Posts written by Ruggero.pettinelli

view post Posted: 21/2/2017, 09:12 '91 TS 1913 - Armi da taglio italiane e straniere
Sì, ma il punto non è dove sia stata prodotta la baionetta, quanto piuttosto il fatto che se è una baionetta per un Ts primo tipo (con innesto laterale), ovviamente monta su un moschetto prodotto dall'arsenale di Brescia (perché è l'unico che li abbia prodotti). Quindi, la matricola è di quella serie. E quindi è del 1917.
Ciò sapendo, direi che il fodero più corretto per una baionetta del 1917 sarebbe quello in ferro nervato.
view post Posted: 21/2/2017, 08:06 Taschetta porta baionetta - Buffetterie, Equipaggiamenti e Varie 1909 - 1945
Credo che non ve ne siano altre, al momento! Concordate con me che dalla foto risulta inequivocabile che per "vestire" la baionetta in quel modo la taschetta debba avere una lunghezza prodigiosa?
view post Posted: 21/2/2017, 08:03 '91 TS 1913 - Armi da taglio italiane e straniere
Se è una baionetta TS, l'arsenale di produzione è Brescia. La matricola con prefisso AO corrisponde a un moschetto prodotto nel 1917. Quindi no, il fodero del 1913 non è coevo.
view post Posted: 21/2/2017, 08:00 Baionetta 91 GAF - Armi da taglio italiane e straniere
Causa impegni di lavoro e famigliari, non ho potuto frequentare il forum con la consueta assiduità. Per quanto riguarda il punzone sulla cappa della baionetta, occorre considerare che si riscontra con numeri romani compresi tra I e XIII. L'interpretazione al momento più credibile è che si trattasse di baionette di ricambio conservate nelle direzioni d'artiglieria (che infatti negli anni Trenta erano 13) e che avessero, quindi, un punzone che serviva a identificare la direzione d'artiglieria di competenza e una matricola propria della baionetta (le baionette di dotazione, ricordo, non avevano matricola propria, ma quella del fucile al quale erano destinate).
view post Posted: 20/2/2017, 15:20 Taschetta porta baionetta - Buffetterie, Equipaggiamenti e Varie 1909 - 1945
Prego! Questo, però, non fa altro che confermare che quella tipologia di gancio era in uso intorno al 1885. Il che è perfettamente coerente con il fatto che la fondina sia per una 1874 e non la "solita" Bodeo 1889 da carabiniere.

Per quanto riguarda la tasca porta baionetta, credo che l'unica interpretazione possibile sia quella da me fornita. Guardando bene la foto di sua maestà, e osservando in particolare il punto vita, risulta evidente che l'unico modo per poter portare la baionetta in quel modo, indossando la giacca, fosse disporre di una tasca di inusitata lunghezza.
view post Posted: 20/2/2017, 14:27 Taschetta porta baionetta - Buffetterie, Equipaggiamenti e Varie 1909 - 1945
Io credo che possa trattarsi di una tasca portabaionetta per allievi del collegio militare della Nunziatella. Qui c'è una foto del giovane Vittorio Emanuele di Savoia-Aosta, ancora conte di Torino, che porta una baionetta per il Vetterli. È di tutta evidenza che la lunghezza della tasca serve a far sì che la baionetta possa essere portata alla normale cintura dei pantaloni, senza far arricciare la giacca.
Che ne pensate? Ma soprattutto, Graphicat: provaci subito un fodero di baionetta Vetterliiiiiiii!

view post Posted: 18/2/2017, 12:44 ELMETTI REGIA MARINA - L'elmo mod.33 e le sue varianti - 1933-1946
Intendiamoci, nel dopoguerra senz'altro c'è stato un notevole lavoro di ripristino e ricondizionamento, quindi si trovano anche elmetti della marina con rivetti postbellici perché li hanno riverniciati fuori e dentro, adattati a un cerchione nuovo eccetera. Quindi, senz'altro un gran lavoro di ricondizionamento e ripristino c'è stato. Dico solo che secondo me non aveva senso commissionare elmetti fatti nuovi di sana pianta (con calotte nuove, cioè) quando nei magazzini c'erano centinaia di elmetti residuati di guerra. Che, infatti, ancora esistono. Ha senso che si cercasse di tenere in efficienza tutti gli elmetti e, quindi, si ricondizionassero quelli usurati. Ma farne fare di nuovi, secondo me no.
view post Posted: 18/2/2017, 08:19 ELMETTI REGIA MARINA - L'elmo mod.33 e le sue varianti - 1933-1946
Discussione molto interessante! Io nella mia ignoranza gli elmetti della marina li avevo sempre visti contrassegnati MRM, SRM o BB. Ho infatti un elmetto nuovo di magazzino, grigioverde, con l'ancora "de-coronata" che è marcato BB46 sulla falda. P1-P6 proprio non lo sapevo. Trovo comunque difficile sostenere che si tratti di elmetti prodotti nel dopoguerra per la marina, basta considerare quali fossero le proporzioni di truppa e naviglio prima del conflitto e quali fossero le condizioni della marina dopo il trattato di pace! Credo che di elmetti "di scorta" ne avessero letteralmente tonnellate, senza una testa da metterci sotto...
view post Posted: 1/2/2017, 16:04 un garand "italiano" - Armi da fuoco italiane
Durante la produzione, Beretta si avvalse di subfornitori per alcune parti. Tra i subfornitori figurano questo Fiap, come anche Oma. E poi, ovviamente, anche Breda!
view post Posted: 1/2/2017, 10:26 un garand "italiano" - Armi da fuoco italiane
CITAZIONE
Altra cosa ma la canna è stata prodotta dalla Breda siderurgica e la Beretta si è limitata ad apporre il marchio oppure ha fornito solo il semilavorato?

Io non ho mai visto canne marcate lateralmente PB. Secondo me, all'epoca la Beretta non le produceva e si è appoggiata ad altri (non so perché, i macchinari per rigare le barre dovevano ben averle...). Tutte le canne che ho osservato sui Garand Beretta sono marcate Breda siderurgica, RSC (che non sono riuscito a capire chi sia) e qualcuna persino FNA. Quindi, secondo me la Beretta prendeva il semilavorato e poi lo marcava sopra con il drawing number preceduto da PB, ma il fornitore del semilavorato è sempre stato esterno. Questo per dire che la canna è assolutamente congrua con la culatta. È la sua.

Dimenticavo: controlla bene, anche il grilletto dovrebbe essere marcato PB. Nel pacchetto di scatto sono marcati PB l'incastellatura (con il drawing number), il cane (con il drawing number), la sicura e il grilletto.
Anche il carter in lamiera della diottra dovrebbe essere marcato PB, ma si vede solo smontando la diottra. In alcuni casi è marcata PB anche la linguetta della diottra vera e propria (ma non sempre).
view post Posted: 1/2/2017, 06:31 un garand "italiano" - Armi da fuoco italiane
Un pezzo veramente straordinario, complimenti! È molto difficile trovare un Garand Beretta (o Breda) in calibro originale e con la calciatura originale!
Per quanto riguarda i punzoni dell'arsenale di Gardone, mi è già capitato di trovare il marchietto dentro l'incassatura del calcio e quello secondo me è il punzone di presa in carico prima della distribuzione. Quello sul lato della pala del calcio, invece, è il classico punzone di ricondizionamento e il problema potrebbe essere stato rappresentato proprio dall'otturatore, che risulta l'unica parte visibilmente sostituita. Comunque, otturatori PB se ne trovano, il problema è che normalmente hanno la matricola dell'arma dalla quale "discendono" e, quindi, avranno senz'altro matricola diversa rispetto a quella della tua culatta. Penso che la cosa migliore sia lasciare tutto come è, con il suo vissuto.
view post Posted: 29/1/2017, 18:32 M33 UNPA: facciamo il punto? - L'elmo mod.33 e le sue varianti - 1933-1946
Molto interessante! Stamattina al mercatino ne ho trovato un altro, purtroppo senza cerchione, però il lotto è molto vicino al tuo, cioè S174.
Caratteristica (secondo me) inconsueta è che presenta una sovraverniciatura grigia tipo quel colore delle navi della regia marina. Che si sia trattato di un riciclaggio? Mah. Comunque l'interno non c'è più ma i rivetti sono ancora i suoi.







view post Posted: 26/1/2017, 17:47 cercasi pezzi ricambio Erma kgp68 cal 22 - Armi da fuoco straniere
Tutte le "lugerine" in 7,65 e .22 della Erma sono roba del dopoguerra e assolutamente civili.
view post Posted: 26/1/2017, 17:29 cercasi pezzi ricambio Erma kgp68 cal 22 - Armi da fuoco straniere
È un'arma civile, io non credo che fosse prevista una fondina e certamente non aveva il porta caricatore di riserva.
2363 replies since 3/7/2012