L'esercito Europeo,la divisa CED., Il Soldato Europeo degli anni 50.

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carpu65
view post Posted on 18/11/2009, 20:14




Ho avuto qualche esitazione ad inserire questa discussione sotto "Paesi Europei blocco occidentale",perchè se la storia avesse preso un altro corso questa uniforme sarebbe stata portata anche dagli Italiani.
Forse non tutti conoscono la storia della CED,la Comunità Europea di Difesa".
Vale la pena di riassumerla:
CITAZIONE
Poco piu’ di 50 anni fa (il 30 agosto 1954), l’Assemblea Nazionale francese rigettava il trattato costitutivo della Comunità europea di difesa (Ced), decretandone la morte. Pur non essendo perfetto, il trattato Ced costituiva un essenziale progresso verso l’unificazione europea in quanto, mettendo in comune le forze armate dei paesi firmatari, implicava un livello di integrazione in materia di politica estera e di difesa mai piu’ raggiunto nei 50 anni successivi e ben lontano dall’essere ancor oggi conseguito.
L’idea della Ced nacque nel 1950 dalla necessità di far fronte alla minaccia comunista che con il blocco di Berlino e il colpo di stato in Cecoslovacchia aveva mostrato il suo vero volto. Tuttavia, una difesa efficace dell’Europa occidentale non avebbe potuto fare a meno del contributo della Repubblica federale tedesca, nata il 23 marzo 1949 ma priva di forze armate.

Il riarmo tedesco era però inaccettabile per la Francia, la quale, ancora traumatizzata dalla guerra e dall’occupazione, stentava ad ammetterne la necessità. Diviso tra il pericolo di un attacco comunista a occidente e la paura di una rinascita militare tedesca, il governo francese aveva cercato per molto tempo di evitare di pronunziarsi sulla questione. Non vi era tuttavia dubbio che prima o poi gli Stati Uniti avrebbero preso l’iniziativa imponendo una sostanziale modifica dello status della Germania e autorizzando la formazione di un esercito tedesco.

La questione del riarmo tedesco divenne non più differibile allorché, il 25 giugno 1950, la comunista Corea del Nord invase la Corea del Sud, filoccidentale, da poco sgombrata dalle ultime forze d’occupazione americane. Gli Stati Uniti reagirono energicamente di fronte alla nuova minaccia. Il 30 giugno 1950 il presidente Truman rese pubblica la sua decisione di intervenire militarmente in Corea. I governi dell’Europa occidentale accolsero con sollievo la decisone americana ma, passato un primo momento di euforia, prevalse il timore che l’invasione della Corea del Sud potesse rappresentare la “prova generale” di un’offensiva dell’Armata Rossa attraverso il territorio tedesco. E ciò proprio quando risultava più evidente l’impotenza e l’estrema debolezza del dispositivo dell’Alleanza Atlantica in Europa.

L’11 Agosto 1950, Winston Churchill, parlando all’Assemblea Consultiva del Consiglio d’Europa, propose la creazione di un esercito europeo a cui partecipasse la Germania. L’Assemblea approvò il progetto suggerendo la creazione di un esercito europeo posto sotto l’autorità di un ministero della Difesa comune e soggetto a un appropriato controllo democratico. La proposta piacque anche al cancelliere Adenauer, il quale in precedenza aveva dichiarato di essere contrario alla ricostituzione della Wehrmacht e di non ritenere ammissibile che soldati tedeschi fossero impiegati in formazioni straniere alla stregua di “mercenari o lanzichenecchi”.

A questo punto, il governo francese si rese conto che il riarmo tedesco si sarebbe realizzato con o senza il consenso della Francia e che una posizione di totale intransigenza avrebbe da un lato danneggiato i rapporti con gli Stati Uniti (da cui la Francia dipendeva per gli aiuti finanziari e bellici a sostegno della ricostruzione e della guerra in Indocina) e dall’altro pregiudicato la creazione della nascente Comunità del carbone e dell’acciaio (Ceca).

Su suggerimento di Jean Monnet, i francesi ripresero dunque l’iniziativa propronendo di “integrare la Germania all’Europa con un piano Schuman ampliato, dando una prospettiva alle decisioni che saranno prese”. Monnet, che in precedenza aveva preconizzato un’integrazione funzionale da realizzarsi per gradi a partire dalle comunità tecniche, considerate le progenitrici della futura federazione europea, si convinse che, date le circostanze, si sarebbe dovuto applicare il metodo “comunitario” agli eserciti. Questa scelta, non priva di rischi e di inconvenienti, avrebbe potuto costituire un passo decisivo verso una integrazione politica del continente ispirata e coordinata dalla Francia.

Il progetto venne presentato all’Assemblea Nazionale francese il 24 ottobre 1950 dal presidente del Consiglio francese, René Pleven, da cui il piano prese il nome. Nel suo discorso Pleven precisò che non si trattava di costituire una coalizione di vecchio tipo ma un vero e proprio esercito europeo, composto da soldati di varie nazioni europee riunite sotto un’autorità europea unica, politica e militare. Al piano aderirono il Belgio, la Germania, l’Italia, il Lussemburgo e i Paesi Bassi. Dopo lunghi mesi di discussioni, il trattato istitutivo della Ced venne firmato a Parigi il 27 maggio 1952. A partire dalla primavera del 1953, il trattato venne presentato ai parlamenti nazionali per la procedura di ratifica.

La Germania fu il primo paese a ratificare il trattato il 15 maggio 1953. Anche i Paesi Bassi, il Belgio ed il Lussemburgo ratificarono abbastanza agevolmente il trattato tra il luglio 1953 e l’aprile 1954. In Italia, a causa della forte opposizione comunista, le cose andarono più a rilento e, dopo aver ottenuto l’approvazione in sede di Commissioni parlamentari nel luglio 1954, la procedura venne interrotta e subordinata alla decisione francese prevista per il successivo mese di agosto.

In Francia le cose non andarono come previsto. Infatti le mutate circonstanze politiche nazionali e internazionali, la fine della guerra di Corea e la morte di Stalin avevano reso la questione della difesa europea meno urgente e meno popolare. Fu così che il 30 agosto 1954, il trattato venne definitivamente respinto dall’Assemblea Nazionale. Avevano votato contro i Comunisti, i Gollisti e buona parte dei Socialisti e dei Radical-Socialisti, mentre il solo partito che sostenne la proposta fu l’Mrp (la Dc francese). Ironicamente, una delle principali ragioni che indussero i deputati francesi a respingere il trattato Ced (il riarmo tedesco) fu vanificata dalla decisione americana quasi immediatamente successiva di autorizzare la ricostituzione dell’esercito tedesco in ambito Nato, senza condizionarlo ad alcun ulteriore controllo a livello europeo.

La Ced aveva uno scopo prettamente difensivo e un ambito di azione limitato alla difesa dell’Europa occidentale in stretta coordinazione con l’Organizzazione dell’Atlantico del nord (Nato). Il Trattato prevedeva la creazione di forze armate europee sottoposte ad autorità comuni aventi carattere soprannazionale. Per quanto concerne la sfera più propriamente politica della Ced, l’organo esecutivo (modellato sulla base dell’Alta autorità della Ceca) era il Commissariato, incaricato della esecuzione e del controllo delle operazioni. Il Commissariato divideva con il Consiglio dei ministri il potere decisionale della Comunità. Il Consiglio dei ministri a sua volta doveva agire in accordo con il Consiglio della Nato e garantire la coordinazione delle decisioni del Commissariato e di quelle degli Stati membri. Va notato che soltanto le decisioni prese all’unanimità dal Consiglio erano vincolanti per la Ced.

Accanto ai due principali organi venivano altresì previsti un Comitato consultivo, incaricato di assistere il Commissariato, un’Assemblea comune con poteri di controllo e di bilancio e una Corte di giustizia incaricata del controllo giurisdizionale. Vale la pena inoltre menzionare l’articolo 38 del trattato Ced. Questa norma prevedeva lo studio della costituzione definitiva dell’Assemblea della Ced eletta su base democratica, determinandone nel contempo i poteri e affidandole la funzione di preparare un progetto di comunità politica europea.

Anche gli aspetti militari del trattato erano molto innovativi. Il trattato Ced Infatti prevedeva che le forze armate della Comunità denominate “Forze Europee di Difesa” venissero formate da contingenti messi a disposizione della Comunità dagli Stati membri, i quali si impegnavano a non reclutare né a mantenere forze armate nazionali ad eccezione di quelle destinate alla difesa personale del capo di Stato e a quelle destinate a impieghi fuori del territorio europeo (territori la cui difesa era stata assunta da un Paese europeo, o in missioni internazionali decise dall'Onu). Le forze di polizia e la protezione civile, escluse dal trattato, restavano invece sottoposte al controllo degli Stati.

L’esercito europeo, dotato di un’uniforme comune, era formato da unità di base composte da elementi della medesima nazionalità, mentre i corpi d'armata avrebbero dovuto essere costituiti da unità di base provenienti da nazionalità diverse. Era prevista la creazione di unità di base funzionali già a livello di battaglione. Al contrario, le unità di sostegno tattico e di formazioni di supporto logistico, così come il comando e lo stato maggiore dei singoli corpi d'armata, avrebbero dovuto essere integrati e sovrannazionali. L’organizzazione delle forze aeree seguiva il medesimo principio delle forze terrestri, mentre per quanto riguarda l’aliquota delle forze navali destinate alla Ced, le formazioni erano basate su gruppi nazionali omogeni aventi statuto comune e impiegati nell’ambito della medesima missione tattica. Le Forze europee di difesa potevano essere raggruppate in unità della Nato e viceversa.

Il Commissariato assicurava inoltre il reclutamento e l’istruzione delle forze europee di difesa. A tale scopo, il trattato prevedeva l’istituzione di scuole militari comuni. Il Commissariato provvedeva infine ai piani di mobilitazione e, nel quadro delle raccomandazioni del comando supremo della Nato, determinava la disposizione territoriale delle Forze di difesa europee. Il progetto della Ced, pur essendo ispirato dalla rimilitarizzazione della Germania e strumentale a una certa visione “federalistica” dell’Europa, conteneva degli aspetti assolutamente innovativi, suscettibili da un lato di rendere irreversibile il processo verso gli Stati Uniti d’Europa e dall’altro di assicurare una difesa comune europea efficace e coordinata, senza per questo rinunciare al supporto offerto dalla Nato e dagli Stati Uniti.

Il modello promosso dal trattato colpisce per la sua modernità e il livello d’integrazione comunitaria che avrebbe assicurato. Nonostante siano passati più di 50 anni dalla fine della Ced e nonostante i progressi comunitari compiuti in ambito economico e commerciale, siamo ancora ben lontani dal aver conseguito sul piano dell’integrazione politica e di difesa i risultati che quell’ambizioso progetto si proponeva. Le conseguenze di questo fallimento sono evidenti. L’Europa resta un gigante economico (sia pure molto ridimensionato rispetto agli anni 50) ma un attore trascurabile sulla scena internazionale. Forse quella della Ced fu una grande occasione malamente sprecata.

Ecco l'uniforme della CED.
Le fotografie sono tratte dal libro:"Die Bundeswehr und ihre Uniformen - 30 Jahre Bekleidungsgeschichte" di Jorg-M. Hormann.
Il soldato ritratto è Tedesco.
L'uniforme era un bel battle dress (che all'epoca era portato da tutte le nazioni della NATO) di linea Americana (differisce dal modello 1950 dell'US Army per avere i polsini a "camicia" chiusi da un bottone,anzichè la manica dritta).
Il colore è cachi.
La divisa sembra realizzata in un ottimo panno pettinato.
Interessanti i distintivi.
Sulla manica sinistra abbiamo dall'alto verso il basso:
Bandiera nazionale,scudetto dell'Europa,e due galloni in diagonale sopra al polsino che indicano probabilmente il grado di Caporale o Sergente.
Sarebbe interessante vedere il modello previsto per gli ufficiali (ci scommetto con cinturino in vita e tasche a soffietto).

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Se la CED fosse stata varata ,per il nostro Paese (che aveva aderito entusiasticamente) ciò avrebbe comportato la fine dell'Esercito Italiano e di tutti i corpi e le armi che lo compongono (Bersaglieri,Alpini,ecc) con la sola eccezione dell'Arma dei Carabinieri (che certamente avrebbe finito per diventare un piccolo Esercito interno),del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza,della Guardia di Finanza,Del Corpo Forestale e della Polizia Penitenziaria.
Chissà se,vista la mole delle forze di sicurezza presenti nella nostra Nazione,la CED ci avrebbe chiesto un accorpamento.
 
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view post Posted on 19/11/2009, 11:55


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... da quel di milano ...

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Concordo sull'idea di un'occasione malamente sprecata; vorrei aggiungere che avrebbe forse portato il professionismo nelle Forze Armate italiane con quasi una cinquantina di anni in anticipo.
 
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view post Posted on 19/11/2009, 12:46

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Io ritengo piuttosto che, considerando l'epoca e le circostanze nella quale fu concepito, il progetto di una Comunità Europea di Difesa fosse per lo meno un po' troppo... ottimistico!
Strano poi che la proposta sia partita proprio da un personaggio come Winston Churchill. La mia impressione personale è che quello dalla CED fosse piuttosto un elegante escamotage ideato da Francia e Gran Bretagna per imbrigliare di fatto il riarmo della Germania. Come si è visto, il trattato ebbe vita breve finendo boicottato dagli stessi francesi che se n'erano dimostrati i principali sostenitori. La posizione attendista dell'Italia poi si commenta da sola...
A quasi sessant'anni di distanza ci duole constatare quello di un esercito comune europeo è ancora un bel sogno rimasto però unicamente sulla carta, il che dimostra che le resistenze politiche a questo progetto sono tuttora molto forti soprattutto per chi ragiona ancora in termini di allargamento della NATO verso est...

RIP-STOP
 
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carpu65
view post Posted on 27/11/2009, 21:27




Inserisco delle foto più chiare,e una tavola con i distintivi di grado selezionati dalla commissione internazionale per l'Esercito Europeo.
Con minime modifiche saranno poi adottati dall'Esercito federale Tedesco dal 1955 al 1956.

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50Special94
view post Posted on 11/12/2011, 14:16




bella discussione... certo che nei primi anni della guerra fredda le idee non mancavano per prevenire l'attacco sovietico... questa dell'esercito europeo la trovo comunque una delle migliori
 
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view post Posted on 13/12/2011, 22:13
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A esser sincero io non sarei stato tanto entusiasta di un Esercito Europeo...
Tornando in topic, il soldato della foto indossa quell'uniforme semplicemente come modello, a livello sperimentale, oppure si iniziò concretamente a costituire e equipaggiare alcuni reparti?
Sbaglio o il soldato porta il nastrino della Croce di Ferro?
 
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view post Posted on 9/5/2017, 15:26
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Riprendo dopo anni questa discussione perché credo sarebbe interessante riuscire a ricostruire (magari attraverso dei documenti citati a piè di pagina dal libro sulla Bundeswehr) il rimanente corredo delle truppe CED, ammesso che le altre tenute e l'equipaggiamento fossero stati adottati.
In particolare sarebbe stupendo capire quali copricapi fossero previsti: sono pronto a scommettere che i Francesi avrebbero innalzato le barricate se si fosse attentato al chepì!
Di certo c'è solo che i cinque Eserciti di allora avevano delle uniformi molto simili, basate sul modello britannico: un'uniformazione non sarebbe stata (troppo) invasiva, se non appunto nell'ambito dei copricapi.

Altra tematica da approfondire sarebbe questa: il rinato Esercito tedesco si è limitato a riprendere i gradi della CED, o anche altri elementi del vestiario sono stati copiati con poche modifiche? Non vorrei saltasse fuori che la scelta della tunica a doppio petto fosse un'idea scartata della CED :D
 
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view post Posted on 10/5/2017, 15:03
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Conto di ripristinare quanto prima le immagini.

Intanto cerco di rispondere alle varie domande:

1- Nulla è detto sui copricapi: la mia impressione è che si sarebbero adottati copricapi "all'Americana",ossia berretti a visiera e bustine.
E' probabile che per gli Ufficiali superiori si sarebbero adottate fronde (di quercia o di alloro) sulla visiera.

Consideriamo che i Francesi dagli anni 80 si sono allontanati sempre più dal kepì (abolito,per esempio quello iconico della Polizia).
E' possibile che per i primi tempi sarebbero stati concessi copricapi nazionali..ma non abbiamo notizie in merito.

2-Da quel che si è visto finora,il modello più che Inglese era Americano...almeno per i battle dress.
Presumibilmente le giubbe sarebbero state all'Inglese (tasche inferiori a soffietto,cinturino in vita,revers a dente); questo infatti era all'epoca il modello in uso per le uniformi di tutti i Paesi della NATO.

3- Il colore era senz'altro kaki.

4-Il nuovo Esercito della Germania Ovest adottò una versione modificata dei gradi previsti per la CED.
Le divise sono invece in puro stile Germanico,sia per quel che riguarda il colore (Adenauer in persona bocciò ogni ipotesi di kaki per la Bundeswehr,scegliendo però il grigio al posto del feldgrau).
Il taglio con giubbetto e giubbe doppiopetto è 100% tedesco,e se ne possono riscontrare analogie nell'uniformologia del III Reich.


satire_05_Uniformen_DW_Satire_Bonn

Tra l'altro anche l'Esercito della DDR adottò un taglio a doppiopetto,sia pure per l'uniforme di rappresentanza degli ufficiali.

DDR


La giubba ed il giubbetto grigio doppiopetto suscitarono battute da parte dei colleghi della NATO ("sembrano portieri e fattorini di un grande albergo".." Non chiedetegli di chiamarvi la macchina, quello è un Generale tedesco"),e nel 1957 furono sostituiti da uno "spezzato" costituito da giubba monopetto a quattro tasche grigio chiaro e pantaloni grigio scuro.
 
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view post Posted on 26/11/2019, 19:50
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In questo specchietto,l'uniforme CED,ed i distintivi di grado.
Probabilmente l'uniforme ordinaria degli Ufficiali non era stata ancora stabilita,ma con ogni probabilità avrebbe seguito il modello Inglese (kaki,cinturino e tasche inferiori a soffietto),che all'epoca era in uso in quasi tutti i Paesi Europei aderenti alla NATO.

EVG-Uniform1953

Ripristino le immagini andate perse.

EU1

eu2eu3

EU

Può anche essere utile il confronto con la "Ike" Jacket dell'Esercito Americano modello 1950.
Come è possibile osservare la divisa CED era pensata per essere la più "occidentale" ed integrata possibile.

4d
 
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view post Posted on 26/11/2019, 20:19


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Il Libro sulle uniformi della BW l'avrei comprato volentieri, ma il prezzo era (è?) proibitivo...


E*
 
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view post Posted on 26/11/2019, 20:27
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Lo acquistai molto tempo fa.
L'unico problema è che non capisco l'ostrogoto e non posso certo copiarlo parola per parola sul traduttore di google.
 
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view post Posted on 26/11/2019, 20:39


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CITAZIONE (carpu @ 26/11/2019, 20:27) 
Lo acquistai molto tempo fa.
L'unico problema è che non capisco l'ostrogoto e non posso certo copiarlo parola per parola sul traduttore di google.

Pensa che che comprato un libro in Lussemburghese... E uno in tedesco scritto in caratteri "gotici"...

E*
 
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view post Posted on 2/3/2022, 03:50
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view post Posted on 2/3/2022, 19:00
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CITAZIONE (carpu @ 26/11/2019, 20:27) 
Lo acquistai molto tempo fa.
L'unico problema è che non capisco l'ostrogoto e non posso certo copiarlo parola per parola sul traduttore di google.

Più che "ostrogoto" si tratta probabilmente di caratteri "Fraktur", tipicamente tedeschi e in uso in Germania fino al 1941 quando, per facilitare la lettura delle opere tedesche, furono sostituiti coi più accessibili caratteri "Antiqua".
Ecco un esempio di Fraktur
fractur_1

ed ecco Antiqua, inventato in Italia nel '500 e usato dal celebre stampatore Manuzio
antiquaa



v. https://it.wikipedia.org/wiki/Fraktur
https://it.wikipedia.org/wiki/Antiqua
( e qualcuno dirà che sono OT? )
 
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