| | Pistola Beretta Mod. 34, Autore TUV | |
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| comandantedistazione |
| | E' per il mercato commerciale.
b.d.
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| | Ciao Carrista, vedo che sei riuscito ad avere finalmente nelle tue mani la famosa Beretta tedesca.
Nella discussione precedente ti avevo segnalato che era probabilmente stata prodotta nel 1944, in base alla matricola finente in AA, tuttavia ora che dici che riporta la data 1943 mi lascia un po' interdetto; cosa c'è nella seconda riga della scritta, dopo l'indicazione Gardone V.T.? Da l'impressione che qualcosa sia stato cancellato.
Il leone ( o leonessa?) di Brescia indica un prodotto commerciale, come giustamente ti dice CdS.
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| | Ciqao a tutti.
Bellissime tutte le 34 viste in questa discussione. Bellissima anche la 35...da non dimenticare chwe esiste anche al 48, ovvero la 34 in calibro .22 LR. Io ne ho una "bicolore" e vi devo dire che è anche abbastanza sfiziosa da usare.
Se mio figlio mi restitisce la MIA macchinetta digitale posto le foto, sperando di non essere OT.
Iwottopq
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| | Ciao a tutti, come promesso posto le foto delle mie tre sorelle cominciando con la piu’ “anziana” ovvero al 34. si tratta di una 9 corto del 1941 in buone condizioni di salute. Gli anni l’hanno solamente sfiorata. Sfoggia orgogliosa il punzone RE e quell’altro nei pressi del cane di cui non si è mai presa pena di capirne il significato. http://img717.imageshack.us/img717/3655/344zm.jpghttp://img203.imageshack.us/img203/4717/343jl.jpghttp://img8.imageshack.us/img8/5407/342fu.jpghttp://img94.imageshack.us/img94/6250/341g.jpgA seguire la sorella 35 in 7,65 Br. Questa è un po più giovane visto che porta il marchio del banco relativo all’anno 1953 e mostra con più evidenza i segni di un porto prolungato in difesa di chi sa chi. La cosa strana è che porta dei marcatissimi segni di “impugnatura” cose se fosse stata tenuta in mano per moltissimo tempo, tanto da far consumare la brunitura in corrispondenza della zona di contatto con la parte inferiore-posteriore dell’impugnatura, dove va ad appoggiarsi con l’incavo del palmo della mano. Il carrello probabilmente è stato ribrunito e le scritte sono quali completamente cancellate. Boh… http://img203.imageshack.us/img203/8141/352z.jpghttp://img687.imageshack.us/img687/3503/351i.jpgLa terza è la piccolina di casa, in tutti i sensi. E’ la signorina 948 in calibro .22 LR. E’ in ottime condizioni, pochi i segni di uso nonostante sia nata del 1955. L’estrattore, al contrario delle precedenti, è sito sul lato destro del carrello e non sulla faccia superiore. Ho avuto occasione di accompagnarla diverse volte in poligono e devo dire che ancora sa dire la sua e molti vorrebbero conoscerla più intimamente ma ne ricevono un netto rifiuto (da parte mia naturalmente). Presenta una strana colorazione “bicolore”, nero il carrello e color bronzo il castello. La cosa strana è che sotto le guancette non vi la colorazione bronzo, come se si trattasse di una verniciatura effettuata senza smontare le guancette. Qualcuno ha notizie su quest’ultimo aspetto? http://img96.imageshack.us/img96/1871/483y.jpghttp://img203.imageshack.us/img203/8231/484x.jpghttp://img687.imageshack.us/img687/9659/482t.jpghttp://img36.imageshack.us/img36/5026/481pcm.jpgIwottopq | | | |
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| | Da quello che dite il punzone del banco prova di Brescia indica il prodotto commerciale . Ma in quel periodo il Cal. 9 corto non si poteva commercializzare in Italia . La matricola terminante con AA indica una partira costruita per i tedeschi , probabilmente era per il mercato interno tedesco. Aspetto info dalla Beretta ( spero mi rispondano ).
Grazie a tutti per le info.
Saluti dal carrista
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| CITAZIONE (carrista @ 11/2/2010, 15:24) Da quello che dite il punzone del banco prova di Brescia indica il prodotto commerciale . Ma in quel periodo il Cal. 9 corto non si poteva commercializzare in Italia . uhmmm ... perdonami ma nella mia ignoranza Io non sarei così categorico .... CITAZIONE (carrista @ 11/2/2010, 15:24) . Aspetto info dalla Beretta ( spero mi rispondano ).
Saluti dal carrista beh non per demoralizzarTi , ma all'epoca della Tua Beretta (è sempre un piacere vederne una) si cantava quel ritornello : .... aspetta e spera ....... e rammenti com'è finita, vero ?  scherzi a parte : il comportamento al riguardo di Beretta è alquanto " ondivago " ... e ciò a prescindere dal fatto che una leggenda narri come alcuni registri bellici siano stati " revisionati " in epoca postbellica ....   sia chiaro è solo una leggenda nel caso, tienici aggiornati ricambio i saluti axel 1899 | | | |
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| | Ciao, alcuni elementi su cui riflettere:
- intanto i marchi commerciali non vogliono per niente indicare che l'arma fosse diretta a dei civili, ma solamente che non era stata prodotta per una forza armata (RE, RA, Marina,.....);
- comunque è risaputo ugualmente che alcuni personaggi che "erano al di sopra della legge" potevano possedere armi da guerra;
- quello che non ho detto chiaramente prima è che la tua arma presenta marchi che sembrano incongruenti fra di loro: essendo marcata con l'anno XX dell'EF dovrebbe essere stata prodotta tra l'ottobre 1941 e l'ottobre 1942, però riporta l'anno 1943 in chiaro e matricola di armi prodotte nel marzo 1944, bel miscuglio ! (e so che qualcuno mi salterà in testa per questa analisi troppo semplicistica).
Auguri per la risposta dalla Beretta, eventualmente facci sapere che siamo (almeno io lo sono) curiosi.
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| | La 48 cal.22 è stata una delle mie prime pistole, comprata nuova in armeria con il primo P d'A. (da caccia) e usata a lungo nel plinking vagante (reato prescritto; si parla dei primi anni '50)  Era venduta con una seconda canna più lunga ed è una pistola efficiente e precisa nei limiti del suo calibro. Il colore bronzato del castello, che non ricordo nella mia, non presente sulla parte coperta dalle guancine, immagino sia dovuto ad una diversa ossidazione della superfice più esposta all'aria causato dal tipo di brunitura. Invidia!!! | | | |
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| -Milite Ignoto- |
| | Io l'ho fatto una volta riguardo ai MAB, non solo mi hanno risposto ma mi hanno mandato anche a casa un plico con depliant e documenti, niente di particolare, ma è stata sempre una cortesia. | | | |
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| CITAZIONE (-Milite Ignoto- @ 11/2/2010, 16:23) Io l'ho fatto una volta riguardo ai MAB, non solo mi hanno risposto ma mi hanno mandato anche a casa un plico con depliant e documenti, niente di particolare, ma è stata sempre una cortesia. non dubito ... ma non è (ahimè) una certezza .. a Te (ed a altri) è andata bene ... ma c'è chi stà ancora aspettando ... la maison Beretta è cosa strana ... e poi, da qualche anno a questa parte, pare si vergognino di vendere ed aver venduto armi ... facci caso ... IMHO , ovviamente un saluto axel 1899 | | | |
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| | Ringrazio tutti dell'attenzione. Spero che la Beretta , mi invii tutti i dati richiesti , almeno riesco a sapere la storia ( precisa , spero ! )della mia 34. Comunque insisto con le richieste , magari per sfinimento mi inviano quanto richiesto.
Grazie a tutti gli intervenuti
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| | Questo l'ho preso da internet :
Sul mod. 34 i numeri di serie seguiti dalle doppie lettera AA o BB , indicano gli esemplari prodotti per i tedeschi dal 1943 al 1945 . Tali numeri vanno da 0001AA al 999AA e da 0001BB a 9803BB
( aprile 1945 ) . La produzione fu di 19.000 esemplari nei 3 anni di occupazione. Molti di questi recano l'iscrizione completa sul carrello " P, Beretta -Cal. 9 corto m. 34 brevettata Gardone VT ,
194X " altre hanno il carrello senza iscrizioni . Pochissime recano la sigla 4UT . Alcune pistole modello 34 e 35 prodotte per il mercato civile ,furono utilizzate anche dai militari tedeschi. Tali armi erano commercializzate in Germania dalla ditta GECO che imprimeva il proprio punzone sul lato destro.
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| 170 replies since 2/10/2007, 08:48 38249 views |
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Armi da fuoco italiane
