Posts written by TappoA

view post Posted: 26/2/2024, 14:37 Pistola segnalazione australiana - Armi da fuoco straniere
Buongiorno Tappo, questi sono gli unici marchi presenti sull'arma:

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Ecco!
Come volevasi dimostrare... Certi marchi sono ancora un mistero.

Nello specifico, il marchio bandierine incrociate con la lettera P all'incrocio delle bandiere nella parte inferiore indica sempre l'avvenuto superamento di una prova (Proof).
In questo caso però, oltre ad avere una strana "fattura" sembra inciso a mano e non stampigliato con punzone. La lettera N nella parte superiore è l'incognita.
In genere nella parte superiore la lettera indica l'arsenale in cui sono state svolte le prove (E per RSAF di Enfield, B per BSA, I per Ishapore, L per RSAF di Lithgow, O per Orange... ecc ecc) N proprio non so cosa sia.
Potrebbe essere indice della prova con polvere infume (Nitro) ma la configurazione del marchio non sarebbe comunque corretta e la foggia della corona piuttosto insolita.
Quindi direi di considerarlo solo un marchio di prova.

Nella seconda foto il 10 R sormontato da quella che sembra una coroncina, è solo il marchio dell'ispettore che ha eseguito la prova (matricola o "grado" e iniziale dell'ispettore)

Per quanto riguarda la guancetta rotta, essendo il modello N°1 MKIII* uno tra i più comuni, qualcosa di Inglese si potrebbe anche trovare, l'unica differenza è che le Inglesi avevano guancette in legno, mentre le Australiane in Bakelite (o vulcanite).
Più di così temo di non poter dire.
view post Posted: 24/2/2024, 17:36 Pistola segnalazione australiana - Armi da fuoco straniere
Spero di non deludere ma direi di abbassare le aspettative, spesso molti marchi sono ancora un mistero per me.

Posso aggiungere che la designazione del modello è N°1 MKIII* (ma questo è facile, si vede la scritta..) omonimo del fucile.
Durante la seconda Guerra Mondiale furono prodotte in totale circa 500.000 pistole da segnalazione MKIII*, di queste solo 4.500 furono prodotte in Australia dalla CSR.
view post Posted: 24/2/2024, 13:05 Pistola segnalazione australiana - Armi da fuoco straniere
Oggettino carino da mettere in collezione.
Un peccato per la guancetta spezzata, temo non sia facile da reperire come ricambio.

Penso sia più corretto chiamarla pistola da segnalazione ma va a gusti...
Confermo che è di produzione Australiana, CSR sta per Colonial Sugar Refinery.
Fornirono pistole da segnalazione alla Marina Australiana.
D/|\K dovrebbe indicare Deer Park, Polveriera nello stato di Victoria.

Se riesci a postare foto in cui si vedono chiaramente marchi, penso si possa dire qualcosa di più.

Edited by TappoA - 24/2/2024, 13:47
view post Posted: 24/1/2024, 17:19 Un nuovo arrivo - Armi da fuoco straniere
CITAZIONE (kanister @ 24/1/2024, 15:33) 
Beh, ognuno di noi ha le sue manie particolari, pur mantenendoci nell'ambito della collezione di armi.
Ad esempio io prediligo le corte e, per quanto possibile, devono essere più vecchie di me.
Eppure quando ho visto questa non ho saputo frenarmi:
Destro%201
Quindi lunga (più o meno) e moderna (ve be! anni sessanta ...)

Una ArmaLite AR7 in 22 ?!??
Ma hai picchiato la testa?

Edited by TappoA - 24/1/2024, 17:50
view post Posted: 10/11/2023, 20:43 Punzoni ENFIELD III 1915 - Armi da fuoco straniere
CITAZIONE (Cavento @ 3/11/2023, 20:29) 
E' l'interpretazione che avevo dato alla didascalia (da I Marchi sulle armi da fuoco portatili). Effettivamente Giorgio...
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Solo per mettere i puntini sulle " i "...

Un caro amico che bazzica saltuariamente anche su queste pagine, vista la discussione, mi ha mandato una foto della pagina del libro in tedesco "Zeichen auf Handfeuerwaffen" di J. Gargela e Z. Faktor che è stato tradotto nel 1980 da Angela Borghi come "I marchi sulle armi da fuoco portatili" edito dai Fratelli Melita.

Qui posto l'immagine
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Tradotto dal tedesco sarebbe più o meno "marchio dell'armeria di Londra".
Non so proprio in che modo possa essere diventato "marchio delle armi per corpi specializzati" nella traduzione in Italiano.

Comunqe su libri più recenti quali Stratton o Skennerton viene riportato più correttamente come monogoramma del Regnante, segno che il fucile appartiene alle forze armate di sua Maestà.

Si tratta quindi propiro solo di un errroe di traduzione.
view post Posted: 6/11/2023, 19:47 Punzoni ENFIELD III 1915 - Armi da fuoco straniere
Purtroppo le foto non sono chiare ma a rigor di logica, da sinistra a destra, il primo marchio è l'aquila stilizzata che sovrasta la "N" ad indicare la prova a fuoco con polvere nitro (senza fumo) poi lo scudo marchio del banco che ha eseguito le prove, sembra quello di Monaco. Il numero 3 è il mese di bancatura (marzo) e nello scudo l'anno 82.
view post Posted: 6/11/2023, 19:17 Punzoni ENFIELD III 1915 - Armi da fuoco straniere
Ops! A quello non avevo pensato, però allora la data dovrebbe essere 28/11/1980 almeno stando al sito di Bignami cui normalmente faccio riferimento.
view post Posted: 6/11/2023, 14:03 Punzoni ENFIELD III 1915 - Armi da fuoco straniere
CITAZIONE (kilroy @ 6/11/2023, 11:21) 
CITAZIONE (Cavento @ 5/11/2023, 20:48) 
... Confermo, infine, che è passato per la Germania in tempi abbastanza recenti: infatti su un lato ci sono in punzoni del banco di prova tedesco del dopoguerra

OK. Data la presenza del numero di catalogo nazionale armi all'epoca assegnato (cat. 2203) il fucile è stato importato in Italia tra il 1999 e il 2012.

saluti

Direi più a partire dal 1979 che dal '99....
Anche in questo caso, si potrebbe essere più precisi con le foto dei marchi.
Solitamente oltre al marchio dell'importatore, il banco tedesco metteva tra le altre cose anche il codice/data.

Edited by TappoA - 6/11/2023, 15:20
view post Posted: 6/11/2023, 08:08 Punzoni ENFIELD III 1915 - Armi da fuoco straniere
Direi che il verso giusto è quello in cui si legge FF...

Ti allego un paio di immagini, per chiarire un pochino la cosa.
In questo caso vediamo un marchio nella stessa posizione del tuo, delle stesse dimensioni, solo un po meno rovinato....

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Qui invece vediamo il marchio FF nella posizione in cui è più comune trovarlo.

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Due parole sui fucili Fianna Fail: "Furono forniti allo stato libero irlandese tra settembre 1921 e luglio 1925.
Furono rimatricolati dagli inglesi nello stabilimento RSAF di Enfield. La rimatricolazione veniva fatta utilizzando caratteri diversi,
più grandi e in posizioni visibili. Allo scopo di rendere immediatamente riconoscibili le armi fornite dai brittannici allo stato Libero
d'Irlanda da quelle che invece finivano nelle mani dell'IRA, predate ai britannici.
Le armi fornite erano di vari produttori, inclusi SSA e NRF.

Nel censimento delle armi del 1925 effettuato dopo la guerra civile irlandese, il numero totale di armi censite era qualcosa come 42.500.
Tra questi erano presenti 9.800 fucili SMLE MKI *** la rimanenza erano fucili SMLE Mk III e MKIII*.
Tra i 4.800 i 6000 fucili (il censimento non è molto chiaro) avevano numeri di serie originali, indice che quelle armi vennero introdotte
clandestinamente, catturate o sottratte alle truppe britanniche mentre si ritiravano.
La quantità di fucili SMLE MK III e MK III* forniti allo Stato libero irlandese con nuovi numeri di serie era di almeno 27.500 pezzi.
Di queste armi cedute e rimatricolate circa 300 ~ 400 furono perse nella prima battaglia della guerra civile alla corte di Dublino, dove
furono bruciate."

Detto ciò, vista la presenza del marchio (anche se non particolarmente chiaro) e la matricola cancellata e rifatta con caratteri diversi e maggiorati, mi sentirei quasi di dire che sei il fortunato proprietario di uno dei poco più di 27.000 fucili forniti dagl Inglesi all'Esercito Repubblicano Irlandese, sopravvissuto e giunto ai giorni nostri.
Solo a titolo di curiosità la canna fu sostituita nel 1933, anno delle Elezioni Generali nell'irlanda del nord in cui il presidente uscente Éamon de Valera fu riconfermato alla guida del governo Fianna Fáil.

Edited by TappoA - 6/11/2023, 10:09
view post Posted: 4/11/2023, 11:13 Punzoni P.38 sSe? - Armi da fuoco straniere
Sarebbe opportuno forse postare una foto un po più larga in cui si vede il contesto della marcatura completa.
Il marchio SSE cerchiato non compare negli archivi (o almeno non nei miei che comunque sono tutt'altro che completi).
Se si considera il marchio DE come Deutschland, considerando anche il tipo di carattere, direi che potrebbe essere cosa "moderna" post '49.
Che sia parte del marchio di importazione/esportazione?

Edited by TappoA - 4/11/2023, 11:57
view post Posted: 3/11/2023, 21:03 Punzoni ENFIELD III 1915 - Armi da fuoco straniere
Come al solito arrivo tardi.
In pratica ti hanno già risposto.

Posso aggiungere solo che con i marchi Inglesi bisgona fare attenzione non solo ai marchi ma anche dalla posizione in cui si trovano.

Come anticipato sia da Mr. Kanister che da Mr. Kilroy, il marchio corona-GR è un marchio di proprietà di Re Giorgio, le bandiere incrociate con la P è un semplice marchio di prova (Proof) "meccanica" ovvero un ispettore si è preso il disturbo di fare qualche prova che può essere sia una prova a fuoco che di resistenza. Si possono trovare anche marchi con bandierina e V ad indicare una semplice prova "visual" ovvero un ispettore ha guardato l'arma controllandone le specifiche caratteristiche con misurazioni o anche solo toccando con mano in caso delle finiture dei legni. Dopo aver fatto la prova sia P che V l'ispettore apponeva il suo marchio/codice che sono i marchi che vedi subito sotto la P, ovvero il marchio corona-64 (matricola dell'ispettore) "E" rovesciata ad indicare che si trattava di un ispettore di Enfield. Gli ispettori non erano fissi negli stabilimenti, andavano anche in altri stabilimenti quali BSA, LSA o Sparkbrook ma tenevano sempre il loro timbro codice, è quindi possibile trovare ispettori di Enfield anche su fucili di altri produttori. Il '33 non è il calibro (che sarebbe .303) ma indica la data di fabbricazione della canna 1933, è quindi stata sostituita, cosa normalissima.

Tutti gli altri marchi fotografati sono marchi di controllo e ispezione con vari codici matricola, tutti riconducibili a Enfield, si capisce dalla lettera "E" che può essere sia dritta che coricata con gambe all'arria o rivolte verso il basso. Anche la "ED" quasi sovrapposta indica lo stabilimento della RSAF di Enfield.

Porterei un attimino l'attenzione sul marchio rotondo che compare nella terza foto, accanto al marchio dell'ispettore. Ad occhio e croce potrebbe (e sottolineo potrebbe perchè non è per niente chiaro) essere un cerchio con due lettere F all'interno indicante l'appartenenza alla Fianna Fail, ovvero l'Esercito Repubblicano Irlandese.

Per quanto riportato sul libretto "i marchi sulle armi da fuoco portatili" a pagina 127, propenderei per un banale errore di traduzione. Sarebbe utile confrontare un libro in lingua originale ma purtroppo non ne ho uno disponibile. Comunque i marchi di reparto Inglesi venivano riportati solo nei primi anni del conflitto sui dischetti in ottone presenti nella calciatura o al limite sul codolo del calciolo in ottone nei modelli più antiquati.

Il "PW" che si vede sul dischetto è troppo poco per stabilire il significato ma con ogni probabilità non è un segno di reparto ma di deposito. I marchi di deposito erano composti da due o tre lettere, i marchi di reparto erano più complessi, composti da numeri, lettere e data.

Unica cosa che ancora posso aggiungere, quando ti capita (se vuoi) sistema la cinghia. La parte inferiore è corretta ma quella superiore è al contrario. I ganci della fibia devono essere sempre rivolti all'esterno per non impigliarsi nella giacca dell'uniforme.

Edited by TappoA - 4/11/2023, 20:24
view post Posted: 3/11/2023, 16:26 So resistere a tutto... - Armi da fuoco straniere
... Mi commuovo sempre quando leggo la scheda " Tester Enfield ", mentre quando rileggo quello del " Enfield Trainer Terni " piango proprio come un bambino.
E' impressionante la passione che trapela dalle righe.

.... Vado a piangere.
view post Posted: 2/11/2023, 17:38 CARCANO MOD. 91/41 - IDENTIFICAZIONE - Armi da fuoco italiane
[QUOTE=Alberto500,2/11/2023, 11:45 ?t=62904681&st=0#entry463205832]
Grazie molte siete stato molto esaustivo.
Stando ad una tabella della produzione all’arsenale di Terni il fucile è del 1943.

Come rivelato dal marchio sulla canna ;-)

Sul web si sentono un sacco di pareri a volte anche discorsi sui Carcano, c’è addirittura chi parla di fucili che esplodono in faccia ai tiratori, poi smentiti da altri e così via.

Da sempre ogni arma ha cultori e stroncatori, i Carcano (che personalmente non apprezzo in modo particolare) non sono esenti da difetti ma hanno sempre fatto il loro sporco lavoro.
Capitano gli incidenti con le armi, e in genere quando gravi lasciano il segno.
In ogni caso sono più gli incidienti dovuti al mancato rispetto delle più elementari norme che regolano il mondo delle armi, l'incuria o l'imprudenza da parte dei tiratori che quelli dovuti a "cedimenti strutturali" delle armi.
Ci sono tiratori che ricaricano munizioni esasperate come se avessero in mano un arma nuova, al fine di raggiungere punteggi su bersagli che non erano nemmeno stati considerati dal progettista del fucile.
Spremere le armi exordinanza per fare dei centri perfetti ripetuti ad ogni tiro è (a mio avviso) cosa sconsiderata e sconsigliabile.
Se in futuro deciderai di portare l'arma sulla linea di tiro, non considerarala una macchina di precisione, considera che è un arma progettata (nella migliore delle ipotesi) per colpire il busto di un avversario in un punto qualsiasi a una determinata distanza, non per fare le pulci ai passeri.


Il valore sul mercato circa dell’arma quale potrebbe essere ?

Come anticapto dal buon Mr. Kanister, per questa risposta ti basta cercare sul noto sito di Armi Usate per farti un idea
view post Posted: 2/11/2023, 11:25 CARCANO MOD. 91/41 - IDENTIFICAZIONE - Armi da fuoco italiane
Nella prima foto, tra i marchi di Monaco c'è l'aquila che sormonta la N segno di prova con polvere nitro (senza fumo) 9 98 indica mese e anno di bancatura, il 300 non so a cosa si riferisca ma fa sempre parte dei marchi di Monaco.
Nella seconda foto si vede la matricola dell'otturatore probabilmente più vecchio del fucile, se non sbaglio nel '43 non veniva più apposta matricola agli otturatori... Si vede anche il marchio PB degli ispettori Beretta e come anticipato l'aquila del banco di monaco che attesta la prova con polvere Nitro.
Nella terza foto CS sul cane è marchio di ispezione (iniziali a me sconosciute).

Negli anni passati molti arsenali (inclusi i nostri) vendevano a prezzi irrisori i "ferrivecchi" e il mercato tedesco con i loro impavidi importatori assorbivano una buona parte del mercato.
Li sistemavano, e dopo aver accontentato i collezionisti locali li esportavano in massa spesso verso USA o Gran Bretagna. Una buona parte però tornava anche sul mercato civile italiano marcati sia dal banco di prova che in genere con il marchio dell'importatore tedesco.

Sono tutte "cose" civili, non hanno assolutamente nulla a che vedere con eventuali "prede belliche".
view post Posted: 2/11/2023, 10:44 CARCANO MOD. 91/41 - IDENTIFICAZIONE - Armi da fuoco italiane
CITAZIONE (kanister @ 2/11/2023, 10:11) 
Dato che i fucili a ripetizione manuale non sono il mio campo ti rimanderei al sito "il91", dove potrai trovare di che sbizzarirti.

Qualcosina si può dire anche se una visita al sito il91.it è doverosa e sempre piacevole.

- Dai marchi sul lato sinistro della canna si può vedere che quest'arma ha fatto un giretto in germania dove è stata bancata a Monaco (scudo quadrettato)
Purtroppo non riesco a vedere con chiarezza i marchietti vicino allo scudo ma sono sicuramente il codice/data di bancatura
- Si legge il numero dell'ex-catalgo Nazionale 3132 che lo identifica come Carcano Mod. 91/41 in calibro 6,5 x 52
- La corona inclusa nel rettangolo sormontato da una stella lo identifica come prodotto a Terni dopo il '43.
- La scritta TNI sormontata da una corona racchiusa in un cerchio è anch'essa marchio di produzione Terni
- sul pomello dell'otturatore è presente la Corona Sabauda, poco sotto un bollino tondo sembrerebbe essere FB ma (sto tirando ad indovinare perchè non è per niete chiaro) che indica l'otturatore di produzione Brescina (Fabrica Brescia)
sotto alla manetta si vede una matricola e la marcatura di ispezione PB (Pietro Beretta) che conferma l'otturatore di differente produzione ripsetto al resto dell'arma (cosa normalissima), un po confusa tra i numeri c'è anche un aquiletta stilizzata del banco di prova di Monaco..

Altri marchi purtroppo non riesco a vederli chiaramente.
Il cartiglio rotondo sulla pala del calcio tra matricola e attacco per la cinghia è con ogni porbabilita un marchio di riparazione ma non è leggibile.
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