| Salve ancora,
una delle caratteristiche dell'Impero d'Austria, fu la sua molteplicità di etnie, data l'enorme estensione territoriale della monarchia.
Con la fine delle guerre italo-austriache del XIX Sec. nel 1866, all'Austria-Ungheria rimasero, quali territori a prevalenza etnico-linguistica italiana, il Trentino e Trieste/Dalmazia (ove Fiume era però "corpo separato" della Corona Ungherese).
Il sistema di leva per le Forze Armate e per la milizia territoriale ed il Landsturm erano però praticamente uguali in ogni angolo della Duplice Monarchia, pur con specifiche caratteristiche relative al Tirolo.
Quindi anche nel Trentino erano levate truppe che sarebbero state destinate sia all'Esercito Regolare, che alle forze territoriali (Landwehr), ed alla milizia territoriale (Landsturm).
Anche in Trentino erano perciò localizzati gli Stand di Tiro (conosciuti anche come "Casini del Tiro a Segno"), parte dei cui cui iscritti (o giovanissimi o più anziani, tutti in età al di fuori di quella prevista per il servizio attivo nelle FF.AA. imperiali) sarebbero stati impiegati, all'occorrenza, nel Landsturm, quali "Standschützen" ovvero "Bersaglieri degli Stand di Tiro".
Per questo, e lo dico fiero dei miei antenati che servirono alcuni anche con valore sotto le bandiere imperiali, mi sembra purtroppo una forzatura -per il Trentino- aver "rifondato" compagnie per di più definite "Schützenkompanien", dotate pure di costumi imitati da quelli del Tirolo Tedesco, cancellando quindi una propria, peculiare identità, all'interno delle varie diversità della Monarchia Austroungarica.
Giusto per fare un esempio, ai tempi dell'Impero d'Austria, Civezzano aveva la sua "Compagnia Bersaglieri dell'I.R. Casino di Tiro 'Francesco Giuseppe I' in Civezzano" (terminologia tratta da una foto d'epoca), mentre oggi, vi è la "Schützenkompanie Kalisberg". Senza nulla togliere al fatto che questo nuovo sodalizio sia composto da persone per le quali nutro ogni simpatia, devo però rilevare come esso, almeno storicamente, sia una vera forzatura.
Circa poi le vicende vissute dal Trentino e dall'Alto Adige dopo il 1918, si son versati fiumi d'inchiostro sostenendo ogni tipo di posizione.
Come puoi vedere tu stesso grazie al prezioso documento fotografico in tuo possesso, il tuo antenato che servì sicuramente con onore nelle file dei Landesschützen/Kaiserschützen, fu poi anche membro del Partito Nazionale Fascista, dimostrando quindi anche nel tuo caso famigliare, che egli non fu soggetto a discriminazione o costrizione, per il suo passato nella cessata monarchia asburgica.
La storia, soprattutto ad ormai praticamente un secolo da quegli accadimenti, andrebbe vista con un po' più di distacco e, soprattutto maggiore serenità ed aggiungo, obbiettività.
E.L.
Edited by Elmar Lang - 22/11/2017, 15:23
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