Mikros |
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| CITAZIONE (muttley72 @ 28/4/2017, 14:47) Durante il corso di [come si chiama, non me lo ricordo più] del servizio di leva, ci spiegarono che le SRCM, date le loro caratteristiche costruttive, se non esplose perché cadute in maniera non ortodossa, dovevano essere maneggiate con particolare cautela perché l'innesco interno, reso mobile dalla perdita della sicura "a paracadute", avrebbe potuto scivolare verso il basso e causare l'esplosione. Una SRCM tenuta ferma in mano senza sicura, non esplode da sola, salvo scuoterla come una bottiglina di succo di frutta. Naturalmente dopo molti anni di permanenza in un luogo non adeguatamente protetto dall'umidità, si potrebbe correre il rischio che il tassello della sicura o l'occhiello interno che lo contiene si ossidino e armino la bomba senza apparenti segnali visivi all'esterno. Siccome il munizionamento ritrovato dopo molti anni è molto più pericoloso di quello attuale in dotazione, io nel dubbio farei 1+1, anche perché non siamo sicuri che l'innesco o il canale nel quale è collocato o lo stesso esplosivo si siano ossidati o cristallizzati e quindi resi se non innocui, di difficile attivazione. Fatto sta che quando vengono fatti brillare, la botta la fanno, e se la fanno!
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