Durante la campagna d'Italia le forze Anglo-Americane risalendo lungo la penisola, si trovarono a fronteggiare due grosse line di sbarramento la Linea Gustaf e la Linea Gotica, costituite principalmente dai Tedeschi e da alcuni reparti della RSI per la Gotica, tra tutti la Moterosa e la San Marco .
La tattica dei Tedeschi comandati da Kesselring consisteva nella ritirata combattuta, cioè pur sapendo che non avrebbero potuto impedire l'avanzata alleata nel ventre molle del'asse, l'obbiettivo era quello di rallentare e infliggere quante più perdite possibile alle forze contrapposte.
La linea Gotica ebbe il nome voluto da Hitler in persona, nome che fu poi cambiato in Linea Verde, quando si intuì quali effetti politico propagandistici negativi ci sarebbero stati se gli alleati avrebbero oltrepassato quell'ultimo sbarramento.
La prima Linea Gotica era composta da una linea di sbarramenti, fortificazioni, bunker, fossati anticarro,filo spinato, mortai, cannoni e mitragliatrici che si protraeva orizzontalmente da una parte all'altra d'Italia per circa 300 chilometri, da Massa Carrara a ovest sino a Pesaro sull'Adriatico.
Il territorio montuoso dell'appenino centro settentrionale consentiva di concentrarsi principalmente sullo sbarramento dei valici naturali, presenti da sempre sull'Adriatico e sul Tirreno.
Le battaglie sulla Gotica furono molto cruente in quanto strategicamente rappresentava l'ultimo sbarramento possibile prima dell'accesso diretto alla Pianura Padana e quindi l'ultimo in ordine fisico e temporale per la difesa delle zone costituenti la Repubblica Sociale Italiana e poi di conseguenza per le vie d'accesso meridionali alla Germania con il passo del Brennero e ad est per l'Europa orientale e per la Jugoslavia, dove gli alleati volevano arrivare il prima possibile per evitare l'influenza dei Sovietici sul Mediterraneo.
In soldoni possiamo affermare che le battaglie sulla gotica furono le ultime grosse battaglie Italiane di una guerra ormai perduta.
L'operazione Olive che portò allo sfondamento della prima Linea Gotica sull'Adriatico, nel territorio che comprende la provincia di Pesaro dal fiume Foglia fino al all'ingresso nella Romagna avrebbe portato le forze anglo americane fino al Marecchia e poi ancora verso nord con la cruenta battaglia di Rimini e Ravenna, avvenne nell'estate-autunno del 44.
La parte occidentale e centrale della gotica furono oltrepassate solo nella primavera successiva. Un ruolo centrale sembra che lo ebbero anche i partigiani, costituendo un'importante ponte di collegamento durante tutto l'inverno piovoso nel fango e nel freddo dell'appennino, nonché per i combattimenti e le numerose azioni di sabotaggio che seppero infliggere alle forze dell'Asse.
Fin qui sono andato quasi completamente a braccio ma dal punto di vista personale per me la gotica è fatta anche di innumerevoli schegge mai conservate, trovate nei campi dei nostri dolci colli o sulle sponde del fiume, fiume dove noi andavamo, quando ancora si poteva, a fare il bagno. Di racconti più o meno enfatizzati e carichi di convinzioni personali su quel Tedesco o su quell'inglese, che poi magari era un Canadese.
Di ricordi sbiaditi, di ritrovamenti fortuiti e occultamenti voluti, per impedire chissà quale probabile incidente, ricordi che ancora oggi non so bene decifrare, per capire se sono solo fantasie di un bambino, ricordi veri annacquati o solamente sogni.
Per me la gotica o meglio, retaggio della gotica, erano anche quei mille circoli arci, quei vecchi testardi e arrabbiati di una terra rossa per tradizione con i suoi operai e i suoi contadini, con i manifesti del PCI ovunque. Quelle casematte riuutilizzate a capanni e a ripari per i cacciatori.
Ricordi, come quel pollaio del contadino a 50 metri da casa mia, dove noi puntualmente andavamo a "fregare" le uova da bersi fresche, pollaio che venne di punto in bianco isolato con tanto di artificieri e carabinieri, perché durante la costruzione dall'ennesimo palazzo a 6 piani, saltò fuori che li sotto trovarono un bunker Tedesco.
Ancora oggi mi piange il cuore constatare che nonostante le mie ripetute insistenze, non riuscii in quei giorni a convincere i miei amici ad andarci di notte, chissà quali scoperte avremmo potuto farci la dentro.
L'ultimo ricordo non mio e non ancora sfuocato dal tempo, è quello che mi ha raccontato un vecchietto, uno strano tipo che ho incontrato l'altro giorno quando sono andato a visitare il cimitero Alleato di Gradara, tra Marche e Romagna, che ospita più di 1100 Anime, le anime dei combattenti caduti durante quei giorni di guerra.
Mi ha raccontato di quando sua mamma lo mandava a prendere il pane in quei forni che si usavano in campagna, mandava lui per fare in modo che i Tedeschi vedendolo bambino non l'avrebbero derubato, <<
quando andava la mamma>>diceva <<
era scontato che la pagnotta non arrivava mai a casa....un bomba>> mi disse <<
l'ultimo giorno fece a pezzi quei poveri soldati e io li vidi da qui a li...">>
Quelle che vi mostro sono le foto di 2 cimiteri alleati sulla Gotica Orientale e quelle di un monumento a Tavullia, che ricorda le gesta del primo sfondamento sul fiume Foglia, mancano quelle del cimitero di Coriano di Rimini, quelle del cimitero sulla superstrada tra San Marino e Rimini e quelle di Riccione, va ricordato anche il cimitero Tedesco al passo della Futa nell'appennino tosco-emiliano che accoglie più di 30.000 anime dei Tedeschi, provenienti da più di 2000 comuni Italiani, non ultimi vanno ricordati anche quelli che non ebbero mai una degna sepoltura, che sono ancora li, dei quali non si sa neppure il nome e che sono tantissimi.
Un svitato dice che in questi campi se ascolti bene il vento forse puoi trovare qualche cosa che riconduce a quegli uomini, non so se sia vero, forse ha solamente preso ispirazione dalla famosa canzone di De Andrè sui papaveri e Piero, ma se guardi quei papaveri, queste case diroccate, quei campi arati, e vuoi pensare a quegli uomini, un momento di raccoglimento è d'obbligo.
Cimitero Alleato Di Gradara in provincia di Pesaro visibile a sx sull'autostrada tra il casello di Cattolica e Pesaro (PU) più di 1100 animeMonumento a ricordo del primo sfondamento della Gotica tra Borgo S. Maria e Tavullia provincia di Pesaro (PU)
"La iniziale scoperta di difese superficialmente guarnite e di un ponte stradale intatto sopra una trincea anticarro portarono alla decisione da parte del General Maggiore B.M. Hoffmeister e dello staff Alleato di cancellare l'attacco previsto e di sfondare immediatamente le difese avanzate della L.G. La sera del 30 agosto il reggimento Perth 11 Brigata Fanteria, divenne la prima unità a infrangere la L.G., quando la compagnia "D" catturò il punto 111 con un assalto all'arma bianca fiancheggiata dalla "A" Coy e assediando il punto 147.
Queste iniziali conquiste furono messe a frutto il 31 agosto da unità della 1° Div. Fanteria Canadese e dalla 5° Div. Corazzata Canadese, il reggimento carri audacemente avanzò ed assediò il punto 204, la posizione perno della Linea Gotica. Quella sera i carri armati del Perth e del Lord Strathcona's ( 5 Brigata Corazzata Canadese) rilevarono la British Columbia Dragons e tennero il punto 204 contro tre decisi contrattacchi del 4 Rgt. Paracadutisti (Fallschirmjager) supportati dai carri armati del 26 Rgt. Panzer.
Per il valore mostrato al punto 204 il Tenente Col. W.W. Reid fu insignito della Distingued Service Order.............
Cimitero Alleato di Montecchio in provincia di Pesaro (PU) più di 500 anime.Il primo ministro britannico Winston Churchill (al centro) e il generale Alexander (sulla sinistra) assieme ad altri ufficiali inglesi, assistono all'avvio delle operazioni dell'8ª armata sul fiume Foglia (PU) il 25 agosto 1944.
Edited by itaca84 - 27/2/2014, 17:13