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Per certi aspetti condivido quanto evidenziato da carpu; l'esercito di leva andava bene (e forse nemmeno) in un determinato periodo storico (in cui, comunque, alcuni nostri partner, si erano già dotati dell'istituto del militare professionista), non si può peraltro pretendere che tutto rimanga immutato e immutabile. Personalmente ritengo che in un lasso di tempo relativamente breve (poco più di dieci anni, 1992-2005) l'Esercito Italinao sia stata l'unica istituzione italiana ad essere riuscita a cambiare radicalmente e profondamente (facendo passi da gigante), in tutti gli aspetti; d'altronde tutta l'inadeguatezza dello strumento militare italiano (non del soldato di leva) fu palesata a seguito degli interventi in Libano e Somalia. Poi non posso fare a meno di rilevare che, quando si parla del periodo dell'esercito di leva, si tenda a parlarne con un eccesso di disincantato romanticismo, che però non agevola il corretto inquadramento del fenomeno.
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