MAB 38 -Moschetto Automatico Beretta-, Modello 1938

« Older   Newer »
  Share  
itaca84
view post Posted on 29/12/2012, 11:52




Kanister Calamandrei forse non è il più ferrato in materia di armi sa sparo ma ti posto un paio di pagine, me le sono andato a rileggere
per vedere se sbagliavo io o meno..
Considerate che queste armi si trovano al museo storico di Tirana - Albania, le ho fotografate una ad una per l'indubbio interesse che noi
tutti abbiamo per questa arma ( io in particolar modo per la sua lama! ) .

Breve OT :
Mi ha fatto un certo dispiacere vedere che nelle didascalie non è mai apparso il modello dell'arma e/o lo stato produttore ecc..
L'unica cosa che troverete se verrete al museo è la scritta "Arma appartenuta a Tizio Caio ecc..Personaggi attori della liberazione dal Nazifascismo
che poi sono andati ad ingrossare le file del regime comunista di Enver Oxa (Uno doi più brutali, chiusi, longevi e repressivi al mondo)
La cosa mi ha fatto un poco inca... e sono andato a rivedermi bene tutto lo spazio che hanno dedicato all'occupazione Italiana ed ai vari eventi,
vi dico questo perchè? Perchè da Italiano vedere moltissimo materiale nostrano che nel bene e nel male ha fatto la storia di questro e del nostro paese,
senza didescalie dedicate e senza riferminenti a chi le ha prodotte
e portate in Albania non mi ha fatto piacere.

38beretta001
 
Top
view post Posted on 29/12/2012, 12:15


Group:
UTENTE
Posts:
2,464

Status:


CITAZIONE
Avete fatto caso che entrambi gli esemplari hanno la sicura aggiuntiva a traversino sopra il grilletto della raffica?

Che vista! Io non li vedo nemmeno ora.

Guarda bene il bordo della calciatura in corrispondenza del grilletto posteriore, noterai che c'è uno scasso.

Per quanto riguarda le qualità di questo mitra, ci sono pro e contro. Tra i pro, la grandissima cura costruttiva, che si traduceva in grande robustezza e affidabilità. Poi, sempre tra i pro, c'è la versatilità di poter disporre di caricatori da 10, 20 e 40 colpi, a seconda delle necessità operative.
Tra i "contro", sempre la grandissima cura costruttiva, nemica della produzione di massa. Il notevole ingombro inoltre, proprio di un fucile, quando invece un'arma del genere era più idonea ad assalti e colpi di mano, dove erano richieste maggiori doti di compattezza e maneggevolezza. Infatti, se avrete modo di leggere il libro "battaglione lupo" di Guido Bonvicini scoprirete che tra i reparti della Rsi si levavano numerosi commenti di invidia quando arrivavano in linea sul fronte del Senio, con il contagocce e generalmente per i soli sottufficiali, quei "meravigliosi mitra compatti" (così venivano definiti) che erano poi i 38/42 e Fnab 43.
A parte questo, lo trovo semplicemente bellissimo. Spara che è una meraviglia, sembra di utilizzare un soft air da quanto è controllabile.
 
Top
view post Posted on 29/12/2012, 14:14
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
13,953

Status:


CITAZIONE (Ruggero.pettinelli @ 29/12/2012, 12:15) 
Guarda bene il bordo della calciatura in corrispondenza del grilletto posteriore, noterai che c'è uno scasso.

Grazie, so dove cercare, il problema è che proprio non li vedo.... anzi, non CI vedo.

CITAZIONE (itaca84 @ 29/12/2012, 11:52) 
Kanister Calamandrei forse non è il più ferrato in materia di armi sa sparo ma ti posto un paio di pagine, me le sono andato a rileggere
per vedere se sbagliavo io o meno..

Se guardi il tipo di fori sul copricanna noterai che il riferimento che metti è effettivamente ad un Mod. 38. All'introduzione dei fori tondi, a cui corrispose anche qualche piccola modifica interna, la denominazione diverrà poi Mod. 38A (qualcuno avanza l'ipotesi che A stia per Africa, dato che erano destinati alla PAI - Polizia Africa Italiana), ma è un dato da chiarire.

CITAZIONE (WW2 @ 29/12/2012, 11:11) 
Grazie Kanister per le puntualizzazioni!! :D :D
Qui di devo pensare che più si risaliva lo stivale e più Beretta scendevano,giusto!? :P

Non vorrei sbagliarmi e insistere inutilmente con questa mia convinzione,ma mi sembra che la Nembo post-armistizio creata dal Generale Basso raccattando qua e la i vari sbandati di quei giorni,durante le operazioni in Corsica erano equipaggiati con questi moschetti automatici( ;) ),e lo erano anche sotto Utili quando 500 paracadutisti destinati a diventare il 185^ reparto arditi paracadutisti si unirono al I Raggupamento(la prima formazione ufficialmente in lotta con gli Alleati contro la Germania)! :)

Indubbiamente alcuni reparti derivanti da quelli esistenti prima del settembre 43 saranno stati armati con ciò che passava il convento di allora e certamente tutto ciò che poteva essere trovato veniva inviato in linea, sia vecchie giacenze in caserme che nuove catture, tuttavia se pensi che sotto controllo tedesco nel marzo 1945 venivano ancora prodotti al Nord circa 30.000 MAB al mese ti rendi conto che quelle esistenti al Sud erano una goccia nel mare.
 
Top
view post Posted on 29/12/2012, 14:51
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,268
Location:
Bitonto (BA)

Status:


Su questo indubbiamente non ci piove!! ;)
 
Web  Top
AntonioMartino94
view post Posted on 29/12/2012, 18:05




se fosse stata fornita all'esercito fin dall'inizio della guerra....
 
Top
view post Posted on 29/12/2012, 18:21
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
13,953

Status:


CITAZIONE (AntonioMartino94 @ 29/12/2012, 18:05) 
se fosse stata fornita all'esercito fin dall'inizio della guerra....

Avremmo avuto comunque gli stessi generali e gli stessi ammiragli.......
 
Top
Ciccio49
view post Posted on 29/12/2012, 19:53




Prescindendo dalla bellezza ed efficienza della magnifica famiglia dei MAB non se ne può parlare come di un'arma di interesse generalizzzato per la fanteria di linea . Il mitra in genere è infatti un'arma da scontri ravvicinati , azioni di terrorismo e guerriglia , combattimenti casa casa , rastrellamenti urbani e non , irruzioni etc.e non è idoneo per le classiche tattiche militari . Utilizza infatti una modesta cartuccia , eccellente in arma corta , ma del tutto inadeguata ad impegnare obbiettivi modestamente distanti e/o con protezione anche solo leggera . Non è neanche possibile utilizzarlo per il lancio di granate o artifizi e la posizione del caricatore , generalmente verticale salvo eccezioni , non rende agevole il classico tiro di fanteria in posizione prona . Nel dopoguerra furono improvvidamente armati di Mab gli assaltatori che spernacchiavano raffiche di relativamente deboli 9M38 cercando di impegnare con scarso successo il "nemico"a 200 metri .Poi , finalmente , si imboccò la via del fucile d'assalto introducendo il BM 59 che per me , e non solo per me , è la migliore rielaborazione in chiave fucile d'assalto del vecchio Garand .
Il mitra non è del tutto morto in ambito militare ed è tuttora impiegato per compiti di nicchia che non seguono le dottrine della tattica . Per esempio mi risultano armati di Franchi LF57(Il San Luigi!)i militari del Comalp e PM12S ed HKMP5 sono armamento di reparto per particolari unità che operano in modo atipico per compiti speciali .
 
Top
AntonioMartino94
view post Posted on 29/12/2012, 20:56




CITAZIONE (kanister @ 29/12/2012, 18:21) 
CITAZIONE (AntonioMartino94 @ 29/12/2012, 18:05) 
se fosse stata fornita all'esercito fin dall'inizio della guerra....

Avremmo avuto comunque gli stessi generali e gli stessi ammiragli.......

Certamente ma la differenza in combattimento tra il glorioso 91 e il Mab penso ci sia... È come se i russi avessero combattuto sempre col mosin nagant senza ppsh
 
Top
view post Posted on 29/12/2012, 21:15
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
13,953

Status:


CITAZIONE (AntonioMartino94 @ 29/12/2012, 20:56) 
CITAZIONE (kanister @ 29/12/2012, 18:21) 
Avremmo avuto comunque gli stessi generali e gli stessi ammiragli.......

Certamente ma la differenza in combattimento tra il glorioso 91 e il Mab penso ci sia... È come se i russi avessero combattuto sempre col mosin nagant senza ppsh

Direi che il paragone non calza bene: i russi erano costretti ad assalti di massa, con i commisari politici che sparavano senza remore sui renitenti, per questo hanno avuto milioni di morti.
Se non altro noi avevamo un po' di cura in più della vita umana, cosa che si traduceva in una maggiore cautela da parte degli ufficiali, cautela che in molti casi si poteva confondere con la paura, indipendentemente dalle armi utilizzate.
 
Top
view post Posted on 29/12/2012, 21:18
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,043

Status:


So d’essere OT. Me ne scuso, ma consentitemi ugualmente di dire la mia.
Sulle qualità tecniche del MAB credo che nessuno possa eccepire.
In altrettanta misura credo che tutti possono concordare sul fatto che ogni arma debba trovare il suo giusto impiego.

Ho già raccontato di quando ho visto fare copertura con lo STEN a 200 metri di distanza, mentre quelli che facevano l’irruzione erano dotati di k98.

Abbiamo anche commentato le affermazioni di Bocca, che considerava lo Sten uno sparabarattoli. Giustissimo. E' stato impiegato per contrastare una colonna nemica che avanzava in fondo valle.

Un calibro 9 x 19, sparato con le tre armi classiche che durante la resistenza andavano per la maggiore, STEN, MP40, MAB38, ha un impiego utile ad una distanza non superiore ai 50 metri.

Queste armi erano utilissime in caso d’imboscata a distanza breve. In irruzione in ambiente chiuso. Oppure, immagino ma mai verificato personalmente, in attacco diretto a postazione nemica.

La maggior parte dei partigiani aspirava al possesso di un’arma automatica, non per le sue qualità intrinseche, ma prevalentemente per una questione di prestigio. Se possiedi un “mitra” sei uno che vali!

Nelle varie operazioni a cui avevo partecipato, soltanto rarissime volte ho visto usare il MAB spallato. Mai ho visto sparare con lo Sten alla spalla o con la MP40 con la gruccia aperta.

Per questo motivo posso assicurare che il MAB non era l’arma preferita, perché considerata troppo ingombrante e meno pratica delle altre due. La preferenza era certamente per l’ MP40 o per lo Sten.
Personalmente ho avuto in dotazione uno Sten, che consideravo l’arma classica per la gran facilità di manutenzione, per la sua leggerezza e per la sufficiente disponibilità di caricatori di scorta.
Consideravo la MP40 molto valida ma scomoda per me a causa del pomello di caricamento a sinistra.

Ho sempre visto sparare lo Sten impugnando il caricatore con la mano sinistra e non è mai successo nessuno degli inconvenienti paventati, tipo uscita del caricatore per errata pressione sulla molla di sganciamento e, addirittura, la deformazione del caricatore stesso.

Sull’accorciamento dei MAB attraverso l’asportazione del calcio di legno, non credo si sia mai presentata veramente questa necessità con l’esigenza di dover celare l’arma.
Credo di poter affermare che quella modifica, che valuto in ogni modo sempre deturpante, sia dovuta esclusivamente al desiderio del possessore di avere un’arma tipo MP.

Nelle ultime settimane di guerra ero venuto in possesso di un MAB 38, lo avevo dato a uno della Buffalo, a Savona, in cambio di un Garand.
 
Top
view post Posted on 30/12/2012, 11:32
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,268
Location:
Bitonto (BA)

Status:


CITAZIONE (kanister @ 29/12/2012, 18:21) 
CITAZIONE (AntonioMartino94 @ 29/12/2012, 18:05) 
se fosse stata fornita all'esercito fin dall'inizio della guerra....

Avremmo avuto comunque gli stessi generali e gli stessi ammiragli.......

Cosa si puó pretendere da generali e comandanti che nell'inverno 43'vestirono i nostri soldati con gli indumenti coloniali perchè il colore giallognolo si abbinava a quello delle truppe alleate... <_<
 
Web  Top
view post Posted on 30/12/2012, 12:40
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,552
Location:
GENOVA

Status:


Quoto in pieno quanto sostenuto da Ghirghi, non per niente l'esperienza operativa si fa sentire nelle sue parole.
Non esistono armi multiruolo, ogni arma ha uno spettro di impiego pratico limitato e, talvolta, le sue caratteristiche tecniche possono ampliare o limitare tale spettro. Il MAB 38 aveva due grossi limiti: era arma di seconda generazione, realizzata con procedure lavorative impegnative, costose e lente e come tale meno adatta ad un'ampia distribuzione ed era decisamente ingombrante..tutte le successive modifiche andranno ad agire proprio su questi punti deboli per semplificare l'arma ed accorciarla. Non va d'altro canto dimenticato che sia il MAB 38 che l'ungherese 39M sparando una munizione potente in canna lunga (9M38 superfiocchi e 9 mm Mauser Export) avevano un raggio d'azione molto più ampio di uno sten.
La richiesta di mitra nel corso della II GM fu conseguenza del contesto generale degli scontri assolutamente differenti da quelli della Grande Guerra e caratterizzati da movimento, colpi di mano, assalti, combattimenti in ambito urbano e impiego di truppe avioportate. La fanteria di linea di ottocentesca memoria non fu quasi mai impiegata come tale.
I primi ad intuire e costruire un'arma che sintetizzasse il volume di fuoco e di saturazione d'area del mitra con la potenza del fucile furono i tedeschi con l'8 kurz e l'STG44.
I derivati sovietici come l'eccellente Kalashnikov AK 47 e le più modeste realizzazioni occidentali ottenute con l'impiego della tutt'altro che intermedia 7,62 NATO non sono comumque riusciti a colmare tutte le esigenze operative...anzi ora si torna ai supercalibri per esigenze di sniping e di interdizione lontana..
Tanto per dire che ogni combattente deve trarre il meglio dall'arma di dotazione già sapendo che essa sarà impari ad ingaggiare determinati bersagli in determinate situazioni operative..M16 e derivati, per molto tempo ritenuti in USA l'arma multiruolo per eccellenza sta mostrando in territorio afgano deficit di potenza tali da richiedere la reintroduzione degli M14...

Saluti giacomo
 
Top
view post Posted on 30/12/2012, 13:11
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
13,953

Status:


CITAZIONE (WW2 @ 30/12/2012, 11:32) 
Cosa si puó pretendere da generali e comandanti che nell'inverno 43'vestirono i nostri soldati con gli indumenti coloniali perchè il colore giallognolo si abbinava a quello delle truppe alleate...

Ecco, qui invece non so dar loro tutti i torti: capisco bene la necessità di proteggersi del freddo, però avresti preferito che indossassero le divise verdi precedenti, così simili a quelle tedesche, per farsi sparare addosso ad ogni occasione?
 
Top
view post Posted on 30/12/2012, 14:01
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,268
Location:
Bitonto (BA)

Status:


CITAZIONE (kanister @ 30/12/2012, 13:11) 
CITAZIONE (WW2 @ 30/12/2012, 11:32) 
Cosa si puó pretendere da generali e comandanti che nell'inverno 43'vestirono i nostri soldati con gli indumenti coloniali perchè il colore giallognolo si abbinava a quello delle truppe alleate...

Ecco, qui invece non so dar loro tutti i torti: capisco bene la necessità di proteggersi del freddo, però avresti preferito che indossassero le divise verdi precedenti, così simili a quelle tedesche, per farsi sparare addosso ad ogni occasione?

Anche questo è giusto,peró non li puoi mandare con i calzoni corti... :rolleyes:
 
Web  Top
osterreich
view post Posted on 31/12/2012, 17:38




Ad oggi l'evoluzione che è cominciata con i MAB 38, L'MP40 e lo sten è culminata con L'MP7 della Heckler e Koch che ha le dimensioni di una scorpion ma che spara cartucce più potenti dell'MP44, se non ricordo male dovrebbe essere un 4,6X30mm, per 950 colpi/minuto, 710 m/s alla volata e con un tiro utile di 200 metri, con cio l'idea del MAB era valida, hanno sbagliato solo la potenza della cartuccia per il resto a mio avviso hanno precorso i tempi di 50 anni. Poi voglio vedere portarsi su per una collina un ferro da 5kg come il Garand piuttosto che un attrezzo da 3,5kg...
 
Top
48 replies since 28/12/2012, 21:35   4657 views
  Share