CITAZIONE (cap.med.cpl. @ 23/5/2014, 15:02)
bellissima ricostruzione.
Non è politicamente corretto ma almeno nelle intenzioni si tratta d divise più marziali e belle di quelle del regio esercito e del successivi E.I.
Il tuo intervento mi offre lo spunto per una riflessione.
Perchè a fine 1944,con il territorio della RSI ridotto al nord Italia e la situazione per l'asse che era quella che era,sentirono il bisogno di un nuovo regolamento sull'uniforme?
I motivi possono essere parecchi:
Inanzitutto simbolici; la riaffermazione che la RSI fosse uno Stato (anzi,secondo il loro punto di vista LO Stato),anche attraverso un uniforme,distinta e ben riconoscibile.
Poi motivi psicologici: uno Stato che crea delle nuove divise da l'idea di non essere una nazione allo sbando,prossima alla fine.
Ci sono poi altri motivi,che possono essere ricostruiti solo attraverso la lettura di periodici della RSI.
Internet fornisce l'archivio della rivista "Orizzonte" delle SS Italiane (il link è segnalato nel forum),e quello del Radiocorriere,che a Salò si chiamava "Segnale Radio" (si vada nel sito del Radiocorriere per leggere tutte le annate).
Ebbene, nella RSI vi erano certamente molte persone consapevoli che la guerra era irrimediabilmente perduta,e che combattevano per motivi ideali.
Poi c'era una minoranza che pensava che i Tedeschi potessero ancora vincere,magari grazie alle fantomatiche "armi segrete".
Ma quello che emerge dalla lettura degli articoli,specie quelli dell'inizio del 1945,è un ulteriore terza scuola di pensiero,forse per un certo periodo predominante.
In sintesi il ragionamento era questo:
Inanzitutto ad inizio 1945 si credeva che la guerra sarebbe stata ancora lunga; almeno un altro anno.
Non c'era la percezione di un crollo così imminente della Germania.
Poi c'era una sottovalutazione della volontà Alleata di andare fino in fondo.
Si pensava che dal punto di vista umano Inglesi ed Americani avessero dato tutto quello che potevano dare,e continuando l'asse a resistere, ad un dato momento avrebbero ceduto chiedendo una pace di compromesso.
Una pace,che avrebbe potuto lasciare le cose come stavano,con la Germania nazista e una Repubblica padana fascista ,la RSI.
A quel punto,contando sulla crisi dell'Italia Democratica,le liti tra i partiti,la crisi economica che di certo sarebbe stata lunga (non percepivano neanche l'idea di una rapidissima ripresa nel dopoguerra),e contando sull'attrazione per la politica di "socializzazione",sul carisma personale di Mussolini,sulla situazione internazionale (pensavano che l'America si sarebbe "ritirata come nell'altra guerra"), erano convinti,prima o poi,di riprendersi tutta l'Italia.
Era ovviamente una speranza irrealistica,basata sui pregiudizi nei confronti degli Alleati,sull'illusione che "lo spirito" vince sempre "la materia",su una certa dose di fanatismo, ma comunque è una speranza che emerge tra le righe di quegli interessanti articoli,e che spiega molte cose.
Tornando alle uniformi mod 44,è un peccato non conoscere i retroscena (chi le ideò,chi le disegnò?).
Io ho trovato quà e là dei riferimenti,delle allusioni al fatto che queste divise non piacessero perchè considerate troppo tedesche.
Non sappiamo quindi se alla fine sarebbero state modificate; quel che è certo è che rispecchiavano uno stato di cose,cioè che la Repubblica Sociale era dipendente (anche dal punto di vista psicologico) dalla germania e che guardava sempre di più alla germania nazista.