Condivido con voi questi disegni eseguiti da Raffet, quando nel 1849 era al seguito degli Austriaci in Italia durante la campagna di guerra, giungendo, secondo le informazioni da me trovate, nel luglio dl 1849, a Roma dove immortalò con i suoi schizzi le truppe francesi dell'Armata del Mediterraneo, l'Armata inviata a restaurare il potere temporale del Papa.
Il mio interesse per Raffet deriva da questo, più di 300 schizzi eseguiti molto probabilmente dal vivo, molto importanti per un'analisi a campione dell'armata francese nel 1849. Disegni che sono anche nominativi, sia per gli ufficiali sia per la truppa.
A voi qui presento quelli inerenti all'esercito asburgico, poche decine ma ugualmente molto belli, alcuni solo abbozzati altri più rifiniti. Ho cercato di estrapolare la migliore risoluzione possibile mentre la numerazione è una mia aggiunta per permettere di discutere più facilmente dei singoli disegni. A lato degli schizzi si possono notare piccole indicazioni scritte che molto probabilmente indicano il colore con cui poi avrebbe dovuto completare il disegno.
N.B.
Grazie all'importantissimo contributo dell'utente Alviano, ho corretto le didascalie di ogni singolo disegno; per le ulteriori approfondite riflessioni su ogni singolo disegno e sul personaggio rappresentato vi consiglio vivamente di continuare a leggere la discussione.Le opere di Raffet di cui vi ho parlato sono di proprietà del governo francese, le sopra citate sono conservate presso il Musée Condé;
qui potete vedere un migliaio di opere di Raffet provenienti dalle varie istituzioni francesi, sito da cui ho tratto quello che vado a presentarvi:
www.culture.gouv.fr/public/mistral/...RPWD=4%24%2534PUna breve biografia di Raffet:
Raffet Auguste Denis Marie (Parigi 1804 – Genova 1860)
Illustratore, litografo e pittore.
Orfano di padre all'età di tredici anni, Raffet, Debutta come decoratore su porcellana, in più lavora nell'atelier di Charlot dove apprende la litografia che pratica allo stesso tempo della pittura. Allievo di Gros a partire dal 1827, trova, dopo il suo insuccesso al premio di Roma, la sua via nella celebrazione dell'epopea napoleonica, alla quale dona l'impressionante verità delle “cose vissute”.
Le sue litografie dei Grognards, “Le Bataillon Sacré de Waterloo”, “La Grand Revue” o “La Nuit du 5 Mai” (morte di Napoleone) conobbero un successo considerevole e rimasero famose per la loro ispirazione visionaria. Il suo incontro con il principe Anatole Demidoff fu determinante per la sua carriera. Incominciarono per lui una serie di viaggi in Europa e nella Russia meridionale che durarono sette mesi (giugno – dicembre 1837) e li fecero scoprire l'esotismo. I suoi disegni furono in seguito litografati per essere inclusi nei “Voyages dans la Russie méridionale et la Crimée, par la Hongrie, la Valachie et la Moldavie exécuté en 1837 sous la direction de M. Anatole Demidoff” (Parigi 1839), opera dedicata a Sua Maestà Nicola I Zar di tutte le Russie. Raffet compì altri viaggi al di fuori della Francia: nel 1847 in Spagna, con il principe Demidoff; nel 1849 in Italia al seguito degli Austriaci in campagna; nel 1852 a Berlino; nel 1854 in Scozia. La morte lo sorprese mentre era di ritorno in Toscana, raccogliendo la documentazione di un album sulla campagna d'Italia.
[…]
Estratto dalla voce scritta da Frédéric Hitzel per il “Dictionnaire des Orientalistes de Language Française” a cura di François Pouillon, Edizioni Karthala, 2008.
I disegni, che spero possano essere utili agli appassionati austriacanti:
01 Radetzky
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02 Generale Franz Ullrich v. Ullrichstahl (1790-1859)
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03 - 04 Generale barone Carl Culoz (1785-1862)
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05 - 06 Conte August Degenfeld-Schonburg (1798-1876)
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07 Ten. col. Franz Burdina v. Löwenkampf dello Stato Maggiore (1805-1859)
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08 Magg. Joseph Langer del corpo degli aiutanti
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09 Franz v. John Capitano di Stato Maggiore (1815-1876)
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10 Alois v. Baumgarten Capitando di Stato Maggiore (1814-1895)
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11 Maggiore Emil v. Meißrimmel dello Stato Maggiore (1819-1862)
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12 Ten.col. Johann Pittinger comandante l'artiglieria del 2° Corpo d'armata
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13 1° ten. di Stato Maggiore barone Franz Vlassitz
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14 Capitano di 1ª classe dello Stato Maggiore Franz Nadler del 4° Corpo d'armata
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15 Ten.col. Paul Aurnhammer v. Aurnstein (1789-1863) del reggimento di fanteria di linea ungherese principe Schwarzenberg N° 19
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16 1° ten. conte Carl Vasquez del 9° battaglione cacciatori
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17 Capitano in prima conte Heinrich v. Cappy (1817-1889) del 3° Ulani
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18 Conte Heinrich Emil de Wimpffen 1° tenente del reggimento dragoni Re di Baviera N° 2
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19 Conte Kolowrat-Krakowsky (1804-1863) è generale maggiore in uniforme alla ussara. Gli ufficiali generali, quando venivano promossi a questo grado, potevano scegliere se indossare l’uniforme “alla tedesca” o quella “all’ungherese” come in questo caso e potevano comandare indifferntemente un’unità di fanteria o di cavalleria.
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20 1° tenente Christian Beeken/Becken del 3° reggimento di fanteria di linea moravo
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21 Capitano Heinrich Ludwig v. Gontard (1819-1905) del 7° rgt. ussari Reuss
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22 Capitano Jacob Nettwal del 3° rgt. ussari
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23 1° tenente Anton Kraft dei dragoni stabali con sciarpa da aiutante. I dragoni stabali, cioè quelle unità a cavallo che svolgevano servizi di scorta e sorveglianza presso i comandi superiori – una specie di gendarmeria campale – furono ricostituiti nel 1849 per volontà del maresciallo Radetzky che ne affidò il comando al magg. conte Forgatsch. Venivano formate nell'imminenza di una campagna militare, attingendo il personale necessario dalle truppe a cavallo. Infatti nel 1847 Kraft era cadetto nel 5° cavalleggeri. Immagine questa che nel mondo delle uniformi rappresenta forse un unicum.
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24 Capitano Rudolph Riefkohl del 3° rgt. ulani
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25 Tenente Anton Horak del 1° reggimento di fanteria di linea moravo, ufficiale d'ordinanza del generale Kolowrat
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26 1° tenente Rudolph Schmidt v. Schwarzenschild del 1° reggimento di fanteria di linea moravo aiutante di brigata del generale Kolowrat
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27 Rodolph de Mattyasinszky
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28 Colonnello conte Alexander Tőrők v. Szendrő (1809-1868) comandante del 7° rgt. ussari Reuß
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29 Ufficiale degli ulani
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30 Due viste, di fronte e di spalle, di soldato di fanteria di linea con distinzioni rosse e bottoni bianchi
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31 Caporale del reggimento Kinsky
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32 Soldato boemo del rgt. Paumgarten
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33 "Soldat criant et autres soldats esquissés au second plan" (Titolo originale dato da Raffet)
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34 Soldato della fanteria tedesca di sentinella
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35 Soldato ungherese del reggimento arciduca Francesco Carlo N° 53
36 - 37 - 38 Cacciatori in varie pose. Il primo è un “Oberjäger” all'epoca massimo grado della sottufficialità del rgt. Imperatore.
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39 - 40 Due viste di un tiratore scelto (Scharfschütze) dei reggimenti confinari
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41 - 42 Soldato delle compagnie di sanità con uniforme e armamento ibridi regolamentati solo all'inizio del 1851. Il fucile (trasformato a capsula) e la sciabola (briquet) sono di preda bellica. Queste immagini sono le pochissime testimonianze che si hanno dell'uniforme di transizione di questi soldati dell'Armata d'Italia di Radetzky.
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43 - 44 - 45 - 46 Militari di artiglieria. I pantaloni con lo sportello di modello speciale per l'artiglieria – con banda scarlatta larga ¼ di pollice – saranno sostituiti di lì a poco col modello generale della fanteria tedesca (con patta davanti, non più con sportello)
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47 Ulano del rgt. arciduca Carlo Ludovico
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Edited by Tirailleur du Po - 12/10/2015, 22:52