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CITAZIONE (WW2 @ 3/8/2022, 21:33) Vorrei partecipare con due “aneddoti” di famiglia!
-Il mio bisnonno paterno, classe 1912, era in Africa Settentrionale. Riuscì a tornare in Italia ben prima dei tragici capovolgimenti iniziati nel Novembre 42’ a causa di una ferita da arma lunga alla spalla che ne lasció l’articolazione destra bloccata per sempre, oltre che con il proiettile mai estratto. Lo ricordo fino alla sua morte, nel 2013, sempre con una luce negli occhi incredibile. Insomma, in AS presero l’abitudine di cuocere le uova sulle lamiere degli automezzi, resi incandescenti dalla continua esposizione al sole africano. Tornato a casa, i primi tempi, si ostinava a lasciare una piccola lamiera al sole del terrazzo, sperando che potesse ancora rinnovare lo sperimento sistema di cottura. Inutile dire che, pur avendo l’appoggio del bel sole pugliese, non riuscì mai più nel suo intento.
- Uno zio di mio padre, invece, era nell’altra Africa, quella Orientale al tempo delle campagne negli anni trenta. Famiglia all’epoca poverissima, come del resto una buona percentuale del circondario. Non so come, la moglie riuscì a procurarsi una manciata di spaghetti e della salsa. Chiuse tutto nell’armadio, lontano dai tanti piccoli bambini di famiglia. Il “tesoro” era destinato al marito, quando sarebbe ritornato dalla guerra perchè avrebbe avuto fame. Rimasero al sicuro, nell’armadio, per almeno un anno. Il piatto di spaghetti, un lusso nel quartiere in quel periodo, fu preparato al ritorno dello zio, come segno d’amore. Che belle storie! Grazie per la condivisione!
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