Ordine Coloniale della Stella d'Italia (1911), Autore GONDAR

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view post Posted on 3/7/2010, 15:58
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Senza parole !!!!!
 
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GG 96
view post Posted on 12/10/2010, 16:42




qualcuno mi sa' dire perchè su quella da grand'ufficiale c'è scritto 1911?
 
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andima
view post Posted on 12/10/2010, 18:15




CITAZIONE
caro Gondar sulle decorazioni hai ragione!! venivano concesse a nazionali e in rari casi agli indigeni

Non è proprio così:

L'Ordine fu istituito con R.D. del 18 gennaio 1914 allo scopo di: "Premiare le pubbliche benemerenze dei sudditi indigeni, ed eccezionalmente, quelle dei cittadini italiani che, risiedendo nelle Colonie di diretto dominio dell'Italia, si siano resi benemeriti, e ai quali, per titolo di quelle medesime benemerenze, non siano state assegnate altre onorificenze di maggior importanza"

L'Ordine era inteso originariamente come ricompensa per gli indigeni delle colonie che si fossero distinti per la gloria delle colonie e dell'Italia. Per questo motivo, venne stabilito che gli italiani insigniti dell'Ordine non potesser superare la metà del numero massimo dei membri.

Edited by andima - 12/10/2010, 20:35
 
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GG 96
view post Posted on 12/10/2010, 21:13




nella discussione Aiuto potete vedere la mia placca da grand ufficiale. :P
 
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view post Posted on 13/10/2010, 08:32
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CITAZIONE
L'Ordine era inteso originariamente come ricompensa per gli indigeni delle colonie che si fossero distinti per la gloria delle colonie e dell'Italia

Questo è molto importante per capire alcune cose.
Non so se forse ripeterò qualcosa già detto nel forum da qualcuno prima di me (se è me ne scuso), ma è importante notare come il nostro governo di allora dimostrasse già una sensibilità sociale e interreligiosa inaspettata: la decorazione infatti, visto che era destinata in primis agli indigini di colonie in maggioranza musulmani, era inusualmente a forma di stella e non a forma di croce, simbolo che avrebbe urtato i sentimenti religiosi degli indigeni stessi.
 
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GG 96
view post Posted on 13/10/2010, 11:18




Non pensavo che la forma a sella fosse stata fatta a posta per questo motivo.
 
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andima
view post Posted on 13/10/2010, 21:17




CITAZIONE
ma è importante notare come il nostro governo di allora dimostrasse già una sensibilità sociale e interreligiosa inaspettata

Perchè inaspettata? il fascismo è stato sempre molto vicino all'Islam e aveva sensibilità da vendere.
Sarebbe meglio non usare certi aggettivi dando le cose per scontate e in base a diffusi pregiudizi.
L'unica strada giusta per non sbagliare è attenersi alla verità storica e ... senza aggettivi!
 
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view post Posted on 13/10/2010, 21:58
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Beh, se parliamo di una onorificenza isituita nel 1914... credo che il regime fascista c'entri poco!

In ogni caso credo che la questione della "non-adozione" di simbologie cruciformi per i militari coloniali sia spesso sopravvalutata: è vero che le medaglie al valore vennero coniate in apposita foggia, senza lo stemma di Savoia ma con il busto del Re (ma la motivazione era doppia: sì eliminare la croce dello stemma, ma anche mostrare il volto del Re, visto che anche Menelik compariva sulle sue medaglie e monete); ma è anche vero che per la Croce di Guerra e la Croce al Merito, istituite più tardi, nessuno si pose problemi; e nessun indigeno mi risulta le abbia mai rifiutate.
Idem per fregi e distintivi vari, a partire dal bracciale internazionale di sanità.
 
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andima
view post Posted on 13/10/2010, 22:07




CITAZIONE
Beh, se parliamo di una onorificenza isituita nel 1914... credo che il regime fascista c'entri poco!

Non ci avevo riflettuto, hai proprio ragione!

Però la vicinanza del fascismo all'Islam è vera. Basti pensare ai legami con il gran Muftì di Gerusalemme, Amin el Husseini che agli inizi del 1941 alla vigilia della rivolta anti inglese in Iraq lanciò un proclama "affinché tutti gli islamici contribuiscano con le armi al successo delle forze dell'Asse". Il Muftì lanciò, attraverso un messaggio radio, la jihad (la guerra santa) contro l'Inghilterra.

Ricordo anche la storia di Mussolini che brandisce la spada dell'Islam.
 
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view post Posted on 13/10/2010, 22:15
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Non sono molto documentato sull'argomento, ma credo che l'aspetto politico-propagandistico non sia da sottovalutare: il regime corteggiava l'islam anche e soprattutto in funzione anti-britannica, in un contesto che fin dai primi anni '30 stava diventando sensibile, anche a causa della nascente questione mediorientale.
E in AOI la politica filo-islamica fu più che altro un tentativo di manomettere lo status di un paese di millenaria tradizione e guida cristiana.
Chissà quanto questo sentimento era ricambiato... i musulmani della Cirenaica, che avevamo crudamente combattuto per vent'anni, non veedvano l'ora di ributtarci a mare...
 
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andima
view post Posted on 13/10/2010, 22:24




CITAZIONE
Non sono molto documentato sull'argomento, ma credo che l'aspetto politico-propagandistico non sia da sottovalutare

Certo che c'erano finalità politiche, un tentativo rivolto all'Iraq (dove gli italiani intervennero con una piccola forza aerea) e, in prospettiva a tutti i sudditi islamici della Gran Bretagna. Ma anche gli egiziani erano entusiasti dell'arrivo degli itao-tedeschi ad Alessandria (che poi non accadde mai).

CITAZIONE
E in AOI la politica filo-islamica fu più che altro un tentativo di manomettere lo status di un paese di millenaria tradizione e guida cristiana.

Certo, gli italiani usarono in chiave anti-libica i battaglioni eritrei, ma i libici della divisione Libia furono entusiasti di combattere contro gli etiopici copti.

In una visione più generale, però, c'era la rivendicazione dei poveri (sia gli italiani, sia i mussulmani) contro questo enorme impero coloniale, che drenava ricchezza da ogni angolo del globo per trasferirla in Inghilterra. E questo impero era lo stesso che negava all'Italia la libertà di commercio, che imponeva balzelli per ogni passaggio del canale di Suez e che aveva le chiavi del Mediterraneo (sia di Suez, sia di Gibilterra).
La famosa frase (Siamo prigionieri nel nostro mare) necessitava uno sbocco extra-europeo, che sembrava possibile instaurando un'intesa con l'Islam e, magari; con movimenti islamici anti-colonialisti e anti-britannici.
 
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view post Posted on 14/10/2010, 08:59
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CITAZIONEma è importante notare come il nostro governo di allora dimostrasse già una sensibilità sociale e interreligiosa inaspettata

Perchè inaspettata? il fascismo è stato sempre molto vicino all'Islam e aveva sensibilità da vendere.
Sarebbe meglio non usare certi aggettivi dando le cose per scontate e in base a diffusi pregiudizi.
L'unica strada giusta per non sbagliare è attenersi alla verità storica e ... senza aggettivi!

Mi riferivo al fatto che 100 anni fa non c'era, o almeno era sentita in misura minore, l'esigenza del "politically correct", non al fatto che questo o quel governo fosse o no vicino all'Islam. Parlo infatti di sensibilità sociale e interreligiosa, non di simpatie islamiche o per altri popoli. Non si andava tanto per il sottile con gli indigeni dei paesi colonizzati. Ed è, almeno per me, inaspettata questa "attenzione" religiosa, cioè la volontà di non imporre deliberatamente un simbolo come la croce che poteva infastidire i non cristiani. Forse per te non è sorprendente, ma per me si, visto che si parla, come già detto, di 100 anni fa. Per la croce al merito di guerra e simili non mi pronuncio. Comunque il fascismo e la spada dell'Islam brandita da Mussolini non c'entrano nulla, se vogliamo attenerci alla verità storica senza aggettivi...

Francesco
 
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view post Posted on 14/10/2010, 14:23
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Sulla assenza dello stemma crociato nelle medaglie al VM per i coloniali, vorrei approfondire, per capire se davvero l'intenzione era di non urtare la loro sensibilità religiosa, o piuttosto vi era la volontà di non affidare ad elementi indigeni segni o distintivi recanti lo stemma della Casa Reale, per una sentita questione di "onorabilità" di quest'ultimo: ricordo che, ad esempio, la presenza dello stemma Savoia sui primi gagliardetti coloniali (1912/13) venne ancora all'epoca molto osteggiata, tanto da disporre la quasi immediata dismissione di quei drappi in cambio di altri con solo il numero del reparto; in merito a questa cosa avevo letto da qualche parte uno scambio di corrispondenza tra il Ministero delle Colonie e non so che Comando, ma non ricordo dove...
E' comunque una ipotesi abbastanza concreta, secondo me.
Se guardiamo alle prime truppe coloniali, vediamo che anche prima dell'istituzione delle medaglie al valore (1893), erano in dotazione altri oggetti che la croce la riportavano ben in vista; pensiamo alla croce nera del fregio delle "penne di falco" (di fatto era una croce da portare sempre visibile sul tarbusc: ci sarebbe voluto poco a fare un fregio "cieco", come venne fatto poi negli anni '30, ma per altre ragioni), o addirittura allo stemma sabaudo fuso sui cannoni con cui i primi artiglieri indigeni - tutti rigorosamente musulmani - sparavano senza remore...
Non credo che sarebbero stati troppo disturbati dal ricevere una medaglia - con relativo soprassoldo una tantum di 100 o 300 lire (che nell'eritrea di fine '800 non erano poche) - solo perchè riportava una croce nello stemma del Regno.
 
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GG 96
view post Posted on 14/10/2010, 20:06




Comunque le medaglie a stella e a croce sono state sempre fatte.

è possibile che sia solo un caso che l'ordine della stella d'italia abbia le medaglie a forma di stella?
 
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view post Posted on 24/11/2010, 14:59
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Riapro il topic per una domanda: le due commende di Valore Militare hanno monogramma VE con caratteri e colori diversi, quello di destra sembra addirittura il monogramma di Vittorio Emanuele II (impossibile per un ordine istituito nel 1914); anche il tondino sembra più grande dell'altro. Qualcuno sa a cosa è dovuto? differenti epoche di produzione? boh?
 
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64 replies since 20/9/2007, 20:59   6587 views
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