Biografie comandanti in AOI 1935-36, Autore TUV

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view post Posted on 14/10/2007, 11:29




CITAZIONE
TUV

Cerco le biografie dei seguenti personaggi per completare la pagina dei militari che ebbero un comando durante la campagna d'Etiopia del 1935-36. Il grado e l'incarico sono quelli all'epoca della campagna. I dati riportati sotto ogni nome sono gli unici dati che possiedo. Qualcuno mi può aiutare?? Vi ringrazio anticipatamente per ogni possibile aiuto.

GENERALE DI DIVISIONE S.A.R. DUCA DI PISTOIA

Emanuele Filiberto Principe di Savoia nato nel 1895, Duca di Pistoia comanda la divisione CC.NN. "23 Marzo" dal 20 novembre 1935 (succede al generale di divisione Ettore Bastico).

GENERALE DI DIVISIONE S.A.R. DUCA DI BERGAMO

Adalberto Principe di Savoia Genova nato nel 1898, Duca di Bergamo comanda la divisione "Gran Sasso".

GENERALE DI DIVISIONE ALFREDO GUZZONI

E' Vice Governatore

GENERALE DI DIVISIONE ITALO GARIBOLDI

E' comandante della Divisione "Sabauda".

GENERALE DI DIVISIONE FIDENZIO DELL'ORA

E' l'Intendente Generale

GENERALE DI DIVISIONE LUIGI NEGRI

E' comandante della Divisione "Pusteria" (Alpina)

GENERALE DI DIVISIONE AIMONE CAT

E' comandante l'Aviazione in A.O.

GENERALE DI BRIGATA SISTO BERTOLDI

E' comandante della Divisione "Peloritana"

GENERALE DI DIVISIONE ENRICO BOSCARDI

E' comandante della Divisione CC.NN. "Tevere"

GENERALE DI BRIGATA RENZO DALMAZZO

E' comandante della 2a Divisione Eritrea

GENERALE DI BRIGATA GUGLIELMO NASI

E' comandante della Divisione "Libia"

GENERALE DI BRIGATA GUSTAVO PESENTI

E' comandante della 1a Divisione Eritrea

GENERALE DI BRIGATA LUIGI FRUSCI

E' comandante delle Truppe indigene in Somalia

GENERALE DI BRIGATA AEREA FERRUCCIO RANZA

E' comandante l'Aviazione in Somalia

AMMIRAGLIO DI DIVISIONE PIETRO BARONE

E' comandante della base navale di Massaua

GENERALE DI BRIGATA EMILIO GARAVELLI

E' comandante Superiore l'Artiglieria in A.O.

GENERALE DI BRIGATA G. SCARAMPI DEL CAIRO
E' comandante Artiglieria C. A. Eritreo

GENERALE DI BRIGATA ANNIBALE BERGONZOLI

E' comandante delle Truppe Celeri in Somalia

GENERALE DI BRIGATA VINCENZO TESSITORE

E' vice comandante della Divisione CC.NN. "3 Gennaio"

GENERALE DI BRIGATA FERDINANDO CONA
Sottocapo di Stato Maggiore in A.O.

GENERALE DI BRIGATA MANLIO RAIMONDO
(Non si hanno notizie dell'incarico ricoperto)

GENERALE DI BRIGATA ORESTE MARIOTTI
Comandante della Brigata Eritrea

GENERALE DI BRIGATA LUIGI DE BIASE
Vice Comandante della Divisione "Sabauda"

GENERALE DI BRIGATA AEREA VITTORIO MARCHESI
Capo si Stato Maggiore del Comando Aeronautico in A.O.

GENERALE DI BRIGATA AMEDEO COUTURE
Comandante Zona Bassopiano Occidentale

GENERALE DI BRIGATA BENEDETTO FIORENZUOLI
Comandante Artiglieria I Corpo d'Armata

GENERALE DI BRIGATA ALESSANDRO RICAGNO
(Non si hanno notizie dell'incarico ricoperto)

GENERALE DI BRIGATA DOMENICO LABRUNA
Comandante Artiglieria IV Corpo d'Armata

GENERALE DI BRIGATA OSVALDO GIACHINO
Vice Comandante della Divisione "Gran Sasso"

GENERALE DI BRIGATA GIOVANNI MESSE
Vice Comandante della Divisione "Cosseria"

GENERALE DI BRIGATA FEDERICO ROMERO
Vice Comandante della Divisione "Assietta"

GENERALE DI BRIGATA E. PITASSI MANNELLA
Comandante Artiglieria II Corpo d'Armata

GENERALE DI BRIGATA AEREA ATTILIO MATRICARDI
Comandante della Brigata Bombardamento Eritrea

CAPITANO DI VASCELLO S.A.R. DUCA DI SPOLETO
Comandante della Flottiglia Torpediniere del Mar Rosso


CITAZIONE
Ghebret

Ti aiuto per quello che posso: ho alcune biografie ricostruite solamente per il periodo di servizio in terra d'Africa; comunque altro dovresti trovare sul web...
DALMAZZO Lorenzo. Ten. Colonnello comandante del R.C.T.C. della Somalia dal 4/IV/1925 al 10/XII/1926. Generale, comanda la 2ª Brigata Eritrea dall’estate 1935 al 24/I/1936, quando sostituisce Vaccarisi al comando della 2ª Divisione Eritrea, che mantiene fino allo scioglimento della stessa (26/IV/1936).
FRUSCI Luigi. [Venosa (Pz), 16/I/1879] Nominato Sottotenente nel 1898, Tenente nel 1902; frequenta la Scuola di Guerra dal 1909 al 1912,ed è in quell’anno promosso Capitano a scelta. Nell’ottobre del 1912 è per la prima volta in Eritrea, da dove, nel dicembre dello stesso anno, si reca in Libia ove rimane fino al luglio 1913 con l’VIII Battaglione Eritreo, meritandosi una MAVM e una CGVM per essersi distinto durante l’avanzata su Cirene (20/V/1913) e nel precedente scontro di Tolmetta (13/IV/1913). Nell’agosto 1913 ritorna in Eritrea ove, promosso Maggiore nell’aprile 1916, tiene il comando del IX Battaglione Eritreo fino al rimpatrio, nel luglio 1917. Dopo una breve permanenza in zona di guerra (agosto-novembre 1917) ritorna in Eritrea come Capo di S.M. col grado di Ten. Colonnello conseguito nell’ottobre 1917. Dopo aver comandato interinalmente il R.C.T.C. (luglio-sett. 1921; aprile-agosto 1923; aprile-nov. 1925) viene nel 1926 promosso Colonnello. Rimpatria nel 1927 ed assume l’Ufficio militare del Ministero delle Colonie. In Somalia come comandante delle forze armate dal 15/IV/1924 al 22/XII/1932. Nel settembre 1934 è promosso Generale di Brigata e nel gennaio 1935 ritorna in Somalia per assumere il comando del R.C.T.C.; durante la campagna A.O. merita la promozione a Gen. di Div. per merito di guerra; rimpatria nell’ottobre 1936. Nel 1937/38 è con il C.T.V. in Spagna, ove è promosso Gen. di C.d’A. Rimpatriato, assume il comando del XX C.d’A. di stanza a Tripoli, e poi passa nuovamente in A.O. come Governatore dell’Amhara (1/I/1939). Partecipa alle operaz. in A.O.I. fino all’aprile 1941 guadagnando la commenda dell’O.M.S.
MARIOTTI Oreste. [ - A.O., 1937] Ten. Colonnello comandante il XVII Battaglione Eritreo misto dal 1919 al 1923 (MAVM). Generale durante la campagna A.O. 1935/36, comanda l’omonima colonna (XIV e XXVI Battaglione Eritreo, Bande) che porta al comb. ad Azbì (11/XI/1935). Generale comandante la 9ª Brigata Coloniale nel 1936/37. Muore per malattia ad Addis Abeba nel febbraio 1937.
NASI Guglielmo. [Civitavecchia, 21/II/1879] Generale di Brigata, comandante del R.C.T.C. della Cirenaica (28/V/1934), poi del R.C.T.C. della Libia (23/IV/1935), il 23/II/1936 parte da Tripoli per la Somalia al comando della Divisione “Libia”. Promosso per meriti di guerra Gen. di Div. (15/IV/1936), poi Gen. di C.d’A., Governatore dell’Harrar, vicegovernatore dell’A.O.I., Governatore dell’Amhara. Promosso infine Gen. d’A. durante la 2ª g.m. per la conquista del Somaliland e le successive operaz. culminate nella difesa di Gondar.
PESENTI Gustavo. Ufficiale degli Alpini; Tenente in Somalia durante l’insurrezione dei Bimal; ferito in comb. a Danane il 9/II/1907. Capitano Residente a Ghat nel 1913. Colonnello comandante il R.C.T.C. della Somalia nel 1928/29. Generale comandante la 4ª Brigata Eritrea all’inizio della campagna A.O. 1935/36, poi passa al comando della 1ª Divisione Eritrea. Comandante del “Settore Giuba” durante la 2ª g.m., succ. sostituito dal Col. De Simone.
RICAGNO Alessandro. Generale comandante l’Intendenza nel 1936/39; (precedentemente ignoro quale carica ricoprisse).


CITAZIONE
TUV

Grazie Gabriele hai già fatto molto.

Per i SAR ho contattato dei siti di carattere monarchico alcuni mesi fa, ma non ho ancora ricevuto risposta, ahimé

CITAZIONE
stemar

Caro TUV anche io sono alla ricerca di alcune di queste biografie.
Pensa che di uno di questi generali possiedo tutte le decorazioni...........


CITAZIONE
TUV

Ciao stemar, sono mesi che sono in cerca di info su quei comandanti. Meno male ho battuto il muso su ghebret che sui comandanti di reparti coloniali è un grande.

Per i rimanenti non ho trovato traccia in rete... se non il sito www.generals.dk ma è abbastanza povero di informazioni

Strano che tu non riesca a costruire per conto tuo una biografia di uno di quei generali se hai tutte le sue decorazioni.... Io nn lo possiedo, ma se cerchi su un annuario del Regio Esercito dovresti trovare diverse informazioni; al limite vai a caccia del suo foglio matricolare e stato di servizio o nel suo vecchi DM o presso l'archivio di stato di competenza. O no?

D'altra parte ho deciso di limitare le spese per acquisti di libri e riviste perchè devo mettere da parte i soldi per quando esce (perchè tanto esce... vero Gabriele ) il nuovo libro di ghebret

CITAZIONE
Ghebret

Troppo buono Vito... Comunque ora sono impelagato con il libro sulle cartoline, poi si vedrà!
Stemar, le biografie che ho postato le avevo già così in archivio, ma se mi mandi (anche per MP) il nome del Generale posso fare qualche ricerca "mirata"...


CITAZIONE
stemar

Del "mio" generale conosco già diverse cose, sicuramente,come dici tu ,dovrei andare a farmi un giro per archivi, ma lavoro e famiglia mi impegnano praticamente a tempo pieno, meno male che ci sono i Forum altrimenti sarei tagliato fuori dal mondo........
Mi sono ripromesso, comunque, che ottenute le previste autorizzazioni andrò a spulciare (magari con qualche giorno di ferie) la biblioteca di presidio di Civitavecchia.
Visto l'impressionante numero di volumi custoditi sicuramente salterà fuori qualcosa.
A proposito del mio illustre concittadino:

Guglielmo Ciro Nasi (Civitavecchia 21 febbraio 1879, Modena 21 settembre 1971) Partecipò alla guerra italo-turca e alla prima guerra mondiale.
Comandante del 3° artiglieria nel 1924, l'anno dopo è nominato addetto militare a Parigi dove rimane per 3 anni fino al 1928.
Nel 1928 è inviato nelle colonie africane in qualità di Capo di Stato Maggiore delle truppe coloniali dove è nominato vice-governatore della Cirenaica dal 1934 al 1935, governatore dell'Harar dal 1936 al 1939, dello Scioa nel 1939-40. Senatore del regno dal 1939.
La sua politica di governo era caratterizzata da una forte azione moralizzatrice dell'amministrazione civile e militare. Si dimostrò anche un abile diplomatico nella gestione delle relazioni con le diverse tribù indigene, alternando l'utilizzo della forza con la trattativa. Sostenne, inoltre, il viceré Amedeo d'Aosta nella sua azione di collaborazione con i notabili, inclusi i dissidenti, e di avvicinare le popolazioni etiopi.
Con l'entrata in guerra dell'italia, è inoltre nominato comandante in capo in Africa Orientale. In questo ruolo organizza e guida personalmente una fortunata campagna contro il Somaliland britannico impiegando truppe di Ascari.
Nei mesi successivi l'equilibrio delle forze nel Corno d'Africa cambiano decisamente constringendo l'Italia ad una completa ritirata. Nasi è l'ultimo ad arrendersi nella piazzaforte di Gondar il 28 novembre 1941.
Fatto prigioniero, è inviato in un campo di prigionia nel Kenya insieme al duca Amedeo d'Aosta. Quando questi muore, Nasi assume al leadership dei circa 60mila prigionieri italiani.
Dopo l'8 settembre leale alla monarchia si schiera con Pietro Badoglio.
Gli viene consentito di rientrare in Italia solo nel novembre 1945 per presentarsi davanti all'Alta Corte di Giustizia e difendersi dalla denucia presentata contro di lui dall'Alto Commissario per le sanzioni contro il fascismo.
Prosciolto nel 1945, nel 1949 è nominato commissario Straordinario della Somali dopo che questa fu affidata all'Italia dall'ONU in regime di amministrazione fiduciaria.
Per l'opposizione delle sinistre italiane e dello stesso imperatore Haile Sellasié, l'incarico gli fu revocato.
Lo storico Angelo del Boca, tra i massimi studiosi del colonialismo italiano, lo considera il migliore ufficiale del regio esercito. (Wikipedia).
Aggiungo che nella sua brillante carriera fu insignito delle tra l'altro di 4 medaglie d'argento al VM.


CITAZIONE
GONDAR

...e non ci fai un bel topic?? dai, stemar...la foto del generalone, qualche info sui principali fatti e le sue belle decorazioni!


CITAZIONE
HUSKY

non ho bigrafie ma forse qulche foto posso trovarla tra quelle di mio nonno che fu mi pare con la 4 armata in AoOI

CITAZIONE
stemar

Qualcosa sui vari forum l'ho già postata, forse prima o poi.......

per TUV:

Ferruccio Ranza nasce a Fiorenzuola d’Arda (PC) il 9 Settembre 1892.
L’8 Novembre del 1914, allo scoppiare delle ostilità, è assegnato come sottotenente al 1° Reggimento Genio.
Nello stesso anno frequenta la scuola di volo di Venaria e il 14 ottobre del 1915 viene assegnato alla 43a Squadriglia.
Dal giugno del 1916 viene impegnato in missioni di ricognizione, guadagnando una medaglia di bronzo al valor militare per aver portato a compimento una missione sotto il fuoco dell’artiglieria nemica.
Passato in servizio permanente, dopo la conversione sul Nieuport, il 22 Luglio del 1916 viene assegnato alla 77a Squadriglia.
Ottiene la sua prima il 14 Settembre 1916, quando viene decorato di una medaglia di bronzo al valor militare.
Comandante interinale della squadriglia, ottiene tre vittorie in combattimento aereo, conseguendo anche una medaglia d’argento al valor militare.
Il 1° Maggio del 1917 è trasferito alla 91a Squadriglia, pur continuando a volare con la 77a fino alla fine di Giugno, ottenendo altre due medaglie d’argento al valor militare.
Sulla fusoliere del suo aereo è dipinta una civetta.
Ranza adotterà poi come insegna la "scala" dell'amico Giovanni Sabelli quando questo verrà ucciso in combattimento.
Il suo registro di guerra comprende 465 uscite di guerra, venti richieste di vittorie, delle quali ben diciassette accolte.
Nel dopoguerra comanda il 13° Gruppo ed il 2° Stormo.
Ha comandato l’aviazione in Tripolitania e dopo un periodo trascorso in Italia come capo di stato maggiore della 1ª Z.A.T. (Zona Aerea Territoriale), torna in Africa come comandante dell’aviazione dell’Africa Orientale Italiana dal Gennaio al Settembre 1935.
Promosso generale di brigata aerea nel 1935, comandante dell’aviazione in Albania nel 1939 e, dal Dicembre dello stesso anno, comandante della 4ª Squadra Aerea.
Lascia il servizio nel Gennaio 1945 con il grado di generale di squadra aerea.
Muore a Bologna il 25 Aprile 1973

Mario Ajmone Cat nasce a Salerno il 5 febbraio 1894. A tredici anni, nel 1907, entra nel Collegio Militare di Roma e nel 1911 all'Accademia militare di Torino, dove nel febbraio del 1913 è nominato sottotenente di artiglieria; passa successivamente alla Scuola di Applicazione di Artiglieria e Genio, per essere poi destinato al 9° Reggimento artiglieria da campagna a Parma. Nel marzo del 1915 è inviato a domanda a frequentare il corso di osservatore d'aeroplano, conseguendo il brevetto in data 23 maggio 1915. Nell'ottobre del 1915 è trasferito alla 30a Squadriglia Farman, dove rimane fino al maggio 1916, quando viene assegnato, come capitano, al Battaglione Squadriglie Aviatori. Fra l'agosto e l'ottobre del 1916 segue a Mirafiori il corso di pilotaggio: è pilota d'aeroplano il 16 ottobre 1916 e pilota militare di Aviatik dal 16 gennaio 1917. A Brescia è presso la 72a Squadriglia Aviatik, mentre in aprile comanda la 33a Squadriglia Farman (poi 3a Squadriglia Saml), con la quale partecipa alla campagna di Macedonia. Fino al 1923 fa parte del 3° Raggruppamento aeroplani da ricognizione, fino a quando, il 16 ottobre 1923, cessa di appartenere al Regio Esercito ed entra a far parte della Regia Aeronautica, prestando servizio presso il 19° Stormo aeroplani da ricognizione.
Nel luglio del 1927, da tenente colonnello, assume il comando della Scuola di osservazione aerea, che tiene fino all'ottobre del 1929, allorché promosso colonnello diviene comandante del 2° Stormo, per poi passare alla Direzione Generale dei Servizi, del Materiale e degli Aeroporti (fino al 19 marzo 1931); comanda in seguito il 7° Stormo Bombardamento fino al 15 ottobre 1932, giorno in cui assume le funzioni di Sottocapo di Stato Maggiore della 3a Z.A.T. (Zona Aerea Territoriale), incarico che manterrà fino al 1° marzo 1934. Il 1° novembre 1934 è scelto per comandare la Scuola di Guerra Aerea: mantiene tale incarico a più riprese fino al 15 febbraio 1940. La prima interruzione è fra l'agosto del 1935 e l'agosto del 1936, quando da generale di brigata partecipa alla guerra in Africa Orientale come Comandante dell' Aeronautica dell'Africa Orientale. Nel febbraio 1936 è promosso generale di divisione, mentre la promozione a generale di squadra l'avrà il 14 aprile del 1939. Dopo un secondo incarico di comandante della Scuola di Guerra Aerea, fra il 19 novembre 1936 e il 16 maggio 1939 è comandante della 4a Z.A.T. e poi, dopo un terzo incarico alla Scuola di guerra, il 28 giugno del 1940 è nominato comandante della 3a Squadra Aerea e poi dal febbraio 1941 della 5a Squadra Aerea in Libia. In seguito a dissapori sorti con i comandi tedeschi da un lato e con il comando terrestre italiano, viene sollevato dall'incarico e chiamato al Comando Generale delle Scuole. Dopo l'armistizio dell'8 settembre, è collocato in licenza illimitata e rimane a Roma durante l'occupazione nazista; il 13 novembre 1944 viene nominato Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, incarico che riveste con continuità fino al 5 febbraio 1951. Muore a Roma il 20 marzo 1952.

Giovanni Messe nato a Mesagne (BR) il 10 dicembre 1883.
Entra in Forza Armata nel dicembre 1901 come volontario, proseguendo, da Sottufficiale, la carriera sino al 1910 data in cui dopo aver frequentato il Corso Speciale per Sottufficiali Allievi a Modena, viene promosso Sottotenente nell'Arma di Fanteria.
Inviato in Libia, partecipa al combattimento Sciara Zanja vicino a Tripoli dove il suo reggimento ottiene una Medaglia d'Oro al Valor Militare e successivamente guadagna una decorazione al Valore, ma nel settembre 1912 deve rientrare in Italia per motivi di salute. Nel 1913 consegue la promozione al grado di Tenente ed è assegnato al 3º Battaglione dell'84º Fanteria di stanza in Libia. Il 17 novembre 1915 consegue la promozione al grado di Capitano. E' rimpatriato definitivamente alla fine del 1916 e quindi destinato al fronte nelle file del 57º Fanteria, nel cui ambito nell'agosto seguente assume interinalmente il comando di un battaglione ed alla cui guida guadagna una seconda decorazione al Valore.
Distintosi nuovamente in combattimento, nel 1917 guadagna una terza decorazione al Valore. Ferito in combattimento, nel periodo di convalescenza è promosso al grado di Maggiore. Passato dal 16 gennaio 1918 nel 6º, poi 9º, Reparto di Assalto della 18º Divisione, nel maggio seguente guadagna una quarta decorazione al Valore a Grazigna e nella battaglia del Solstizio - impiegato nella zona di Col Moschin - ottiene la Croce dell'Ordine Militare di Savoia (quinta decorazione). Passato con il suo battaglione di "Fiamme Nere" (Arditi) nella zona di Monte Asolone, il 24 giugno 1918 guadagna una sesta decorazione al Valore rimanendo ferito alla coscia sinistra da una bomba a mano. Rientrato in servizio all'inizio del 1919 presso il 9º Reparto di Assalto, a Risano (UD) - causa lo scioglimento del Reparto - passa in forza al Deposito di Padova e nel maggio consegue la promozione a Tenente Colonnello per "merito di guerra". Impegnato nelle operazioni in Albania, guadagna una settima decorazione al Valore. Nell'aprile 1923, lasciati gli incarichi di membro presso la Commissione Collaudi e di Giudice del Tribunale, che nel frattempo aveva assunto, diviene Aiutante di Campo effettivo del Re Vittorio Emanuele III.
Nominato al termine del prescritto periodo quadriennale Aiutante di Campo Onorario del Re, nel 1927, assegnato al 9º Bersaglieri e promosso al grado di Colonnello, ne diviene il Comandante.
Lasciato dal 16 settembre 1935, dopo 8 anni, il comando del reggimento, è incaricato del Comando della 3^ Brigata Celere di Verona, di cui diviene Comandante, all'atto della promozione a Generale di Brigata. Successivamente è nominato Vice Comandante della D.F. "Cosseria", nelle cui file partecipa alle operazioni finali della Campagna in Africa Orientale contro l'Etiopia. Rientrato in Italia da Massaua il 28 settembre 1936, il 1° novembre dello stesso anno è nominato addetto all'Ispettorato delle Truppe Celeri e quindi Comandante della 3^ Divisione Celere "Principe Amedeo Duca d'Aosta" di Verona con il grado di Generale di Divisione. Nel 1939 è nominato Vice Comandante del Corpo di Spedizione in Albania, e in tale veste partecipa alle operazioni per la conquista di quel paese, guadagnando per il suo valore la Croce di Ufficiale dell'Ordine Militare di Savoia (ottava decorazione). Lasciato il comando della 3^ Celere, è nuovamente destinato in Albania, dove è nominato Comandante del C.A. Speciale. Si distingue particolarmente in tale veste nel ciclo operativo sul fronte albanese del dicembre 1940 - aprile 1941, guadagnando la promozione a Generale di Corpo d'Armata per "merito di guerra". Il 14 luglio 1941 viene nominato Comandante del Corpo di Spedizione Italiano in Russia (CSIR) ex C.A. Celere, ed il giorno dopo parte con tutto il contingente per la Russia. Partecipa in tale veste alle operazioni del 1941-1942 in Ucraina combattendo vittoriosamente dal fiume Dnieper al Don e guadagnando la Croce di Commendatore dell'Ordine Militare di Savoia (nona decorazione) e due decorazioni al Valore tedesche (decima ed undicesima decorazione) ed il 10 luglio 1942, nel quadro del potenziamento del contingente italiano in Russia, assume il comando del 35º C.A. (ex CSIR), inquadrato nell'ARMIR (Armata Italiana in Russia).
Lasciato il comando del 35º C.A. alla fine del 1942 consegue la promozione a Generale d'Armata per "meriti di guerra" - ed il 17 dicembre dello stesso anno riceve una ulteriore altra decorazione germanica (dodicesima decorazione). Nel febbraio 1943 parte per Tunisi ove assume il comando della 1ª Armata mobilitata in Tunisia. Partecipa in tale veste alle operazioni in quel fronte distinguendosi per Valore e perizia guadagnando fra l'altro la Croce di Grand'Ufficiale dell'Ordine Militare di Savoia (tredicesima decorazione) e il 12 maggio dello stesso anno consegue la promozione a Maresciallo d'Italia per "merito di guerra".
Fatto prigioniero il 13 maggio 1943 dopo la resa della 1ª Armata viene rimpatriato successivamente è nominato Capo di SM Generale, incarico che mantiene fino al 1º maggio 1945, mentre il 1º febbraio dello stesso anno aveva ricevuto la nomina a Presidente del Consiglio dell'Ordine Militare d'Italia. Collocato nella riserva dal 27 marzo 1947, nel 1953 viene eletto Senatore della Repubblica e muore a Roma il 18 dicembre 1968.

CITAZIONE
TUV

Grazie a tutti per le preziose informazioni

CITAZIONE
stemar

Altre notizie:

Italo Gariboldi nasce a Lodi il 20 aprile 1879. Entrato in Accademia è nominato Sottotenente di fanteria nel 1899, partecipò successivamente come Tenente alla campagna di Libia quindi subalterno nel 28° Reggimento Fanteria di stanza a Ravenna. Prese parte poi quale Ufficiale di SM alla guerra 1915-18 nel corso della quale fu promosso per due volte al grado superiore per meriti di guerra e decorato di una medaglia d’argento dopo il ripiegamento dal Cadore. Nel 1918 ebbe comandi sul Grappa e fu nuovamente decorato con l'Ordine Militare di Savoia.
Al termine della Guerra fu capo di S.M. della 45^ e 77^ divisione e presidente della commissione di delimitazione dei confini Jugoslavi. Promosso generale di Brigata prima e divisione poi (1934) comandò l’Accademia Militare di Modena e la scuola di applicazione di Parma. Allo scoppio del conflitto con l'Etiopia assunse il comando della divisione Sabauda. Ricoprì anche la carica di Governatore di Addis Abeba e quella di capo di S.M. dell’Africa Orientale. Ferito nell’attentato contro il Maresciallo Graziani rientrò in patria per il comando della V Armata. Nel 1940 dopo la disfatta Graziani con il grado di Generale di Corpo d’Armata, ricoprì le cariche di Governatore della Libia e comandante superiore delle Forze Armate in Africa nel periodo marzo-luglio 1941 quando venne sostituito a causa dei grossi attriti con Rommel. Nel 1942 assunse il comando dell’Armir in Russia. Con l’armistizio dell’8 settembre 1943 fu arrestato dai tedeschi, processato e condannato a 10 anni di prigione. Liberato a fine guerra lasciò l’Esercito e si ritirò a vita privata. Morì a Roma il 9 febbraio 1970.

Alfredo Guzzoni nasce a Mantova il 12 aprile 1877. Dopo la Scuola di Guerra partecipa al conflitto Libico e quindi alla Grande Guerra come Capo di S.M. nella 7^ e 11^ divisione. Nel 1918 diviene Capo di S.M del 3° C.d.A. Nel 1930, promosso Generale comanda una brigata Alpina. Passa quindi alla Accademia Militare di Modena e alla Divisione Granatieri. E' Governatore dell’Eritrea per un breve periodo (1935) e nel 1939 comanda il Corpo di spedizione in Albania. Allo scoppio della seconda guerra mondiale è ai vertici della IV armata sul fronte Alpino Francese. Ricopre la carica di sottosegretario di stato alla guerra e sottocapo di S.M. finchè Cavallero rimane in Albania. Dal 1942 comanda la VI armata in Sicilia e la comandava anche quando gli americani sbarcarono. Viene sollevato dall'incarico ai primi d'Agosto del 1943. Dopo l'8 settembre viene arrestato nella R.S.I. come traditore. Scampa al plotone d'esecuzione grazie ai tedeschi. Muore a Roma nel 1965.

CITAZIONE
HUSKY

una piccola correzione, il gen Guzzoni prende il comando della VI armata in Sicilia al posto del gen Roatta nel maggio- giugno del 1943 e non nel 1942

CITAZIONE
partigiano rosso

nino villasantashock: div.gavinana è del gruppo?
 
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