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| CITAZIONE (rip-stop @ 5/5/2023, 10:30) La questione, a mio modo di vedere, è un po' più complessa. Mantenere un esercito in condizioni di prontezza operativa, ovvero a pieni effettivi, con il personale perfettamente addestrato, armamenti moderni allo stato dell'arte, arsenali, magazzini e depositi completamente riforniti per ogni evenienza, costa e costa moltissimo. Negli ultimi trent'anni, ovvero dalla caduta del muro di Berlino in avanti, in tutto l'Occidente solo una super-potenza del calibro degli Stati Uniti ha potuto permettersi un simile lusso. In Europa si è assistito invece a una vera corsa al smantellamento dell'apparato militare e alla concomitante istituzione di forze armate professionali basate sull'impiego di volontari. Naturalmente il problema è stato affrontato in maniera differente da nazione a nazione, ottenendo risultati molto diversi a seconda delle condizioni economiche, politiche, sociali, culturali e demografiche di ciascun paese. Oggi ci si accorge che nella disgraziata evenienza di dover affrontare un conflitto convenzionale ad alta intensità ci troveremmo tutti in braghe di tela, e non solo per mancanza di "vocazioni", ma anche per mancanza di mezzi blindati, artiglierie, navi, aerei, bombe, missili e munizioni... a meno che di ricorrere, ancora una volta, all'aiuto dello Zio Sam, che riguardo a quest'ultimo aspetto, nonostante le solite "sparate" ad uso della stampa, si sta dimostrando in realtà estremamente prudente nel lasciarsi coinvolgere in un confronto diretto con il Cremlino. Il conflitto attualmente in corso tra Russia e Ucraina ha aspetti del tutto particolari, per certi versi addirittura anacronistici: si è tornati ai duelli d'artiglieria e alla guerra di trincea, agli assalti frontali in campo aperto e ai combattimenti casa per casa come ai tempi di Stalingrado, ma è molto difficile capire se scenari del genere sarebbero replicabili su scala più ampia. La domanda fondamentale, a cui tutti cercano di dare una risposta, è per me la seguente: una guerra tra la Russia e la NATO è per forza inevitabile? Riuscirebbe l'Europa a sostenere i costi economici, materiale ed umani di una nuova guerra mondiale? E quanto sarebbero disposti i suoi cittadini a sopportare gli oneri, le sofferenze e i sacrifici imposti da un simile catastrofico scenario? L'allargamento dei confini della NATO verso oriente, in atto da anni senza pensare troppo approfonditamente alle sue conseguenze, costituisce una seria minaccia per la pace perché in caso d'"incidente di confine" interverrebbe la clausola prevista dall'articolo 5 che comporterebbe l'intervento automatico nel conflitto di tutti gli stati membri dell'Alleanza Atlantica: e a quel punto, per ciascun governo, scatterebbe il momento della verità. Senza munizioni, senza soldati, e senza le energie morali necessarie per mobilitare l'impegno di un'intera nazione in previsione dei pesanti sacrifici imposti da uno stato di guerra è impossibile anche solo pensare alla condotta di un conflitto armato "convenzionale", a meno di non correre dietro a quattro calmucchi coi sandali com'é accaduto negli ultimi tempi: è bene che tutte le cancellerie d'Europa ci riflettano attentamente prima di assumere impegni e promesse di eterna fedeltà alla Santa Alleanza che, allo stato dei fatti, sarebbe poi praticamente impossibile da rispettare.
RIP-STOP Concordo, ma a me quello che non va giù (non per me che per motivi anagrafici e senza figli potrei anche fare "spallucce", per gli altri) è il "precariato" di chi supera un concorso nelle FFAA e sceglie la carriera militare in Italia...perchè condannarlo al precariato dei VFB1 -4? ...dopo un periodo di prova dovrebbero essere già tutti in SPE. Altra cosa deprecabile (capisco che finanziariamente non è semplice) è il varo della nave Trieste accanto alla Cavour. attualmente ancora prive (per quanto ancora?) della componente aerea di 7-14 F-35 cadauno. Nelle more NoisSi paga la nave, lo stipendio agli equipaggi e poi passano anni prima che siano veramente "operative". Leggo di 100 carri armati "Ariente" più qualche (un altro centinaio?) Centauro in totale operativi (...spero siano balle). Per l' Aeronautica togliedo i vetusti "Tornado" (che non so se possano ancora volare in Guerra) e i 40/60 "Ghibli" (subsonici e buoni più per attacco a terra) abbiamo poco più di 100 aerei da combattimento "Eurofighter" operativi, togliendo la manutenzione ancora meno...non me ne intendo, ma mi sembra che stiamo messi malino. Anche nell'ottica della NATO (in cui se un Paese è aggredito scatta la "difesa comune", il che permetterebbe di spendere meno rispetto al difendersi da soli) l'Esercito professionale è nato proprio per eliminare quello "ipertrofico" e "poco addestrato" della Guerra Fredda e si sperava che quello professionale essendo più piccolo fosse almeno armato e addestrato molto bene (molto meglio). Ci sono mi sembra circa 80.000 Carabinieri nelle FFAA e 40.000 marinai (incluso il BTG San Marco), tolto anche tutto il personale dell'aeronautica ...tutto il resto è Esercito...quanti mai saranno i soldati da addestrare e armare in modo impeccabile? Edited by muttley72 - 4/6/2023, 15:42
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