EUREKA!!, il perchè di tanta confusione in casa Beretta

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gorini1929
icon14  view post Posted on 11/6/2012, 17:37




Esiste una spiegazione ai vari assemblaggi di ere fasciste, date e matricole alla Beretta non giustificabili.

La "colpa" :D di tutto sto casino? I dipendenti-PARTIGIANI! ;)

Alla Beretta l'azione "raccolta armi" interessò un notevole numero di dipendenti: dai colpi individuali della fine '43
si passò ad un lavoro più sistematico puntando sulle parti d'armi da far uscire, specialmente durante gli allarmi, allorché
veniva meno la sorveglianza dei tedeschi, dei fascisti e delle guardie. Nascoste in punti prestabiliti nell'Oneto venivano
raccolte la sera e portate presso l'abitazione di Angelo Boniotti in Rovedolo, ove si prowedeva ad assemblare i pezzi e rendere agibili le armi.I pezzi mancanti venivano sostituiti il giorno dopo; con Francesco (Cico) Gottardi e Francesco Pederzani a punzonare i pezzi nuovi con le matricole di quelli asportati per evitare che i tedeschi si accorgessero delle mancanze.


:)
 
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view post Posted on 11/6/2012, 17:43
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Buona spiegazione! Però come mai non si è mai riscontrato alcun doppione nella matricolazione?
 
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gorini1929
view post Posted on 11/6/2012, 18:04




II problema armi era sempre più assillante per il CLN anche in previsione di una massiccia affluenza di giovani in montagna per l'imminente chiamata alle armi delle classi 1924,1925 e 1926.1 mezzi per repertare armi erano diversi; talvolta i mitra venivano calati
dalle finestre prospicenti il Mella, ma generalmente le armi (pistole e mitra) uscivano dalla fabbrica smontate per essere poi riassemblate in abitazioni trasformate in vere e proprie officine clandestine. O passando dalla fucina vecchia della Beretta che dava
sulla via Zanardelli.


Presumo che le armi, anzi i componenti, in mano ai partigiani venivano ripulite...
 
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view post Posted on 11/6/2012, 18:11
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Interessante. Da dove hai preso la citazione?
 
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gorini1929
view post Posted on 11/6/2012, 21:15




Il problema centrale e più preoccupante per il CLN rimaneva sempre quello delle armi ed i tre membri del comitato gardonese decisero di chiedere, un'altra volta, alla Ditta Beretta una fornitura di armi per le formazioni partigiane.Latore della missiva il parroco
di Gardone V.T. don Francesco Rossi: non riuscì a concludere praticamente nulla perché il comm. Pietro Beretta rispose che le armi le dava già alle Fiamme Verdi.

Una bugia perché la Beretta incominciò,dalle testimonianzeassunte, ad inviare armi a Colilo solo dopo il gennaio del 1945.

Agli inizi del 1945 in casa Pedretti, armieri volontari — operai della Beretta e Bernardelli —provvederanno a riattivare le armi ed a
renderle di nuovo funzionanti.

La sconfitta nazifascista era ormai certa ed anche la famiglia Beretta, dopo tanti dinieghi, a metà febbraio (45) rompeva
gli indugi e metteva a disposizione armi, munizioni ed anche viveri, ma, per scelta politica, non alla Garibaldi masolo alle Fiamme Verdi operante in Alta Valle. Un grosso quantitativo esce dalla fabbrica a metà febbraio. Dalla Beretta usciranno armi sempre con destinazione Collio, per altri due viaggi con il camioncino della ditta, mentre un altro carico, nascosto sotto i rottami, raggiungerà una formazione partigiana operante in Val Seriana (Bergamo)


Il CLN provinciale impartiva l'ordine di insurrezione il giorno 26.
Quando il messaggio giungerà a Gardone le fabbriche erano vuote e la Beretta
presidiata dai tedeschi. Nelle sue disposizioni insurrezionali il CLN invitava invece i lavoratori a presidiare gli stabilimenti
per evitare che i tedeschi facessero saltare gli impianti. Alla chiesa di S. Rocco si radunavano operai e patrioti;
si recuperano le armi nascoste e si prowedeva a distribuirle assieme a quelle che dalla fabbrica Beretta venivano
fatte uscire dalle finestre dei magazzini prospicenti il vicolo Gorgo.


CITAZIONE (Barba elettrica @ 11/6/2012, 19:11) 
Interessante. Da dove hai preso la citazione?

Scusami del ritrdo con cui ti rispondo ma "gli spunti" erano molto interessanti? :P

"Documenti inediti della RSI", Lodovico Galli
"Uomini e fatti di Brescia partigiana", Leonida Tedoldi
"La resistenza bresciana", Antonio Fappani (3 voi.)
 
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view post Posted on 11/6/2012, 22:13
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Devo aver letto qualcosa di simile (su un giornale però) sul fatto che operai(e?) Beretta si imboscavano parti di pistole all'uscita di fabbrica per poi lasciarle cadere lungo un fosso come convenuto coi partigiani. Poi quelli arrivavano, raccoglievano le parti e montavano le armi da sé.
 
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gorini1929
view post Posted on 11/6/2012, 22:29




CITAZIONE (Barba elettrica @ 11/6/2012, 23:13) 
Devo aver letto qualcosa di simile (su un giornale però) sul fatto che operai(e?) Beretta si imboscavano parti di pistole all'uscita di fabbrica per poi lasciarle cadere lungo un fosso come convenuto coi partigiani. Poi quelli arrivavano, raccoglievano le parti e montavano le armi da sé.

Ma qui si parla di veri e propri gruppi partigiani all'interno delle maestranze....
Dimenticavo di aggiungere che ad ogni inverno, smontavano nascondevano e sotterravano le armi....
Tre inverni, vari partigiani, vari nascondigli,vari smontaggi, vari recuperi e vari riassemblaggi..."qualche incongruenza"
adesso è nella normalità.
 
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maurizio77
view post Posted on 12/6/2012, 00:29




Mah....io certe notizie le prendo con "pinze"!
Non me ne voglia nessuno, ma a molte storielle non ci credo. Sicuramente qualcosa di vero c'è stato, le sottrazioni, i furti di armi o parti di esse per poi rimontarle ed armare unità partigiane e clandestine. Ma visto che l'italica maniera di " gonfiare " tutto ho scelto di avere sempre il beneficio del dubbio, sopratutto su determinati "argomenti" con provenienza "di parte" .
 
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gorini1929
view post Posted on 12/6/2012, 06:06




CITAZIONE (maurizio77 @ 12/6/2012, 01:29) 
Mah....io certe notizie le prendo con "pinze"!
Non me ne voglia nessuno, ma a molte storielle non ci credo. Sicuramente qualcosa di vero c'è stato, le sottrazioni, i furti di armi o parti di esse per poi rimontarle ed armare unità partigiane e clandestine. Ma visto che l'italica maniera di " gonfiare " tutto ho scelto di avere sempre il beneficio del dubbio, sopratutto su determinati "argomenti" con provenienza "di parte" .

Certo, libero di pensarla come vuoi.
Sono il primo a dire che bisogna approfondire molto gli avvenimenti, ma permettimelo, ciò che hai detto:
""argomenti" con provenienza "di parte" non è esatto, dato che le testimonianze si sovrappongono
e sono anche confutate dalla controparte.

Purtroppo le "storielle" come dici tu ( e qui naturalmente mi sento chiamato in causa, perchè il sottoscritto non fantastica ma cerca di dare delle risposte plausibili e non come altri fanno) sono avvenimenti constatati da una intera comunità "della Val Trompia" e confutate da coloro che ne hanno avuto un ruolo anche dalla parte avversa della barricata come ad esempio il Comando Tedesco.
Bhè se poi non si vuole credere alle testimonianze, ai rapporti, alle relazioni, agli arresti... allora continuiamo a fantasticare e a darci delle risposte personali sulle armi che abbiamo facendo finta che tutto era regolare e tutto era limpido.

...Di solito chi cerca di confutare le "prove" o "spiegazioni" degli altri dovrebbe darne lui una plausibile!
Stranamente, non ho ancora visto una sola spiegazione plausibile su ciò che è accaduto alla grande confusione "matricolare"
di quel periodo e di quel tipo di armi...
Se hai una giustificazione a ciò oltre a quello descritto, lieto di sentirlo, ma non credo ci sia, dato la grande enormità delle "incongruenze"......

PS, sai cosa erano i "mattinali"? Non sono storielle prese qua e là!!

 
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maurizio77
view post Posted on 12/6/2012, 08:10




Attenzione, non ho detto che tutto era falso, inventato o frutto di fantasia, credo di aver scritto anche molto chiaro.
Del resto sono anch'io convinto che in ogni cosa bisogna andare a fondo,non soffermarsi alle prime cose lette o sentite in giro.
Non vorrei entrare nella parte di quella che è stata la Resistenza ne la sua parte politica, ma se già i numeri su quanti furono i veri Partigiani a quelli che salirono sul carro del Vincitore dopo il 25 Aprile e a quelli che ne richiesero lo Status negli anni successivi la cosa è EVIDENTE a molti.
Preferisco rimanere sulle Pistole, alla produzione, alle finiture, alla meccanica delle stesse.
 
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view post Posted on 12/6/2012, 08:22
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Forse è meglio restare solo sulle pistole e lasciare perdere le storie del sentite dire . Alla Beretta sicuramente sapranno cosa sia veramente successo e i veri motivi di tutte queste incongruenze , ma finora pare non siano interessati ad esporre i fatti veri.
 
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gorini1929
view post Posted on 12/6/2012, 08:43




CITAZIONE (maurizio77 @ 12/6/2012, 09:10) 
Attenzione, non ho detto che tutto era falso, inventato o frutto di fantasia, credo di aver scritto anche molto chiaro.
Del resto sono anch'io convinto che in ogni cosa bisogna andare a fondo,non soffermarsi alle prime cose lette o sentite in giro.
Non vorrei entrare nella parte di quella che è stata la Resistenza ne la sua parte politica, ma se già i numeri su quanti furono i veri Partigiani a quelli che salirono sul carro del Vincitore dopo il 25 Aprile e a quelli che ne richiesero lo Status negli anni successivi la cosa è EVIDENTE a molti.
Preferisco rimanere sulle Pistole, alla produzione, alle finiture, alla meccanica delle stesse.

Bhè ma se scrivi "storielle" e "Sicuramente qualcosa di vero c'è stato" parti sicuramente con un pregiudizio senza esser andato fino in fondo. I furti delle armi ci sono stati e anche in grandi quantità.
Qui i numeri non li fanno solo i "rossi" ma se dedicheresti del tempo a leggere i "mattinali" della GNR le relazioni dei Comandi tedeschi vedrai che ci sono conferme.

Sul fatto che preferisci rimanere sulle pistole, la produzione alle finiture ed alla meccanica, va bene, ma se ti limiti a non dare delle spiegazioni perchè come e quando tutto ciò accadde allora non si potrà capire fino in fondo ogni punto, anche quella è storia.

Purtroppo credo che forse non hai colto il messaggio del thread dato che tutto ciò era per confutare ciò che in quel periodo risulta essere abbastanza anomalo. Le informazioni reperite servono "in parte" a giustificare gli assemblaggi anomali di matricole, pezzi, ere ecc...


Per esempio il sottoscritto non era al corrente delle armi vendute nel periodo sett-dic 43 alla Romania e si parla anche di armi vendute all'Ungheria(? quest'ultimo da verificare se solo fucili o/e mitra). Quante furono (pistole e mitra)? Erano 34 o 35? Com'erano? che punzoni?........dove sono finite?

Sono domande che hanno una risposta, ma è da ricercare e con la dovuta perizia avere delle conferme, purtroppo le pistole da sole non possono dirti la loro storia, la devi ricercare e dedurre....<_<


CITAZIONE (carrista @ 12/6/2012, 09:22) 
Forse è meglio restare solo sulle pistole e lasciare perdere le storie del sentite dire . Alla Beretta sicuramente sapranno cosa sia veramente successo e i veri motivi di tutte queste incongruenze , ma finora pare non siano interessati ad esporre i fatti veri.

Qua non si parla del sentito dire, credo che non vogliate capire....
 
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maurizio77
view post Posted on 12/6/2012, 09:13




Probabilmente "qualcosa" abbiamo letto tutti, e non è mai abbastanza.

Il tutto perché "accadde" ed oggi è oggetto di discussione me lo chiedo e cerco di dare delle conclusioni più plausibili senza avere la convinzione che tutto sia sempre "giusto"
Ma hai forse pensato che certe "confusioni" matricolari di pezzi , assemblaggi, anomalie, non siano frutto di lavori fatti nel dopoguerra ad opera di Arsenali, militari, civili, armaioli, semplici contadini o qualsiasi altra persona ?
Probabilmente e con molta sicurezza ogni arma anomala " ha " la sua storia da raccontare.....
Credo di sì, che anche questo sia successo, quindi la confusione di cui tanto si parla sia frutto anche di questo e non tutto è rimasto scritto, per volontà o per altro, per volere o cause di forza maggiore, sia essa verità o meno.


 
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gorini1929
view post Posted on 12/6/2012, 10:34




CITAZIONE (maurizio77 @ 12/6/2012, 10:13) 
Probabilmente "qualcosa" abbiamo letto tutti, e non è mai abbastanza.


Ma hai forse pensato che certe "confusioni" matricolari di pezzi , assemblaggi, anomalie, non siano frutto di lavori fatti nel dopoguerra ad opera di Arsenali, militari, civili, armaioli, semplici contadini o qualsiasi altra persona ?
Probabilmente e con molta sicurezza ogni arma anomala " ha " la sua storia da raccontare.....

C'è un però, il tutto è accaduto già all'epoca, e per chi insegue le "notizie" è già un bel passo avanti.
Quindi, quando ci sono delle "incongruenze" e non giustificabili se non con un fatto storico bisogna capire quando queste accaddero.

Se una Beretta di indubbia provenienza avesse delle scritte originali ed incongruenti ci si dovrebbe domandare quando esse accaddero...
Se le modifiche (da verificare e giustificabili con fatti realmente accaduti) furono effettuate nel contesto del periodo storico stesso sarebbero "incongruenze" d'epoca, quelle di oggi sarebbero solo "taroccamenti"!
 
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gianni51
view post Posted on 12/6/2012, 12:41




ci sono scritti su trasferimenti di partigiani delle Fiamme Verdi dalla Vallecamonica a Gardone VT e a Collio per rifornirsi di armi beretta.
Testimonianza di mio padre e di mio nonno ferroviere su trasporto di armi caricate sotto il carbone della locomotiva a Iseo e scaricate a Cividate e da qui nascoste nei carretti pieni di letame consegnate ai partigiani.
 
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31 replies since 11/6/2012, 17:37   834 views
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