Posts written by Nei Secoli Fedele

view post Posted: 21/3/2014, 12:54 vicende storiche del XIV Btg CC.RR. - Pagine di Storia
4 gennaio 1943 - Il presidio di polizia di Temenica di S. Sticni, composto da 34 militari, fra cui un vicebrigadiere e 3 carabinieri, viene circondato da una banda di circa 500 ribelli. L'attacco si protrae per tutta la notte particolarmente violento e sebbene i ribelli si siano lanciati all'attacco, vengono respinti ed infine costretti a ripiegare per la pronta, decisa ed energica reazione dei militari. Nel fatto d'arme, che cagionava ai ribelli la perdita di circa 30 unità e numerosi feriti, si distinguono in modo encomiabile i militari dell'Arma. Il vicebrigadiere Silvio PILLONE, che durante l'attacco aveva assunto il comando di una squadra fucilieri, col fuoco bene indirizzato riesce a sventare tutti i tentativi fatti dai ribelli per forzare l'ingresso del presidio. Per il suo coraggioso comportamento il sottufficiale viene proposto per una ricompensa al v.m.

22 gennaio 1943 - un nucleo di 15 carabinieri, rinforzati da soldati della divisione di fanteria "MURGE", esegue perquisizioni nell'abitato di Mostar e villaggi vicini per rinvenire materiale di propaganda. Nella circostanza vengono tratte in arresto 15 persone denunciate al Tribunale di guerra di Sebenico per propaganda sovversiva.

22 gennaio 1943 - militari dell'Arma partecipano ad operazioni di rastrellamento nel territorio occupato dalla divisione di fanteria "RE". Durante uno scontro a fuoco al passo di Ploca contro rilevanti forze ribelli, viene ferito ad una gamba il carabiniere Rosario GUARASCIO. Tutti i militari dell'Arma si distinguono per resistenza fisica e per ardimento e vengono più volte elogiati dal comandante di quella grande unità.

16 febbraio 1943 - viene sopraffatto il distaccamento CC.RR. di Bradina, difesosi strenuamente insieme ad altre unità del Regio Esercito contro numerose forze partigiane. Soltanto un carabiniere riesce a sfuggire alla prigionia. Degli altri non si è saputo più nulla.
view post Posted: 21/3/2014, 12:14 44^ e 45^ sezioni miste Carabinieri Reali - Uomini e Donne con le stellette. Storie, immagini, cimeli
Le sezioni miste CC.RR. 44^ e 45^ mobilitate, addette entrambe alla divisione di fanteria "Bergamo", ufficialmente costituite nel marzo 1941, alla data dell'8 settembre 1943 si trovavano in Croazia, agli ordini del capitano Cesare GIANCOLA. Il 13 settembre i militari della 44^ sezione vennero catturali dai tedeschi a Sinj (Croazia) e, quindi deportati nei capi di concentramento, mentre i componenti della 45^ sezione, suddivisi in piccoli nuclei addetti ai vari reparti della divisione, colti dall'armistizio nella zona di Spalato, si sbandarono con le altre unità del Regio Esercito, sotto l'incalzare dei bombardamenti aerei. Dei superstiti alcuni furono fatti prigionieri dai tedeschi e seguirono le sorti di altri tanti militari terminando la guerra in campi di concentramento, la maggior parte si unì alle formazioni partigiane, conosciute come battaglione "Garibaldi" ed una minima parte riuscì a far rientro in patria con mezzi di fortuna.
view post Posted: 18/3/2014, 15:49 la 254^ Sezione mista CC.RR. - Uomini e Donne con le stellette. Storie, immagini, cimeli
dalla data di costituzione, a quella di scioglimento, fecero parte della 254^ sezione 14 sottufficiali e 40 tra appuntati e carabinieri.
view post Posted: 18/3/2014, 12:34 la 254^ Sezione mista CC.RR. - Uomini e Donne con le stellette. Storie, immagini, cimeli
La 254^ sezione mista Carabinieri Reali si costituì in Firenze il 12 giugno 1940, al comando del maresciallo maggiore Vespasiano CURINI e posta alle dipendenze del VII Corpo d'Armata, ove rimase fino al 9 giugno 1942, svolgendo normale servizio di polizia militare.
Il giorno 10 successivo, la sezione, al seguito del XXX Corpo d'Armata, si trasferì da Firenze a Roma e, nel gennaio 1943, sempre al seguito del XXX Corpo d'Armata raggiunse Tunisi.
Dopo qualche mese di permanenza a Tunisi, ove svolse servizio di polizia militare, si trasferì a Susa e di qui, dopo una breve sosta venne inviata, unitamente ad una colonna di 900 volontari tunisini al fronte, a sostegno della Divisione di fanteria "Superga".
Verso le ore 10 del 9 maggio 1943, la sezione, trovandosi sulla linea del fuoco dell'altipiano del Gebel di Osselat tunisino, fu attaccata da forze preponderanti marocchine e, quindi, quali al completo sopraffatta e catturata.
In tale fatto d'arme rimase gravemente ferito il maresciallo maggiore comandante della sezione, che mori successivamente in un ospedale da campo francese.
La sezione si può considerare sciolta il 9 maggio 1943, in quanto i superstiti, dopo 2 giorni, vennero fatti prigionieri dalle truppe inglesi e rinchiusi in campo di concentramento fino al rimpatrio.
view post Posted: 10/3/2014, 15:30 Altra fiera a Roma - Fiere di Militaria, Mostre e Manifestazioni
Doverosamente visitata domenica mattina. Le premesse ci sono tutte. Giudizio più che positivo. Torneremo in argomento dopo aver visitato la seconda edizione, prevista per il prossimo mese di ottobre.Speriamo bene...............
view post Posted: 1/3/2014, 12:59 carabinieri in guerra a Mentone - Pagine di Storia
Vicebrigadiere dei carabinieri, mobilitato per la guerra con la 131^ sezione mista CC.RR., fui destinato al comando di squadra di dieci militari, alle dipendenze dirette del colonnelllo TONIZZI, comandante dell'89° Reggimento fanteria "COSSSERIA", operante sul fronte occidentale francese nella zone Ventimiglia - Mentone.
Un giorno del mese di giugno 1940, non ricordo più con precisione, prima della nostra offensiva sul fronte di Mentone, partendo dall'accampamento della compagnia CC.RR. a Casteldappio di Ventimiglia, il col. TONIZZI, comandante anche della zona, decise di recarsi ad ispezionare direttamente il fronte fino al confine di ponte San Luigi, in auto, assieme al capitano aiutante maggiore in seconda e a me, di scorta.
Giunti al confine trovammo lo sbarramento chiuso e la strada sgombra da sbarramenti anticarro. Al di là di quello, che era scorrevole, come in tutti i posti di confine, a circa quindici metri, notammo un piano rialzato sostenuto da un muricciolo a mosaico simile a quelli che sostengono le comuni aiuole, non molto vasto, ma circondato da folti rampicanti sempreverdi.
Fra quel luogo e la visione della costa di Mentone esiste una curva coperta sulla via Aurelia, da una parte prospicente il mare e dakk'altra dominata dalla roccia a picco. Il col. decise che dovevamo scavalcare lo sbarramento per recarci nei pressi della curva, da dove osservare meglio il territorio francese, ma l'aiutante maggiore gli consigliò di desistere, non fidandosi di quel piccolo spiazzo circondato dai rampicanti.
Il col. ne convenne e ritornammo verso l'auto che avevamo lasciato dietro alla prima curva. Una scarica di mitraglia, mirata a terra, confermò che l'aiut. magg. aveva ragione. Di tale fatto il col. TONIZZI informò i comandi.
Tutto il Reggimento partì, compresa parte della divisione "Cacciatori degli Apppennini" ippotrainata, e vennero ammsssati a Mortola inferiore, nei pressi del confine, in una vera e propria sacca. Improvvisamente arrivarono varie cannonate francesi che provocarono solo feriti e una ecatome di muli. Il comandante della batteria della Guardia di frontiera chiese ordini. Il col. TONIZZI ordinò di non rispondere al fuoco perchè evidentemente si trattava di un assaggio da parte del nemico ed arrabbiatissimo informò il Comando di Corpo d'Armata che ordinò il ripiegamento.
Dopo qualche giorno cominciò l'offensiva da parte nostra e, giunti a Mortola inferiore, proseguimmo per il passo dei Sette Cammini, sulla mulattivera del Monte Grammondo (m.1300) e del valico per Mentone. Ivi sostammo per qualche ora e non so de la divisione "Cremona" avesse iniziato l'offensiva sulla via Aurelia, malgrado quanto era stato segnalato dal col. TONIZZI, dopo l'ispezione prima ricordata. Quindi, protetti da un forte cannoneggiamento di copertura, con il favore anche della nebbia e delle forti piogge, raggiungemmo il passo dei colletti soprastante Mentone, a mezza costa del Monte Grammondo, sul crinale del quale si fronteggiavano i reparti nostri e quelli francesi. Dopo circa una giornata sempre protetti da bombardamenti di copertura, ma controbattuti da quelli di grosso calibro di Monte Agel e di Cap Martin, avanzammo su Mentone. La occupammo, essendo stata pressocchè evacuata dai francesi. In tale offensiva caddero dei giovani ragazzi di leva, un appuntato della Milizia confinaria, guida del Reggimento, il capitano MATTEOCCI, alla testa dei fuoi fanti, del 5° Btg dell'89°, il cap. magg. GENTILE e altri di cui non conosco i nomi. L'offensiva sull'aurelia era stata fermata e lì erano cadeuti il sottotenente LALLI e il cap. magg. PUDDU del 210° fanteria "Cremona".
Dopo qualche giorno giunse notizia che il Reggimento doveva recarsi a Nizza a bandiera siegata perchè era stato firmato l'armistizio. I militari francesi si arresero solo quando furono informati da parte dei gendarmi di Pont Union che la guerra era finita. Quel giorno, mentre tornavo da Mentone vidi il sergente che li comandava, un ragazzo molto giovane, biondo e mingherlino, molto triste, seduto a terra in attesa di essere prelevato come prigioniero. Lo ringraziai per averci risparmiato, ma non mi riconobbe. Probabilemnte non ci aveva sparato per non rivalare l'esistenza del bunker, dato che avevamo desistito dallo svavalcare lo sbarramento, ma comunque ci aveva risparmiato. La postazione di Ponte San Luigi era dotata di un cannone anticarro e di una mitragliatrice a due canne corazzate ed era praticamente inespugnabile trattandosi di un vero e proprio blocco di cemento armato. In tale periodo, benne colpito anche un treno armato della Regia Marina, ai Balzi Rossi, sotto Ponte San Luigi, dove ora esiste un altro ponte e tuttora la ferrovia . Vari furono i marinai caduti. Dopo qualche giorno fui destinato al comando del posto di blocco a Ponte San Luigi e volli fotografare davanti al bunker per ricordare i nostri caduti che sicuramente non sarebbero stati tali se i francesi avessero colpito noi quando tentammo di scavalcare lo sbarramento.

(Bruno BONNET - il nonno racconta)
view post Posted: 1/3/2014, 12:26 Non sei obbligato, ma sarebbe una bella azione - Pagine di Storia
Nella campagna d'africa del 1940/43 il caporale carrista Armando BARTUCCI (che prima aveva il cognome di SPADAFORA) fu salvato dall'amico GIORDANI con un atto eroico così narrato dai giornali d'epoca. "Nella strenua difesa di Bengasi fra i tanti atti di valore e di sublime eroismo, si segnala il gesto di magnifico cameratismo compiuto da un modesto fante carrista, Giorgio GIORDANI di Roma. Merita anche sia noto perchè è indice chiaro non solo dello spirito altissimo che anima i nostri combattenti, ma anche di quella abnegazione e di quel sentimento cristiano per cui non vi è carità maggiore di quella posta a servizio del nostro simile in grave pericolo". Ma quello che segue è la storia raccontata da qualcuno che c'era.

Andava sulla linea di fuoco, dunque, il carro armato in cui c'era un colonnello e Giorgio GIORDANI. Un soldato ferito giaceva sul terreno. Si chiamava Armando SPADAFORA. Il colonnello mentre la mitraglia infuriva, si rivolge al GIORDANI e dice: "tu non sei obbligato, ma sarebbe una bella azione se potessi soccorrere quel disgraziato".
Giorgio non ci pensò due volte: arrestato il carro, diè un balzo e fu in terra vicino al compagno. Proprio in quell'istante una raffica di mitragliatrice lo investì alla gamba, inchiodandolo a terra. Caduti in seguito prigionieri, il GIORDANI dovette subire l'amputazione della gamba mentre lo SPADAFORA si riprese dalle ferite riportate alla spalla.
Nei giorni seguenti costui ha scritto da Bengasi, ove è tornato libero, una lettera che illumina questo gentile ed eroico episodio d'incurante sprezzo della morte pur di soccorrere un infelice. Scrive egli così alla madre di Giorgio: "sono sempre io che per tutta la vita dovrò ricordarmi e ringraziare il gesto eroico di vostro figlio che, amico tra gli amici, ha dato parte di se stesso nel tentativo di salvarmi. Comprendo benissimo il vostro dolore e nel dirvi che lo condivido, vorrei alleviarvelo se è possibile almeno in parte. A me non è toccata la stessa sorte, sono stato ferito da una raffica di mitragliatrice e non soffro più nulla. E siate ben fiera signora di essere la madre di un così caro amico e di un vero eroe. E' giusto che sappiate, perchè certo la modestia di vostro figlio non ve lo ha detto, come Giorgio si è comportato allorchè, finito il combattimento, è stato soccorso dal sergente BUSI. Il proiettile gli aveva fracassato il piede. Giorgio calmissimo, di una calma eroica, si era legato al polpaccio un pezzo di combinazione ed era seduto vicino alla ruota di un autocarro. Sopraggiunto il sergente, che vedutolo si era messo a piangere, gli chiese, premio del suo nobile gesto, una sigaretta. Senza batter ciglio si appoggiò alla gamba sana e così si avviò all'infermeria".

(anonimo - il nonno racconta)
view post Posted: 28/2/2014, 15:46 i cantaliciani nella 2^ g.m. - Uomini e Donne con le stellette. Storie, immagini, cimeli
alla cara memoria dei miei compaesani, Caduti nella 2^ g.m.

Cantalice ai suoi figli Caduti per la Patria
nella 2^ guerra mondiale
1940 – 45


• Soldato VINCENZI Gino di Pasquale – della 805^ Sezione di Sanità Militare, nato il 9 settembre 1920, morto il 23 giugno 1940 in Africa settentrionale.
• Camicia Nera STRINATI Pasquale di Giovanni – del 116° Battaglione M.V.S.N., nato l’ 11 marzo 1907, morto il 6 gennaio 1941 in Albania. Sepolto in Albania.
• Soldato SEBASTIANI Valentino - del 383° Reggimento fanteria, nato il 27 marzo 1921. morto il 16 maggio 1943 in località Montenegrino (Jugoslavia). Sepolto in Jugoslavia.
• Soldato RINALDI Mario di Liberato – del 22° Reggimento artiglieria di C.A., nato il 16 ottobre 1910, morto il 15 luglio 1943 sul fronte del territorio metropolitano.
• Soldato PETRANGELI Felice di Fabrizio – del 53° Reggimento artiglieria, nato il 3 marzo 1915, morto il 25 gennaio 1945 in località Olomouc (Cecoslovacchia). Sepolto nel cimitero di Olomouc – campo militare.
• Camicia Nera MARCHIONI Felice – del 116° Battaglione M.V.S.N., nato il 2 dicembre 1909, morto il 7 gennaio 1941 in Albania. Sepolto in Albania.
• Caporale LILLI Genesio di Domenico – del 37° Reggimento fanteria, nato il 1° dicembre 1921, morto il 17 dicembre 1942 in Russia.
• Soldato GUNNELLA Alessandro di Enrico – del 35° Gruppo artiglieria, nato il 28 gennaio 1919, morto il 16 novembre 1942 in località Bengasi (Libia). Sepolto nel cimitero comunale di Rieti.
• Soldato FUCILI Angelo di Pietro – del Battaglione mitraglieri “Vicenza”, nato il 22 febbraio 1922, morto il 31 gennaio 1943 in Russia.
• Soldato FRANCESCONI Mario – del 1° Battaglione chimico, nato il 22 novembre 1915, morto il 21 dicembre 1942 in Russia.
• Soldato DIONISI David – del 53° Reggimento fanteria, nato il 6 aprile 1918, morto il 25 gennaio 1943 in Russia.
• Militarizzato DI MUZIO Francesco – classe 1915, deceduto il 14 dicembre 1941 sul fronte del territorio metropolitano. Sepolto nel Sacrario Militare del cimitero Verano di Roma.
• Soldato DI BATTISTA Pietro di Antonio – dell’ 87° Reggimento fanteria, nato il 6 novembre 1913, morto il 14 settembre 1943 in Corsica (Francia).
• Soldato COLAPICCHIONI Felice M. di Francesco – del 3° Reggimento bersaglieri, nato il 15 maggio 1918, morto il 28 agosto 1942 in Russia.
• Soldato CERVELLI Gino di Giuseppe – dell’ 83° Reggimento fanteria, nato il 6 febbraio 1920, morto il 10 aprile 1944 in località Montenegrino (Jugoslavia). Sepolto nel Sacrario Militare Italiano “Caduti oltremare” di Bari.
• Soldato CERVELLI Francesco di Giuseppe – del 4° Battaglione artieri del XXXV Corpo d’Armata, nato il 15 settembre 1920, morto il 29 maggio 1942 in località Jasinovataja (Ucraina). Sepolto nel Cimitero Militare Italiano di Jasinovataja.
• Soldato BARTOLOMEI Giuseppe di Sabatino – dell’ 83° Reggimento fanteria, nato il 23 marzo 1922, morto il 27 aprile 1944 sul fronte croato. Sepolto in Croazia.
• Soldato BARTOLOMEI Augusto di Pasquale – del Reggimento paracadutisti “Folgore”, nato il 23 marzo 1923, morto il 23 marzo 1945 sul fronte del territorio metropolitano. Sepolto nel campo militare del Cimitero di Verona.
• BECCARINI Alessio (non sono stati rinvenuti agli atti di archivio ulteriori elementi informativi).
• LANCIA Augusto (non sono stati rinvenuti agli atti di archivio ulteriori elementi informativi).
• D’ALESSANDRA Antonio (non sono stati rinvenuti agli atti di archivio ulteriori elementi informativi).



“ a perpetuo ricordo dei magnanimi Eroi
che combattendo per la gloria d’Italia riaffermarono
invitti l’inclita virtù della Fortis Cantalica Fides”
view post Posted: 28/2/2014, 10:04 Negozio a Roma - ANNUNCI E DISCUSSIONI
Musei quanti ne vuoi.........
Carabinieri - Piazza Risorgimento
Granatieri e Fanteria - Piazza Santa Croce in Gerusalemme
Bersaglieri - Piazza di Porta Pia
Guardia di finanza - Piazza Armellini - viale XXI aprile
del Risorgimento - Sacrario delle Bandiere - Vittoriano - Piazza Venezia.

Negozi specializzati nel settore, francamente, non ne conosco.....

Buona permanenza.
view post Posted: 27/2/2014, 17:32 Dichiarazione di avvenuto conferimento - ANNUNCI E DISCUSSIONI
Quindi le cose stanno effettivamente così come mi è stato detto telefonicamente. Prendo atto di quanto recita la circolare. Grazie agli intervenuti.
view post Posted: 27/2/2014, 10:09 Dichiarazione di avvenuto conferimento - ANNUNCI E DISCUSSIONI
Cosa posso dirti !!!! io sono stato abbastanza chiaro. Ho espressamente specificato quali sono le decorazioni concesse a mio nonno, desumibili dal foglio matricolare. La risposta che mi è stata data è che, una recente disposizione, limita tale concessione solo a moglie e figli del decorato. E se provassi al Centro documentale ????
view post Posted: 25/2/2014, 20:56 Dichiarazione di avvenuto conferimento - ANNUNCI E DISCUSSIONI
Il problema non è la medaglia (che conservo gelosamente originalissima e d'epoca) ma il diploma che è andato smarrito nel tempo. Nella mia richiesta, infatti, inviando copia del foglio matricolare ( da cui si evince l'avvenuta concessione) chiedevo sono un "diplomino" attestante l'avvenuta assegnazione delle ricompense per la partecipazione alla grande guerra. E comunque, la risposta negativa non è relativa alla tipologia della decorazione, ma bensì al fatto che io sono il nipote del militare e non il figlio o la moglie, come la disposizione prevede.
view post Posted: 25/2/2014, 15:02 Dichiarazione di avvenuto conferimento - ANNUNCI E DISCUSSIONI
Ho contattato la Direzione Generale del Personale Militare (Persomil) 3° Reparto Ufficio Ricompense e Onorificenze, al fine di poter avere una "dichiarazione di "avvenuto conferimento" relativa alle onorificenze ottenute (croce al merito- medaglia commemorativa 15 - 18 e interalleata della vittoria regolarmente risultanti nel foglio matricolare) da mio nonno durante la grande guerra.
Mi è stato risposto che, alla luce di una recente normativa, tale dichiarazione può essere concessa solamente a moglie e figli del militare. Vi risulta ????
view post Posted: 19/2/2014, 11:49 Divisione di fanteria "Bergamo" - ANNUNCI E DISCUSSIONI
Chi mi sa dire di quale Armata faceva parte la Divisione di Fanteria "BERGAMO", dislocata nella Venezia Giulia ed operativa sul fronte jugoslavo ????
grazie.
586 replies since 8/5/2008