| | Uranio impoverito: ci risiamo? | |
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| | Circa la cessione dei carri ( o vendita?) all'Ucraina tramite la Svizzera v. per es. www.ilfattoquotidiano.it/2023/03/2...esueti/7103315/Per quanto invece riguarda la cessione all'esercito di Kiev di sei nostri semoventi d'artiglieria PzH-2000 è interessante ricordare che noi ne abbiamo (avevamo) 68 esemplari e che la vita media della canna è pari a 2500 colpi ( https://it.wikipedia.org/wiki/PzH_2000). (Non lo sapevo, ma ogni colpo tirato deve essere registrato con la tipologia di carica utilizzata) | | | |
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| | Gli articoli dicono che in deposito ne abbiamo 900 poi se sia vero non lo sapremo mai
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| "Il Fatto Quotidiano" é l'unica testata on-line che ne parla diffusamente, integrando tra l'altro l'articolo con una scheda tecnica dettagliata del carro, una volta tanto insolitamente precisa. Non ho trovato ulteriori riscontri in merito alla fondatezza della notizia su altre fonti.
Tengo a precisare che l'Italia é uno dei pochissimi Paesi che ha imposto il segreto di stato sull'elenco delle forniture di armi e armamenti d'origine o di provenienza nazionale ceduti alle forze armate ucraine. Sappiamo che oltre al PzH-2000 il pacchetto dei nostri aiuti militari concessi a Kiev annovera un certo numero di pezzi d'artiglieria FH-70, una ventina di semoventi da 155mm M-109L, quantità non specificate di VTLM Lince e probabilmente un paio di lanciarazzi M-270A1 da 227mm (questo per rimanere nell'ambito degli equipaggiamenti pesanti).
Per quanto riguarda la fornitura di carri da combattimento la questione é molto più complessa perché tutti conosciamo bene le precarie condizioni in cui versano i reparti corazzati e blindati dell'E.I., tragicamente a corto di equipaggiamenti moderni e competitivi se si esclude la blindo Centauro II di cui però é appena cominciata la produzione. E' stato da poco varato un programma di ammodernamento destinato ai carri Ariete che però impiegherà mesi o addirittura anni per essere portato a termine, stanziamenti permettendo.
Ripescare i vecchi Leopard 1 dai depositi non mi sembra una gran pensata visto che si tratta di carri ampiamente superati, insufficientemente protetti, che dovranno essere sottoposti a un lungo periodo di revisione e di parziale ricostruzione prima di ritornare in qualche modo in efficienza. Tutto comunque tace a livello di Ministero della Difesa e quindi ancora non é possibile sapere se la "riesumazione" dei Leopard italiani sarà confermata ufficialmente.
RIP-STOP
Edited by rip-stop - 23/3/2023, 19:04
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| | Se me ne regalassero uno da mettere nel bosco..........magari Putin mi invade.
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| | Sembrerebbe che da quelle parti siano stati visti T54 eT55 su treni diretti non si sa dove. Forse da usare come materia prima o come "pezzi di artiglieria"?
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| | A differenza di altri stati l'Italia non ha demolito i corazzati dismessi. Oggi a Lenta ci sono comunque centinaia di scafi e torrette di buon acciaio balistico, che non devono essere costruiti di nuovo; anche i motori potrebbero essere rigenerati, e lo stesso vale per i rulli e anche probabilmente per molti cannoni. Ovvio che qualcuno se ne interessi.
Ricordo i carri della missione IFOR, che erano stati equipaggiati con corazze aggiuntive e l'elettronica del Leopard 2. Del resto basta vedere Israele che ha ripetutamente ricostruito i propri Centurion, M48 e M60, aggiornandoli e modificandoli negli anni o nei decenni; e si trattava per la maggior parte di carri comprati di seconda mano, giudicati inferiori al Leopard 1.
La scelta dell'Italia non è stata "lungmirante", dato che la scelta di non demolire i carri è stata fondamentalmente amministrativa e burocratica; comunque ora potrebbe rivelare una sua utilità.
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| | Il destinatario finale potrebbe non essere affatto l' Ucraina.
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| | ... un po' tutti stanno approfittando dell'occasione per svuotare i magazzini ...
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| | Fin dai primi anni 2000 che mi accorsi di questa tragedia. Fu Bill Clinton ad approvare la produzione di proiettili di vario calibro per la perforazione di carri. E il pentagono emise un documento sugli effetti collaterali. L'allora primo ministro D'Alema non lo ha letto, così come Mattarella ministro della Difesa che negò in aula la correlazione, e nemmeno i generali. Così facendo, soprattutto in Balcania è iniziato l'annientamento grazie alle molecole disperse che inalate ti prendi il tumore. L'Osservatorio Militare è arrivato ad oltre 8000 militari italiani contagiati e più di 400 morti. Potete immaginare la popolazione civile che vive in quelle terre. Un giornalista slavo ha fatto un indagine e pubblicato su una rivista. Numeri orrendi! Poi ci sono anche gli altri stati presenti in Balcania ( più l'Afghanistan e Iraq) in cui i francesi contagiati, le spese sono a carico dello stato - mentre in italia braccino corto. E un argomento più politico che militare e mi spiace ma è la realtà dei fatti. Pare che tutti i partiti fanno le orecchie da mercanti. E mi spiace dirlo, ma l'Italia è un lustrascarpe allo zio Sam. Sul sito delle Jene ci sono vari servizi in merito.
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| CITAZIONE (lanciere68 @ 23/3/2023, 14:10) L'Osservatorio Militare è arrivato ad oltre 8000 militari italiani contagiati e più di 400 morti. Buonasera, io non ho mai seguito le operazioni militari, e quindi non ho idea di quanti furono complessivamente i militari Italiani che hanno partecipato alle operazioni di pace nella ex-Jugoslavia. Qualcuno dispone di questo dato? Grazie. | | | |
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| Ritornando alla vicenda dei Leopard 1 italiani destinati all'Ucraina, allego questo articolo apparso un paio di settimane fa sul sito della Radiotelevisione Svizzera che fornisce qualche chiarimento in più sulla questione. Sembrerebbe infatti che i carri siano stati acquistati in Italia dalla Ruag nel 2016 per essere poi rivenduti alla Germania completi o utilizzandone le componenti come parti di ricambio. A sua volta la Rheinmetall tedesca vorrebbe ora intraprendere un vasto programma di revisione e di refitting di tali mezzi corazzati per procedere successivamente alla loro cessione all'esercito ucraino, ma pare che la Ruag non abbia ancora preso in carico il lotto e che il governo federale elvetico abbia posto un veto alla rivendita alla Germania perché l'eventuale trasferimento di tali carri a una nazione belligerante quale l'Ucraina violerebbe le leggi sulla neutralità svizzera. www.rsi.ch/news/svizzera/Alla-Germ...G-16065781.htmlRIP-STOP Edited by rip-stop - 24/3/2023, 13:21 | | | |
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| | Quello che proprio non capisco e' come faccia un governo indipendente a permettere l'(eventuale) uso di quei proiettili sul proprio territorio. Finora sono stati usati solo nel territorio di Stati che non potevano protestare..
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| 45 replies since 21/3/2023, 20:51 1343 views |
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