Posts written by A Lombardi

view post Posted: 12/11/2014, 17:39 Ardengo SOFFICI KOBILEK - Giornale di battaglia Altipiano della Bainsizza, agosto-settembre 1917 - Bibliografie, Editoria e Web militare
Per i cento anni dall’ingresso dell’Italia nella Grande guerra (1915-2015), ‘ITALIA Storica’ ristampa questo capolavoro, arricchito da una prefazione dello storico Pierluigi Romeo di Colloredo.

Ardengo SOFFICI
KOBILEK - Giornale di battaglia
Altipiano della Bainsizza,
agosto-settembre 1917

‘Kobilek - Giornale di battaglia’, è il diario della partecipazione del Tenente Ardengo Soffici e del suo 128° Reggimento Fanteria Firenze all’XI Offensiva dell’Isonzo, passata alla storia come Battaglia della Bainsizza, offensiva a cui parteciparono un milione di soldati del Regio Esercito e che costituì il culmine dello sforzo bellico italiano, portando l’Italia ad un soffio dalla vittoria sull’Austria-Ungheria.

Disse il critico letterario, e reduce della Grande Guerra, Pietro Pancrazi:

È finalmente uscito in Italia un libro, o giornale, o diario, dove la guerra è vista, vissuta e raccontata com’è e per quello che è, senza amplificazioni, né falsificazioni, né attenuazioni bugiarde… da uno dei nostri scrittori più evidenti e più certi. Il sottotitolo voluto da Soffici per Kobilek è giornale di battaglia: non a caso il racconto è una vera e propria cronaca dello scontro vista dagli occhi dell’autore, che come una telecamera, inquadra e fruga per il campo di battaglia e fa trasparire le forti emozioni vissute. Leggere Kobilek è una vera e propria esperienza.

Brossura, f.to 14x21, 142 pagg., alcune ill. bn e colori, Euro 18,00

Edito da Associazione Culturale “ITALIA Storica”, 2014.

Kobilek
view post Posted: 12/11/2014, 15:03 La Controbanda! Storia e operazioni del III Gruppo Esplorante Arditi e della Controbanda di Cali - Bibliografie, Editoria e Web militare
CITAZIONE (Karolus Felix @ 11/11/2014, 21:03) 
Ciao. La memoria mi tradisce e non ho ritrovato il testo, ma il Gruppo di Marciano' fu quello che decise di arrendersi dopo il 25 aprile agli Italiani e non agli Alleati?
Grazie.
Carlo

Ciao!!! No, il III Gr. Espl. si arrese ai partigiani; dal libro in oggetto:

Raggiunta Magenta, il Gruppo, forte ancora di due Squadroni, si riunirà per l’ultima volta attorno al suo comandante, che lo scioglierà nella sera del 1° maggio 1945. Alcuni membri del Gruppo cercheranno di evitare la cattura individualmente, mentre il
grosso si consegnerà ai partigiani. Questi ultimi terranno in stato di detenzione gli Ufficiali, e metteranno in libertà nelle ore successive gli Arditi di truppa, che cercheranno, con alterne fortune, di raggiungere le proprie case o di entrare in latitanza.

Dalla relazione sul Gruppo del Generale Farina (inclusa nel libro):

Il Gruppo si concentra a riccio a Cassinetta di Magenta; le Bande serrano da vicino,
ma non fanno atti ostili: un Sottufficiale del Gen. Hildebrandi — fermo con reparti
germanici a qualche chilometro — supera il cerchio nemico e si mette a rapporto
con Marcianò: porta un messaggio del Generale... gli Arditi raggiungano i
Camerati, avranno divisa germanica e continueranno a combattere...
Intanto emissari del C.L.N. avvicinano Marcianò con altre proposte.
Marcianò convoca l'ultimo Rapporto Ufficiali. Dice:
«Questa è la situazione: la guerra in Italia è finita; gli angloamericani dilagano
ovunque. Mancano ordini dal Maresciallo; non siamo più in contatto con nessuna
Unità superiore. Il Governo delta R.S.I. è disperso, trucidato, prigioniero: avete
sparato contro gli altoparlanti che annunciavano ieri la morte de! Duce.
«Queste le possibilità: aderire all'invito del Generale Hildebrandt. O fare marcia
indietro, andare in montagna e darci alla guerriglia senza altra prospettiva che
quella di far morire altri Soldati e poi disperderci uno alla volta. O attendere gli
angloamericani e cedere ad essi le anni. O arrenderci alle Bande che garantiscono
la vita a tutti MENO CHE AGLI UFFICIALI ed ai SOTTUFFICIALI...»
Per votazione — contro il parere dei giovani Ufficiali che vogliono andare in
montagna: — si adotta questa soluzione: si distruggano tutte le armi; si sciolga il 3°
Gruppo Esplorante; chi lo ritiene resti prigioniero delle Bande; chi no, tenti la via
della salvezza individuale così come sarà possibile
Verso le ore 19 del 30 aprile il Gruppo è riunito per l'ultima volta.
Distrutte le armi; gli Arditi cantano con gli occhi rossi la loro ultima canzone di
guerra: ad uno ad uno sono sciolti dal loro obbligo disciplinare; ricevono l'ultimo
soldo e l'ultima stretta di mano ed è compiuto ogni dovere...
Quando gli Ufficiali ed i Sottufficiali stanno per consegnarsi alle Bande gli Arditi
insorgono, taluni piangono, taluni si offrono in cambio e restano con i loro
Ufficiali.
Anche i Comandanti partigiani sono scossi: non possono credere a tanta dedizione.
«Ragazzi» dice un Ufficiale del 3° Squadrone ai suoi che vogliono farlo fuggire
con loro «è comodo portare le spalline quando le cose vanno bene; occorre saperle
portare anche quando le cose vanno male».
Gli Arditi che hanno scelto di tentare la salvezza individualmente si allontanano
nella notte: quasi tutti riusciranno nel loro intento ed è certo che nella zona di
Magenta nessuno infierì su dì essi.
Gli Ufficiali, Sottufficiali ed Arditi prigionieri vengono trasferiti nelle scuole di
Magenta dove raggiungono altri prigionieri di diversi reparti. Agli Ufficiali è stata
lasciata la pistola.
Nella tarda serata si dice che tutti gli Ufficiali debbono essere fucilati: gli Arditi
prigionieri si presentano ai Capi Partigiani ed offrono la loro vita in cambio di
quella dei propri Ufficiali...
Il Comandante Partigiano — comunista — colpito da tanta dedizione decide di
mettere tutti in libertà al mattino successivo.
Sopraggiunta una colonna inglese chiede di portare via tutti i prigionieri: le Bande
rifiutano ed all'alba mettono tutti in libertà: gli Ufficiali consegnano prima la loro
arma nelle mani di Marcianò.
Ma tutto deve finire tragicamente: quella libertà è la morte per molti; la galera per i
pochi scampati; meglio se gli inglesi l'avessero spuntata... dopo la zona di Magenta
c'è la caccia all'uomo...
Si compie così la storia del 3° Gruppo Esplorante Arditi «San Marco» ed inizia il
calvario dei suoi singoli componenti
view post Posted: 11/11/2014, 19:16 La Controbanda! Storia e operazioni del III Gruppo Esplorante Arditi e della Controbanda di Cali - Bibliografie, Editoria e Web militare
ahahahhah non hai tutti i torti! :-D perché quella a sx è una foto (eccezionale) della Controbanda di Calice (notare le diverse tipologie di tenute mimetiche) quella di dx è in effetti una curiosa (ma rara) foto di un Ardito (Sagaria) del Gr. Espl. con bene in evidenza il fregio da basco, e, appunto, la P38, direi più che altro "esposta" a beneficio del fotografo. La foto dovrebbe essere stata scattata tra le fasce sopra Imperia, come quelle della più nota serie del Bundesarchiv ritraente il Gruppo in Liguria.
view post Posted: 11/11/2014, 16:16 La Controbanda! Storia e operazioni del III Gruppo Esplorante Arditi e della Controbanda di Cali - Bibliografie, Editoria e Web militare
Ciao a tutti, segnalo questo libro su una delle unità più discusse della RSI:

La Controbanda! Storia e operazioni del III Gruppo Esplorante Arditi e della Controbanda di Calice Ligure
‐ Divisione F.M. San Marco -

a cura di Andrea Lombardi

Sadici torturatori di partigiani e rastrellatori di civili inermi, o una delle migliori unità per la controguerriglia delle forze italo-tedesche in Italia nel 1943-1945? Il III Gruppo Esplorante della Divisione Fanteria di Marina “San Marco” dell’Esercito Nazionale Repubblicano, derivante dal 10° Reggimento Arditi e comandato dal Tenente Colonnello Vito Marcianò, contese con successo l’entroterra ligure e le Langhe ai partigiani dal 1944 al 1945, non subendo le tattiche partigiane, con il loro stillicidio di imboscate e colpi di mano, ma rivoltando verso le bande queste stesse tattiche, affinate e messe in pratica con la spietata efficienza militare tipica dei reparti Arditi. Il Gruppo operò prima in Liguria alle dipendenze della 34. Infanterie-Division del Generale Theobald Lieb, che seppe per primo sfruttarne appieno le capacità offensive, e poi rientrò alla Divisione “San Marco”, mantenendo però sempre, dato l’altissimo spirito di corpo e rendimento degli Arditi e il carisma del loro comandante, una netta indipendenza d’azione dalla Grande Unità. Gli Arditi del Comandante Marcianò divennero presto un vero incubo per le formazioni partigiane, costantemente individuate e braccate dalle pattuglie a lungo raggio del Gruppo Esplorante, capaci di penetrare sin nei rifugi ritenuti più sicuri dalle bande. Le operazioni del Reparto sono qui ricostruite in dettaglio attraverso un bilanciato confronto di spesso contrastanti fonti edite e d'archivio, tra le quali il verbale del processo al Comandante Marcianò e a diversi membri dell'Esplorante tenuto ad Asti nel 1947, qui riprodotto per la prima volta, integrate dalle voci relative al Gruppo del Diario di guerra della Divisione e da un resoconto sulle sue azioni scritto nel dopoguerra dal Generale Comandante della “San Marco” Amilcare Farina. Un capitolo tratta poi il secondo reparto specializzato nella controguerriglia della Divisione “San Marco”, ossia la “Controbanda” del Tenente Costanzo Lunardini del III Battaglione del 6° Reggimento Fanteria di Marina, asata a Calice Ligure nel 1944-1945. Altre sezioni del libro includono le uniformi, i distintivi e l'equipaggiamento dei reparti in oggetto, le decorazioni al Valor Militare concesse, le tenute da controinterdizione nei conflitti contemporanei e una vasta iconografia, spesso inedita.

Formato 17x24, 300 pagine, più di 150 illustrazioni b/n e colori e riproduzioni di documenti e due mappe, 32,00 Euro.

Edito da ITALIA Storica, Genova 2014.

CONTROBANDA
view post Posted: 19/3/2013, 17:10 OTTO CARIUS TIGER NEL FANGO - Bibliografie, Editoria e Web militare
CITAZIONE (Giovannisergio @ 19/3/2013, 16:50) 
Grazie della segnalazione!!! E' un po' caro ma ne vale la pena! :D

Ne vale la pena sì... una delle memorie più interessanti della 2gm.

sul prezzo, purtroppo essendoci spese di diritti e traduzione, e visti i numeri di ultra nicchia per la storia militare in Italia... quello è il massimo che abbiamo potuto fare! ;-)

Cmq, per ordini diretti degli utenti del forum (MP o mail a [email protected]), 15% di sconto, quindi facciamo 24 Euro! :D
view post Posted: 19/3/2013, 14:16 Foto Storitalia, Cisliano 2013 - Rievocazione Storica
Qualche foto del nostro Gruppo ITALIA (Ass. ITALIA Storica) a Storitalia, Cisliano 2013: Marò della Divisione San Marco e Ardito del Gruppo Esplorante divisionale... :B):

sanmarcostoritalia

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breda37sanmarco

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view post Posted: 19/3/2013, 14:12 OTTO CARIUS TIGER NEL FANGO - Bibliografie, Editoria e Web militare
OTTO CARIUS

TIGER NEL FANGO

LA VITA E I COMBATTIMENTI DEL COMANDANTE DI PANZER OTTO CARIUS

Questo libro, atteso da tempo dai lettori italiani, presenta le memorie del comandante di Tiger Otto Carius, decorato della Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia, e uno dei maggiori assi della Panzertruppe con più di 150 carri armati nemici distrutti. Queste avvincenti memorie narrano “dalla cupola del capocarro” le vicende di Carius, da semplice porgitore in un leggero Panzerkampfwagen 38 (t) nella fulminea avanzata della Wehrmacht in Russia nell’estate del 1941 a comandante di una Compagnia dei possenti Tiger, impegnati a contrastare gli attacchi di massa dei corazzati e della fanteria sovietica nelle battaglie difensive tra Leningrado e i Paesi Baltici del 1943-1944, sino al suo drammatico ultimo ferimento in azione, alla degenza in Germania e quindi alle ultime azioni sui giganteschi cacciacarri Jagdtiger nella sacca della Ruhr nel 1945. Il testo è accompagnato dalle fotografie scattate dall’autore durante la sua intera carriera militare, dall’addestramento prebellico all’operazione Barbarossa, al passaggio ai Tiger con lo schwere Panzer Abteilung 502; sono inoltre riprodotti i diplomi di conferimento delle sue alte decorazioni e diversi rapporti tecnici sui Tiger e sulle azioni del Battaglione.

Formato 17x24, 290 pagine, numerose fotografie e mappe in b/n, tre profili a colori, Euro 29,00

Edito da ITALIA Storica, Genova 2013

coptigernelfangocariuss

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view post Posted: 11/12/2012, 22:43 Gianni Tedeschi, Dall'OVRA alla Decima MAS - Bibliografie, Editoria e Web militare
Gianni Tedeschi
Dall'OVRA alla Decima MAS
Una giovinezza nel Ventennio

I ricordi di Gianni Tedeschi e della sua vita travagliata, narrati in queste sue memorie, scorrono dalla Genova della sua infanzia e adolescenza - con il suo centro storico fatto di vicoli brulicanti di attività e figure umane ormai scomparse - al suo servizio nelle Squadre “R E” dell’OVRA, specializzate nel contrasto della pedofilia e pederastia, alla seconda guerra mondiale, che Tedeschi vivrà partecipando ad eventi quali la sfortunata operazione “G.A. 1” del Sommergibile Iride e le missioni sui sommergibili atlantici di Betasom, ed infine, dal 1943 al 1945, tra le fila del Battaglione Risoluti della Decima Flottiglia Mas nella sua città natale Genova, a Montecchio Maggiore e in seguito all’autoreparto della Divisione Decima a Thiene.
I tragici eventi del 25 aprile 1945 e dell’immediato dopoguerra che Tedeschi subì - come tanti aderenti alla RSI - nell’umiliazione di una lunga detenzione, lo faranno rinascere a una nuova vita, con la scoperta di una capacità artistica espressa attraverso la pittura che fu per lui la sua professione, e la forza rigeneratrice capace di dargli la serenità così a lungo negata.

F.to 17x24, 174 pagg., alcune ill. b/n + 2 tavole a colori, Euro 20,00.

Edito da:

Associazione Culturale “ITALIA Storica”
view post Posted: 11/12/2012, 22:42 Pierluigi Romeo di Colloredo LA CARNE DEL CARNARO - Bibliografie, Editoria e Web militare
Pierluigi Romeo di Colloredo
LA CARNE DEL CARNARO
Un giorno nella vita di Gabriele D’Annunzio: Venerdì 12 Settembre 1919, la marcia su Fiume

Venerdì 12 settembre 1919, Gabriele D’Annunzio occupa Fiume.
La vicenda fiumana segna una svolta fondamentale nella storia politica dell’Italia uscita dalla Grande Guerra delusa e umiliata nelle proprie aspettative territoriali, ma anche nella vita del Poeta.
Se molto è stato scritto e detto di Fiume e della Reggenza del Carnaro, mancava sino ad oggi uno studio completo della marcia che condusse D’Annunzio da Ronchi, alla testa di duecento Granatieri, sino a Fiume, occupata senza sparare un colpo alla testa di diecimila legionari, che singolarmente o ad interi reparti, unirono al Comandante le proprie sorti.
Dalla preparazione sino alla proclamazione dell’unione di Fiume all’Italia nel primo discorso tenuto da D’Annunzio ad una folla in delirio, nascita di un modo di fare politica che segnerà per sempre il mondo, da Piazza Venezia e Berlino, sino all’Avana di Fidel Castro, la Marcia di Ronchi viene descritta ora per ora, esaminando gli avvenimenti e gli uomini, dando voce ai protagonisti con documenti e discorsi, per offrire il quadro più completo che sia mai stato pubblicato su quel venerdì 12 settembre 1919.
Per la prima volta viene analizzato il ruolo della Massoneria Italiana ed internazionale, insieme agli interessi esoterici del Vate, un aspetto, poco noto ma fondamentale per comprendere le scelte e le decisioni di Gabriele D’Annunzio sia come uomo d’arte sia come uomo d’arme.

132 pagg, F.to 14x21, alcune ill. b/n. Euro 16,00

Edito da:

ITALIA Storica
view post Posted: 9/12/2012, 12:53 Suvorov e "barbarossa al contrario" - Bibliografie, Editoria e Web militare
CITAZIONE (schveik @ 8/12/2012, 15:18) 
"del resto consideriamo la situazione nella prima metà del '41: il nostro continente è dilaniato da una guerra intestina, l'America è neutrale, anzi aiuta l'Unione Sovietica sul piano militare"

A me risulta che il lend-lease con l'URSS e' iniziato nel novembre 1941.
Se anche le altre affermazioni sono di questo tipo.....

In realtà nell'ottobre.

Comunque, a parte la possibilità di un errore di traduzione (anzi/poi), il significato complessivo della frase non cambia di molto, anche alla luce della politica pro-URSS e Stalin in generale del governo USA in quel periodo e sino più o meno al 1945.
view post Posted: 26/9/2012, 21:21 Il III Gruppo Esplorante della Divisione F.M. “San Marco” - Rievocazione Storica
CITAZIONE (Tirailleur du Po @ 26/9/2012, 22:15) 
Signori...
questa non è la stanza specifica per il dibattito che avete nuovamente intrapreso. Ciò era già stato evidenziato, e avevate accettato di "rientrare nei ranghi", decidendo di riprendere la discussione solamente sugli aspetti uniformologici del reparto.
Il diario del III gruppo è un documento valido ai fini della rievocazione storica. Il fatto che ne siano stati postati stralci è un fatto interessante.
Ma il fatto che abbiate ripreso il vostro "duello", che vede contrapposti, da un lato eventi vissuti in prima persona, dall'altro informazioni ricavate dalle ricerche storiche basate su documenti che furono sicuramente di parte (e qui mi riferisco ad entrambi gli schieramenti) non si accorda ai fini per cui fu creata questa stanza.
Nulla vi vieta, come è già stato detto, di continuare ed approfondire questo scambio di informazione nell'apposita stanza dedicata alla Resistenza, e nulla vi vieta di indicare in quella discussione il link di questo topic, e viceversa, per mantenere un ideale ponte tra i fatti di allora, e quelli commemorati oggi.

Come moderatore incaricato della gestione di questa stanza vi chiedo nuovamente, e definitivamente, di riportare la discussione sui binari della rievocazione storica, della filologicità, e dell'uniformologia.

Luca

Ok, dai, per "staccare" dò un paio di info su chi siamo, a completezza del topic e per gli amici di Miles che non ci conoscono:


L’Associazione Culturale “ITALIA Storica” ha per oggetto lo studio, la diffusione, l’approfondimento della storia militare, sia delle FF.AA. italiane dal 1861 a oggi, sia di altre. Formatasi come gruppo di rievocazione storica della Divisione FM San Marco nel 1998, si è poi costituita Associazione nel 2003, primo gruppo storico dedicato alle ns FF.AA. nella seconda guerra mondiale a essersi costituito Associazione Culturale. Nel corso degli anni l'Associazione ha rivolto maggiormente la sua attenzione alla divulgazione storica, pubblicando quaranta monografie storiche, delle quali diverse con la collaborazione dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, e organizzando importanti mostre tematiche di militaria presso la maggiore fiera collezionistica italiana, la Militalia di Novegro.

L’Associazione ha come finalità:

- la ricerca, lo studio, la raccolta e la conservazione del patrimonio storico militare delle FF.AA. italiane e di altre nazioni;
- la partecipazione a manifestazioni storiche e culturali autorizzate dalle autorità competenti ovvero la loro organizzazione con Comuni ed Enti statali privati;
- l’organizzazione di viaggi studio, corsi di formazione e/o di informazione, incontri e collaborazione con Enti statali e privati italiani e stranieri analoghi.
- l’organizzazione di mostre autorizzate tramite la raccolta e la conservazione di materiali e reperti storici
- la divulgazione delle ricerche storiche e in altri ambiti culturali effettuate tramite audiovisivi, supporti informatici multimediali, pubblicazioni e un sito internet.
- La partecipazione e l’organizzazione di manifestazioni autorizzate di rievocazione storica intesa come l’ipotesi più probabile e veritiera possibile di “rievocazione del passato” e/o di un ben preciso evento storico in modo tale che, attraverso l’intrattenimento, venga effettuata una reale opera di tutela della propria memoria storica ed identità culturale.

Tutto quanto sopra e di seguito enunciato nel più rigoroso rispetto delle vigenti leggi.

- Ha inoltre lo scopo di promuovere e diffondere la pubblicistica derivante dagli studi storici e di altri ambiti culturali dei soci; di fornire ai soci e o a terzi che ne facciano richiesta servizi di consulenza nelle materie oggetto dello scopo sociale.

Per quest’ultima finalità, l’Associazione Culturale “ITALIA Storica” assicura la sua massima disponibilità nel visionare studi storici e storico-militari dei propri soci o simpatizzanti, valutandone con il suo Consiglio Direttivo l’effettivo valore scientifico, e eventualmente decidendone la pubblicazione e promozione, senza richiedere all’autore alcun contributo economico, come da Statuto.

L’Associazione non ha fini di lucro, è assolutamente apolitica e non pone pregiudiziale alcuna nei confronti di chiunque chieda l’iscrizione e la partecipazione alle attività sociali.


Suo Presidente è il ricercatore e autore di saggi storico-militari Andrea Lombardi, suoi Vicepresidente e Segretario sono i collezionisti Giovanni Buongirolami e Fabrizio Cortese; nel suo Direttivo siedono esperti ricercatori e saggisti quali Emanuele Mastrangelo e Alberto Rosselli, e un precusore della divulgazione storico-militare sul Web come Karl Voltolini; parimenti troviamo tra i nostri soci noti autori quali Stefano Canavassi, Carlo Cucut, Riccardo Maculan, Pierluigi Romeo di Colloredo e Carlo Viale.

Qualche link alle ns rievocazioni:

http://associazioneitalia.blogspot.it/2011...uniformi-e.html

http://associazioneitalia.blogspot.it/2012...l-garda-21.html

http://associazioneitalia.blogspot.it/2011...egro-la_23.html

Ciao!!!

Andrea
view post Posted: 26/9/2012, 21:09 Il III Gruppo Esplorante della Divisione F.M. “San Marco” - Rievocazione Storica
CITAZIONE (Radagast_ @ 26/9/2012, 21:43) 
Ghirghi ha in buona parte ragione. i diari storici non raccontavano balle, ma erano comunque redatti dai diretti interessati che spesso spiegavano i combattimenti o le azioni a modo loro e spesso tacevano i propri errori. il fatto che venga indicato "presi 8 prigionieri", non esclude che gli stessi non venissero fucilati poche ore dopo nella piazza del vicino paese.
palla al centro.

Certo, però se poi due gg dopo c'è una nota che dice che i prigionieri sono interrogati a Savona, o che il Comando della San Marco si lamenta perchè i prigionieri non sono stati "girati" alla San Marco ma ai tedeschi, etc...

Sulle redazioni "ad hoc"...ok, però non si tira mai troppo la corda: anche perché i Comandi fanno verifiche sui rapporti post azione, per diverse ragioni.


CITAZIONE (Radagast_ @ 26/9/2012, 21:43) 
Personalmente non mi mettereri mai un'uniforme rievocativa ne del gruppo esplorante ne dei tricolore.
Io rimango per quelli di El Alamein, Cheren, Ponte Perati e del Don.

Oddio, quelli del Ponte Perati sono poi quelli di "Santa messa per i miei fucilati"...

e quelli del Don sono anche questi (dal libro "Croce di ghiaccio, CSIR e ARMIR in Russia", di PR di Colloredo, da noi edito nel 2010...

Il giorno di Natale del 1942 i bersaglieri del 6° reggimento del colonnello Mario Carloni riuscirono ad evadere dall’accerchiamento, conquistando con impeto prima Kruskugarowska e poi Snamenka, e raggiunsero Pavlosk, presso Dnjeperpetrowsk. Carloni assunse il comando della piazza. Nella ritirata il reggimento aveva perduto il 75% delle forze , ma continuò ad essere assai combattivo: quando a Pavlograd il 20 gennaio i partigiani, appoggiati dalla SHUMA e dagli ausiliari locali, insorsero all’avvicinarsi dell’Armata Rossa, Carloni inviò parte dei bersaglieri del 6° e elementi tedeschi a rastrellare gli insorti: particolarmente feroci furono i combattimenti all’interno di una fabbrica, dove gli insorti che tentavano di fuggire nei sotterranei vennero inseguiti ed eliminati uno per uno all’arma bianca. Tra i morti anche il capo degli insorti, che si scoprì essere il comandante della SHUMA locale. I superstiti vennero impiccati il giorno successivo nella piazza di Pavlograd.

[...]

Il giorno successivo, 21 gennaio, i bersaglieri della compagnia comandata dal capitano Paris, appoggiati da una mitragliera da 20 mm e da un pezzo da 88 tedeschi, raggiunsero Gorianowskij, che venne rastrellata casa per casa eliminando sovietici e partigiani, radendo al suolo il paese e passando poi per le armi tutti i civili maschi, come rappresaglia per l’assassinio di due ufficiali germanici avvenuto la sera prima dopo sevizie inenarrabili .


Anche il 38° Reggimento della Ravenna si distinse il 20 negli scontri contro i partigiani sul Donets, giustiziando poi i sovietici catturati . La Ravenna venne utilizzata per la lotta antipartigiana sino al rimpatrio in primavera.

Brutta cosa la guerra civile in Italia, ma non è che quella "normale" del REI sia stata tanto meglio.

view post Posted: 26/9/2012, 20:57 Il III Gruppo Esplorante della Divisione F.M. “San Marco” - Rievocazione Storica
CITAZIONE (ghirghi @ 26/9/2012, 21:41) 
Nò, non è un " altro" mio errore, sei tu che non sei informato.
L'eccidio di Castelletto Uzzone (frazione Poggiolo) venne compiuto da circa 50 militi del Gruppo Ordine Pubblico e altrettanti del III Gruppo Esplorante, diretti dal capitano Giovanni Ferraris.
Appartenevano al contingente che era stato trasferito a Monesiglio nel Marzo del 1943, con il compito di organizzare rastrellamenti nella zona Langhe.

Errore tuo, ribadisco. L'azione fu fatta dai due reparti congiunti, ma, come ho scritto, le esecuzioni a Monesiglio furono fatte dalla Banda Ferraris.

CITAZIONE (ghirghi @ 26/9/2012, 21:41) 
Panzer, dammi retta, lascia perdere, non attaccarti agli specchi continuando a fare l'avvocato d'ufficio per conto di un gruppo di persone che sono state condannate per crimini di guerra, con sentenza passata in giudicato. Credimi, non lo meritano.
Molti di loro non sono finiti di fronte al plotone d'esecuzione, soltanto perchè l' Italia, entrata nel novero degli Stati veramente civili, ha immediatamente eliminato la pena della condanna a morte. Soltanto per questo si sono salvati.

Continua sereno a partecipare a tutte le manifestazioni rievocative (anche assieme agli amici della "Stella Tricolore", io sono un loro iscritto) ma non ti inorgoglire troppo quando indossi la divisa del III Esplorante. Provenivano dagli Arditi, erano anche audaci e spericolati, ma ti assicuro che non erano poi quegli eroici santerellini senza macchia che tu immagini.

Mai preteso fossero senza macchia, nè fossero santerellini. Sul "merito" perché condannati "per crimini di guerra", penso che allora in base a questo ragionamento si salverebbe solo la croce rossa (forse).
Sui tribunali, crimini di guerra etc, fossi in te non mi addentrerei troppo in questo discorso, perché allora bisogna tirar fuori anche le Norma Cossetto, le Ines Gozzi, le Italina Bocchi, le Maria Santucci e Maria Francesconi, etc. Lasciamole riposare.

Sull'inorgoglirmi indossando le divise del III, non ci penso neanche: quelli che le hanno portate ne hanno il diritto; noi ne rievochiamo solo l'apparenza, e ne studiamo la storia.

Al massimo sono orgoglioso, parlando di divise, di una divisa da Comune di 1a Classe della MMI, la mia.


view post Posted: 26/9/2012, 20:00 Il III Gruppo Esplorante della Divisione F.M. “San Marco” - Rievocazione Storica
CITAZIONE (kanister @ 26/9/2012, 20:56) 
Te l'ho già chiesto, a quando qualche foto con il vero Ponte di Perletto alle spalle? Mi dicono tra l'altro che rechi ancora segni di pallottole, anche se non mi sono mai fermato a controllare: e si che ci passo spesso.

Guarda, un giro di quelle zone lo vorrei fare (Vesime, Bistagno, Perletto etc) per fare un po' di foto per il libretto sull'Esplorante...

Posto intanto una foto dal Baldrati di Arditi del III...

cb011

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