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| | CITAZIONE (wacken @ 16/10/2015, 10:13) (IMG: https://s12.postimg.cc/we284p41p/Astra.jpg) anche questa e' un'arma partigiana.Astra 6.35 del 1922. Apparteneva a mio padre che mi raccontava sempre che doveva servire per tirarsi un colpo in caso di resa e cattura. Mi occupa un posto in denuncia,ma e' la mia preferita. Mi sono ricordato di quest'arma ieri, nel rileggere l'autobiografia della partigiana Carla Capponi. Scrisse che la sua prima pistola fu una "Hope" appartenuta a suo padre, ufficiale del Genio nella 1GM, che poi lei usò per far fuori un ufficiale della Wehrmacht nel bel mezzo di Roma. Non ho ben capito quale arma fosse veramente la "Hope", ma questa qui mi sembra la più probabile, visto che sembra sufficientemente compatta da stare in una borsetta. Non per niente gli americani chiamano "Pistole da borsetta" quelle di piccole dimensioni e calibro. | | | |
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| | Probabilmente la "Hope" era una delle tante copie spurie spagnole di armi belghe o statunitensi taroccate come al solito con nomi inglesi (abbiamo visto poco tempo fa una copia di Smith e Wesson marcata "Coly", ricordi?)
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| azzerderei (sarei quasi certo) del tipo "Ruby" in 7,65 Browning.... credo anzi di averne vista proprio una con "hope" inciso sopra la camera di cartuccia, visibile attraverso la finestra d'espulsione... CITAZIONE (kanister @ 1/12/2015, 16:59) CITAZIONE (Barba elettrica @ 1/12/2015, 15:13) Fucili Schmidt-Rubin? Ne dubito, troppo riconoscibili. Fucili svizzeri con quel calibro tutto loro..... avrebbe significato solo aumentare i problemi di munizionamento..... e ne avevano già abbastanza. in un'altra discussione abbiamo parlato della Confederazione Elvetica durante la seconda guerra mondiale... dalle forniture belliche e non ai paesi dell'Asse alla Sua neutralità/mobilitazione, passando per gli sconfinamenti da parte di singoli velivoli o di intere formazioni... Abbiamo tuttavia tralasciato (credo) di affrontare il tema piuttosto spinoso di quanti, tra gli svizzeri, parteggiassero per il Reich o l'Italia... e dei pochi (ma quanti pochi ?) che servirono come volontari nelle FF.AA. germaniche... a prescindere, Io ho ancora vivo il ricordo di quanto restava di un Schimdt Rubin trovato con il metal detector dalle parti della Gotica... | | | |
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| | Estratti da "Dalla Sicilia al Piemonte: storia di un comandante partigiano". CITAZIONE "...Il 27 settembre entrano nella caserma dell'Aeronautica fascista di Moncalieri e portano via una mitragliatrice antiaerea da 12,7, un fucile mitragliatore Breda, un mitra Thompson, una cinquantina di moschetti tutti con un buon quantitativo di munizioni e in più un buon numero di divise e scarponi" CITAZIONE "Il commissario di battaglione Piero Puliserpi riesce a convincere i fratelli Pinin e Giovanni Farina a fabbricare gli STEN nella loro fabbrica di Montechiaro d'Asti. A partire dal gennaio 1945 verranno forniti ai garibaldini della 19° Brigata circa 20 STEN alla settimana colorati in grigioverde, a differenza degli originali inglesi colorati in nero". Magari qualcuno di voi lo ha già letto, io comunque ve lo metto qui... | | | |
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| | Questa degli sten è completamente nuova. Ne è stato scritto parecchio però nessuno mai in maniera così chiara.
Ora resta solo da controllare e confermare.
Edited by kanister - 29/1/2016, 17:35
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| | Sten prodotti dalla "Pininfarina". Anche per me una novità, al ritmo di venti alla settimana ne dovrebbero aver costruito 250-300 una discreta quantità.
Ciao Alberto.
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| | NO, questo è un "mitra", mentre quello era un "fucile mitragliatore".
Comunque questo è uno Steyr-Solothurn (ho utilizzato questa foto nel mio libro e, se ricordo bene, è la mia).
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| giusepin |
| | Da questo finale di rapporto del COMANDO CORPO AUSILIARIO SQUADRE D'AZIONE CC.NN. - Brigata Nera "Cesare Rodini", datato da Como 23 gennaio '45, trovo questa notizia relativa al sequestro di armi già in possesso dei partigiani tra le quali unmitra hispano-suizza:  | | | |
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| | Si, abbiamo già visto diverse volte che esistevano dei commerci più o meno clandestini con la Svizzera e che quindi non era poi così impossibile per i partigiani (e non solo) avere armi di tale provenienza, soprattutto per chi operava nei dintorni del confine. L'Hispano-Suiza era la copia svizzera prodotta su licenza del Suomi M31. Una foto per dimostrare che non solo i partigiani ne disponevano:  Non fate troppo caso all'abbaglio di chi ha scritto la didascalia. | | | |
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| giusepin |
| | Vero kanister.
Per la didascalia stendiamo un velo pietoso come per molte altre.
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| | Veramente viene sempre identificata come Prosperina Vallet in Mion.
A parte l'inutile enfasi (giallo..... mistero.....) dato alla scoperta dell'acqua calda se ne parla qui:
Il giallo della bella partigiana, un mistero svelato nel 2011 e ora in mostra a Padova - Rai News
Perchè scoperta dell'acqua calda? Semplicemente perchè la Mion figura regolarmente nei registri dei partigiani tenuti dall'ISTORETO. Il problema più insolubile per delle gioranliste era pensare che quaranta-cinquanta anni fa una donna potesse essere iscritta con il cognome da coniugata anzichè da nubile.
Ora il problema è scoprire chi ha ragione.
Edited by kanister - 10/2/2017, 10:32
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| | la fonte che ho riportato viene dal gruppo fb "Padri della Libertà".
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| 925 replies since 30/1/2008, 13:54 57549 views |
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LE FORMAZIONI PARTIGIANE
