CITAZIONE
Non sono molto documentato sull'argomento, ma credo che l'aspetto politico-propagandistico non sia da sottovalutare
Certo che c'erano finalità politiche, un tentativo rivolto all'Iraq (dove gli italiani intervennero con una piccola forza aerea) e, in prospettiva a tutti i sudditi islamici della Gran Bretagna. Ma anche gli egiziani erano entusiasti dell'arrivo degli itao-tedeschi ad Alessandria (che poi non accadde mai).
CITAZIONE
E in AOI la politica filo-islamica fu più che altro un tentativo di manomettere lo status di un paese di millenaria tradizione e guida cristiana.
Certo, gli italiani usarono in chiave anti-libica i battaglioni eritrei, ma i libici della divisione Libia furono entusiasti di combattere contro gli etiopici copti.
In una visione più generale, però, c'era la rivendicazione dei poveri (sia gli italiani, sia i mussulmani) contro questo enorme impero coloniale, che drenava ricchezza da ogni angolo del globo per trasferirla in Inghilterra. E questo impero era lo stesso che negava all'Italia la libertà di commercio, che imponeva balzelli per ogni passaggio del canale di Suez e che aveva le chiavi del Mediterraneo (sia di Suez, sia di Gibilterra).
La famosa frase (Siamo prigionieri nel nostro mare) necessitava uno sbocco extra-europeo, che sembrava possibile instaurando un'intesa con l'Islam e, magari; con movimenti islamici anti-colonialisti e anti-britannici.