ELMETTO M1 WWII

Ho spostato la discussione in testa alla sezione per dargli maggiore visibilità. Ottimo lavoro, spero presto che si aggiungano altri contributi.

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Credo che possa essere utile aggiungere a questa scheda qualche indicazione bibliografica.

Negli utlimi anni sono apparsi in libreria molti ottimi volumi che trattano nel dettaglio l'elmetto M1 analizzandone approfonditamente le diverse varianti e tipologie. Ne indico alcuni partendo da quello che può essere considerato il testo di riferimento per eccellenza:

- "M1 Helmet of the WW2 US GI" di Pieter Oosterman, pubblicato dalla Schiffer Military History

Oosterman è tra l'altro autore di un sito presso il quale è possibile ordinare direttamente il volume:

www.m-1helmet.com/

Un altro libro molto valido, che ha il vantaggio di essere molto schematico e d'illustrare numerosi elmetti "museali" ritrovati sui campi di battaglia in Europa, è il seguente:

- "Helmets of the ETO" di Regis Giard e Federic Blais, Histoire & Collections editore

Ecco invece un volume che passa "al microscopio" l'elmetto M-1C da paracadutista:

- "American Paratrooper Helmets" di Michel de Trez, anche questo pubblicato dall'editore francese Histoire & Collections

Per uno sguardo generale sull'elmetto M1 segnalo inoltre:

- "M1 Helmet: a history of the US M-1 Helmet in World War II" di Mark A. Reynosa, Schiffer Military History editore.

Concludo con un volume che tratta in rassegna la storia completa degli elmetti USA, dal modello M1917 sino al PASGT, molto utile per fare diversi raffronti; tratta inoltre anche gli elmetti sperimentali e mai adottati:

- "Steel Pots - The history of America's steel combat helmets" (Vol. I) di Chris Arnold, R. James Bender Publishing

Di questo libro esiste anche un secondo volume che tratta esclusivamente i distintivi e le decorazioni degli elmetti USA dalla prima guerra mondiale in avanti, argomento di grande interesse per tutti i collezionisti del settore.

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Edited by rip-stop - 10/1/2013, 18:33

Posto i link di un noto sito francese dov'è possibile consultare alcune ottime schede relative agli M1 bellici:

www.world-war-helmets.com/fiche.php...-M-1-Model-1941

www.world-war-helmets.com/fiche.php...-M-1-Model-1943


A titolo di confronto, un elmetto M1 "Corea":

www.world-war-helmets.com/fiche.php...-M-1-Model-1951



M1 "Vietnam":

www.world-war-helmets.com/fiche.php...-M-1-Model-1966


M1 anni '70/'80

www.world-war-helmets.com/fiche.php...-M-1-Model-1973

Le denominazioni "modello 1951", "modello 1966" e "modello 1973" usate sul sito francese sono soltanto di comodo ed usate a fini esplicativi in quanto non corrispondono ad alcuna nomenclatura ufficiale.

Ecco invece una scheda un po' più particolareggiata dedicata ai liner degli M1 bellici:

www.world-war-helmets.com/annexe.ph...r-du-casque-M-1

E' utile ricordare che sugli M1 bellici furono utilizzati sostanzialmente quattro modelli di liner:

- liner tipo Hawley, realizzato in cartone pressato mediante stampaggio a bassa pressione; di questo liner ne furono fabbricati all'incirca 4.000.000 di esemplari; la produzione venne successivamente interotta a causa degli inconvenienti dovuti all'eccessiva fragilità del materiale utilizzato che si dimostrò soggetto a facili rotture e a un rapido deterioramento; si tratta di un liner molto ricercato dai collezionisti anche perchè gli esemplari conservatisi in buone condizioni sono relativamente rari;

- liner in fibra tipo St.Clair, realizzato dalla St. Clair Rubber Company in base a un processo di stampaggio a bassa pressione: venne fabbricato in circa 1.300.000 esemplari, la produzione venne interrotta nel 1944 a causa di difficoltà incontrate nel processo di stampaggio e alla pericolosa tendenza del materiale utilizzato di rompersi in frammenti all'impatto con una scheggia o una pallottola;

- liner in fibra tipo Hood: realizzato dalla Hood Rubber Company, questo liner veniva prodotto attraverso un ingengoso processo di "avvolgitura" delle fibre attorno a una matrice a forma ovoidale; le due metà dell'"uovo" venivano quindi separate e ogni semi-guscio costituente il liner finale veniva sottoposto a indurimento tramite un processo di successivo stampaggio a pressione; di questo liner ne furono fabbricati all'incirca 206.000 esemplari: a causa infatti di difetti riscontrati in fase di fabbricazione, mai completamente risolti, il contratto di produzione non venne più rinnovato;

- liner in fibra ad alta pressione; si tratta del liner definitivo il cui processo di fabbricazione venne messo a punto dalla Westinghouse Company tramite l'utilizzo di presse idrauliche in grado di esercitare una pressione di 150 tonnellate; questo sistema consentiva di conferire alla fibra un grado ottimale di compattezza e di resistenza e venne in seguito adottato da tutti gli altri fabbricanti.

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Edited by rip-stop - 10/1/2013, 22:29