Posts written by cap.med.cpl.

un ex dipendente Agip una volta mi disse che le nostre buone entrature in Arabia Saudita fossero dovute alla restituzione della Spada dell' Islam a quel paese.

Va detto che di storie inventate ne ho sentite tante...

Ce lo scannerizzi ?

Sul forum ce qualcosa di più sulla bustina coloniale mod 42 ?

Perdonami Maiogi cal 12 vuol dire che con una libbra ci fai dodici palle di piombo del calibro della canna. Se poi le infili tutte e 12 uno alla volta nella canna sono fatti tuoi.
Mi permetto questo intervento solo al fine di evitare che l'artigliere non si confonda e non per saccenza

Cari Amici

Mi interessava il vostro parere sull'argomento.
Lo avete dato ben argomentandolo e con la competenza di sempre.

Grazie

Non voglio discutere la tradizione di "fregiare" i copricapo con un simbolo che identifichi l'arma e il reparto. Quello che contesto sono le dimensioni che fanno sì che il fregio non sia contenuto in un settore del copricapo ma si sovrapponga a più elementi finendo per essere poco armonico.

Cari Amici
Ferragosto è sempre un momento di pausa anche per un forum di militaria. Cosa meglio di una bella polemica sotto l'ombrellone?

Riflettevo giorni fa sulle varie discussioni che troviamo su questo forum , su berretti ( dalla Baistrocchi in poi ) e i fregi che li ornano.
Guardando i nostri copricapi e confrontandoli con li stranieri, mi sono fatto l'idea che dall'abolizione dei berretti a tubo, i fregi hanno smesso di ornare armonicamente una parte del copricapo: nel caso delle cosiddette tese, o la sopraffascia o l'alzata frontale. Per capirci guardate le aquilette e le coccardine sui berretti tedeschi .

I nostri fregi sembrano sempre adattati alla meno peggio, non ornamento del copricapo, ma il copricapo trasformato in porta fregio.
Questo effetto è rafforzato nei fregi ricamati, che dovendo avere un supporto, finiscono per interrompere gli elementi sottostanti, filetti di grado o fasce damascate.
Non sarebbe stato meglio dei fregi di metallo stampato, più precisi nel disegno, da posizionare nella parte alta e una coccardina sul coprifascia?
Sarebbe stato in linea con la tradizione ottocentesca del fregio sulla coccarda dei Kepì.
Tra l'altro ci sarebbe un elemento di identificazione nazionale che nelle nostre divise manca.

Qual è il vostro parere?

Ipotesi: siamo all'inizio del 18 , c'è un intero esercito da rivestire, ogni laboratorio di filatura viene requisito a far fregi. Molti non sono all'altezza, fanno dei fuori misura e magari senza corona che l'amministrazione non accetta, restano inutilizzati e arrivano a noi. Oppure sono delle prove , oppure dei fuori ordinanza per reduci vanitosi .

un fregio in filo nero appartiene o a un berretto post 1915 o a una bustina anni 40

il tondino pieno farebbe pensare ad un fuori corpo per cui, se fosse bellico della 1°, si spiegherebbero i fucili e non il numero di regimento

Intendevo dire che userei per gli ufficiali CC gli stessi alamari della truppa , facendo cadere la ragione di questo proliferare di imitazioni.
Sarebbe per i carabinieri un sacrificio, ma potrebbero aggiungere alla loro bandiera la prima medaglia d'oro per essersi sacrificati alla causa del buon gusto

di dove era nativo il D'Amico ?

il tutto nasce dall' invidia verso le fronde di quercia a tutto collo degli ufficiali dei carabinieri.
Prima la Polizia poi altri hanno imitato questa moda con risultatti orrendi. La G.dF èl'ultima e con risultati brutti ma non orrendi. Proporrei di mettere gli alamari anche agli ufficiali. Così tutti dagli ispettori ai forestali, dai luogotenenti agli ufficiali dei vigili urbani saranno contenti

Ben arrivato Prof.

Nell' 86 baschi con visiera erano frequenti fra i congedati , di solito erano di cartone tricolore e volevano simulare "le tese " degli ufficiali, uno dei più evidenti simboli dell'autorità, almeno così erano percepite dal soldato comune. Con questi berretti modificati, con il fregio portato di fronte , treccie tricolori ecc, alla stazione di Bologna, ad ogni congedo di scaglione confluivano da tutto il nord-est treni carichi di ragazzi vocianti , in un tripudio di dita che battevano la stecca e in cui l'unico suono umano riconoscibile era " è finita". Comunque andava già bene che non fossero alpini: i congedati alpini portavano il loro cappello con piume fuori misura e i suoni dei dialetti prealpini erano comprensibili solo per le bestemmie. Gli alpini del forum sono pregati di dare conferma o smentita soprattutto per le penne extralong e la loro provenienza.

Qualcosa del genere