Le formazioni Partigiane

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view post Posted on 3/7/2008, 10:42
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CITAZIONE (-Milite Ignoto- @ 3/7/2008, 09:02)
Ciao,io ho un libro datato 1965 e intitolato Guerriglia sull'Appennino, la resistenza nelle Marche di 380 pagine di Giuseppe Mari.....,

P.S. nel libro ci sono anche tutti gli organici della Brigata Garibaldi, della Brigata G.A.P. , di tutti i C.L.N. compreso quello di Fabriano e, per Mufasa, quello di Novafeltria.

Grazie mille come al solito Milite Ignoto, e mi accorgo che hai centrato probailmente il mio interesse principale su questo tema che è "I partigiani nella Valmarecchia" (massimo le due o tre valle anord per conformazione morfolagica di questo pezzo d'Appenino tra Sansepolcro e Rimini-Cesena presidiato dalla 114 Jager Division)....

vDovrei avere tutti i nominativi dei partigiani della provinacia di Pesaro ( e Rimini).....
Anzi visto che questa mattina sono a casa e ti passo la mia biblioteca "locale" per un confronto ( a tua disposizione se ti serve da cercare qualcosa) e se hai qulacosa che mi manca di interessante fa una fischio:

i migliori secondo me:

- La 5 Brigata Garibaldi Pesaro ANPI 1980 (è la ristampa dei diari e dei ruolini della Brigata)
- La Strage di Fragheto 7-4-1944 Mario Renzi Ist. Studi Montefeltrani San Leo 2007 (è veramente fatto bene coi riferimenti storici giusti, una miniziosa ricerca sui reparti tedeschi della rappresaglia e quelli partigiani, un paio di foto inedite straordinarie!)
- La resistenza nel Riminese Provincia di Rimini 2005 ( i tre martiri e tutti i diari giornalieri de Gap riminesi e santarcangiolese)
- L'appennino nel 44 (eccidi e protagonisti della linea gotica) 2005 Comune di Sestino (molto interessante e anche questo molto preciso)
- Montefeltro tra Guerra e Liberazione di Sandro Severi ANPI e studi Montefeltrani 1997 (è introvabile ma l'hanno tutte le biblioteche della zona, come gli altri, ed è uno studio attento di tutta la guerra qui in zona, sapevi per esempio che le guardie di Mussolini di Salò erano di Perticara?)


direi questi senza meno,
poi ne ho un una altra ventina delle varie edizioni del Ponte, quella di Patrizia Dogliani che è una storica di Cesena che si è molto occupata e si occupa di Rimini nella IIGM, oppure i soliti di Montemaggi, altri ancora per esempio La Notte delle Bandierine Rosse sulla resistenza a Santarcangelo di Romagna, con bella foto degli inglesi accmpati sotto l'arco.

Infine il più importante (anche questo esaurito ma lo trovi anche questo in tutte le biblioteche) : Resistenza a Rimini di Liliano Faenza 1995 Guaraldi. bibliografia generale della resistenza edella guerra di liberazione nel riminese, opuscoli, avvisi, saggi e interviste.......
 
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view post Posted on 3/7/2008, 18:57
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Grandissimi! Grazie mille per le dritte!
 
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view post Posted on 4/7/2008, 07:46


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forse ci sono! i documenti sono pubblicati nel libro "diario Garibaldino" di F. Pellero (300pag. di documenti!!) e la 2° e 3° pagina sono rispettivamente allegate tra loro

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Edited by Fante - 4/7/2008, 15:14
 
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view post Posted on 4/7/2008, 13:58
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Con 157 abbiamo gli stessi testi e quindi conoscevo già le circolari che ha postato tuttavia l'esame di innumerevoli foto mi convince sempre di più che i gradi ed i distintivi vennero usati solo alla fine della guerra. Vi posto un paio di disegni presi da una rivista di storia

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Edited by Fante - 4/7/2008, 15:15
 
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view post Posted on 4/7/2008, 14:34


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sono comunque dell'opinione che qualsiasi partigiano combattente "sano di mente" era consapevole che se catturato come "tale", e cioè con pseudo-divisa e gradi, sarebbe stato immediatamente fucilato anche se senza armi perchè inequivocabilmente riconosciuto non come "combattente di un esercito regolare" ma come bandito e quindi non tutelato dalle Leggi di Guerra; nonostante quindi circolari(la cui data è certa perchè risultante comunque dal propocollo) sono propenso a credere che l'esposizione dei gradi sia stata procastinata nel tempo;
anche su molte foto ho dubbi: chi avrebbe consegnato i rotoli ad un fotografo con il rischio di farsi riconoscere?
 
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view post Posted on 4/7/2008, 14:50
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Concordo pienamente con 157. Vi porto un solo esempio del "non uso" di gradi o distintivi. Nel novembre 44 un famoso, dalle nostre parti, capo partigiano fu catturato durante un rastrellamento ed ucciso dopo un "semplice" pestaggio. Tuttavia non lo riconobbero come capo partigiano, altrimenti lo avrebbero sicuramente torturato per farlo parlare. Secondo voi se avesse inalberato dei gradi o dei distintivi come lo avrebbero trattato? e quali conseguenze potevano eventualmente esserci per le formazioni da lui dipendenti?
 
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view post Posted on 15/7/2008, 18:46
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Scusate una domanda, che fine hanno fatto tutti gli interessati alla Resistenza? Siamo partiti alla grande ma ci siamo persi....
 
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Toscano Nicola
view post Posted on 15/7/2008, 19:10




Io ho in collezione una giacca appartenuta ad un Partigiano delle mia zona..

pensate voi che ha sul colletto le mostrine da generale tedesco...
e sul petto un distintivo di stoffa simile a quelli riprodotti nella tavola..

domani ci faccio due foto perchè nell'insieme credo sia una stranezza assoluta..
 
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-Milite Ignoto-
view post Posted on 15/7/2008, 20:50




CITAZIONE (kanister @ 15/7/2008, 19:46)
Scusate una domanda, che fine hanno fatto tutti gli interessati alla Resistenza? Siamo partiti alla grande ma ci siamo persi....

In effetti è tutto un pò calmo, quindi provo a smuovere un pò le acque aggiungendo questa lettera manoscritta.
Penso si tratti di una sorta di un attestazione dell'immediato dopoguera dichiarante l'effettiva permanenza dell'intestatario fra le file Partigiane.
Non riesco a decifrare bene il nome della brigata, voi cosa riuscite a leggere?

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view post Posted on 16/7/2008, 07:22


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daccordo per la privacy sui nomi (anche se ormai saranno morti) ma se lasci almeno dove è tornato sarà molto più semplice aiutarti!!
 
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Toscano Nicola
view post Posted on 16/7/2008, 14:43




Come promesso ecco le foto della giacca da partigiano con le mostrine da generale tedesco che posseggo, proviene dalla zona di Vittorio Veneto, non sono riuscito a risalire a chi fosse il partigiano proprietario e nemmeno all'azione che portò al recupero delle mostrine di un così alto ufficiale tedesco..

La giaccia presenta sul petto il distintivo di grado e, anche se mancante, probabilmente ne aveva uno simile di forma triangolare a metà manica sinistra, spero che in foto si riescano a vedere i segni.

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Quest' altra giacca, proveniente sempre dal trevigiano, è dotata di un distintivo circolare con i colori italiani sul petto (l'ho appoggiato io con gli spilli perchè era nella tasca interna assieme alla fascia da braccio) presenta inoltre un triangolo di stoffa con la sigla CLN sul braccio sinistro ed inoltre il nastrino di un argento al Valor Militare sul bavaro.
La fascia ha il marchio CLN e un altro timbro che non riesco a decifrare.

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Edited by Toscano Nicola - 16/7/2008, 16:51
 
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peniakoff
view post Posted on 18/7/2008, 07:06




Boja d'la giga! son stato due settimane fuori per lavoro e mi son quasi perso questa superdiscussione!!!Faccio mente locale e...comunque toscano...TI ODIO!!!ma cos'è quella roba?!?
 
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view post Posted on 18/7/2008, 21:37
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Ciao, devio un poco dalle divise di cui vi state occupando per mostrarvi un oggetto che possiedo da anni ma che solo ora ho potuto collegare al periodo partigiano. E' un contenitore inglese per carburante, di un modello studiato appositamente per essere inserito nei bidoni dei lanci ai partigiani.

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Pensare che non lo avevo mai considerato.

Edited by Fante - 19/7/2008, 09:23
 
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view post Posted on 26/7/2008, 19:22
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Vi presento un altro oggetto di origine inglese che ha avuto una breve vita anche in rapporto con i partigiani piemontesi.
Si tratta di una tuta da meccanico che fu utilizzata da un membro delle missioni alleate paracadutato nelle Langhe. Appena sceso a terra i partigiani lo aiutarono a raccogliere il paracadute e lui si levò la tuta che copriva un abito civile, lasciando il tutto a chi l'aveva ricevuto chiedendo di distruggere il materiale. Cosa che il consegnatario si guardò bene dal fare. Il paracadute divenne camicie e pigiami, la tuta invece fu accantonata in attesa di tempi migliori e dimenticata. Quando fu ritrovata era divenuta la casa di una famiglia di topi che l'avevano ridotta come vedete, per fortuna non fu buttata ma è giunta in mano mia.

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Tutte le cerniere riportano con scritte inglesi, la marca è Lightning. I bottoni sono in qualcosa che sembra osso, forse una qualche plastica.
Nell'interno della grande tasca pettorale c'era un'etichetta che purtroppo è sparita, non so quando.
Cosa ve ne sembra?

Edited by Fante - 27/7/2008, 08:32
 
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view post Posted on 26/7/2008, 20:11
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Caro milite, io leggo : 63° Bolero, Battaglione Monaldo.
Ho rimediato il libro che mi hai segnalato sulla resistenza nelle Marche ed ho capito perchè non figura mio nonno negli organici in appendice: Egli fu "partigiano combattente", ma, pur essendo Ufficiale del REI, non ebbe gradi partigiani ed è quindi escluso dall'elenco del libro che si riferisce solo ai graduati.
A presto
 
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217 replies since 25/6/2008, 07:39   15330 views
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