Caro Milite Ignoto,
circa l'M15/42 di Rimini (rif forse puoi già trovare qualche risposta in attesa che io possa reperire informazioni dirette
http://www.italica-virtus.it/iv02/rievocazione_rimini.htm) dovrebbe trattarsi di quello che nel mio censimento era indicato come: "11 località non nota, Italia, collezione privata, targa RE 5106", lo deduco però solo dalla particolare e abbondante disposizione delle taniche di carburante.
circa le foto del semovente M43 da 75/18, sono molto belle e ti ringrazio per averle postate; come è stato giustamente fatto notare i parafanghi sono un pochino anomali ma forse serve a far notare che non sono parte originale del mezzo ma ricostruzione (?) - circa la colorazione germanica, credo che sia plausibile dato che l'industria italiana costruì molti mezzi per le forze armate germaniche, alcuni addirittura con modifiche conseguenti a specifiche da loro richieste.
Vorrei fare una piccola aggiunta sui semoventi da 75/18 e poi anche quelli da 75/34, ricordando che già nel periodo della battaglia di El Alamein i semoventi italiani erano usati come cannoni da assalto, una funzione vicina a quella del carro armato, e utilizzati insieme ai carri armati stessi; Questo era reso possibile dal nuovo munizionamento, quindi da mezzo corazzato per l'artiglieria passava di fatto ad essere un mezzo corazzato per i carristi, infatti nell'organico delle divisioni corazzate ricostituite per la difesa della penisola i "semoventi" da 75 non erano tali ma erano inquadrati come cannoni d'assalto ed erano, nel battaglione carri, in numero quasi pari a quello dei carri armati stessi.
Circa il carro pesante ho scritto in precedenza che uno dei due mezzi ancora esistenti potrebbe essere quello che era già in servizio prima del 8/9/1943 ma devo dire che, sebbene mi pare di aver letto la notizia da qualche parte, come cosa probabile, credo che sia piuttosto improbabile, andrebbe verificato.
cordiali saluti
Matteo Cornelius Sullivan