| Don Sisto, che personaggio straordinario! Se non altro per aver saputo collaborare, cosa alquanto difficile che non è riuscita ad altri, con un personaggio altrettanto straordinario come “il Pesgu”. Come dire “Pesgu, il diavolo, Don Sisto, l’acquasanta”.
Per lunghissimi anni dopo la Liberazione, avevo creduto che, nella storia della Resistenza Italiana, i preti combattenti si potessero contare sulle dita. Nessuno ne parlava, misconosciuti, dimenticati. Al contrario, particolare rilievo veniva dato, invece, ai 130 preti italiano uccisi dai partigiani.
E’ bastata una piccola ricerca per scoprire che di preti armati ve ne furono moltissimi.
In verità, mentre conoscevo le vicende di moltissimi sacerdoti, che avevano collaborato con le forze partigiane, qualche volta pagando con la vita come Don Peluffo , ucciso a tradimento nella sua casa con una raffica di mitra da militi fascisti a Vado Ligure, di preti “armati” ne avevo “conosciuto” soltanto uno, senza per altro averlo mai incontrato di persona. Mi riferisco a Don Icardi, che sotto il nome di “Italicus” comandava un distaccamento partigiano in zona limitrofa a quella controllata dalla Brigata cui facevo parte. Finì tragicamente. Ucciso, si dice, da alcuni suoi partigiani, con l’accusa d’alto tradimento. Sulla sua fine non fu mai fatta piena luce e la sua morte resta avvolta nel mistero. Certo è che Italicus fu “sospeso” dalla Curia Vescovile d’Acqui Terme, per essere riabilitato soltanto pochi anni fa.
A Don Sisto, non comminarono la “sospensione” (non sono certo che si dica così), gli fu riservata, invece, una qual forma d’esilio in una sperduta parrocchia d’alta montagna, da dove non avrebbe potuto nuocere.
Se Macugnaga oggi è quello che è, si deve anche alle iniziative di quel Prete.
Carissima Vielle, grazie per aver aperto questo post. La vita di Don Sisto merita di essere approfondita, in compagnia anche di tantissimi altri Preti che impugnarono le armi per ridare la libertà agli italiani.
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