| | Sigla C.R.E. su coperta militare | |
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| | Siamo un po' OT ma forse è bene fare un punto sulle coperte E.I.. Su quelle RE non mi pronuncio perché non sono sufficientemente informato. - coperte da campo: lana grezza, pesanti, di colore grigio marrone e a volte anche grigiovverde con righe biancastre ai due capi, senza altri disegni (stella), unica misura. Erano in distribuzione individuale con i materiali da campo. Inoltre, in numero considerevole, erano custodite impilate nei magazzini CUE (complementi unità esercito) dei reparti. La coperta veniva utilizzata nei pernottamenti in campagna ed in genere veniva conservata a livello individuale arrotolata assieme al telo tenda ed agganciata allo zainetto tattico - coperte di casermaggio: di lana morbida e pelosa (dopo un po' perdevano il pelo) color marroncino con striscie bianche ai due capi e stella bianca da una parte. Erano di due misure e venivano distribuite individualmente assieme ai materiali di casermaggio. Erano conservate al posto branda. Durante il giorno si disponevano a copertura del materasso ripiegato per fare il cubo. Erano in carico con i materiali di casermaggio e non dovevano essere utilizzate fuori dalla infrastruttura. Quelle non in distribuzione erano conservate impilate nei magazzini con abbondante naftalina. Negli anni '90 sono state sostituite da coperte analoghe ma ignifughe. - coperte per infermeria dette anche luchesine: di cotone spesso e morbido, bianche e con striscie celesti. Facevano parte delle dotazioni di infermeria. - coperte per ospedale da campo: di lana leggera e morbida, color verde kaki, senza righe o disegni. Facevano parte dei materiali di mobilitazione ed erano conservate in appositi magazzini in colli di tela grezza pesante.
Parlo del passato. Non so se è ancore così.
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| Medico
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| Vi ringrazio per i vostri contributi. Trovo anche interessante che la discussione abbia permesso di condividere ricordi di momenti ed esperienze passate. Per quanto mi riguarda, la prossima settimana sarò in grado di postare le dimensioni della coperta e foto più dettagliate. Anticipo che é sottile e realizzata con una lana molto grezza. Mi è stato anche suggerito che le lettere della sigla potrebbero essere le iniziali del militare a cui la coperta apparteneva. Dalle risposte e dalle mie ricerche sul forum e su Internet, sembra che questa sigla non sia molto comune e per il momento non ho trovato una risposta definitiva. Quando avrò la coperta tra le mani, la esaminero’ piu’ attentamente per vedere se ci sono timbri che potrebbero dare qualche indizio. A presto!
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| CITAZIONE (fisool @ 1/3/2024, 19:47) ....Anche le coperte di casermaggio erano di lana fino agli anni '90. Poi sono state realizzate in materiale ignifugo Dimenticavo: le coperte da campo non avevano la stella ma solo le righe bianche Perdona la curiosità, di che materiale ignifugo si tratta? La lana si bruciacchia ma non è combustibile e soprattutto non si fonde nè si appiccica perciò offre una certa protezione dalle fiamme e scherma dal calore. So che ai i vigili del fuoco in servizio di Pronto Intervento veniva consigliato/prescritto di indossare sotto la tenuta ignifuga, calzamaglia e canottiera di lana (la famosa tenuta "superpippo" che nelle FF.AA. si ndossava sotto la SCBT. Io stesso tengo in cucina uno straccio di pura lana che è già servito per sopire un piccolo principio d'incendio
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| CITAZIONE (Mario Merialdi @ 4/3/2024, 11:40) .....Quando avrò la coperta tra le mani, la esaminerò piu’ attentamente per vedere se ci sono timbri che potrebbero dare qualche indizio. A presto! Quindi l'acronimo non può ritenersi definitivamente svelato? In tal caso potrebbe forse significare Commissariato Regio Esercito (benchè la denominazione completa fosse Servizio di Commissariato e Amministrazione...)? In ogni caso non è un po' troppo lezioso, e soprattutto costoso, un ricamo simile, in luogo del più semplice timbro (che peraltro sarebbe ben più scomodo da rimuovere da parte dei malintenzionati)?
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| | Relativamente al materiale ignifugo, la vendo come a suo tempo mi è stata venduta. Non ho idea di che materiale si tratti e, soprattutto quani fossero state le norme antinfortunistiche che hanno determinato il cambio (ed il conseguente approvvigionamento dei nuovi materiali )
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| CITAZIONE (Mario Merialdi @ 6/3/2024, 15:22) L'acronimo per il momento resta da definire. Ho anche pensato a Corredo Regio Esercito. .......Allego le foto. Concordo con Ugo che un ricamo su una semplice coperta sembrerebbe un po' eccessivo anche considerando la quantità in cui venivano prodotte. Grazie del celere riscontro. La quantità forse non avrebbe costituito un problema quanto a tempi di consegna, considerando che i ricami a macchina e i ricamifici industriali datano da fine XIX secolo, ma il costo sicuramente sì, per la nostra micragnosa amministrazione. E soprattutto chi avesse voluto "imboscarsi" coperte di stato poteva eliminare alla svelta un ricamo così semplice, non un timbro.
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| CITAZIONE (fisool @ 6/3/2024, 13:19) Relativamente al materiale ignifugo, la vendo come a suo tempo mi è stata venduta. Non ho idea di che materiale si tratti e, soprattutto quani fossero state le norme antinfortunistiche che hanno determinato il cambio (ed il conseguente approvvigionamento dei nuovi materiali ) Allora forse sarebbe interessante scoprire se davvero hanno adottato altri materiali diversi dalla lana, e quali (autoestinguenti, o trattati con ritardanti di fiamma ecc) e trattarne in una discussione specifica, estesa alle tenute SCBT ecc
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| | Tornando alla coperta di Mario, la scritta e le stelle sono chiaramente ricamate a mano, diversamente dalle stelle delle altre coperte qui postate. Forse sono state realizzate per personalizzare il manufatto. Le lettere potrebbero essere le iniziali del proprietario oppure essere connesse con il reparto di appartenenza e ricamate successivamente al congedo, per ricordo.
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| | Io non ci giurerei che si tratta di un ricamo eseguito a mano...
Quelli che vedo in foto non mi sembrano asole, ma buchi veri e propri...vedendo la coperta spiegata sul prato. i buchi sembrano praticati a distanza regolare...forse segni di chiodi con cui nel passato la coperta è stata fissata ad un telaio od altro...
P.S.: ma le coperte della marina militare non erano bianche con righe azzurre o azzurre a seconda dei casi?
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| 27 replies since 28/2/2024, 23:47 806 views |
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