Posts written by axel 1899

view post Posted: 16/11/2019, 13:38 La mitragliatrice di Dogali - Pagine di Storia
Molto interessante, grazie. Sapevo di Dogali e della mitragliatrice ritrovata, avevo anche chiesto foto e dettagli ad un'amico ma questi non la aveva individuata tra le diverse gatling che erano custodite a Torino... Ora che è a Rovereto sarò più facile.
Sarebbe interessante accertare per quali cartucce era camerata, e quindi verificare come erano costruiti i bossoli di quelle, non posso infatti escludere che la causa degli inceppamenti fosse appunto da ricercarsi in questi, e non nella deformazione delle pallottole.
Per la cronaca, rammento anche vagamente un'altra fonte (ma non chiedetemi quale, la mia memoria non arriva a tanto) che riferiva come i nostri, esaurite le cartucce in dotazione individuale per i loro Vetterli, avevano attinto a quelle del carico destinato al presidio, trovandovi ( anche ) cartucce " a metraglia " , nate per ordine pubblico, ed inefficaci se non a breve distanza......
view post Posted: 17/8/2019, 08:30 Probabile mitra - Armi da fuoco italiane
Suomi ? No... tanto per dirne una, nei Suomi la finestra d'espulsione è dall'altra parte....
view post Posted: 6/8/2019, 18:57 Probabile mitra - Armi da fuoco italiane
Non vedo francamente molto che possa essere stato riutilizzato da un '91 (etc) , la calciatura no di certo, forse delle minuterie.
Ciò premesso, in ordine sparso:
il mirino mi ricorda qualcosa, ma non ricordo cosa, e si, l'alzo è in posizione inusuale
ha già l'espulsione laterale
il tappo di culatta potrebbe far pensare all'assenza di un guidamolla ed a un mollone tipo sten/mab 44 etc , ma potrebbe anche essere mancante
il vitone di rinforzo potrebbe far pensare ad un'essenza lignea inadeguata , o a una munizione più prestante del 9M38 (9x25 ?)
non comprendo quel che vedo dove dovrebbe esserci il bocchettone d'alimentazione, ne' come si attui lo sgancio caricatore
Per il resto " nebbia " , ma dagli scritti di Pignato/Cappellano sappiamo di almeno altre due armi automatiche individuali, non a oggi meglio individuate, di cui si produssero pochissimi pezzi nel 1944/45 , sempre che quanto sopra sia italiano come parrebbe...

P.s. non mi convince quella bacchetta di pulizia....

P.p.s. , si sa il nome/ubicazione del museo, o è in una collezione privata ?
view post Posted: 31/5/2019, 18:57 Beretta al Giappone - Le Pistole Beretta
CITAZIONE (kanister @ 27/5/2019, 22:12) 
Ed ecco il redivivo Axel... ma dove eri finito?

Si, avevo visto un articolino anche io, però non mi pare che citasse contratti od altro, ma non ricordo bene.
Comunque anche se un MAB saltasse fuori dal Giappone o dintorni vorrebbe dire poco: su tutte le navi ed i sommergibili che finirono laggiù immagino che tra la armi di bordo qualche mitra ci fosse.

Dove ? Beh non al fresco... :P No, lo sai che scompaio e riappaio quando vengo solleticato...
Comunque ho solo un'accenno ad un contratto per 350 armi del giugno 1943 , di cui 50 consegnate. Ed a prescindere dal contratto, 50 mab sono troppi per essere dotazione di bordo di un sommergibile.

Tu ti ricordi dove lo avevi letto ? Grazie
view post Posted: 27/5/2019, 20:30 Beretta al Giappone - Le Pistole Beretta
Uno yankee accennava anche ad una fornitura di MAB , pochissimi dei quali sarebbero stati effettivamente consegnati..... Tra l'altro con calciatura in due pezzi, tipica delle armi lunghe del Day Nippon. Peccato che Io non abbia mai trovato conferme...........
view post Posted: 8/3/2018, 21:13 1923 - Le Pistole Beretta
notare come la matricola 310563 sia stata impressa con lo stesso rullo avente il numero zero danneggiato, tanto da farlo apparire una " C " ... come le precedenti... ergo, se Vi fossero dubbi, è stata matricolata all'epoca ,
NON è un'arma assemblata in seguito con parti a magazzino e immatricolata anni dopo ripartendo dalla matricola dell'ultima anni prima...
view post Posted: 8/3/2018, 21:09 IL MITRA VARIARA - Armi da fuoco italiane
CITAZIONE (kanister @ 6/3/2018, 23:42) 
E bravo Axel, uno non ha il tempo di uscire per farsi una pizza con amici che tu gli togli il gusto di rispondere.
Bentornato intanto.

Sai che lo scrivere del Variara produce l'effetto collaterale (o il danno collaterale) di evocarmi....
comunque grazie per il bentornato....
view post Posted: 8/3/2018, 21:06 Un Ferro Ottocentesco - Armi da taglio italiane e straniere
ho una vaga reminescenza di aver letto di un giustapposto (doppietta) assegnato nell'ottocento all'Arma dei Carabinieri in Sardegna............... ma dovrei controllare...
view post Posted: 6/3/2018, 19:53 IL MITRA VARIARA - Armi da fuoco italiane
il primo in alto è un Genar , non un Variara.... quello al centro è il Variara " standard" , interessante invece quello in basso.....
view post Posted: 11/2/2016, 22:08 IL MITRA VARIARA - Armi da fuoco italiane
sCusami ma da smartphone non riesco a caricare foto... fai una ricerca su google immagini con le parole " variara mitra " , tra quelle che Ti si apriranno ne troverai una, suppongo scattata al museo di Rovereto: l'arma è a tracolla di un manichino (di un partigiano) che indossa una mimetica sopra una camicia rossa.
l'arma comunque è inconfondibile, in primis per le guancette dell'impugnatura a pistola che sono in alluminio... calcio a stampella pieghevole, doppio grilletto, canna libera con solo un manicotto iniziale traforato tipo sten per intenderci... e se trovi una foto decente bocchettone pieghevole tipo FNA B 43
view post Posted: 11/2/2016, 14:57 IL MITRA VARIARA - Armi da fuoco italiane
CITAZIONE (Barba elettrica @ 10/2/2016, 23:40) 
Fra l'altro mi è stato chiesto se si trovino fonti in inglese sul Variara. Voi che dite? Già quelle in italiano sono scarse...

di un'arma si può scrivere secondo due prospettive:
- da un lato tecnico, esaminando l'arma, le metodologie costruttive e le soluzioni tecniche adottate, e questo stante come ne sia sopravvissuto qualche esemplare, non è problema insormontabile.
- da un lato "storico" ovvero narrando chi lo ha progettato, chi, dove e in quanti pezzi lo ha costruito/assemblato, e chi lo ha utilizzato..... è questo, per il Variara, è un grosso problema... anche perchè temo che quanti ci ebbero a che fare in prima persona siano scomparsi o siano molto prossimi a farlo, per evidenti ragioni anagrafiche....
riguardo a quest'ultimo punto, ad oggi (per quanto a me noto) non vi è alcuna certezza... solo " si dice che..." quindi italiano o inglese poco cambia... la nebbia padana è molto simile a quella albionica...

speriamo solo che casualmente qualche informazione salti prima o poi fuori, magari dalla casuale lettura da parte di un oplofilo di un testo non alle armi dedicato, come è stato qualche giorno fa per gli "pseudo" sten della Pininfarina....
view post Posted: 8/2/2016, 17:36 Mostra "Il re e la carrozza" - Arcore - Fiere di Militaria, Mostre e Manifestazioni
dal web
http://www.monzatoday.it/eventi/mostra-car...meo-arcore.html

Arcore, mostra in villa Borromeo "Il re e la carrozza" Eventi a Monza

Arcore 12 -28 febbraio 2016

Inaugurazione: venerdì 12 febbraio ore 18,00

Scuderie di Villa Borromeo d'Adda - (Parco della Villa Borromeo d'Adda, Arcore)

La mostra deve il titolo a un prestito particolare e importante: una coppia di carrozze di corte concesse dalla Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, tra cui il duc su cui Re Umberto I, ha effettuato la sua ultima e fatale uscita, la sera del 29 luglio 1900. Oltre a questa vettura, che "ritorna" in Lombardia per la prima volta dal giorno dell'attentato, sono previste in mostra un clarence, cabinato della Casa della Regina Madre (Margherita, dopo il 29 luglio 1900) e una serie di reperti prestati da musei militari (Museo Nazionale Storico degli Alpini e Museo Storico della Motorizzazione Militare) e da numerosi collezionisti.

La mostra è comunque strettamente legata a Arcore e alla sua storia e vuole ricordare tre ricorrenze che sono di rilievo per la comunità arcorese.

La prima di esse registra il 150° anniversario dell'ultima campagna del risorgimento, a cui, in differenti modi hanno preso parte anche diversi esponenti della Famiglia d'Adda, illustri nostri concittadini. Attraverso la presentazione di immagini derivate da un album fotografico che risale agli anni 1859-1867 si riportano alla luce i volti e i nomi di donne e uomini, in prevalenza giovanissimi appartenenti all'aristocrazia lombarda, che si sono distinti in quei frangenti. Tra questi troviamo i d'Adda, i Casati, i Taverna, i Borromeo, i Trivulzio, etc.

La seconda ricorrenza insiste sul 120° anniversario, appena concluso, della realizzazione delle "nuove scuderie" di Villa D'Adda, quali le vediamo ancora oggi. Si tratta di un impianto notevolissimo, anche per una famiglia del grande patriziato: risulta indubbio che un edificio di oltre mille metri quadri, con venti poste, due box, ampie rimesse, è un "lusso" che si può spiegare con l'ascesa dei d'Adda nella società post unitaria e la loro prossimità, anche "geografica", alla Famiglia Reale. Forse, proprio la stessa vicinanza della Villa d'Adda al soggiorno estivo monzese della Corte, suggerisce al marchese Emanuele un impegno di tale portata. La raccolta di uniformi e di livree che si presentano, unitamente alle due carrozze, vuole sottolineare questo aspetto dell'età umbertina e le caratteristiche della Corte stessa, nella ripartizione di cariche tra Casa Civile e Casa Militare del Re.

Il terzo anniversario, non meno importante dei precedenti, si apre con la .."fine" della mostra: si tratta dell'imminente avvio del cantiere che sancirà la completa rinascita della Villa Borromeo d'Adda. Un percorso che porterà la Città di Arcore e dell'intero territorio circostante a riappropriarsi di un complesso davvero singolare, finora inaccessibile e depauperato, in cui Cappella Vela, parco paesaggistico e Scuderie potranno ritrovare l'unità delle origini.



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view post Posted: 8/2/2016, 17:05 Ma quanto è cool la nostra Navy. - OFF TOPIC
CITAZIONE (64adriano @ 8/2/2016, 16:56) 
CITAZIONE (axel 1899 @ 8/2/2016, 16:46) 
.... ed è un problema che viene da molto lontano, da quando cioè indossare con orgoglio l'uniforme è passato di moda (per usare un eufemismo)

Beh! Se si continua sempre a ribadire il concetto Militari =fessi, incompetenti, pasticcioni, mangia pane a tradimento, guerrafondai...certo non si contribuisce...

è il classico cane che si morde la coda... e non serve chiudere gli occhi, o far finta che tutto vada bene...
però se le selezioni avvenissero come dovrebbero, e non privilegiando "gli amici" o " chi deve lavorare", magari, un passo avanti...

P.s. il guerrafondai mi mancava...
sarà che fosse per me il Ministero si chiamerebbe ancora " della guerra "
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