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| Un po' in margine al post. La complessa operazione per l’evacuazione dei civili italiani (bambini, donne, anziani: niente uomini abili) dall’AOI trova spazio in alcune annotazioni del Diario di Ciano, che ci rivelano, fra l’altro, come l’operazione non incontrasse (a quanto riporta Ciano) l’approvazione della Marina (forse per il consumo di carburante?), mentre anche Mussolini, sempre stando al Diario di Ciano, aveva delle perplessità (l'evacuazione, tra l'altro richiesta dagli inglesi - o rimpatrio o deportazione in Australia/India- significava abbandonare per sempre l'idea di un popolamento italiano nella "quarta sponda"). Tra l’altro gli inglesi affondarono (12 febbraio, sommergibile HMS Una) la cisterna italiana Lucania, che avrebbe dovuto rifornire il convoglio, e ciò malgrado il salvacondotto ottenuto dagli inglesi (vedi qui http://uomini-in-guerra.blogspot.com/2019/...mpest.html#more) Ecco gli appunti di Ciano 9 GENNAIO 1942 “Mussolini è preoccupato per la sorte dei quattro transatlantici che dovrebbero andare in Etiopia a ritirare un primo lotto di italiani: teme che gli inglesi fermino al ritorno i piroscafi a Lisbona e li catturino. Io non lo credo: escludo che il Governo inglese voglia rendersi colpevole di una simile rottura di fede promessa. Comunque – dato che Mussolini la pensa così – non posso prendermi la responsabilità e lascio a lui la decisione senza influire in alcun senso"12 FEBBRAIO " Gli inglesi hanno silurato una nostra cisterna, il Lucania, mentre si recava da Taranto a Genova per unirsi al convoglio di piroscafi destinati all'evacuazione dei connazionali dall'Africa Orientale. La nave andava secondo le regole e i patti convenuti: si tratta di una vera e propria mancanza alla parola data, che non può trovare giustificazioni. Il Duce e la Marina, che nel fondo sono sempre stati contrari alla questione, approfittano adesso dell'accaduto per mandare tutto a monte. Francamente, non ho più la possibilità di sostenere la parte contraria: mi sarei reso personalmente mallevadore della correttezza degli inglesi, ma dopo quanto è accaduto ieri, ciò diventa più difficile".1 MARZO – " Gli inglesi vengono incontro alle nostre richieste in seguito al siluramento del Lucania: danno di nuovo le più ampie garanzie e metteranno in libertà, per rimpiazzare il Lucania, una delle nostre motocisterne confiscate. La Marina, che vuole ad ogni costo sabotare l'iniziativa, fa obiezioni: vuole che la cisterna restituita sia inglese. Se no – dicono – al momento della pace avremo una cisterna di meno. Anche il Duce – che pure non è entusiasta del rimpatrio degli italiani – ha reagito a tale sciocca obiezione: "O vinciamo la guerra" ha commentato "ed avremo cisterne a strafottere. O la perdiamo e non ci lasceranno nemmeno gli occhi per piangere". Edited by niemand - 7/10/2022, 11:55
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