Berlino, 1945. L'occupazione sovietica e gli stupri.

« Older   Newer »
  Share  
Paolo Etienne
view post Posted on 21/7/2009, 01:55




QUOTE (-voloavela- @ 19/7/2009, 11:20)
Le vicende degli stupri subiti dalle donne di tutti i paesi coinvolti nel secondo conflitto erano ben noti e divulgati sin dal verificarsi degli eventi stessi. Subito dopo la liberazione di Roma il 4 giugno del '44, ricordo perfettamente che la mia bambinaia evitava accuratamente di avvicinarsi ai luoghi di accampamento delle truppe marocchine, le violenze delle quali avvenute sulle popolazioni ciociare e non solo, erano ben note e divulgate. Altrettanto, nella campagna elettorale del 1948, uno degli argomenti preferiti dalla propaganda democristiana era proprio quanto avvenuto al termine del conflitto in particolare a Berlino ed in generale in tutta la Germania occupata dai sovietici con particolare riferimento agli stupri.
Per tutta la lunghissima guerra fredda, entrambi gli schieramenti non persero occasione per addebitare agli avversari i più terribili delitti atti a colpire e terrorizzare la fantasia popolare, come appunto la violenza sessuale , veri o presunti che fossero, e l'abitudine non è certo cessata.
Resta il fatto che sicuramente in ogni conflitto ed in ogni conquista violenta di territori, i vincitori approfittano spesso del loro potere totale per compiere atti di sopraffazione e violenza che la società civile condanna e punisce in condizioni normali.
Questo avviene ed è avvenuto purtroppo senza eccezione alcuna da parte di tutti i contendenti dei conflitti, con maggior frequenza e ferocia da parte delle truppe composte in maggioranza da popolazioni diciamo meno "acculturate", ma con altrettanta ferocia e minor possibilità di giustificazione (se mai se ne possa trovare qualcuna), da parte di eserciti composti da popolazioni civilizzate e dal livello culturale ben adatto a far comprendere pienamente la portata dei loro atti.

Secondo Wikipedia:

QUOTE
French Moroccan troops of the French Expeditionary Corps, known as Goumiers, committed mass rapes and other war crimes in Italy after the Battle of Monte Cassino and in Germany. According to Italian sources, more than 7,000 Italian civilians, children among them, were raped by Goumiers. This is featured in the Italian film La Ciociara with Sofia Loren.
http://en.wikipedia.org/wiki/Allied_war_cr...ng_World_War_II

QUOTE
Il sindaco di Esperia (comune in provincia di Frosinone) affermò che nella sua città 700 donne su un totale di 2.500 abitanti furono stuprate e, alcune di esse, in seguito a ciò morirono. Con l'avanzare degli alleati lungo la penisola, eventi di questo tipo si verificarono altrove: nel Lazio settentrionale e nella Toscana meridionale i Goumier stuprarono e, a volte, uccisero donne e giovani dopo la ritirata delle truppe naziste, compresi membri della resistenza italiana.

In una testimonianza raccolta dal professor Bruno D'Epiro si racconta che il parroco di Esperia cercò invano di salvare tre donne dalle violenze dei soldati: fu legato e sodomizzato tutta la notte e morì in seguito a queste violenze.

Secondo alcune testimonianze a Pico i soldati americani sarebbero giunti mentre i groumiers stavano compiendo le violenze, ma furono bloccati dai loro ufficiali

Però queste violenze non le subirono solo in questa zona dell'Italia: il fenomeno sarebbe iniziato già dal luglio 1943 in Sicilia, propagandosi poi in tutta la penisola e si sarebbe arrestato solo nell'ottobre 1944, quando i CEF furono trasferiti in Provenza. In Sicilia, i groumiers avrebbero avuto scontri molto accesi con la popolazione per questo motivo: si parla del ritrovamento di alcuni soldati uccisi con i genitali tagliati (secondo alcuni un chiaro segnale).

Le autorità francesi, tuttavia, hanno sempre negato che queste affermazioni corrispondessero a verità.

http://it.wikipedia.org/wiki/Marocchinate


Montecassino was captured by the Allies on May 18, 1944. The next night, thousands of Goumiers and other colonial troops swarmed over the slopes of the hills surrounding the town and in the villages of Ciociaria (South Latium). Over 2,000 women, ranging in age from eleven to 86, suffered from violence, when village after village came under control of the Goumiers. Civilian men who tried to protect their wives and daughters were murdered without mercy. The number of men killed has been estimated at roughly 800.

The mayor of Esperia, a comune in the Province of Frosinone, reported that in his town, 700 women out of 2,500 inhabitants were raped and that some had died as a result. According to Italian sources, more than 7,000 Italian civilians, including women, children and some men, were raped by Goumiers

http://en.wikipedia.org/wiki/Marocchinate

 
Top
buzz86
view post Posted on 4/9/2009, 15:26




Molto interessante questo topic.
Volevo segnalare un documentario che ho visto tempo fa su history channel, che parlava proprio dell'occupazione sovietica di Berlino subito dopo la caduta.
Purtroppo non ricordo il nome del documentario, ma era molto interessante perchè venivano intervistate alcune donne che erano presenti in quei giorni...

Per quanto riguarda gli "stupri di guerra", vorrei segnalare un bellissimo film, che parla di uno stupro di gruppo effettuato da soldati americani durante la guerra del Vietnam; il film si chiama "Vittime di guerra".
 
Top
view post Posted on 2/12/2010, 03:17
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,580

Status:


la ciociara è un film tratto dall'omonimo libro di alberto moravia. gli stupri di massa perpetrati ai danni dell'intera popolazione investita dal passaggio delle truppe afro-francesi cef dopo le battaglie di montecassino furono chiamati marocchinate, quasi un vezzeggiativo a voler alleggerire il peso di questo dramma. la genesi di ciò è da ricercarsi non solo nella galvanizzazione delle truppe che gli alti ufficiali francesi cercarono di dare goumiers (i soldati marocchini ma anche nord africani ed africani, che operavano in battaglioni spesso formati da veri e propri clan, con i singoli appartenenti legati tra loro da vincoli di parentela) dandogli carta bianca per 50 ore sui territorio occupati dopo montecassino (si parla di un volantino in arabo e francese ma mai trovato in originale) ma anche alla "filosofia" predatoria di quei combattenti che consideravano tutto preda di guerra, comprese appunto le donne, uomini e bambini. le marocchinate cominciarono infatti dalla sicilia e poi su fino in toscana per contiunare in provenza, dove furono poi spostate le truppe, ma l'apice più tragico fu appunto in ciociaria. la vergogna fu il silenzio sia dell'allora neo governo italiano, forse troppo debole per chiedere qualcosa, ma anche il silenzio che poi ne seguì, rotto per il grande pubblico prima dal libro e poi dal film. la condotta di queste truppe fu uguale in qualsiasi scenario dove operarono, inoltre mi pare di ricordare, solo nel 2002 furono riconosciuti combattenti francesi con le relative pensioni etc - questa è da verificare ocio - . di fatto è vero che generalmente le truppe occupanti di tutti gli eserciti - quasi tutti perchè dove la disciplina è forte non succedono questi episodi in maniera sistematica - poi si abbandonano all'euforia animalesca della vittoria ma appunto la sistematicità in questo caso è connotata anche ad un aspetto culturale che considera il nemico sconfitto un semplice oggetto; figurarsi poi se di un'altra cultura. su questi fatti minoli a suo tempo fece una grandiosa puntata, come tutte per altro di la storia siamo noi - lo ritengo un ottimo giornalista, tant'è che la gabanelli ha cominciato a muovere i primi passi nel giornalismo d'inchiesta per la rai collaborando con lui su una puntata alla ricerca dei discendenti degli ammutinati del bounty - che volendo si può recuperare su youtube o sul sito della rai. è un pezzo di stroia da scoprire o riscoprire, comunque da non perdere ...
 
Top
view post Posted on 2/12/2010, 16:48
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
2,713
Location:
Milano

Status:


Grazie Drugo per la segnalazione ! Purtroppo queste sono quelle "verità" che tutti conoscono ma che molti non vogliono ammettere...
 
Top
yuri_andreevich
view post Posted on 2/12/2010, 18:19




Hai fatto bene Drugo, bravo!

credo che il tuo post sia molto esaustivo e che l'argomento si commenti da se, secondo la sensibilità di ognuno...

tutto qui.

 
Top
spadon
view post Posted on 4/12/2010, 23:47




CITAZIONE (-Drugo- @ 20/7/2009, 09:02) 
Non c'è innatismo nel bene dell'uomo, siamo solo ciò in cui e con cui cresciamo, vediamo, subiamo.
Quando tutto è concesso, tutto ci si concede.

Non è un discorso estendibile a chiunque, nel senso che è valido per molti ma non per tutti.

 
Top
u03205
icon9  view post Posted on 5/12/2010, 00:04




CITAZIONE (spadon @ 4/12/2010, 23:47) 
CITAZIONE (-Drugo- @ 20/7/2009, 09:02) 
Non c'è innatismo nel bene dell'uomo, siamo solo ciò in cui e con cui cresciamo, vediamo, subiamo.
Quando tutto è concesso, tutto ci si concede.

Non è un discorso estendibile a chiunque, nel senso che è valido per molti ma non per tutti.

ci fai un esempio ?
 
Top
spadon
view post Posted on 5/12/2010, 01:49




CITAZIONE (u03205 @ 5/12/2010, 00:04) 
ci fai un esempio ?

Io.
 
Top
view post Posted on 5/12/2010, 11:12
Avatar

Staff Member

Group:
STAFF MEMBER
Posts:
1,947
Location:
Paris

Status:


CITAZIONE (spadon @ 5/12/2010, 01:49) 
CITAZIONE (u03205 @ 5/12/2010, 00:04) 
ci fai un esempio ?

Io.

Non c'è ironia, solo per vedere se ho capito cosa vuoi dire: nel senso che sei buono di natura? :)

È vero che non è un discorso universalizzabile, e non credo esista una verità oggettiva, o perlomeno non è dimostrabile. Quello che intendevo dire ormai un anno e mezzo fa è che è molto facile indignarsi di fronte a certe barbarie convinti che qui, da parte nostra, non potrebbero MAI accadere perché siamo gente perbene.

Quando l'ordine costituito di una società si trova sotto diretta minaccia di estinzione, come nel caso di una guerra mondiale, comportamenti deviazionisti aumentano in maniera esponenziale, anche tra persone "perbene". E tracciare una linea di demarcazione netta tra bontà e malvagità, civiltà e barbarie diventa spesso più un gioco di dialettica, una sorte di tranquillante per cullarci e poterci ripetere: "Io non lo potrei mai fare!". E del resto chi potrebbe?
 
Web  Top
view post Posted on 5/12/2010, 15:15


Group:
UTENTE
Posts:
1,906
Location:
Veneto

Status:


E' pero' pure vero che non tutti gli esrciti al momento della loro vittoria si sono lasciati andare a stupri e violenze massive .........generalizzare vuol dire in qualche modo minimizzare!
Dire che in determinate condizioni tutti ci si comporterebbe come quelle bestie è un po' se vuoi giustificarle!
Mi dispiace ma non condivido
 
Top
spadon
view post Posted on 5/12/2010, 15:56




CITAZIONE (-Drugo- @ 5/12/2010, 11:12) 
Non c'è ironia, solo per vedere se ho capito cosa vuoi dire: nel senso che sei buono di natura?

Tutti sono "buoni di natura" nel senso che la razza umana avendo la consapevolezza della morte e del dolore tende per natura a scansarli salvo eccezioni innaturali. Uno normalmente tende ad essere buono con se stesso a non infliggersi sofferenze inutili o darsi la morte, questo discorso è estendibile anche nel rapporto con altri simili ovvero il proprio prossimo. Questo ovviamente in condizioni di default lasciando perdere condizionamenti esterni che siano ideologie o brama di beni materiali, gloria ecc...
Va da sè che l'uomo non può essere unicamente frutto di "condizioni ambientali" ma detiene un imprinting ancestrale che lo fa tendere al bene.

CITAZIONE (-Drugo- @ 5/12/2010, 11:12) 
...è molto facile indignarsi di fronte a certe barbarie convinti che qui, da parte nostra, non potrebbero MAI accadere perché siamo gente perbene.

E' vero, ma penso che nessuno creda che certe cose da noi non accadano "MAI", basta vedere un telegiornale.

CITAZIONE (-Drugo- @ 5/12/2010, 11:12) 
Quando l'ordine costituito di una società si trova sotto diretta minaccia di estinzione, come nel caso di una guerra mondiale... .

Una guerra mondiale non minaccia l'estinzione della "società", le guerre poi finiscono con un armistizio, la "società" malconcia e disordinata e mutata negli ordini esiste ancora, (sempre) e poi viene la resa dei conti dove chi ha sbagliato paga (per questo ovviamente è necessario far parte della fazione sconfitta). Diverso è il discorso in caso di Armageddon cioè la reale cancellazione dell'umanità dalla faccia dellla terra per calamità naturale indipendente dalla volontà dell'uomo, ma anche in quel caso ci sarà chi dirà "no grazie".

CITAZIONE (-Drugo- @ 5/12/2010, 11:12) 
E tracciare una linea di demarcazione netta tra bontà e malvagità, civiltà e barbarie diventa spesso più un gioco di dialettica, una sorte di tranquillante per cullarci e poterci ripetere: "Io non lo potrei mai fare!". E del resto chi potrebbe?

Io lo potrei fare benissimo, ma scelgo di no. In realtà drammatiche tipo guerre certamente le "buone maniere" passano in secondo ordine, è ovvio che la lotta è per la vita ed il cibo o qualsiasi bene strettamente necessario al proseguimento di essa può diventare materia di disputa all'ultimo sangue, ma decidere per il male non necessario ma voluttario come uno stupro esclude una possibilità univoca e pone in gioco il libero arbitrio appunto la possibilità di scelta.
 
Top
view post Posted on 5/12/2010, 15:57
Avatar

Staff Member

Group:
STAFF MEMBER
Posts:
1,947
Location:
Paris

Status:


No, è vero. I tedeschi non stupravano. Erano più metodici. E poi non vedo cosa dovrei giustificare, stupri sulla popolazione civile??? :wacko:
 
Web  Top
arturolorioli
view post Posted on 5/12/2010, 16:37




CITAZIONE (spadon @ 5/12/2010, 15:56) 
Va da sè che l'uomo non può essere unicamente frutto di "condizioni ambientali" ma detiene un imprinting ancestrale che lo fa tendere al bene.

Punto di vista interessante.

Era apparentemente d'accordo con te San Tommaso d'Aquino secondo il quale la volontà è naturalmente tendente al bene .... ma - essendo persona acuta - aggiungeva che poi all'atto pratico l'uomo si trova sempre a scegliere tra una molteplicità di "bene" soggettivamente intesi ... e che quindi la scelta del bene universale non è innata ma frutto dell'applicazione del libero arbitrio. Quindi in realtà l'uomo non è naturalmente buono ma "può essere buono".

E sempre apparentemente d'accordo con te era l' "arcidiavolo" Jean-Jacques Rousseau, col suo mito del "buon selvaggio" che tende naturalmente al bene. Ma - essendo altrettanto acuto - sosteneva che poi la società "civile" corrompeva questa purezza, spinegndo l'uomo al vizio ed alla degenerazione. Quindi in realtà l'uomo non è naturalmente buono ma "avrebbe potuto essere buono".

Socrate era invece esplicitamente contrario, per lui ciò a cui l'uomo tende naturalmente è il conseguimento del maggior piacere possibile. Quindi in realtà l'uomo è buono non naturalmente ma solo nella misura in cui il "bene" gli dà piacere.

Se volete possiamo continuare ... ma ve lo risparmio. Come tutte le discussioni sui "massimi sistemi" è vero tutto ed il contrario di tutto, con i debiti distinguo ogni argomentazione mantiene una sua logica formale inappuntabile.

All'atto pratico però, tolti tutti i fronzoli ed esercizi di retorica, credo che la sociologia batta la filosofia come il pratico batte il teorico, e mi associo pienamente al Nobile Drugo quando dice ...

CITAZIONE (-Drugo- @ 20/7/2009, 09:02) 
Non c'è innatismo nel bene dell'uomo, siamo solo ciò in cui e con cui cresciamo, vediamo, subiamo. Quando tutto è concesso, tutto ci si concede.

Vorremmo tutti che non fosse così, e che l'Aquinate, Rousseau e il loro novello emulo Spadon avessero ragione. Ma la impietosa prova della storia parla un lingiaggio diverso e meno consolatorio.

Opinioni - al solito - soggettive e rispettose di quelle altrui.
 
Top
view post Posted on 5/12/2010, 17:16
Avatar

Staff Member

Group:
STAFF MEMBER
Posts:
1,947
Location:
Paris

Status:


Mi trovo perfettamente d'accordo con Arturo.

Io so di essere pessimista per inclinazione, e pertanto ritengo che davvero l'uomo in sé non sia altro che un contenitore soggetto ad input più o meno casuali che lo condizionano dal momento della nascita, è che sia quindi pretenzioso ed inutile isolare dalle vicissitudini della vita terrena un'Idea di Uomo che sia, nel caso migliore, quella di Bontà naturale e istintiva.

Però ho corretto questa mia affermazione proprio in quanto quello dell'innatismo è uno di quegli argomenti su cui credo sarà sempre molto difficile arrivare a verità assolute, si può credere che ci sia essenzialmente un germe di bontà (ma poi bisognerebbe definire esattamente cosa intendiamo con Bene) in ognuno, oppure che siamo una tabula rasa provvista semplicemente di maggiore intelligenza di altre creature, la quale poi verrà declinata nelle vie più imprevedibili.

Ma proprio per questa mancanza di tangibilità anch'io discordo da Spadon quando asserisce che qui qualcosa vada da sè.

Si è detto che non tutti si sarebbero comportati come i russi in Germania nel 1945. È vero. Però bisogna capire cosa li ha spinti a questo, e non parlo dei dolori subiti da parte del popolo russo, che potrebbero essere presi per giustificazioni ecc. ecc. Qualcosa di più pratico. Forse gli alti comandi inglesi e americani erano più ferrei nel cercare di fermare e punire questo tipo di comportamenti, mentre Stalin di certo non aveva motivo di usare la mano tenera coi tedeschi, quando sappiamo come trattava i russi stessi? Questo già lo posso capire.

Vogliamo invece dire che la chiave non è il regime comunista sovietico, ma che siano proprio i russi, o magari gli slavi, ad essere meno civilizzati e più spinti a comportamenti barbarici come quello che stiamo trattando? Io sarei contrario fino alla morte a una chiave di lettura del genere, ma sono pronto a sentirne le motivazioni. Ed ammettiamo che sia così, che ci siano ragioni storico-culturali: sarebbero appunto ragioni storico culturali, sedimentazioni mentali di secoli.

Ma questo vorrebbe dire che è proprio la natura dello slavo a renderlo più bestiale rispetto ad un caucasico occidentale? Non mi pare, e dubito che qualcuno (se non in malafede) lo possa pensare. Ma se lo slavo ed il caucasico occidentale sono per natura uguali, e i soldati dell'armata rossa hanno fatto ciò che hanno fatto, non vedo ragione di pensare che sia così improbabile un atteggiamento del genere da parte degli evoluti occidentali.

Anche perché ripeto, certo gli stupri dell'armata rossa non rientrano tra gli esempi glorificanti che quella guerra ci ha insegnato, ma tedeschi, giapponesi e quant'altri ci hanno regalato ottimi esempi di inconcepibile disumanità, ben oltre uno stupro. Quindi chi potrebbe tirarsene fuori e dire che non sono state semplicemente le fortuante circostanze a risparmiare alcuni popoli dal dimostrare fino a dove sarebbero potuti arrivare?

Edited by -Drugo- - 5/12/2010, 17:35
 
Web  Top
spadon
view post Posted on 5/12/2010, 17:28




CITAZIONE (arturolorioli @ 5/12/2010, 16:37) 
Era apparentemente d'accordo con te San Tommaso d'Aquino secondo il quale la volontà è naturalmente tendente al bene .... ma - essendo persona acuta - aggiungeva che poi all'atto pratico l'uomo si trova sempre a scegliere tra una molteplicità di "bene" soggettivamente intesi ... e che quindi la scelta del bene universale non è innata ma frutto dell'applicazione del libero arbitrio. Quindi in realtà l'uomo non è naturalmente buono ma "può essere buono".

Essere tendenti al bene non vuol dire essere buoni. Completamente in sintonia con l'Aquinate.
 
Top
37 replies since 18/7/2009, 13:31   13461 views
  Share