C-rations, Le razioni da combattimento delle truppe americane in Vietnam

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view post Posted on 6/11/2010, 14:29

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Ufficialmente conosciute come "Meal, Combat, Individual" ("MCI"), le "c-rations", o razioni da combattimento, costituirono l'alimentazione standard delle truppe americane impegnate in azione in Vietnam. Ogni razione forniva un apporto calorico di circa 1200 calorie ed era disponibile in 12 menù diversi divisi in tre sottotipi principali (B-1 Unit, B-2 Unit, B-3 Unit); ogni unità comprendeva un primo a base solitamente di carne, salsiccia o prosciutto con contorno di uova, pasta o verdure, una scatoletta contentente gallette dolci o salate, burro di arachidi, crema di formaggio, marmellata o cioccolata e un "dessert" costituito da un dolce o in alternativa macedonia e/o frutta sciroppata. Il contenuto di ogni razione era inoltre completato da un set di accessori che comprendeva fiammiferi, carta igienica, zucchero, sale, caffè liofilizzato, crema di latte in polvere, gomme da masticare e un pacchetto di sigarette (Camel, Chesterfield, Kent, Kool, Lucky Strike, Marlboro, Pall Mall, Winston e Salem, sigarette al mentolo ricercatissime dai militari sud-vietnamiti). Completava la dotazione un cucchiaio di plastica richiuso in una busta trasparente sigillata. Le razioni potevano essere consumate sia fredde che calde, opportunità questa che però si verificava assai raramente in Vietnam. A partire dal 1972 il pacchetto di sigarette venne eliminato dal set di accessori, probabilmente a causa di scrupoli "salutistici". Il peso completo di ogni razione era di circa 780 grammi il che obbligava in teoria il soldato americano a portarsi appresso circa 2,500 kilogrammi di razioni al giorno ripartite sui tre pasti principali; in realtà assai raramente le confezioni venivano consumate interamente e molto più spesso si tendeva a scartare o addirittura a buttare via il cibo che andava consumato previa cottura tenendo invece da parte le scatolette di carne di manzo o tacchino, gallette, frutta sciroppata e "dessert". Stando alle testimonianze dei soldati americani (i cui gusti culinari non sono comunque certo eccelsi) il sapore delle "c-rations" non era poi così malvagio ma ovviamente il menù finiva per diventare tremendamente monotono con il passare del tempo: anche per questa ragioni i soldati usavano portarsi sempre dietro una buona scorta di salsa di tabasco per insaporire maggiormente il cibo.

Ecco a voi, dunque, una delle prelibatezze preparate dallo chef dello Zio Sam: una "B-2 Unit" risalente al 1968 contenente un succulento piatto di "tagliatelle alla bolognese" ("Spaghetti with Ground Meat"). Confesso che ho rinunciato alla prova d'assaggio... :sick:

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La busta contente gli accessori e quella contenente il cucchiaino di plastica.

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Le tre scatolette che costituiscono la "B-2 Unit" contenenti appunto un piatto di spaghetti con carne, un tortino alle noci di pecan e una confezione di crackers con crema di formaggio.

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Sulla scatoletta di crackers si può leggere la data di confezionamento (o di scadenza?): novembre 1968.

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Un altro indispensabile accessorio che veniva fornito assieme alle "C-ration" (ma che, stranamente, non era incluso nelle confezioni individuali...) era questo piccolo apriscatole pomposamente denominato "Opener, Can, Hand, Folding Type 1" ma assai più comunemente denominato "P38 opener" perchè, si dice, con questo attrezzino occorreva effettuare 38 incisioni per aprire una scatoletta... Questo piccolo apriscatole era talmente indispensabile che solitamente veniva portato appeso alla catenella delle piastrine di riconoscimento per evitare di smarrirlo... anche perchè non tutti i soldati erano così "machi" da aprire le lattine con il coltellaccio di Rambo!

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Edited by rip-stop - 18/4/2011, 15:37
 
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ilcontesergio
view post Posted on 6/11/2010, 14:56




CITAZIONE (rip-stop @ 6/11/2010, 14:29) 
Confesso che ho rinunciato alla prova d'assaggio... :wacko:

E te credo :shifty: Confezionata nel '68 o nella milgiore delle ipotesi scaduta nel '68 :sick:
Scherzi a parte, interessante reportage; non nè avevo mai vista una dell'epoca "Guerra del Vietnam"
 
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view post Posted on 6/11/2010, 18:27
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Complimenti rip, a scanso di essere monotono veramente un pezzo di interesse notevole e un gradito "pezzo" sulle C ration. Portare a spasso nella giungla 2 kg e passa per mangiare era veramente eccessivo, senza calcolare che buona parte del peso era "to get" o perchè involucro o perchè cibo non gradito. Il burro d'arachidi e la crema di formaggio dello Zio Sam li ho mangiati in Albania, spalmati su pane albanese cotto in forno da campo cinese..uno schifo..il burro di arachidi è dolce e grasso e ha un gusto inadatto ai nostri palati, la crema di formaggio era tale di nome, di gusto poteva essere crema di..qualsiasi cosa, avevamo anche avuto una specie di tavoletta composta da frutta secca e noci, nocciole gnam gnam..questa era davvero buona. Ovviamente non si trattava di C ration, ma di buste tratte dalle razioni americane dell'epoca (1999). Anche le razioni nostrane hanno un po' lo stesso difetto pesano molto, sono molto ingombranti e sono in parte immangiabili (i primi sono disgustosi).
Viene spontaneo ricordare la logistica primitiva dei viet il cui pasto principale era costituito da riso e pesce secco..tra l'altro ho letto da qualche parte che le c ration erano una sorta di tracciatura che seguiva i reparti USA sia per le scatolette e le buste varie che non sempre venivano interrate bene sia per l'odore delle persone e degli escrementi che si distaccava dall'ambiante circostante ed era percebile ai nasi orientali...così l'ho comprata!!

Un caro saluto e un grazie di cuore per precisione e l'interesse degli argomenti che porti all'attenzione del forum

giacomo
 
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view post Posted on 6/11/2010, 21:05

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Effettivamente tra le "c-ration" epoca Vietnam e le razioni MRE ("meal ready to eat") attuali non sembra che l'esercito americano abbia fatto molti passi avanti quanto al miglioramento del menù... :P

Per altro, quand'ero in protezione civile ho avuto modo anch'io di gustare i manicaretti delle razioni "K" dell'esercito italiano: a parte il cioccolato (veramente squisito) tutto il resto è finito in... collezione!

Come giustamente hai fatto notare, i soldati americani non brillavano quanto a "coscienza ecologica": scatolette, rifiuti ed avanzi venivano il più delle volte abbandonati sul terreno senza troppo riguardo e finivano ovviamente per marcare in maniera indelebile il territorio sopra il quale erano passate le unità della fanteria USA; non che ai soldati dello Zio Sam importasse molto, ma ovviamente tutto il materiale, soprattutto la latta delle scatolette, veniva pazientemente recuperato dai guerriglieri Viet-Cong e riutilizzato ai fini bellici in svariate e ingegnose maniere. Bisogna infine dire che le "c-rations" erano utilizzate alla stregua di vere e proprie razioni d'emergenza, più che altro nella preparazione della colazione del mattino e nel pasto serale: in tutti gli altri casi e ogni volta che era possibile le truppe venivano rifornite direttamente dagli onnipresenti elicotteri che insieme ai rimpiazzi, alle munizioni, ai rifornimenti e alle batterie radio trasportavano le marmitte contenenti cibo caldo ("B-ration" costituite in gran parte da alimenti conservati, liofilizzati e reidratati) destinati il più delle volte a costituire il pasto principale delle unità in azione o di quelle dislocate nelle innumerevoli "firebase" create dal nulla in mezzo alla giungla.

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Edited by rip-stop - 6/11/2010, 22:22
 
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mad&max
view post Posted on 7/11/2010, 12:23




Molto interessante! mi è capitato di leggere qualcosa a proposito sui fascicoli di NAM. E' possibile avere una foto dell'apriscatole fuori dalla sua confezione? Credo che in casa mia "gira" un oggetto simile.
Grazie.
 
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view post Posted on 7/11/2010, 19:21

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Dovrei avere uno di questi "affarini" da qualche parte ma non mi ricordo più dove... In ogni caso inserico un'immagine tratta dal web che consente tra l'altro di confrontare l'apriscatole "P-38" con il modello successivo "P-51" che è di dimensioni leggermente più grandi e presenta alcune differenze nel disegno di alcuni particolari come la posizione del forellino per il passaggio della catenina e le nervature centrali.

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mad&max
view post Posted on 8/11/2010, 17:07




Grazie per le foto rip-stop.
Quello che gira per casa non è fatto così. Non ha il buco e nemmeno le nervature ed è di colore grigiastro.
Senza passare da rompiscatole(o apri :D ) sapresti dirmi se l'esercito italiano usava qualcosa di simile?
Se non postavi questo articolo non mi sarebbe nemmeno mai venuto in mente che può essere di origine militare.:unsure:
L'ignoranza. <_<
Grazie.
 
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view post Posted on 8/11/2010, 18:37

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Non me ne intendo di materiale italiano ma ritengo che questo tipo di apriscatole sia stato poi più o meno copiato dappertutto anche per il mercato civile; mi ricordo che me n'ero capitato uno molto simile in un set di posate da campeggio.

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7 replies since 6/11/2010, 14:29   1288 views
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