso in Ucraina ed è piuttosto significativa di come l'esercito di Kiev stia dando fondo a tutte le risorse rispolverando dai prorpi arsenali delle autentiche vestigia del passato! Ovviamente lascio alla platea di Miles l'incarico di procedere all'identificazione dell'"attrezzo" in questione...

www.lastampa.it/esteri/2023/12/11/...LSHA-BH-P3-S2-F

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view post Posted: 30/11/2023, 11:00 Liner M1 VAM - MARINA - AERONAUTICA
Il liner è quasi sicuramente di produzione bellica. Curiosa la "riparazione" effettuata sulla falda anteriore che è stata addirittura ricostruita utilizzando una striscia di alluminio tagliata, sagomata e rivettata: un lavoro piuttosto accurato e che avrà richiesto un certo impegno per essere eseguito. Probabilmente il personale d'officina aveva parecchio tempo libero a propria disposizione...

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view post Posted: 30/11/2023, 10:40 Chi mi spiega ... - VARIE DA IDENTIFICARE
Ah, ecco spiegata la conformazione "anatomica" dell'arma! :lol: :lol: :lol:

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view post Posted: 30/11/2023, 09:23 Chi mi spiega ... - VARIE DA IDENTIFICARE
Beh, senz'altro, tenuta in questa posizione, l'arma si adatta perfettamente alle "misure" della soldatessa... :lol: Notare che manca anche il sistema per la presa dei gas per l'azionamento dell'otturatore, quindi, almeno in teoria, trattandosi di un Galil modificato, il fucile non potrebbe nemmeno funzionare se non a colpo singolo agendo mamualmente sulla manetta di armamento per esepllere e camerare ogni volta la cartuccia. Ammesso e non concesso che non si tratti di uno dei soliti trucchetti di photoshop visto che oramai è impossibile distinguere sul web tra ciò che è reale e ciò che è virtuale.

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view post Posted: 24/11/2023, 19:56 Dallas, 22 novembre 1963... - OFF TOPIC
CITAZIONE (carpu @ 24/11/2023, 16:58) 
CITAZIONE (rip-stop @ 24/11/2023, 13:08) 
Ignoriamo se Kennedy avrebbe potuto o meno vincere la campagna presidenziale del 1964 ed accedere quindi alla rielezione. Pare che importanti settori della società americana, come ad esempio la grande comunità afro-americana, stessero in realtà maturando la decisione di non rinnovare il proprio voto al presidente in carica, delusi da una retorica progressista che non trovava poi concreto riscontro nel miglioramento delle proprie condizioni economiche e sociali; anche per questa ragione, Kennedy intendeva accelerare il cammino delle riforme nel corso dell'annata elettorale oramai alle porte, e fu questo il motivo per il quale, secondo alcune teorie complottiste, fu sbrigativamente e brutalmente tolto di mezzo. La verità probabilmente non la sapremo mai...

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Secondo me,si,alla fine sarebbe stato rieletto,magari non con un enorme margine,ma rieletto propio perchè dall'altra parte c'era un Barry Goldwater che fu il primo candidato un pò estremo,troppo a destra anche per l'establishment Repubblicano dekll'epoca.

Non dimentichiamo però che alle presidenziali del 1960 Kennedy vinse le elezioni con un margine di vantaggio ristrettissimo rispetto al concorrente Richard Nixon: 49,72% contro 49,55% delle preferenze, uno scarto cioè dello 0,17%, veramente risicatissimo. Nel 1964 avrebbe potuto forse contare s'una popolarità mediatica che pochissimi altri presidenti degli Stati Uniti erano stati in grado di conquistare nel corso del proprio mandato, ma in ogni modo il destino politico di Kennedy sarebbe finito metaforicamente nel mirino di un fuoco incrociato, attaccato sia dai progressisti che dai conservatori, i primi delusi dalla sua eccessiva cautela, i secondi minacciati dai suoi progetti di ridistribuzione della ricchezza in nome di una maggiore equità sociale.
Vero è che Lyndon Johnson, da abile e spregiudicato uomo politico quale effettivamente era, seppe magistralmente sfruttare l'onda emotiva seguita all'assassinio di JFK, presentandosi all'opinione pubblica americana sin dai primissimi istanti dell'assunzione del proprio mandato come un semplice continuatore della linea politica di Kennedy: questo gesto di omaggio e di apparente "umiltà" nei confronti del proprio predecessore gli spianò la strada per realizzare quelle ineludibili riforme sui diritti civili e sul sistema sociale che una parte dell'America attendeva oramai da troppo tempo. Purtroppo gli fu fatale la decisione di avviare quel processo di escalation militare che condusse all'intervento diretto delle forze armate USA in Vietnam e una piccola guerra locale, che sino ad allora era rimasta un po' ai margini dell'attenzione domestica e internazionale, divenne l'epicentro di un terremoto socio-politico senza precedenti destinato ad aprire una ferita dolorosa e profonda nella storia americana.

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view post Posted: 24/11/2023, 16:50 Dallas, 22 novembre 1963... - OFF TOPIC
Articolo assai interessante e molto circostanziato, grazie del contributo.

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view post Posted: 24/11/2023, 13:08 Dallas, 22 novembre 1963... - OFF TOPIC
Bellissimo intervento, come sempre, Carpu. Aggiungo che sono completamente d'accordo con quello che hai scritto. Nella puntata di "Passato e presente" condotta da Paolo Mieli andata in onda lo scorso 23 novembre e dedicata proprio all'assassinio di Kennedy si è sottolineato come JFK sia stato in realtà un presidente molto prudente nel portare avanti le proprie scelte e convinzioni politiche. Il suo successore Lyndon Johnson fu assai più coraggioso e concreto: sarebbe stato probabilmente uno tra i migliori presidenti degli Stati Uniti d'America se non fosse stato per il coinvolgimento americano nell tragedia della guerra in Vietnam che ne macchiò indelebilmente la fama come uomo di stato; un conflitto, quello nel Sud-Est Asiatico, che in ogni modo era stato proprio Kennedy ad inaugurare con l'invio dei primi aiuti sotto forma di armi, equipaggiamenti e consiglieri militari al corrotto governo del presidente Diem (che tra l'altro venne assassinato nel corso di un colpo di stato il giorno 2 novembre 1963, pochissime settimane prima del fatidico attentato di Dallas).

Ignoriamo se Kennedy avrebbe potuto o meno vincere la campagna presidenziale del 1964 ed accedere quindi alla rielezione. Pare che importanti settori della società americana, come ad esempio la grande comunità afro-americana, stessero in realtà maturando la decisione di non rinnovare il proprio voto al presidente in carica, delusi da una retorica progressista che non trovava poi concreto riscontro nel miglioramento delle proprie condizioni economiche e sociali; anche per questa ragione, Kennedy intendeva accelerare il cammino delle riforme nel corso dell'annata elettorale oramai alle porte, e fu questo il motivo per il quale, secondo alcune teorie complottiste, fu sbrigativamente e brutalmente tolto di mezzo. La verità probabilmente non la sapremo mai...

Quello che è certo è che il dolore, il cordoglio e la commozione per l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy furono davvero enormi e sinceri, dentro e fuori dagli Stati Uniti, e questo può essere considerato un segno tangibile della grande popolarità che il suo personaggio si era saputo conquistare a livello mondiale, nonostante tutte le contraddizioni come uomo e come politico. Il mito di Kennedy, in sostanza, esisteva già prima della morte di Kennedy. Personalmente, del grandioso e solenne funerale di JFK, mi rimarranno sempre impresse le immagini della moglie Jaqueline mentre accompagna a piedi il feretro tenendo per mano i sui due piccoio figlioli, Caroline e John Fitzgerald Junior...

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Edited by rip-stop - 24/11/2023, 16:47
view post Posted: 24/11/2023, 11:40 Cassetta munizioni MG42? - VARIE DA IDENTIFICARE
CITAZIONE (kanister @ 23/11/2023, 18:23) 
# Rip stop e Wacken: premesso che per partito preso non credo a quello che scrivono i vari venditori se quella cassetta fosse stata prodotta dopo l'ascesa di Hitler non potrebbero mancare le classiche aquilette.
In mancanza possiamo solo ipotizzare un riuso di un residuo della 1GM od una produzione postbellica.

Non sono esperto di materiale tedesco, quindi non posso pronunciarmi in merito. So solo che l'altro giorno, sfogliando ul vecchio libro, ho trovato la foto di una postazione contraerea tedesca dove, vicino a un cannoncino Flak da 2cm. si vede abbastanza bene questo tipo di cassetta. Potrebbe senz'altro trattarsi di vecchie cassette di munizioni di MG.08 riutilizzate per questo scopo, non saprei dire... E comunque le cassette per la MG.08, da quello che ho visto sul web, sembrano avere un aspetto piuttosto differente.

Il cannoncino Flak 30/38 (correggimi se sbaglio) è stato utilizzato anche in altri Paesi fuori dalla Germania, come Finlandia, Grecia, Romania, Svezia, Danimarca, Yugoslavia, rimanendo in servizio per parecchio tempo anche nel dopoguerra (se non erro ha equipaggiato persino alcune unità della nostra Marina Militare). Quindi restano valide diverse ipotesi...

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Edited by rip-stop - 24/11/2023, 16:34
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