Posts written by kaballus

view post Posted: 13/2/2016, 00:01 Modelli di armi della I G.M. ancora in servizio? - Armi da fuoco straniere
CITAZIONE (maistrak @ 10/10/2015, 16:56)
Secondo me in India, e in qualche angolino dell'Africa, gli Enfield si vedono ancora.

Ancora pochi ani fa in India erano ancora molto diffusi tra polizia, BSF (Border Security Force) e altri territoriali; tutti erano stati trasformati in 7,62 Nato, come evidente dal caricatore prismatico rettangolare.
view post Posted: 12/2/2016, 23:48 Consiglio scelta Luger - Armi da fuoco straniere
Io di Luger ne ho otto, tutte diverse di modello o di anno o di fabbricazione e alcune passate attraverso il 7,65 Para, e non ho mai riscontrato problemi di intercambiabilità. Solo in una commerciale del 1906, di quelle nate in 9mm, avevo voluto cambiare la molla del caricatore, un po' allentata, assieme al vecchio zoccolo in legno, che comunque ho conservato a parte. Un paio di anni fa ne ho acquistata una assemblata con una miriade di pezzi vari, perché aveva la sicura Schiwy: al poligono spara da dio e non ho paura di rovinarle la brunitura.
view post Posted: 11/2/2016, 23:18 BERETTA 51- Rotture blocco di chiusura - Le Pistole Beretta
Purtroppo Piscetta, stanco di vedersi respingere o ritardare le sue proposte, aveva cercato di fare atto di sottomissione consegnando a me una sua lettera ufficiosa in cui chiedeva alla CCCCa se una sua richiesta di catalogazione di una pistola in un nuovo calibro 9mm derivato dal Parabellum aveva la possibilità di essere accolta. Consegnavo la lettera e la risposta, infastidita, era che non se ne parlava nemmeno. Piscetta mi consegnava una seconda lettera in cui proponeva di realizzarla dai bossoli 9mm Steyr, di cui ho ancora la copia. La proposta veniva accettata ma qualche tempo dopo qualcuno catalogava una pistola in calibro 9mm IMI. Dopo tanti anni la cosa non mi è ancora andata giù.
view post Posted: 11/2/2016, 00:11 BERETTA 51- Rotture blocco di chiusura - Le Pistole Beretta
Concordo in pieno, ritubare la canna in 7,65P è stato un crimine, col senno di poi, ma all'epoca era il solo modo di poter detener armi nate in 9 mm Para e questo grazie all'idea di Armando Piscetta che aveva cominciato a fabbricare canne in questo calibro un po' per tutti i modelli di pistola che si trovavano in giro. All'epoca le canne erano di libera vendita ai maggiorenni e non erano matricolate. Non so quanti ricordano che prima dell'applicazione della 110/75 il Ministero dell'Interno aveva diramato un elenco di "Armi da Guerra" per il quale aveva chiesto la consulenza dell'Esercito: erano indicate in generale tutte le pistole cal. 7,65 Para, e addirittura la carabina AP70, calibro .22LR del buon Piscetta che, avendo, giovanissimo, militato come bersagliere nell'RSI, era considerato un pericoloso sovversivo. Nelle prime riunioni della CCCCC era stato raggiunto dal mio predecessore un accordo per cui il 9mm M34 veniva considerato da guerra e il 7,65 Para, più piccolo, comune, con il sollievo dei collezionisti, ai quali molte Questure avevano già ritirato le armi.
Tanta era l'acqua che doveva passare sotto i ponti prima che il buon Piscetta creasse il 9x21,realizzato allargando i bossoli del 7,65 P e gli venisse invece accettata la sua proposta alternativa di accorciare i bossoli del 9 Steyr.
view post Posted: 9/2/2016, 20:06 BERETTA 51- Rotture blocco di chiusura - Le Pistole Beretta
Un paio di giorni fa ho ritrovato, con sorpresa, nella confusione di minuterie e ricambi, un vecchio blocchetto oscillante di Beretta 51, arma da me un tempo amatissima
L’avevo comprata in Fabbrica grazie alle norme dell’epoca che consentivano agli Ufficiali e, mi sembra, ai Marescialli Maggiori, di acquistare armi personali in calibri militari e, da quel momento avevo cominciato con entusiasmo un gran lavoro di distruzione di ogni tipo di munizionamento, nuovo e di giacenze di magazzino. In particolare colpi GFL M38 e, nuovi, SMI, all’epoca definiti da una rivista americana “the hottest of the world”. L’arma era bellissima precisissima e di funzionamento impeccabile, ma dopo qualche tempo ho avuto la frattura delle alette di due blocchetti di chiusura, e il terzo si è solo incrinato perché ormai quando sparavo facevo frequenti controlli.blocchetto_1
Questa volta alla Beretta mi avevano sostituito anche il carrello con quello, più pesante di un etto, del modello a raffica che pesando di più, rallentava l’inizio dell’ oscillazione del blocchetto a quando le pressioni si fossero sufficientemente abbassate. L’Ing. Viti, della Beretta, mi aveva spiegato che le alette erano state progettate per resistere a una forza applicata orizzontalmente quando erano in completa chiusura, mentre qualche istante prima dello sgancio erano sottoposte ad una forza di torsione e tranciamento che ne provocava la rotturaDSC04040
apertura_fase_2
La cosa mi aveva molto meravigliato, che nel progetto non si fosse tenuti ampi margini di sicurezza, anche considerando che sul campo di battaglia si deve poter sparare qualsiasi cosa si possa trovare; tra l’altro era sufficiente il confronto con le alette della P. 38!
Con l’entrata poi in vigore della legge 110/75, inizialmente la spostavo nella collezione di armi da guerra, poi siccome in questo modo me ne veniva impedito il porto e grazie al fatto che allora ciò che non era vietato era consentito, ritubavo la canna in 7, 65 Para e ne davo comunicazione alla Questura che mi prescriveva di cancellare sul carrello l’indicazione “9” del calibro, come si vede dalle foto. L’arma così era diventata leggermente più precisa e morbida allo sparo, ma …. non era più “il mio Amore”!
Per inciso, la distruttività delle munizioni belliche GFL M38 Pare che fosse dovuta alla scadente balistite usata, che col tempo si corrompeva trasudando nitroglicerina che, pur in piccolissime quantità, detonava. Personalmente avevo spesso trovato questa polvere leggermente oleosa al tatto cosa che ritengo che confermi questa ipotesi.

ho dimenticato la foto della pistola, eccola:
DSC04036
I riflessi rossastri sull'arma sono dovuti al panno rosso dello sfondo e non so come toglierli.
view post Posted: 5/2/2016, 14:10 Tipo "RUBY" - Armi da fuoco straniere
Grazie per il bellissimo articolo, non finisco mai di imparare!
view post Posted: 9/10/2015, 16:25 COME PULIRE LEGNI E PARTI IN FERRO - Armi da fuoco italiane
Sei gentile, ma ho solo un po' di esperienze fatte in tanti anni in cui non mi potevo permettere armi in perfette condizioni, e nei quali mi sono divertito tanto.
view post Posted: 7/10/2015, 21:46 COME PULIRE LEGNI E PARTI IN FERRO - Armi da fuoco italiane
Per legni in ottime condizioni ma coperti dalla patina scura del tempo, è ottima la lana d'acciaio. Poi pulizia con un panno leggermente imbevuto di aceto di vino bianco. quando il legno sarà perfettamente asciutto trattare con la finitura richiesta dal pezzo.
Per legni imbevuti di nera morchia secolare può essere necessario impiegare la soda caustica ( PERICOLO, GUANTI, OCCHIALI PROTETTIVI E BICARBONATO A PORTATA DI MANO PER LAVAGGI delle ustioni): la soda caustica saponifica i grassi che così vengono asportati con acqua. Cautela per non sbiancare anche le venature del legno. Talvolta il successivo trattamento con olio di lino, o altri impregnanti, scioglie i grassi residui in profondità. e li riporta in superficie. In questo caso è necessario utilizzare impacchi di acetone tenuti a contatto del legno con pellicola trasparente da cucina. In casi meno gravi al posto della soda caustica va abbastanza bene il Cief Ammoniacal, o Cilit Bang o prodotti similari. Anche in questo caso alla fine di tutto lucidare don lana di acciaio.
Buon lavoro.
view post Posted: 25/6/2015, 12:05 rmi e mezzi già in dotazione all'E.I. - Armi da fuoco italiane
L'amico e ben noto Edoardo Mori ha digitalizzato e inserito nel suo sito earmi.it due testi della mia biblioteca personale che ritengo possano essere molto interessanti per gli amici di MILES. Il primo è Armi E Mezzi In Dotazione All' esercito Italiano-1955, per il quale invio il link: https://archive.org/details/ArmiEMezziInDo...oItaliano-1955; il secondo è Mine e Bonifica Dei Campi Minati Vol I 1946, che tratta anche di congegni vari di ordigni vari.
Il secondo lo potete trovare neiia stessa pagina del primo, nell'angolo a desta in basso.
Ero incerto se inserire questa discussione in "Armi e Mezzi militari Italiani e Stranieri", o in "Armi da Fuoco Italiane" quindi lo posto in entrambe, ma prego i coordinatori del blog di intervenire a loro parere.
view post Posted: 25/6/2015, 12:02 ARMI E MEZZI MILITARI E.I. - Mezzi militari Italiani e Stranieri
L'amico e ben noto Edoardo Mori ha digitalizzato e inserito nel suo sito earmi.it due testi della mia biblioteca personale che ritengo possano essere molto interessanti per gli amici di MILES. Il primo è Armi E Mezzi In Dotazione All' esercito Italiano-1955, per il quale invio il link: https://archive.org/details/ArmiEMezziInDo...oItaliano-1955; il secondo è Mine e Bonifica Dei Campi Minati Vol I 1946, che tratta anche di congegni vari di ordigni vari.
Il secondo lo potete trovare neiia stessa pagina del primo, nell'angolo a desta in basso.
Ero incerto se inserire questa discussione in "Armi e Mezzi militari Italiani e Stranieri", o in "Armi da Fuoco Italiane" quindi lo posto in entrambe, ma prego i coordinatori del blog di intervenire a loro parere.
view post Posted: 24/5/2015, 10:58 Bodeo senza brunitura - Armi da fuoco italiane
Non posso che concordare sull'opzione brunitura, solo che, essendo rimasto affascinato dalla bellezza del pezzo così come compare nella foto avevo suggerito l'opzione tenifer. Molti anni fa Perugini mi aveva trattato così una pistola ed era venuta splendida e lucida: dipenderà forse dalla preparazione della superficie prima o dopo il trattamento. Tra l'altro, nei solchi delle belle incisioni era rimasta più scura, quel tanto sufficiente a farle risaltare ancor più.
Ho consigliato di andare da Perugini per la brunitura perché è attrezzato per brunire le canne dei suoi express della stessa tonalità delle vecchie armi inglesi più prestigiose, e pensavo che sarebbe stata bene su un'arma d'epoca.
Per quanto al costo Perugini è clemente e misericordioso con i collezionisti, specialmente se non è necessario distogliere un artigiano per restaurare il pezzo, ma brunirlo così com'è, cosi mi sento di consigliare agli amici di telefonargli.
Un saluto da un tuo seguace.
view post Posted: 23/5/2015, 22:18 Bodeo senza brunitura - Armi da fuoco italiane
Per la brunitura ti consiglio "Perugini&Visini" Via G. Di Vittorio, 2/4, 25080 MAZZANO - BRESCIA ITALY Tel. +39. 030 6897535 Fax. +39. 030 6897821, che fa in proprio delle bruniture splendide per i suoi express.

visto che, comunque, la finitura non è più originale ma, almeno nelle foto, è semplicemente splendida, io la lascerei così, magari con un trattamento tenifer per preservarla.
Anche se con questo consiglio mi attirerò il biasimo dei puristi.
view post Posted: 24/4/2015, 09:41 foto - ANNUNCI E DISCUSSIONI
Antonio, solo ora ho visto la tua risposta, perché per motivi vari ho trascurato le email. Ti ringrazio molto del consiglio!
237 replies since 25/11/2011