CITAZIONE (64adriano @ 4/2/2024, 19:17)
No, invece io mi fisserei proprio sui dettagli...perché qui stiamo discutendo di un modello di sahariana fornita dall'amministrazione...non degli infiniti modelli disponibili realizzati, da piccole manifatture, sartorie, sarti e sartine, Unione Militare, aziende tessili...
Adriano capisco quello che vuoi dire tuttavia, a questo punto di questa bella ed istruttiva discussione, mi sembra corretto scindere la problematica trattata in due argomenti ben distinti tra loro: le sahariane con spalline fisse postbelliche e quelle con spalline fisse belliche.
Mi sembra dopo tutto quanto detto che le caratteristiche in essere siano ben diverse tra i due gruppi:
in quelle postbelliche, fornite come giustamente dici dall'amministrazione, le specifiche dovrebbero essere ben codificate e, a volte per sillogismo aristotelico, attribuibili alla MM;
in quelle belliche, osservabili in varie foto del tempo, le caratteristiche non sono invece così ferree, esattamente come accadeva per ogni capo del REI.
Da regolamento ad esempio le m40 gv dovevano possedere specifiche costruttive ben precise, che però raramente venivano rispettate. E' quindi logico supporre che anche nel caso di queste Sahariane sia accaduta la stessa cosa.
Poiché non mi interesso del periodo postbellico naturalmente la mia attenzione si concentra nell'ultimo gruppo citato.
Devo dire che la mia Sahariana, pur non avendo alcuna certezza ovviamente, mostra tuttavia più di un indizio di appartenenza a quelle del gruppo bellico.
I punti salienti su cui vale la pena concentrarsi sono il metodo particolare di sagomatura della mostrina, magnificamente dimostrato da Gabriele essere presente in AS durante la guerra e visibile anche nella sahariana pubblicata su U&A; la presenza di spalline fisse, dimostrate da foto d'epoca; l'assenza del bottone inferiore della chiusura frontale al di sotto della linea delle tasche inferiori.
A questi dobbiamo anche aggiungere la presenza del nastrino della guerra in corso con una stelletta, che sarebbe compatibile cronologicamente ai bei pantaloncini mostrati da Granatiere con timbro di accettazione dell'unità di appartenenza e datati 1942; le scoloriture al di sotto delle mostrine e dei gradi ecc.
Aggiungiamo anche la mancanza assoluta dei timbri classici della RM, normalmente presenti sugli effetti RM bellici (anche se a volte solamente con la matricola).
Rimane il controverso segno della presenza di una passata cucitura rettangolare al di sotto del colletto attribuibile, forse, alla presenza di un indicatore di taglia. Dico forse perché in tutti i miei capi della RM, quando la taglia è indicata con un pezzetto di stoffa cucita, la cucitura possiede una forma che si avvicina più al quadrato che al rettangolo (simile al quadrato anche il pezzo di stoffa presente sul solino del 1945 postata da te), inoltre anche le dimensioni sono differenti, sono cioè più grandi del segno presente sulla mia Sahariana.
Se devo essere sincero, dopo averle confrontate direttamente, la forma e le dimensioni del segno della ex cucitura presente sulla sahariana sono identiche a quelle del rettangolino in stoffa presente sulla giubba da fatica mostrata e definito da te come un identificativo per il servizio di lavanderia.
Una domanda come venivano applicati questi identificativi per la lavanderia sull'indumento? venivano ogni volta ben cuciti su di esso?
Marco