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La linea di confine fra giusto e sbagliato è veramente labile e strettamente personale alla sensibilità di ognuno. Ho sempre pensato che chi scava nei campi di battaglia renda un grande servizio perché porta alla luce situazioni e oggetti che altrimenti resterebbero dimenticati nei cassetti della storia. Molti nostri soldati, a distanza di 80 anni, hanno fatto ritorno in patria grazie e soprattutto all'impegno di chi scava e delle varie associazioni. Tanti cimiteri militari distrutti a fine guerra sono tornati alla luce dando la possibilità agli eredi di poterne piangere le spoglie.... L'altra questione è; degli oggetti non strettamente personali come mostrine bottoni cinghie elmi ecc ecc che fare? Personalmente a me il "relic" non piace ma c'è tutto un mondo di collezionisti che, stufi dei taroccamenti continui o perché più economicamente accessibili, cercano solo materiale da scavo e sono sempre di più, specialmente oggi. Detto ciò,la differenza fra un elmo relic e una mostrina qual'è? E se l elmo apparteneva ad un caduto? È giusto recuperare e riportare nelle mani di chi "rende omaggio" oggetti così dietro compenso? Oppure meglio riseppellire tutto? Personalmente preferisco che ritornino in patria che non riseppelliti o buttati e non ci trovo nulla di male se chi scava ci guadagni 2 soldini.... Non sono diversi dai recuperanti di materiale 1 gm che si ammassavano alle fiere domenicali in paese e alla quale più o meno tutti, in giovane età, abbiamo dato le prime paghette per iniziare la collezione. Ovviamente ognuno fa come vuole, ma addirittura dargli del coglione è un po' esagerato......
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