Posts written by lucianorosso48

'Alla nona arma antica e' necessaria la licenza .

Grazie della condivisione, estremamente coinvolgente.....

Concordo con l'identificazione ,per la sciabola credo possa essere di guardie di qualche comune.

Non mi considero un'esperto del settore ma avendo un'esperienza utra trentennale nel campo,posso dire che, avendone maneggiati parecchi,non ne ho mai trovati totalmente falsi;reintegrati delle metallerie mancanti, ma mai totalmente falsi.Poi fatti di feltro ,mai visti o toccati.
In conclusione ,fare un falso e' possibile ma farne uno solo e' troppo costoso.

In effetti sembra proprio in feltro.Mai visto prima!

Ne ho maneggiati diversi,anche toscani, ma non ne ho mai visti fatti in feltro,sarei curioso di vederne uno

Torno su questo post per sottolineare un'aspetto che viene spesso sottinteso per le armi antiche ,ovvero c'e' un'enorme differenza per chi ha una licenza di collezione per armi antica artistiche e rare e chi invece ne ha al massimo otto. Infatti chi ha licenza non ha obbligo di denuncia mentre il secondo,ovvero chi ne ha non piu di otto, ha quest'obbligo. Le normative di riferimento sono diverse;110/75 per le armi comuni e vige il termine di 72 ore per gli adempimenti e Tulps per le armi antiche ,con obbligo per gli adempimenti per coloro che ne hanno non piu di 8 ma senza il vincolo temporale ma nel piu breve tempo possibile. E' comunque una materia molto confusa dalle forze di polizia perche' si usa lo stesso termine per tutte e due le tipologie di armi .
In europa quelle antiche sono oggetti di antiquariato senza nessun vincolo di acquisto o detenzione

Edited by lucianorosso48 - 7/2/2021, 17:19

Credo che sia un'adozione locale o di utilizzo di reparti di Guardia Nazionale. i Vigili del Fuoco nell'ottocento non erarano strutture nazionali come adesso ,ma organizzate su base comunale e di volontari. E' certo l'uso dopo il 1870,visto il fodero che ricorda quello del Vetterli,e che non e' un'ordinanza visto che ad oggi non se ne conoscono altre daghe come la tua.

Ciao Morione ,ti ringrazio per la stima immeritata che hai di me ma io non ho mai detto che la mia rotella e' medioevale.In genere acquisto oggetti che mi piacciono e non certo per quello che mi raccontano. Comunque e' quello che e' ,ma sicuramente e' simile a quello del'Armeria Reale di Torino e certamente meno bella di quella pubblicata nel seguente libro

Se non erro l'impugnatura e' o e' simile ad una daga da sottufficiale o truppa mod 1843 piemontese a cui sono state fatte delle incisioni per impugnarla meglio. Ha il puntale del fodero di una 91.E' un'attrezzo che veniva assemblato spesso per finalita' di servizio.Ha il fodero con interno in lamiera o legno?

Lo escluderei da quello che si vede dalla seconda foto. Potrebbe essere mancante perche' intralciava l'innesto della baionetta a ghiera.

Approfitto per farvi vedere la mia "rotella" .Una praticamente identica si trova all'Armeria Reale di Torino.


Edited by lucianorosso48 - 3/1/2021, 19:42

Mi era sfuggito il dettaglio sulla foto ,e' un mollaindietro. Non fabbricato in Piemonte ma un mod. 1842 (o giu di li') acquistato o requisito dai piemontesi per i bisogni del nuovo esercito nazionale.

Auguri a tutti,e' un po' difficile stabilire il modello del fucile senza un'immagine del meccanismo di sparo. Certamente un fucile ad avancarica ed in base al meccansmo puo essere attribuito il modello ,es.1844 se piemontese o 1840,1842 se francese.Sarebbe necessaria una foto,se possibile del meccanismo.I Garibaldini utilizzavano tutto quello che sparava e alle volte ache se non sparava per innestarci sopra solo la baionetta,come ebbe a dire Garibaldi.

A mio modesto parere,non credo che nel regolamento si riferisca ad un'arma bianca dotata di lama a sega. Io ho una daga da sottufficiale dei bersaglieri con lama a sega. Credo invece che siano assemblaggi fatti per la Guardia Nazionale ove nei reparti c'era un piccolo nucleo di genieri