Secondo i piani degli Alleati, compito fondamentale delle truppe paracadutate nelle prime ore dell'invasione era di eliminare qualsiasi protezione potenzialmente pericolosa per gli uomini della fanteria che sarebbero sbarcate dopo qualche ora su Utah Beach.
Come si può notare da questa semplice mappa illustrativa, mentre l' 82^Aviotrasportata aveva come obiettivo principale la conquista della città di St.Mere-Eglise, la 101esima era stata invece paracadutata nell'immediato entroterra a metà strada tra Utah Beach e la città di Carentan, che sarebbe poi stata protagonista di dure lotte nei giorni successivi.
Le operazioni aviotrasportate iniziarono con le truppe inglesi della 6^Divisione Aviotrasportata, che si lanciarono pochi minuti dopo la mezza notte, seguiti poi dopo poco dalle truppe statunitensi!
L'82ª e la 101ª aviotrasportate furono meno fortunate. In parte a causa dell'inesperienza dei piloti ed in parte a causa delle difficili condizioni del terreno (vaste zone della penisola del Cotentin erano state deliberatamente allagate e rese paludose dai tedeschi proprio per ostacolare eventuali operazioni di truppe paracadutate) al momento dell'atterraggio si trovarono sparpagliate su un'area larga decine di chilometri. Alcuni paracadutisti, lanciatisi troppo tardi, caddero in mare, molti invece finirono nelle zone intenzionalmente allagate dal nemico. Dopo ventiquattro ore solo 3.000 uomini della 101ª erano riusciti a radunarsi. Molti continuarono a vagare da soli o in piccoli gruppi e a combattere dietro le linee nemiche per giorni. Un battaglione dell'82ª, invece, riuscì ad occupare il villaggio di Sainte-Mère-Église per alcune ore la mattina del 6 giugno, dandogli il diritto di ritenersi il primo paese liberato nel corso dell'invasione.
L'operazione Chicago fu il nome con il quale si indicò l'operazione che prevedeva i lanci della 101esima durante il D-Day...
Gli obbiettivi primari da ottenere erano i seguenti:
conquistare e tenere le quattro strade provenienti dalla spiaggia (Uscite), che sarebbero state usate dalla fanteria e dai corazzati per avanzare nell'entroterra della penisola;
-distruggere una batteria artiglieria pesante a Saint-Martin-de-Varreville e un complesso di edifici, codificato WXYZ, a Les Mézières (poco lontano da Saint-Martin-de-Varreville);
-catturare la chiusa di La Barquette;
-distruggere i ponti sul fiume Douve;
-organizzare una linea difensiva per proteggere il fianco meridionale della testa di ponte a Utah Beach
Ovviamente all'interno della Divisione questi obbiettivi erano stati opportunamente divisi, in maniera che ogni reggimento e ogni battaglione avessero i loro precisi compiti!
Si formarono così 3 zone di lancio...la DZ A presso St.Martin de Varreville, la DZ C presso Hiesville e la DZ D presso
Angovielle-au-Plain...a Hiesville era prevista anche una zona di atterraggio per alianti, denominata LZ E...
DROP ZONE A
La prima ondata di paracadutisti fu lanciata sulla Zona di Lancio A, la più settentrionale delle tre. Gli errori di navigazione e la mancata segnalazione dei radiofari causarono il primo errore. Anche se il 2º Battaglione del 502º si lanciò come un'unità compatta, finì sulla zona sbagliata mentre il suo comandante, il tenente colonnello Chappuis finì nel luogo esatto. Chappuis e i pochi uomini che incontrò a terra riuscirono comunque a catturare la batteria costiera rimessa in attività dopo essere stata colpita da un bombardamento aereo.
La maggior parte del 502º si riunì vicino a Utah Beach. I comandanti del 1º e del 3º Battaglione, rispettivamente il tenente colonnello Cassidy e il tenente colonnello Robert G. Cole, presero il comando di due piccoli gruppi e completarono le loro missioni. Il gruppo di Cassidy prese Saint-Martin-de-Varreville alle 06:30, inviando poi una pattuglia guidata dal sergente Summers a prendere il controllo dell'edificio "WXYZ", una caserma a Les Mézières, e a creare una sottile linea difensiva tra Foucarville e Beuzeville. Il gruppo di Cole si diresse durante la notte dai pressi di Sainte-Mère-Église fino alla batteria d'artiglieria tedesca a Varreville, proseguendo poi e catturando l'Uscita 3 di Utah Beach alle 07:30. Essi tenerono le posizioni per tutta la mattina finché non furono raggiunti dalle truppe sbarcate sulla spiaggia. Entrambi i gruppi trovarono l'Uscita 4 protetta dall'artiglieria tedesca e Cassidy riuscì ad avvertire la 4ª Divisione di Fanteria di non procedere nell'entroterra attraverso quella strada.
In questa celebre foto, vediamo una delle primissime foto della mattinata del D-Day raffigurante soldati del 2 Plotone, Compagnia C, 502PIR...
Le prime unità iniziano a riunirsi dopo i lanci sbagliati...
I primi combattimenti in campagna e nei piccoli centri cittadini...
Soldati tedeschi appena fatti prigionieri dai paracadutisti USA fuori St.Martine de Vareville.
DROP ZONE C
La seconda ondata, ovvero il 506º Reggimento, si lanciò sulla zona C a un chilometro e mezzo a ovest di Sainte-Marie-du-Mont. Il lancio fu molto sparso a causa delle nubi e del fuoco contraereo durato per sedici chilometri. Tre degli 81 C-47 furono abbattuti prima o durante il lancio dei paracadutisti. Uno di questi, pilotato dal tenente Muir prese fuoco: Muir riuscì a tenere l'aereo finché i soldati non si fossero lanciati, poi morì schiantandosi a terra. Per tale azione ricevete postumo la Distinguished Service Cross. Nonostante le avversità il 1º Battaglione si lanciò con abbastanza precisione sulla zona C, infatti due terzi del reggimento, compreso il colonnello Sink, riuscirono a raggrupparsi velocemente.[5]
Il 2º Battaglione,[6] per la maggior parte saltato troppo a ovest vicino Sainte-Mère-Église, si riunì presso Foucarville sulla punta settentrionale dell'area assegnata alla Divisione. Il battaglione si scontrò con i tedeschi a metà pomeriggio, lungo la strada di Le Chemin, vicino Houdienville, scoprendo poi che la 4ª Divisione aveva già preso possesso dell'Uscita che il battaglione stava cercando di conquistare.
Il 3º Battaglione del 501º Reggimento,[7] si lanciò finendo in un'area più ampia di quella prevista ma riuscì a riorganizzarsi e si diresse, assieme al maggior generale Taylor a Pouppeville, per prendere possesso dell'Uscita da Utah Beach, giungendo alle 06:00.[8] Dopo una battaglia casa per casa durata sei ore contro unità del 1058º Reggimento Granatieri tedesco, il battaglione riuscì a conquistare il proprio obiettivo poco prima dell'arrivo delle truppe dalla spiaggia.
DROP ZONE D
La terza ondata incontrò un duro fuoco contraereo, perdendo sei velivoli. Nonostante ciò il lancio fu accurato, con novantaquattro su centotrentadue lanci nella zona designata, o nei pressi di quest'ultima. La zona di lancio però era tempestata dal fuoco di mitragliatrici e mortai tedeschi che causarono serie perdite alle truppe americane. Tra le vittime vi furono due dei tre comandanti dei battaglioni paracadutati sulla zona D.[9]
Il comandante di battaglione rimasto, il tenente colonnello Ballard, raggruppò duecentocinquanta paracadutisti e avanzò verso Saint-Côme-du-Mont, per distruggere il ponte sul Douve. A meno di un chilometro dall'obiettivo i soldati americani furono fermati da elementi del 3º Battaglione, 1058º Reggimento Granatieri tedesco, presso Les Droueriers. Un altro gruppo di cinquanta uomini, raggruppato dal maggiore Allen, attaccò la stessa area da est, a Basse-Addeville, ma fu anch'esso respinto.
Il colonnello Johnson, comandante del 501º Reggimento, raggruppò centocinquanta uomini e catturò il principale obiettivo, la chiusa a La Barquette, alle 04:00. Dopo stabilito le posizioni difensive, Johnson tornò alla zona di lancio e raggruppò altri cento uomini, incluso il gruppo di Allen, per difendere la testa di ponte. Nonostante il fuoco navale dell'incrociatore americano USS Quincy, gli uomini di Ballard non riuscirono a conquistare il ponte sul Douve né a riunirsi con Johnson e i suoi uomini.
Il capitano Shettle, del 3º Battaglione, 506º Reggimento, raggruppò nel frattempo un plotone di uomini e raggiunse un altro obiettivo, ovvero conquistare due ponti pedonali a La Porte, verso 04:30, e attraversarli, posizionandosi sul lato est. Quando le loro munizioni cominciarono ad esaurirsi, dopo aver messo fuori uso diverse postazioni di mitragliatrici tedesche, il plotone ripiegò a ovest, riattraversando i ponti pedonali. Ben posizionati nell'oscurità della notte, riuscirono a respingere un gruppo di tedeschi che avevano tentato di attraversare i ponti.
Edited by WW2 - 18/5/2013, 17:39