Quasi a proseguire il post del Taranto..
Recentemente ho acquistato una superba cartolina dell'incrociatore Bari scattata a Venezia nei primi anni trenta, la nave ha l'aspetto "germanico" non essendo ancora stata sottoposta ai grandi lavori del 1934 che ne modificheranno la siluette in seguito allo sbarco del fumaiolo prodiero. Il Bari, una delle navi tedesche attribuiteci dagli accordi di pace, come il Taranto, fece parte della Forza Navale Speciale, e insieme al Taranto avrebbe dovuto fornire appoggio allo sbarco a Malta, mai realizzato. Il Bari svolse in effetti una certa attività di appoggio di fuoco nel corso di sbarchi, ma si trattava di operazioni a modesto contrasto...o nullo.
Spero di far cosa gradita condividendo l'immagine e una breve scheda ricavata dal volume "Gli Incrociatori Italiani" pubblicato dall'Ufficio Storico della Marina Militare.
Cari saluti giacomo
Regio Incrociatore Bari
Ex Pillau (Marina Imperiale Tedesca)
Motto “Signum victoriae victoriam teneat”
Cantiere: Schichau – Danzica Impostazione aprile 1913 Varo 11 aprile 1914 Ceduto 19 settembre 1920 In servizio 21 gennaio 1924 Radiazone 27 febbraio 1947
Dislocamento: normale 4.000 tonn. pieno carico 5.252 tonn.
Dimensioni: lunghezza f.t. 135,3 metri
larghezza: 13,6 metri
immersione normale: 5,3 metri a pieno carico 6 metri
Apparato motore: 6 caldaie a tubi d’acqua a combustione a carbone tipo Yarrow,
4 caldaie a tubi d’acqua a combustione a nafta tipo Yarrow
2 motrici a turbina tipo Melms&Pfenninger
Potenza: 28.000 HP
Velocità: 27,5 nodi
Combustibile: 80 tonn. carbone + 250 tonn. nafta
Autonomia: 4300 miglia a 12 nodi
Armamento: 8 – 150/45, 2 - 88/45, 2 tls. 500 mm., 120 mine
Protezione: orizzontale 40 mm
artiglierie 50 mm
torrione 75 mm
Equipaggio: 15 ufficiali + 398 sottufficiali e marinai
Nel 1912 la Marina Imperiale Russa ordinò ai cantieri Schichau di Danzica due incrociatori leggeri da 4.000 tonnellate. Impostate nel 1913 con i nomi di Muraiev Amurski e Admiral Newelskoi vennero incorporati dalla Marina Imperiale Tedesca allo scoppio della Prima Guerra Mondiale con i nomi Pillau ed Elbing. L’Elbing venne affondato il 1 giugno 1916 nel corso della seconda fase della battaglia dello Jutland. Assegnato all’Italia alla fine del conflitto venne incorporato dalla Regia Marina col nome Bari, nel ruolo di esploratore e riclassificato nel 1929 incrociatore.
I pezzi da 88 vennero sostituiti con tre pezzi antiaerei da 76/40. Nel 1934 venne sottoposto ad un ciclo di lavori destinati ad adattare la nave al servizio coloniale. Le caldaie a carbone e il fumaiolo prodiero vennero smontati e lo spazio ricavato venne destinato a ricavare ampi alloggiamenti e a potenziare le riserve di nafta e acqua. L’armamento venne potenziato con l’installazione di due mitragliere antiaree da 13,2 mm.
La nave si trasferì in Mar Rosso rimase presso il Comando Superiore Navale in A.O.I. fino al maggio del 1938 quando venne sostituita della RN Eritrea.
Prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale venne nuovamente sottoposto a lavori volti a potenziare la difesa anti aerea.
L’incrociatore prese parte all’occupazione di Cefalonia nel maggio 1941, effettuo numerose operazioni di bombardamento contro costa in Adriatico e nell’Egeo. Nel novembre 1942 appoggiò gli sbarchi italiani a Bastia nel quadro dell’occupazione della Corsica.
Il 28 giugno del 1943 mentre si trovava a Livorno, venne gravemente colpito durante un bombardamento americano, Ulteriori gravissimi danni furono procurato dopo l8 settembre per renderlo inservibile.