don Sisto Bighiani

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view post Posted on 22/9/2012, 09:27


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Segnalo un articolo di ieri su don Sisto Bighiani di Ornavasso, l'unico caso - che si conosca - di un sacerdote che fosse anche commissario politico di una brigata combattente garibaldina (la Osella, comandata da Mario Vinzio "Pesgu" di Grignasco).

www.rmfonline.it/?p=7270

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view post Posted on 22/9/2012, 14:33
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Non so giudicare l'accuratezza storica dell'articolo, ma la lettura è commovente.
 
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view post Posted on 23/9/2012, 08:13


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CITAZIONE (Franzmaximilian @ 22/9/2012, 15:33) 
Non so giudicare l'accuratezza storica dell'articolo, ma la lettura è commovente.

Dalle informazioni in mio possesso, quanto scritto nell'articolo è vero.

La figura di don Sisto viene ricordata anche nel seguente articolo di Resistenza Unita:

http://resistenzaunita.isrn.it/doc/1999NOV_DIC-ru-02.pdf

Mai si seppero i motivi dello screzio fra il sacerdote e il capitano Alfredo Di Dio, comandante della divisione Valtoce, medaglia d'oro al V.M.
Don Sisto non lo rivelò e Di Dio (che peraltro, ritengo, non avrebbe mai parlato), non potè comunque farlo perchè cadde il 12 ottobre 1944 a Finero, ucciso dai tedeschi.

E' vero il ruolo del sacerdote nella vicenda delle trattive per lo "scambio" del maggiore Marino Marini, l'asso della aviazione italiana, catturato dai partigiani garibaldini della Volante Loss. Fu uno "scambio" molto complesso, si tentò di scambiare Marini ed altri tedeschi e membri della RSI nella mani dei partigiani con Ferruccio Parri, Lucio Fontana (l'artista), Teresa Longo (moglie di Luigi Longo) ed altri.

La vicenda della cattura del magg. Marino Marini e dello scambio è molto interessante, sto proprio ora leggendo la lettera del religioso che trattò e portò a termine quel sofferto scambio e il manoscritto che ieri mi ha consegnato uno dei partigiani che custodirono Marino Marini.

Purtroppo non riesco a caricare le foto, per cui segnalo alcuni link con delle foto in cui compare.

nella prima foto a sinistra - che è poi la copertina di un volume di Cesare Bermani - si vedono, sempre da sinistra: Fortina, Mario Vinzio (Pesgu), don Sisto e Scacchi

www.laproxima.it/istoriabivc/pagine/bermani.html


in questa altra si vede don Sisto, alle spalle di Moscatelli, alla liberazione di Milano:

http://www3.varesenews.it/libri/articolo.php?id=20462


Ciao.

:-)

L

Edited by Vielle - 23/9/2012, 10:59
 
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view post Posted on 24/9/2012, 16:56
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Don Sisto, che personaggio straordinario!
Se non altro per aver saputo collaborare, cosa alquanto difficile che non è riuscita ad altri, con un personaggio altrettanto straordinario come “il Pesgu”.
Come dire “Pesgu, il diavolo, Don Sisto, l’acquasanta”.

Per lunghissimi anni dopo la Liberazione, avevo creduto che, nella storia della Resistenza Italiana, i preti combattenti si potessero contare sulle dita. Nessuno ne parlava, misconosciuti, dimenticati.
Al contrario, particolare rilievo veniva dato, invece, ai 130 preti italiano uccisi dai partigiani.

E’ bastata una piccola ricerca per scoprire che di preti armati ve ne furono moltissimi.

In verità, mentre conoscevo le vicende di moltissimi sacerdoti, che avevano collaborato con le forze partigiane, qualche volta pagando con la vita come Don Peluffo , ucciso a tradimento nella sua casa con una raffica di mitra da militi fascisti a Vado Ligure, di preti “armati” ne avevo “conosciuto” soltanto uno, senza per altro averlo mai incontrato di persona.
Mi riferisco a Don Icardi, che sotto il nome di “Italicus” comandava un distaccamento partigiano in zona limitrofa a quella controllata dalla Brigata cui facevo parte.
Finì tragicamente. Ucciso, si dice, da alcuni suoi partigiani, con l’accusa d’alto tradimento.
Sulla sua fine non fu mai fatta piena luce e la sua morte resta avvolta nel mistero.
Certo è che Italicus fu “sospeso” dalla Curia Vescovile d’Acqui Terme, per essere riabilitato soltanto pochi anni fa.

A Don Sisto, non comminarono la “sospensione” (non sono certo che si dica così), gli fu riservata, invece, una qual forma d’esilio in una sperduta parrocchia d’alta montagna, da dove non avrebbe potuto nuocere.

Se Macugnaga oggi è quello che è, si deve anche alle iniziative di quel Prete.

Carissima Vielle, grazie per aver aperto questo post. La vita di Don Sisto merita di essere approfondita, in compagnia anche di tantissimi altri Preti che impugnarono le armi per ridare la libertà agli italiani.
 
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view post Posted on 24/9/2012, 18:59


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Ciao Nonno Jan,

sei gentile, come sempre.

Di don Sisto e Pesgu, cito due brani del libro di Cesare Bermani, Pagine di guerriglia, L'esperienza dei garibaldini della Valsesia (che a sua volta riprende il dialogo da: A. Guez- R. Caloz) vol.II:

"Una volta, prima di un combattimento, dicono abbia detto: "Io prego ogni giorno il Signore di non dovermi trovare nella necessità di uccidere con le mie mani".
Pesgu lo guardò piuttosto sorpreso, a lui una dichiarazione del genere doveva parere piuttosto incomprensbile e, accorgendosi che per il prete si trattava di cosa seria, lo rincuorò come poteva: "Guarda, don Sisto, non preoccuparti. Ci penso io per tutti e due".

E poi ancora: "(don Sisto ndr) si adoperò perchè all'Osella si facessero dei processi regolari ai prigionieri e alla fine su questo punto riuscì a spuntarla. Pesgu era decisamente contrario, perchè gli sembrava che uccidere uno avvisandolo fosse un'inutile crudeltà"

Va detto che don Sisto era supportato dal vescovo di Novara, Leone Ossola, un altro grande personaggio.

Quanto al Pesgu... meriterebbe da solo una enciclopedia. Collaborare col Pesgu era quasi impossibile e, oltretutto, era allergico ai commissari politici.
Ad un certo punto Cino e Ciro pensarono persino di mandargli Pietro Rastelli, tutto dire!

Perchè non ci scrivi qualcosa su Pesgu?

Furono comunque molti i sacerdoti della Valsesia e del novarese ecc. che supportarono la lotta partigiana.

Ciao, carissimo.

L

ecco qua don Sisto, col Pesgu

http://resistenzaunita.isrn.it/doc/1979NOV-ru-01.pdf

Edited by Vielle - 24/9/2012, 21:26
 
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view post Posted on 24/9/2012, 23:18
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Ho conosciuto “il Pesgu” soltanto attraverso le letture, in particolare proprio leggendo i libri di Cesare Bermani.
Dovendo scrivere di lui, non potrei che ripetere quanto già largamente risaputo.

Sono sicuro che ci sarà qualcuno che torcerà il naso a sentir parlare del Pesgu.
Per questo personaggio, invece, ho sempre nutrito una profonda ammirazione.

Uomo ardimentoso, sprezzante del pericolo, guascone quel tanto che basta, un’espressione sempre un poco ammiccante, accentuata forse dalla sua balbuzie.
L’altro lato della medaglia presentava un uomo duro, violento, spietato, accentratore, irriducibile nelle sue decisioni, insofferente agli ordini che gli erano impartiti dal Comando Superiore.

Negato nella condivisione delle responsabilità, non è mai stato in grado di accettare la presenza di tutta una serie di Commissari Politici che di mano in mano gli erano affiancati. O meglio, nessuno dei Commissari Politici che hanno avuto a che fare con lui, potè resistere per lungo tempo alle sue intolleranze. Soltanto Don Sisto è durato nel tempo. Forse perché dotato di grande spirito di sopportazione o forse aveva veramente capito il suo carattere. Sta di fatto che il Pesgu ammirava molto quel Prete.

Fu sempre tollerato dal Comando Divisione, in considerazioni degli ottimi risultati ottenuti dalla Brigata che comandava.

Comandante attento alle necessità dei suoi uomini, era da questi benvoluto, tanto che per nessuna ragione avrebbero accettato la sua sostituzione.

Conosceva a fondo in territorio su cui operava e questo gli consentiva di manovrare in modo sicuro.

L’ho sempre ammirato perché era il tipico esemplare di partigiano combattente. Non stavamo conducendo un gioco innocuo per pulzelle timorose. Non combattevamo per la conquista di una posizione. Non era un torneo d’armi con comportamenti di cavalleresca cortesia. Era un gioco duro. E’ stata la guerra più spietata che sia mai stata combattuta sul nostro territorio.
Quando il gioco si fa duro, sono i giocatori della tempra del Pesgu che conducono il gioco.
Tutti gli altri sono destinati a soccombere.

Edited by ghirghi - 25/9/2012, 00:35
 
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view post Posted on 25/9/2012, 10:08


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Eccolo qui, in un articolo scritto quando Pesgu aveva 85 anni e viveva ormai da decenni in Argentina.


http://resistenzaunita.isrn.it/doc/1999NOV_DIC-ru-04.pdf

:-)
 
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view post Posted on 25/9/2012, 12:05
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CITAZIONE (Vielle @ 25/9/2012, 11:08) 
Eccolo qui, in un articolo scritto quando Pesgu aveva 85 anni e viveva ormai da decenni in Argentina.


http://resistenzaunita.isrn.it/doc/1999NOV_DIC-ru-04.pdf

:-)

Prendo nota che ho qualcosa in comune con el Pesgu..... anch'io sono un appassionato coltivatore di rose! ;)

P.S. - per chi non lo sapesse "el Pesgu", nel dialetto locale, vuol semplicemente dire "il Pesco" :)
 
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view post Posted on 2/10/2012, 10:45


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^_^ dopo 6 mesi è piovuto e l'appassionato coltivatore di rose (come si è autodefinito sopra) si è dato ai funghi giorno e notte (e ai cinghiali & c. di notte?) speriamo che nevichi... così sta in casa e ci erudisce con le sue testimonianze :wub: :B):
 
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view post Posted on 2/10/2012, 11:43
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CITAZIONE (157° @ 2/10/2012, 11:45) 
^_^ dopo 6 mesi è piovuto e l'appassionato coltivatore di rose (come si è autodefinito sopra) si è dato ai funghi giorno e notte (e ai cinghiali & c. di notte?) speriamo che nevichi... così sta in casa e ci erudisce con le sue testimonianze :wub: :B):

Scusami 157°, mi vuoi cortesemente spiegare perchè ti senti autorizzato a sfottere oltre a fare gratuite insinuazioni su come trascorro le notti? Per tua norma io di notte dormo! :wacko: Ti da forse fastidio quel che racconto? :angry: Oppure ti infastidisce il fatto che io riesco a fare il triplice salto mortale con avvitamento? :B):
 
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view post Posted on 3/10/2012, 08:43


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CITAZIONE (ghirghi @ 2/10/2012, 12:43) 
Scusami 157°, mi vuoi cortesemente spiegare perchè ti senti autorizzato a sfottere oltre a fare gratuite insinuazioni su come trascorro le notti? Per tua norma io di notte dormo! :wacko: Ti da forse fastidio quel che racconto? :angry: Oppure ti infastidisce il fatto che io riesco a fare il triplice salto mortale con avvitamento? :B):

:cry: :cry: non avevo nessuna intenzione di offenderti..anzi auspicavo un tuo rapido ritorno su questo forum ipotizzando solo che visto cosa facevi di giorno ( :rolleyes: penso e spero di non aver sbagliato) di notte fossi troppo stanco ( -_- e infatti dici che dormi :P ) per "navigare" :D :B): l'accenno ai cinghiali era per stuzzicare chi insinua che di notte fai il braconiere :lol: :sick: chiedo perdono! :rolleyes: ora sappiamo che nonostante i tuoi molteplici impegni ti impediscano quotidiane testimonianze ci sorvegli :lol:
 
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view post Posted on 3/10/2012, 09:17
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CITAZIONE (157° @ 3/10/2012, 09:43) 
CITAZIONE (ghirghi @ 2/10/2012, 12:43) 
Scusami 157°, mi vuoi cortesemente spiegare perchè ti senti autorizzato a sfottere oltre a fare gratuite insinuazioni su come trascorro le notti? Per tua norma io di notte dormo! :wacko: Ti da forse fastidio quel che racconto? :angry: Oppure ti infastidisce il fatto che io riesco a fare il triplice salto mortale con avvitamento? :B):

:cry: :cry: non avevo nessuna intenzione di offenderti..anzi auspicavo un tuo rapido ritorno su questo forum ipotizzando solo che visto cosa facevi di giorno ( :rolleyes: penso e spero di non aver sbagliato) di notte fossi troppo stanco ( -_- e infatti dici che dormi :P ) per "navigare" :D :B): l'accenno ai cinghiali era per stuzzicare chi insinua che di notte fai il braconiere :lol: :sick: chiedo perdono! :rolleyes: ora sappiamo che nonostante i tuoi molteplici impegni ti impediscano quotidiane testimonianze ci sorvegli :lol:

Capisco bene che non avevi intenzione di offendere….soltanto che raccogliere funghi di notte o, peggio ancora, cacciare cinghiali di frodo, sono reati a tutti gli effetti.

Per il resto, certo che seguo con attenzione la vita di MILES. Soltanto che, lo avrai certamente notato anche tu, i miei interventi – che fanno riferimento sempre ad un particolarissimo periodo della nostra Storia – molto spesso, sono causa d’uscite dai binari che….. fanno inc…..avolare il “conduttore”.
Preferisco, per questa ragione, non proporre nuove discussioni.

Scusateci per l’evidente OT
 
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view post Posted on 3/10/2012, 09:44
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Grazie del post, lettura interessante e grande sacerdote che merita di essere ricordato!
 
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view post Posted on 17/11/2012, 23:44


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CITAZIONE (ghirghi @ 24/9/2012, 16:56) 
Don Sisto, che personaggio straordinario!
Se non altro per aver saputo collaborare, cosa alquanto difficile che non è riuscita ad altri, con un personaggio altrettanto straordinario come “il Pesgu”.
Come dire “Pesgu, il diavolo, Don Sisto, l’acquasanta”.

Per lunghissimi anni dopo la Liberazione, avevo creduto che, nella storia della Resistenza Italiana, i preti combattenti si potessero contare sulle dita. Nessuno ne parlava, misconosciuti, dimenticati.
Al contrario, particolare rilievo veniva dato, invece, ai 130 preti italiano uccisi dai partigiani.

E’ bastata una piccola ricerca per scoprire che di preti armati ve ne furono moltissimi.

In verità, mentre conoscevo le vicende di moltissimi sacerdoti, che avevano collaborato con le forze partigiane, qualche volta pagando con la vita come Don Peluffo , ucciso a tradimento nella sua casa con una raffica di mitra da militi fascisti a Vado Ligure, di preti “armati” ne avevo “conosciuto” soltanto uno, senza per altro averlo mai incontrato di persona.
Mi riferisco a Don Icardi, che sotto il nome di “Italicus” comandava un distaccamento partigiano in zona limitrofa a quella controllata dalla Brigata cui facevo parte.
Finì tragicamente. Ucciso, si dice, da alcuni suoi partigiani, con l’accusa d’alto tradimento.
Sulla sua fine non fu mai fatta piena luce e la sua morte resta avvolta nel mistero.
Certo è che Italicus fu “sospeso” dalla Curia Vescovile d’Acqui Terme, per essere riabilitato soltanto pochi anni fa.

A Don Sisto, non comminarono la “sospensione” (non sono certo che si dica così), gli fu riservata, invece, una qual forma d’esilio in una sperduta parrocchia d’alta montagna, da dove non avrebbe potuto nuocere.

Se Macugnaga oggi è quello che è, si deve anche alle iniziative di quel Prete.

Carissima Vielle, grazie per aver aperto questo post. La vita di Don Sisto merita di essere approfondita, in compagnia anche di tantissimi altri Preti che impugnarono le armi per ridare la libertà agli italiani.

Nella mia zona fu partigiano attivo anche il sacerdote don Virginio Colzani, figlio di un antifascista comunista condannato ad anni di confino in Basilicata.

Nel diario storico della 168° brigata garibaldi, don Virginio, classe 1920, viene registrato come cappellano della formazione e comandante del distaccamento di Robecco. Nel dicembre 1947 ottiene la qualifica di "partigiano combattente ferito" e nel 1972 verrà insignito della croce al merito di guerra.

L
 
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