Posts written by Leo 81

Grazie Jolly, non ne ero a conoscenza!

Mi pare però che i reparti di frontiera dislocati in pianura (ossia il I Battaglione poi 1° Raggruppamento) non avessero il cappello alpino.

Altro ex "Savoia" fuori corpo, in questo caso ha mantenuto il fregio e la cravatta del reggimento d'origine (non le mostrine essendo in servizio di stato maggiore).
Probabilmente questo colonnello è uscito dal reggimento prima della trasformazione in unità paracadutista, visto che indossa il basco nero.
Comunque abbiamo già tre casistiche:
- basco nero con fregio cavalleria-dragoni
- basco amaranto con fregio cavalleria-dragoni
- basco amaranto con fregio cavalleria fuori corpo

La foto ritrae l'attuale comandante della Nunziatella che, con tutta probabilità, proviene da "Savoia Cavalleria": come vedete porta il basco da parà (in una versione "mostruosa" tipica della cavalleria), con fregio e mostrine della cavalleria fuori corpo. E' tutto corretto?
- i paracadutisti fuori corpo, se conservano il brevetto, continuano a portare il basco amaranto;
- essendo fuori corpo, l'ufficiale non porta più fregio e mostrine del reggimento d'origine, ma quelle della cavalleria fuori corpo;
fin qui tutto fila... ma il fregio della cavalleria fuori corpo è previsto per il basco amaranto? non sarebbe stato più coerente mantenere fregio e mostrine di "Savoia Cavalleria"?

Se la foto dell'ufficiale col cappello alpino fosse del periodo 1945-46 si potrebbe ipotizzare un ex appartenente della Fanteria GAF che non rinunciò al proprio cappello... ti ricordi quali mostreggiature indossava? Se invece la foto fosse degli anni '50 allora non vi sono dubbi, era dei Raggruppamenti di Frontiera.

Dunque il distintivo tradizionale con il toro significa che il generale, per un certo periodo della sua carriera, prestò servizio nell'82° Fanteria "Torino". Probabilmente combatté con i carristi durante la II Guerra Mondiale, dato il distintivo "ferrea mole" dorato. Questi due distintivi mi fanno supporre fosse un ufficiale di fanteria, quindi - questo era quello che intendevo dire - come può spiegarsi il distintivo del 5° Artiglieria da Campagna? Non metto in dubbio l'autenticità dell'uniforme, voglio solo capire se c'era qualche possibilità di passaggio di un ufficiale da un'arma all'altra (passaggio sicuramente possibile per i sottufficiali, ma credo assai raro per gli ufficiali). Un'altra spiegazione potrebbe essere che si tratti di un distintivo ricevuto dal generale in occasione di una visita al reparto o qualche occasione simile....

Dai distintivi si deduce un curriculum alquanto "ecumenico": comandante unità corazzate / pilota di mezzi corazzati in guerra e successivamente pilota osservatore, con trascorsi nell'82° Fanteria "Torino" e 5° Artiglieria da Campagna... forse la cosa più difficile è conciliare l'appartenenza a un reggimento di fanteria e a uno di artiglieria, dato che per gli ufficiali era molto raro cambiare arma... a meno che il distintivo con il toro non si riferisca alla Divisione "Torino" della II Guerra Mondiale, in cui erano inquadrate anche unità d'artiglieria.

Edited by Leo 81 - 31/5/2020, 23:13

Secondo me quel bordo esterno che sembra parte di un'altra fiamma più grande è in realtà il galloncino da aiutante maggiore... potrebbe essere?

Guardate quest'altra foto... non so chi sia l'ufficiale ritratto, la foto fa parte di un album di un milite del XLIV Btg. CCNN che combattè in AOI.
Le fiamme della sahariana sono anche in questo caso molto vistose, forse un fuori ordinanza in voga in cavalleria?

Anche nei baschi il fregio è quello della fanteria con un fucile senza canna. Le mostrine sono di fantasia (fiamme gialle a due punte, simili a quelle della GdF) e anche lo scudetto omerale (rosso con un drago alato e un fulmine - lo stesso simbolo compare su uno scudo sopra l'ingresso della caserma). Sicuramente è per non incorrere in problemi legali, tenuto conto che pare l'EI non avesse voluto collaborare (comprensibile dato il taglio del film).

Segnalo agli appassionati che su YouTube adesso si può trovare la versione integrale del film, con circa 40 minuti di scene inedite. Cercate "Soldati 365 all'alba Long version" , i video sono uno per tempo.
Senza anticiparvi troppe cose, si scopre tra l'altro che Fili ha un figlio, vengono maggiormente caratterizzati i vari soldati (di alcuni si mostra la vita prima della partenza), viene dato spazio al personaggio di un maresciallo...
Riguardo alla dislocazione del fantomatico 47° Battaglione, ci sono nuovi indizi, tutti però incoerenti tra loro: dalla stazione di Pontebba Scalo, l'autocolonna attraversa il paese di Padriciano (Trieste), poi ad un bivio tra Gorizia-Lubiana-Cividale e Caporetto prosegue verso quest'ultima località. Nella birreria del paese i soldati citano due volte Cave di Predil, lasciando intendere che sia questa la sede del battaglione (però nella scena - già nota - in cui i soldati prendono l'autobus per Udine, Cave di Predil è indicato a 1 km di distanza).
Infine ho notato nei titoli di coda il nome del direttore di produzione Roberto Onorati: ecco spiegato il nome dato alla caserma (Gen. R. Onorati MOVM)!
Guardate e poi se interessa possiamo proseguire la discussione.

Nel 2017 ne avevamo parlato in questa discussione: https://miles.forumcommunity.net/?t=59596623#newpost

... in effetti non ha una forma molto bersaglieresca!

Scuole e fuori corpo

Aggiornamento sui sedicenti "corpo sanitari internazionali / garibaldini"...

www.ilmessaggero.it/roma/news/roma...ne-5213559.html