Posts written by Ruggero.pettinelli

Grazie!

Grazie, troppo gentile! Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto!

Molto interessante!

Uhm... visto che sono tracce così leggere, in effetti propendo per corrosione...
Grazie!

Buongiorno a tutti, premesso che in materia di uniformologia sono un ignorante assoluto, stamattina al mercatino ho trovato un gladio spaiato credo da bavero della Rsi. Vabbè, il prezzo era talmente infimo che mi dispiaceva lasciarlo lì. Al di là del fatto che è tutto da dimostrare che sia autentico, mi sono accorto una volta a casa che l'oggetto presenta tracce di doratura. La foto purtroppo non è il massimo, però credo che si noti che sul manico del gladio ci sono residui di una sorta di bronzina. Ma che, li facevano pure dorati?

Capita, talvolta, di trovare esemplari da ufficiale con matricole strane, che non hanno cioè alcun collegamento con le matricole normalmente utilizzate sui Bodeo (anche da ufficiale). Questi esemplari, secondo me, sono il frutto di un ricondizionamento di materiale più vecchio, effettuato negli anni Venti per la Guardia di finanza. Il punzone SA che si trova sotto al portello di caricamento indica che l'arma era in origine un Brescia della prima produzione.

Mi pare di vedere due cannoni incrociati.

Fischiano, fischiano.... hahahahahah!

In realtà, è proprio come dici tu, bandero: il carrello presenta gli stessi "sintomi" di una spianatura come quella di una 34 "civilizzata" in 7,65 mm, solo che in questo caso le scritte sono ancora belle nette e visibili. In pratica, le fresature sul carrello risultano appena accennate e non coprono gli spigoli superiore e inferiore, ma nello stesso tempo tutta la superficie del carrello è perfettamente piana e con le scritte perfettamente nette e leggibili.

Riconoscere l'alleggerita senza smontarla è semplice: basta guardare la forma, e soprattutto la profondità, delle fresature di presa sul carrello. Nella alleggerita le fresature sono palesemente, evidentemente molto meno profonde del normale.

Buongiorno a tutti! Molto interessante la tua testimonianza, basco verde! Io infatti ero in dubbio proprio sulla questione fondine, nel senso che su alcune fondine a bauletto di quelle in cuoio nero in uso in quell'epoca, che hanno un pochino di abbondanza in più nella parte inferiore, la 34 a canna lunga ci entra e si chiudono. Però, ho potuto fare la prova solo su fondine ex Ps e non specificamente Gdf. Le fondine alle quali fai riferimento sono quelle in cuoio nero? O c'era all'epoca in dotazione anche un modello in tela?

Questo, però, non è normale. La 34 di un ufficiale degli alpini, l'RE dovrebbe averlo eccome. Così, per curiosità, potresti postare una foto del lato sinistro e del lato destro dell'arma? Così cerchiamo di capire meglio che storia possa avere da raccontarci.

Gli ufficiali, la pistola se la dovevano comprare e anche la fondina. Quest'ultima poteva essere prodotta da un opificio militare o da un'impresa privata e, in quest'ultimo caso, potevano esservi discrepanze costruttive rispetto al tipo regolamentare. Può darsi che in un certo momento la sua "prima" fondina si sia deteriorata e ne abbia comprata un'altra. Non definirei, tuttavia, questa fondina come "civile", quanto semmai "di acquisto privato".

Sì, anche secondo me è una Ruby. La fondina è stata necessariamente modificata per sospenderla alla bandoliera, ma il lavoro è d'epoca. Sarebbe molto interessante vedere anche il laccio del correggiolo come si presenta, una volta svolto. È solo un cordino di cotone o prevede un moschettone?

Considera, però, che l'ultimo centimetro in basso è poco sfruttabile dall'arma, perché c'è la ripiegatura del cuoio. Comunque, può anche aver contenuto una Browning 1910 frutto di acquisto privato.