| | Il berretto "norvegese" per truppe Alpine | |
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| | Potrebbe essere di VSP ma anche di Ufficiale o Sottufficiale. Il fatto che sia andata via tutta la lanuggine del panno è un fatto occasionale che ogni tanto in qualche copricapo capitava - penso a causa della cattiva qualità della stoffa. Per capire se si tratta di un berretto attuale o vecchio, bisogna vedere l'interno: i primi avevano il paraorecchie esternamente di una stoffa rosata, quasi plastificata, e l'interno di flanella come quella della camicia (di flanella), successivamente il paraorecchie è stato fatto tutto di flanella e, più tardi ancora è stato tolto. Quanto al nome ed al nomignolo il termine preciso era "berretto da montagna" detto anche "berretto norvegese" (non conosco il motivo) o "berretto da stupida" o semplicemente "stupida". Qualche Ufficiale o Sottufficiale se lo faceva confezionare in stoffa di cordellino e questo aveva anche l'alluda, senza paraorecchi - ma di solito lo facevano quelli che lavoravano ai comandi e non andavano a prendere freddo. Il berrettino di tela vede oliva, che ha sempre goduto di scarsa simpatia, qualche volta ha mutuato il termine "stupida" dal berretto norvegese ma di fatto non ha mai avuto un suo appellativo univoco. Saluti Ruggero
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| | Ciao il mio non ha il paraorecchie.
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| | CITAZIONE (fisool @ 19/3/2015, 19:07) Potrebbe essere di VSP ma anche di Ufficiale o Sottufficiale. Certamente! Avevo scritto VSP perchè questa tipologia di fregio è più diffusa tra i "graduati di truppa", fortunatamente di solito gli ufficiali e sottufficiali spendono qualche soldino in più e mettono il fregio in canottiglia o in metallo dorato. x militaria lupo: la tipologia del fregio è abbastanza recente, per cui io daterei la norvegese al massimo a 10-15 anni fa. CITAZIONE Il berrettino di tela vede oliva, che ha sempre goduto di scarsa simpatia, qualche volta ha mutuato il termine "stupida" dal berretto norvegese ma di fatto non ha mai avuto un suo appellativo univoco. Il mio maresciallo, un vero alpinaccio (anzi, proveniva dall'artiglieria da montagna) non voleva vedere berrettini di tela (confermo che avevano mutuato il nome di "stupida") e anche d'estate portavamo (fieramente) la norvegese.
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| | Grazie Leo , infatti anch'io lo datavo come te.
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| | All'inizio di questa discussione ci si chiedeva se la norvegese fosse mai stata in dotazione ai non alpini... ebbene, al contrario di quanto pensassi, questa foto confermerebbe di sì: l'anno è il 1971, sono soldati del VII Battaglione Trasmissioni di stanza a Bassano, erano di supporto al Comando Truppe Carnia Cadore ma non erano alpini, con l'ordinaria avevano il basco kaki. Si vede anche il fregio delle trasmissioni "normale" e non quello con l'aquila delle trasmissioni alpine. Il reparto ricevette il cappello alpino nel 1976, allorchè tutti i supporti del 4° C.A. Alpino furono alpinizzati, nel frattempo era anche stato contratto a 7^ Compagnia Trasmissioni. NB: foto tratta da facebook, quindi di pubblico dominio
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| Brigata Catanzaro presente! Leo 81 ricordi bene: ho espletato il servizio militare nel "lontano" 1969/70 nella Caserma Montegrappa nel VII BTG Trasmissioni di C.A. Ricordo bene che avevamo il basco per la libera uscita o il berretto rigido per i sottufficiali, anche quelli di complemento come lo ero io. Il berretto oggetto della discussione era chiamato, allora,berretto da fatica (vedi foto) e comunque, tutti, avevano rigorosamente il fregio delle "Trasmissioni". Vi ricordo che eravamo solo aggregati agli alpini. Spero di esservi stato di aiuto. [IMG] [/IMG]
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| | La bustina a visiera modello 1959 non ha, però, nulla a che fare con il berretto per truppe da montagna, altresì detto "norvegese"...
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| carpu65 |
| | CITAZIONE (157° @ 23/3/2015, 12:56) e notate anche che, pur NON essendo Alpini, indossano la giacca a vento per TA sopra il BatleDres..... OT. Quella giacca a vento era un capo costoso? No,perchè mi chiedo perchè non sia stata distribuita in modo generalizzato.
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| | nno questa (che a metà anni "80 era chiamata 'vecchio tipo' ed usata come impermeabile e da 'fatica' x non sporcare la scbt =almeno da noi mortaisti=), ma il mod. successivo era un incubo x noi al campo invernale del 1984/85....prima della partenza al momento della distribuzione il maresciallo ci terrorizzo' con la cifra dell'addebito x l'eventuale danneggiamento : 200.000 lire In ogni caso fecero il loro dovere marciando sotto la neve, anche se credo che il m.llo esagerò di proposito la cifra dell'eventuale addebito Max7°
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| | ...Che poi però erano di plasticaccia e si strappava solo a guardarla (per non parlare dell'effetto serra)...la modello 52 e la 65,invece, erano in tessuto di cotone impermeabilizzato, veramente ben fatte e dotate di una termofodera asportabile di una certa efficacia...non credo che visti i parametri dell'epoca fosse così economica...e solo che forse negli anni '80 dopo un ciclo quasi infinito di distribuzione ai vari scaglioni (in molti casi le giacche a vento erano dotazione di reparto), credo che si fossero molto svalutate, tanto da essere distribuite come blusa protettiva per i lavori di caserma....
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| carpu65 |
| | Questo Bersagliere indossa una giacca a vento modello 52,secondo voi? (la foto è del 53...bizzarro anche il pulover kaki portato "a pelle").
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| 81 replies since 25/3/2008, 23:04 22308 views |
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