bella disamina. a mio parere si tratta di rimanenze di cappelli bellici già prodotti e stoccati nelle caserme o nella peggiore delle ipotesi di fondi di magazzino presso le aziende produttrici che nell'immediato dopoguerra continuavano a produrre sicuramente con la stessa tecnica e materiali di qualche anno prima. a conferma di questo posto un cappello con fregio postbellico ma con aeratori in ferro e caratteristiche belliche. purtroppo manca di interno e non si puo capire se fosse in stoffa nera spigata o no.
Ma non ho capito, secondo te erano fondi di magazino o erano prodotti post 46 con le stesse tecniche? Perché la cosa cambia...a quel punto potrebbe starci anche che abbiano cambiato la qualità dei materiali, il tipo di tessuto,la concia dei pellami, pur conservando le cuciture sulla falda...
Mi confermi che quel tipo di aeratore a occhiello tipo scarpa venne utilizzato già in epoca bellica? perché io ne ho visti in foto degli anni '50 inoltrati su cappelli dalle evidenti caratteristiche post belliche, ma molto raramente...
Adriano, a mio parere entrambe le cose. disponibilità di fondi di magazzino di pezzi finiti o semi completi, magari senza fregio presso caserme o magazzini militari. ma anche i produttori non hanno immediatamente finito le materie prime ne tantomeno hanno cambiato forme dei berretti e tecniche costruttive con la fine della guerra.
ad esempio è molto probabile che le aziende che avevano rimanenze di rivetti di ferro abbiano continuato ad usarli a consumo anche su cappelli di nuova foggia come nel caso della tua foto. i rivetti in ferro nei cappelli dagli anni 60 in poi non mi pare di averli mai visti. ma non sono molto diffusi nemmeno nel periodo bellico. io ho questo esemplare con rivetti in ferro. sono leggermente piu spessi (e verniciati) ma sono "grippati" nello stesso modo del cappello post. è un cappello nominativo di un artigliere del 27° rgt someggiato. (qualche vorace animaletto si è mangiato la lana della nappina)
Uniformi e Copricapi 1909 - 1932