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Sono assolutamente d'accordo con Basco Verde nel ritenere positiva la volontà di rispolverare vecchie tradizioni che riportino alla luce la storia plurisecolare del Corpo; peccato, purtroppo, che all'italiana maniera sia stata emessa una circolare che concede "facoltà" e a spese del militare di cucire le nuove fiamme in panno sulla giacca dell'uniforme, precisando, però, che in caso di inquadramenti per cerimonie andrà rispettato il concetto di "uniformità", che imporrebbe, secondo l'illuminato redattore della circolare, a chi ha cucito le fiamme di panno di sostituirle con quelle metalliche (avendo ogni militare in dotazione solo una "diagonale" ) se anche uno solo degli inquadrati non ha quelle di stoffa...in più, essendo generata come di uso e costume nel nostro paese, da chi fa servizio al COGE, si è trascurato il caso in cui in pattuglia dovessero capitare due militari con fiamme differenti, dando l'idea, per altro già in diversi casi prospettata, del classico "esercito di Franceschiello".
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