Ho recentemente acquisito delle fotografie di un vetrerano della Luftwaffe.
Immortalano un fatto di cui ero a conoscenza ma di cui mai mi sarei aspettato di trovare una tale documentazione.
Il 16 Novembre del 1944 un B24 della 15th Air Force si schiantò a Brazzacco, pochi Km a Nord-Ovest di Udine, mentre rientrava da una missione di bombardamento sulla stazione ferroviaria di Monaco. Doveva sorvolare l'Adriatico per rientrare in Puglia.
Ecco le foto dello schianto:
Ed ecco il verbale di MIA ( Missing in Action ) :
I tedeschi stanziati nel luogo e i civili curiosi si precipitarono sul posto per soccorrere/catturare eventuali superstiti.
Ma non trovarono nessuna traccia dell'equipaggio.
Mistero.
Facile, direte voi, si erano tutti lanciati col paracadute.
Leggete però le testimonianze di due mitraglieri imbarcati su altri due aerei della stessa formazione:
Notate come si chiamava questo aviatore. Non si può certo dire "un nome, un destino".
Quindi, nessun guasto apparente e nessun paracadute.
Il 5 Dicembre spunta un verbale tedesco dove si vede che 5 membri dell'equipaggio erano detenuti ( gef. = gefang = catturato ) presso il campo di Dulag Luft . Du(rchgangs)lag(er) der Luft(waffe) = Campo di Transito della Luftwaffe era un lager dove venivano portati tutti i membri catturati delle forze aeree alleate per essere interrogati prima di venire smistati ai campi di prigionia definitivi. Si trovava a Oberursel, vicino a Francoforte.
Il 21 Dicembre Dulag Luft informa gli Alleati che tutti i membri dell'equipaggio del B24 sono prigionieri presso quella sede.
Sono quindi stati catturati in due momenti successivi. Ma dove ?
Si noti nel verbale del Dulag Luft del 16 Novembre che i prigionieri provenivano dal Fl(ieger)(H)orst K(omman)d(an)t(u)r A(o) 1/VII, base che si trovava a Bad Aibling, in Germania, a una cinquantina di Km a Sud-Est di Monaco. La cattura doveva quindi essere avvenuta non lontano da lì.
Ho risolto il mistero trovando la testimonianza di un prigioniero che fu internato assieme a un membro dell'equipaggio del B24, il quale gli raccontò come si erano svolti i fatti. Il testimone indiretto riferisce ( traduzione libera ):
- Stavano volando in un vecchio aereo da guerra soprannominato "Jane". Il B-24G, numero di aeromobile 42-78413, si trovava nella posizione numero sei dello "high box" ( la formazione era costituita da raggruppamenti minori, definiti box, che volavano a quote leggermente diverse ) della seconda ondata di attacco della formazione. Un motore manifestò problemi e le eliche furono messe in bandiera mentre si trovavano sopra le Alpi in rotta verso il bersaglio. Jane proseguì con tre motori, rimanendo indietro. Il pilota, 2 ° tenente Howard, aveva deciso di proseguire verso il bersaglio perché aveva già interrotto le due missioni precedenti a causa di guasti. Tornare indietro per la terza volta avrebbe sollevato dei dubbi sull'atteggiamento del pilota. Howard era stato "strigliato" dopo aver abortito la seconda missione e non era ansioso di un altro incontro con l'ufficiale in comando, così decise di andare avanti con tre motori e sperare per il meglio. Durante l'avvicinamento al bersaglio e durante la corsa di bombardamento sperimentarono un intenso fuoco contraereo. Furono costretti a spegnere un altro motore. Il bombardiere era in ritardo e raggiunse l'obiettivo alcuni minuti dopo il resto della formazione. Riuscì a sganciare le bombe. Con due motori, Jane mantenne l'altitudine per un po ', ma iniziò a perdere quota e a volare sempre più arretrato rispetto alla resto della formazione. Attrezzature e oggetti non necessari furono scaricati per alleggerire l'aereo. Giubbotti antiproiettile, armamento e munizioni furono tutti lanciati. Presto divenne chiaro che non sarebbero stati in grado di superare le Alpi. Fu acceso il segnale di salvataggio e l'equipaggio balzò fuori al di sopra dalle Alpi. Si lanciarono vicino a Sprunged. Il bombardiere dell'equipaggio di Howard e quattro mitraglieri riuscirono a sfuggire alla cattura per un paio di settimane nascondendosi in una locanda chiusa di montagna. Trovarono lattine di cibo e vino in abbondanza, che razionarono. Parlando tra di loro si resero tuttavia conto che la loro posizione non era sostenibile e avevano deciso di arrendersi. Non ne ebbero comunque la possibilità perché una mattina arrivò un guardiacaccia locale per controllare la locanda. L'equipaggio si svegliò con il fucile del guardiacaccia puntato addosso. Furono così catturati. Il guardiacaccia acconsentì a lasciarli mangiare prima di intraprendere la faticosa scarpinata giù per la montagna. Li consegnò poi ai soldati tedeschi. Anche il 2 ° tenente pilota Chester Howard potrebbe essere sfuggito alla cattura per un giorno " -
L'utimo dato è confermato da un rapporto tedesco del 28 novembre che recita "Il posto di Polizia di alta montagna di Flachau, nella contea di Bischofshofen, ha segnalato la cattura del tenente Chester Howard il 17 novembre 1944. Si era lanciato con il paracadute." Quindi si erano tutti lanciati in territorio austriaco in prossimità del confine tedesco. Il gruppo di Howard fu catturato dopo un giorno mentre il secondo gruppo fu catturato dopo due settimane.
Ma il fatto più notevole fu che il loro aereo, con due soli motori, privo di equipaggio, volò in coda alla sua formazione per ben 145 Km, attraversando le Alpi, senza che il resto della formazione notasse nulla di strano, finendo poi per schiantarsi al suolo sulla pianura friulana.
Nella foto, il comandante Chester Howard nel dopoguerra.Proseguì la sua carriera nell'aviazione.