I "Battle Dress" dell'Esercito Italiano

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view post Posted on 14/1/2008, 11:29
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Del tricolore omerale si parla anche qui

https://miles.forumcommunity.net/?t=11383432

Quanto al battle dress con le patte a punta è un pò difficile credere che sia ancora britannico, vista anche la notevole diffreenza di colore e di tessuto rispetto ai modelli italiani....ma è anche vero che in queste pagine stiamo dipanando più di un dubbio quindi lasciamo aperta ogni possibilità.... comunque credo che tra modificare un battle dress inglese (asportando tascone e taschino dei pantaloni per cominciare) e farsi confezionare un modello fuori ordinanza, l'ufficiale della foto avrebbe senz'altro optato per la seconda possibilità.

Veniamo a i fregi sulle bustine.... a me non riesce di distinguere bene se si tratti di aquila o granata, quindi speriamo in un ingrandimento chiarificatore...

Infine
CITAZIONE
l'ufficiale in seconda fila a sinistra pare indossare una bustina e un cappotto grigio-verdi mod 1940 e gli stivali.

e qui parrebbe proprio così....ma non dimentichiamo che il cappotto potrebbe essere di panno kaki pur conservando la foggia del '34 e così pure la bustina nella quale però a me non pare di scorgere visiera e paraorecchie....
 
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view post Posted on 14/1/2008, 11:58
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CITAZIONE (carpu65 @ 14/1/2008, 01:31)
Riguardando le foto,ho delle domande: Nell'immagine della cerimonia militare,l'ufficiale che sta leggendo ha sulla manica sinistra la bandierina Italiana del Corpo di liberazione nazionale.Fino a quando fu portata?Gli altri ufficiali nelle altre foto (pure datate 1948) non ce l'hanno.Inoltre non vi pare che il suo Battle dress sia Britannico? guardate com'è sagomato il lembo copritasche (anche il bottoncino scoperto non è di frutto). Ci sono altri elementi che fanno sospettare una datazione della foto al 1947.Mi sembra che siano presenti dei Generali.Il fregio sulla bustina sembra una granata,non l'aquila,come nel figurino del Generale del 1947 con cappotto e bustina mod 34 dell'Atlante Albertelli.Inoltre l'ufficiale in seconda fila a sinistra pare indossare una bustina e un cappotto grigio-verdi mod 1940 e gli stivali.

In effetti l'ufficiale al microfono mi intriga:
- mi sembra abbastanza giovane, a giudicare dal viso
- è già Maggiore, o almeno io leggo il grado sul basco come Maggiore
- ha diversi nastrini sul taschino e questo ci può stare, la guerra era finita da poco

Per me è uscito dall'AM di Modena, è di carriera per giunta di Cavalleria, si è fatto tagliare la divisa da un sarto, migliorandola come possibile, vedi le patte dei taschini.

Il fregio sul suo basco è sicuramente la granata con fiamma dritta portata, se non erro, dai primi 4 Rgt. di Cavalleria.
La bandiera sulla manica è il simbolo del Gruppo Combattimento Mantova, questo, ingrandito da altra foto di un Dragone di Genova degli stessi anni:

image



Bandiera tricolore con un aquila stilizzata sul bianco.
Ciao
Giancarlo




 
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view post Posted on 14/1/2008, 12:35
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Ecco gli ingrandimenti:

image


Il Generale a SX ha una fiamma sulla bustina e mostrine direi da fanteria. L'ufficiale col pastrano ha sulla bustina un fregio da Lanceri. Si intravede (indovina) un'ombra che potrebbe essere il paraorecchi ripiegato sulla bustina stessa. Sulla SX, tagliata, una bustina con fregio dell'Artiglieria (?).

image


Il Generale al centro della foto ha un fregio diverso: a me sembrano 2 fucili incrociati sormontati dalla granata da cui esce la fiamma, tipo Bersaglieri.

image


Lo speaker della cerimonia ha il fregio di Genova sul basco, un BD con collo abbottonato, bottoncini a vista ed un cordoncino sulla spalla SX con un nodo all'altezza del taschino (che significa ? Aiutante Maggiore ?). Alle sue spalle un Tenente sempre di Cavalleria con fregio dei Lanceri sul basco e BD con collo 'a giacca'.

 
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view post Posted on 14/1/2008, 13:21
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image image image image
ATTENZIONE, ERRORE! L'ANNO DELLE MIE FOTO (MATRIMONIO) è 1947 dicesi 1947 e non 1948 come riportato. Ho già corretto il topic.
:ph34r: :ph34r:

L'Ufficiale che legge non è un Aiutante Maggiore. Quelle che si vedono al braccio sinistro sono delle cordelline (è un cordoncino che parte dal bottone della giubba, gira a cappio sotto l'ascella e si attacca alla controspallina). L'Aiutante Maggiore si distingue per un filetto dorato ricamato e cucito al bordo del colletto subito dietro le mostreggiature. Le cordelline sono portate dall'aiutante di campo di un generale o possono significare un particolare incarico. Nel caso specifico, le cordelline sono troppo semplici per essere quelle di un aiutante di campo (almeno se confrontate con quelle di oggi) e il maggiore ha l'uniforme dei servizi armati (SAI), cosa questa che contrasta con il ruolo di aiutante di campo del generale (avrebbe avuto la stessa tipologia di uniforme).
 
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view post Posted on 14/1/2008, 14:02
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La bustina del militare con cappotto è quasi sicuramente una mod.34, verosimilmente confezionata in panno kaki.
Il cordoncino dello speaker potrebbe essere semplicemente a corredo di un fischietto....
 
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carpu65
view post Posted on 14/1/2008, 16:46




Abbiamo accumulato già molti elementi.
Questa discussione si sta rivelando molto preziosa per i cultori di uniformologia e per chi si interessa di storia contemporanea.
Abbiamo indizi a sufficenza per dedurre che:

1) L'uniforme grigio-verde rimase in vigore almeno fino al 1947,convivendo per alcuni mesi con la nuova diagonale kaki.

2) Dopo la proclamazione della Repubblica,e per tutto, o quasi tutto, il 1947 i fregi da Generale furono sostituiti con granate,fucili incrociati sormontati da fiamme,o altri simili disegni,in attesa che a fine 47 o nel 1948 fosse stabilito il nuovo fregio Repubblicano.
Sarebbe a questo punto interessantissimo rintracciare la fotografia di un Generale in uniforme grigio-verde con berretto rigido, per vedere se anche su questo il fregio fosse stato sostituito.

3) La foto con la cerimonia militare,per la presenza di ufficiali Generali con fregio di transizione e di ufficiali che presumibilmente indossano la vecchia uniforme grigio-verde, deve essere quasi sicuramente datata alla fine del 1946 o più verosimilmente al 1947.
Altro elemento a favore di questa tesi è il giubbetto portato con collo chiuso, un'usanza che scompare completamente alla fine degli anni 40, e che probabilmente deriva nei nostri ufficiale dal modo di abbottonare la giubba-sahariana.



Edited by Fante - 14/1/2008, 18:10
 
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view post Posted on 14/1/2008, 18:28
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Beh, io direi che finchè restiamo nel campo delle deduzioni e delle ipotesi il discorso deve rimanere aperto.
Lo studio organico di un determinato argomento non può prescindere da testimonianze documentali e mi riferisco più ai Regolamenti sull'uniforme che alle foto.
Se una cosa queste immagini (e molte altre oggetto di altri topics) hanno dimostrato è infatti che nell'immediato dopoguerra esisteva una certa libertà di movimento nell'approvvigionarsi di vestiario più o meno attinente a quanto previsto dai citati regolamenti (che esistevano, questo è certo).
Così sarò cauto nell'attribuire ad una o più foto valore di decreto, almeno fino a quando avrò reperito testimonianze a conferma delle ipotesi fin qui esposte.
Mi riferisco per esempio alle citate uniformi grigioverdi della foto che potrebbero tranquillamente essere kaki, alla norma che prevedeva di tenere il colletto del giubbino chiuso o sbottonato, al fregio da Generale difficilmente non previsto per il più alto grado militare....
Insomma, credo che il miglior servizio che possiamo fare a beneficio di questo studio è cercare di recuperare la maggior quantità di documentazione possibile e a quella attenerci, pur riconoscendo un diffuso utilizzo di varianti fuori ordinanza, peraltro ampiamente testimoniate dalle immagini in nostro possesso. Max.

 
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view post Posted on 21/1/2008, 09:33
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Personalmente sento di appartenere fortemente al "Carpu-Club" nel senso che anche a me le uniformi post-belliche piacciono....con dei distinguo.
Intanto una considerazione retroattiva: è innegabile - come dice Genx - che il taglio del battle-dress italiano fosse bruttino ma a mio avviso il giudizio è limitabile al secondo modello, quello con collo aperto.
Si è perpetuato - non paghi dell'orrore della Baistrocchi - l'errore di considerare che il collo aperto della giubba da truppa potesse risultare più comodo e più consono al movimento in battaglia.... nel '34 quando il Regio Esercito abbandonò definitivamente il collo chiuso si pensò di aver scoperto l'uovo di Colombo e si realizzò forse la più brutta e scomoda giubba che la truppa avesse mai indossato!
L'errata considerazione basata su una supposta (!) maggiore comodità del collo aperto venne ampiamente confutata da altri eserciti (in primis quello tedesco) che pur equipaggati con una bella, comoda e marziale, giubba a collo chiuso non sembra abbiano patito alcun fastidio mentre erano impegnati a conquistare mezzo mondo....
Il fante italiano invece, dopo aver provveduto ad arrotolare a modino le ancestrali fasce mollettiere, doveva provvedere ad annodare ben bene la cravatta....e prepararsi al combattimento!
Ne risultò una tenuta che dopo poche settimane di servizio si sformava e toglieva al nostro fante quel poco di residua marzialità che gli restava.
Meglio, molto meglio sarebbe stato dotare la truppa di una funzionale giubba a collo chiuso, con collo rivoltato (come da alcune sperimentazioni pre-'34) che consentisse di indossarla abbottonata o sbottonata secondo necessità e offrisse al militare maggiore protezione e comodità.
Questo lungo excursus solo per arrivare al fatidico battle-dress....
A mio avviso il primo modello nazionale non era male, mutuando quasi in toto le forme del coevo modello britannico.
Le foto d'epoca ci mostrano schieramenti marziali e compatti, non privi di una certa eleganza indotta a mio avviso anche dal collo inizialmente chiuso nonchè dal taglio del giubbino.
Una linea completamente diversa da quelle tradizionali, s'intende, ma finalmente una uniforme dignitosa per ogni militare, peraltro ben associata alla bella linea del nostro '33!

image

Il problema della bruttezza si ripresenta con la semplificazione del giubbino, l'eliminazione della fascia in vita e il diverso taglio del colletto.
Qui concordo con Genx nel definire "brutto" il risultato, anche considerando l'associazione dei caratteristici copricapi del nostro Esercito.
Si trattò per fortuna solo di un (lungo) periodo di transizione, in attesa che anche l'italica intendenza fosse illuminata dalla rivelazione che fosse opportuno dotare ANCHE la truppa di una uniforme di servizio-cerimonia-libera uscita diversa da quella da combattimento essendo, fino a quel momento, utilizzato lo stesso completo con diversi accessori secondo l'occasione.
L'intriduzione delle "mimetiche" risolse, come noto, definitivamente il problema.
Così, vista l'epoca e tenuto conto delle necessità contingenti, non mi dispiace la figura del militare italiano degli anni '50-'60 e studio con piacere l'evoluzione delle uniformi di quel periodo, riconoscendo loro una certa sobrietà ed eleganza. Max.



Edited by Fante - 15/2/2008, 11:11
 
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view post Posted on 21/1/2008, 13:02
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Una interessante analisi ed una bella foto, Fante, ma forse il mio post non era chiaro.

I miei commenti, a parte la frase in cui cito il BD, si riferivano alle uniformi usate nella cerimonia di cui ho postato le foto: basco, camicia a manica lunga, guanti bianchi, cravatta, decorazioni e fascia azzurra per gli ufficiali, cinturone in tela, calzoni, ghette ed anfibi o scarponcini.

L'insieme mi sembra scoordinato: il cinturone con la fondina e gli anfibi hanno un tono giustamente militare 'da campo' mentre la cravatta ed i guanti bianchi sono 'da cerimonia'. Le ghette poi non le posso vedere, come le 'fasce mollettiere' che ebbero tanta fortuna non solo in italia ma anche in Giappone, prima della guerra . Ma si sa, i Giapponesi si dilettano di origami :D

La mia è solo una valutazione estetica, secondo il mio personale gusto e come tale altamente opinabile.

Certo, non possiamo tornare alle uniformi ottocentesche, per me esteticamente insuperabili, ma allora preferisco una tenuta 'totalmente' da campo, magari con le maniche arrotolate, come si vede indossare dai parà o dai lagunari, e mi pare che, alla fine, anche tu la veda in questo modo.

Perdonami, ma quelli di Cavalleria hanno la fama di essere un po' pignoli in fatto di abbigliamento, dalle mie parti si direbbe un pò 'fighetti' se mi passi l'espressione molto informale. Sia pure per poco lo sono stato anch'io e non faccio eccezione :B):

Tra l'altro noto come nelle mie foto non compare mai l'elmetto, 33 o modelli successivi, ma sempre il basco nero.
Nella tua foto invece tutto il reparto indossa l'elmetto: una differenza tra Cavalleria ed altri corpi ?

Tornando ai BD, consentimi una annotazione maligna, conoscendo lo spirito risparmioso che anima molti sudditi di Sua Maestà Britannica: per caso non è che li hanno disegnati così per risparmiare panno ? Più giubbini dalla stessa pezza ?

Domanda finale curiosa: e' mai esistito un equivalente britannico del nostro pastrano ? Non contando il trench ovviamente.

Cordialmente

 
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view post Posted on 21/1/2008, 13:14
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CITAZIONE
noto come nelle mie foto non compare mai l'elmetto, 33 o modelli successivi, ma sempre il basco nero.
Nella tua foto invece tutto il reparto indossa l'elmetto: una differenza tra Cavalleria ed altri corpi ?

Questo era a totale discrezione del Comandante del Corpo!

CITAZIONE
Domanda finale curiosa: e' mai esistito un equivalente britannico del nostro pastrano ? Non contando il trench ovviamente

Se ti riferisci al pesante cappottone di panno la risposta è si! Inglesi, Canadesi e Americani utilizzarono il cappotto in panno nei climi più rigidi.
Appena recupero qualche foto le posto.

CITAZIONE
conoscendo lo spirito risparmioso che anima molti sudditi di Sua Maestà Britannica: per caso non è che li hanno disegnati così per risparmiare panno ?

Questo davvero non lo so... :) !!! Credo però che la motivazione sia stata più pratica che economica e tutto sommato rispetto al precedente modello di giubba lunga a quattro tasche, il giubbino corto si rivelò più pratico, più "battle" dress...

 
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carpu65
view post Posted on 21/1/2008, 20:45




CITAZIONE (Fante @ 21/1/2008, 09:33)
Si è perpetuato - non paghi dell'orrore della Baistrocchi - l'errore di considerare che il collo aperto della giubba da truppa potesse risultare più comodo e più consono al movimento in battaglia.... nel '34 quando il Regio Esercito abbandonò definitivamente il collo chiuso si pensò di aver scoperto l'uovo di Colombo e si realizzò forse la più brutta e scomoda giubba che la truppa avesse mai indossato!
L'errata considerazione basata su una supposta (!) maggiore comodità del collo aperto venne ampiamente confutata da altri eserciti

A questo proposito consentitemi un piccolo OT. Secondo voi è più comoda l' uniforme estiva in tela bianca modello ufficiale di Marina,con collo chiuso,o modello Regia Aereonautica (e Regio Esercito e MVSN) con bavero aperto e cravatta?
 
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view post Posted on 21/1/2008, 20:48
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Beh, sulla comodità non mi pronuncio, sull'eleganza direi che è una bella lotta.....sia quella con collo alla coreana che il modello con bavero aperto sono molto belle e funzionali. Max.
 
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carpu65
view post Posted on 21/1/2008, 20:54




CITAZIONE (GENX_ @ 21/1/2008, 13:02)
Tornando ai BD, consentimi una annotazione maligna, conoscendo lo spirito risparmioso che anima molti sudditi di Sua Maestà Britannica: per caso non è che li hanno disegnati così per risparmiare panno ? Più giubbini dalla stessa pezza ?

Si,la motivazione è in parte questa.Poi guardate che se il battle dress è stato copiato da tutti gli eserciti del mondo (wehrmacht compresa) tanto schifo non doveva poi fare.Se tagliato bene e confezionato in una buona stoffa è un uniforme bella e marziale (vedi il modello USA 1950).P.S. A parte il periodo della cobelligeranza e dell'immediato dopoguerra l'Esercito Italiano (almeno dal 1948-49 in poi) ha sempre indossato il giubbetto di primo tipo con colletto aperto,camicia e cravatta.
 
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view post Posted on 21/1/2008, 21:00
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P.S. A parte il periodo della cobelligeranza e dell'immediato dopoguerra l'Esercito Italiano (almeno dal 1948-49 in poi) ha sempre indossato il giubbetto di primo tipo con colletto aperto,camicia e cravatta.

Allora, esattamente cosa vuol dire? Cosa intendi per giubbetto di primo tipo con colletto aperto? Intendi sbottonato?
 
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carpu65
view post Posted on 21/1/2008, 21:05




Si certo,collo sbottonato,e parte al di sotto del colletto che si apre e "rolla" (come dicono i sarti) su camicia e cravatta.
 
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