Gli Austriaci in Italia nel '48-'49, dai disegni originali di Auguste Raffet

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view post Posted on 29/8/2015, 15:32
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Condivido con voi questi disegni eseguiti da Raffet, quando nel 1849 era al seguito degli Austriaci in Italia durante la campagna di guerra, giungendo, secondo le informazioni da me trovate, nel luglio dl 1849, a Roma dove immortalò con i suoi schizzi le truppe francesi dell'Armata del Mediterraneo, l'Armata inviata a restaurare il potere temporale del Papa.
Il mio interesse per Raffet deriva da questo, più di 300 schizzi eseguiti molto probabilmente dal vivo, molto importanti per un'analisi a campione dell'armata francese nel 1849. Disegni che sono anche nominativi, sia per gli ufficiali sia per la truppa.
A voi qui presento quelli inerenti all'esercito asburgico, poche decine ma ugualmente molto belli, alcuni solo abbozzati altri più rifiniti. Ho cercato di estrapolare la migliore risoluzione possibile mentre la numerazione è una mia aggiunta per permettere di discutere più facilmente dei singoli disegni. A lato degli schizzi si possono notare piccole indicazioni scritte che molto probabilmente indicano il colore con cui poi avrebbe dovuto completare il disegno.
N.B.
Grazie all'importantissimo contributo dell'utente Alviano, ho corretto le didascalie di ogni singolo disegno; per le ulteriori approfondite riflessioni su ogni singolo disegno e sul personaggio rappresentato vi consiglio vivamente di continuare a leggere la discussione.


Le opere di Raffet di cui vi ho parlato sono di proprietà del governo francese, le sopra citate sono conservate presso il Musée Condé;
qui potete vedere un migliaio di opere di Raffet provenienti dalle varie istituzioni francesi, sito da cui ho tratto quello che vado a presentarvi:
www.culture.gouv.fr/public/mistral/...RPWD=4%24%2534P

Una breve biografia di Raffet:

Raffet Auguste Denis Marie (Parigi 1804 – Genova 1860)
Illustratore, litografo e pittore.
Orfano di padre all'età di tredici anni, Raffet, Debutta come decoratore su porcellana, in più lavora nell'atelier di Charlot dove apprende la litografia che pratica allo stesso tempo della pittura. Allievo di Gros a partire dal 1827, trova, dopo il suo insuccesso al premio di Roma, la sua via nella celebrazione dell'epopea napoleonica, alla quale dona l'impressionante verità delle “cose vissute”.
Le sue litografie dei Grognards, “Le Bataillon Sacré de Waterloo”, “La Grand Revue” o “La Nuit du 5 Mai” (morte di Napoleone) conobbero un successo considerevole e rimasero famose per la loro ispirazione visionaria. Il suo incontro con il principe Anatole Demidoff fu determinante per la sua carriera. Incominciarono per lui una serie di viaggi in Europa e nella Russia meridionale che durarono sette mesi (giugno – dicembre 1837) e li fecero scoprire l'esotismo. I suoi disegni furono in seguito litografati per essere inclusi nei “Voyages dans la Russie méridionale et la Crimée, par la Hongrie, la Valachie et la Moldavie exécuté en 1837 sous la direction de M. Anatole Demidoff” (Parigi 1839), opera dedicata a Sua Maestà Nicola I Zar di tutte le Russie. Raffet compì altri viaggi al di fuori della Francia: nel 1847 in Spagna, con il principe Demidoff; nel 1849 in Italia al seguito degli Austriaci in campagna; nel 1852 a Berlino; nel 1854 in Scozia. La morte lo sorprese mentre era di ritorno in Toscana, raccogliendo la documentazione di un album sulla campagna d'Italia.
[…]
Estratto dalla voce scritta da Frédéric Hitzel per il “Dictionnaire des Orientalistes de Language Française” a cura di François Pouillon, Edizioni Karthala, 2008.

I disegni, che spero possano essere utili agli appassionati austriacanti:

01 Radetzky

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02 Generale Franz Ullrich v. Ullrichstahl (1790-1859)

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03 - 04 Generale barone Carl Culoz (1785-1862)

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05 - 06 Conte August Degenfeld-Schonburg (1798-1876)

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07 Ten. col. Franz Burdina v. Löwenkampf dello Stato Maggiore (1805-1859)

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08 Magg. Joseph Langer del corpo degli aiutanti

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09 Franz v. John Capitano di Stato Maggiore (1815-1876)

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10 Alois v. Baumgarten Capitando di Stato Maggiore (1814-1895)

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11 Maggiore Emil v. Meißrimmel dello Stato Maggiore (1819-1862)

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12 Ten.col. Johann Pittinger comandante l'artiglieria del 2° Corpo d'armata

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13 1° ten. di Stato Maggiore barone Franz Vlassitz

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14 Capitano di 1ª classe dello Stato Maggiore Franz Nadler del 4° Corpo d'armata

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15 Ten.col. Paul Aurnhammer v. Aurnstein (1789-1863) del reggimento di fanteria di linea ungherese principe Schwarzenberg N° 19

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16 1° ten. conte Carl Vasquez del 9° battaglione cacciatori

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17 Capitano in prima conte Heinrich v. Cappy (1817-1889) del 3° Ulani

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18 Conte Heinrich Emil de Wimpffen 1° tenente del reggimento dragoni Re di Baviera N° 2

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19 Conte Kolowrat-Krakowsky (1804-1863) è generale maggiore in uniforme alla ussara. Gli ufficiali generali, quando venivano promossi a questo grado, potevano scegliere se indossare l’uniforme “alla tedesca” o quella “all’ungherese” come in questo caso e potevano comandare indifferntemente un’unità di fanteria o di cavalleria.

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20 1° tenente Christian Beeken/Becken del 3° reggimento di fanteria di linea moravo

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21 Capitano Heinrich Ludwig v. Gontard (1819-1905) del 7° rgt. ussari Reuss

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22 Capitano Jacob Nettwal del 3° rgt. ussari

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23 1° tenente Anton Kraft dei dragoni stabali con sciarpa da aiutante. I dragoni stabali, cioè quelle unità a cavallo che svolgevano servizi di scorta e sorveglianza presso i comandi superiori – una specie di gendarmeria campale – furono ricostituiti nel 1849 per volontà del maresciallo Radetzky che ne affidò il comando al magg. conte Forgatsch. Venivano formate nell'imminenza di una campagna militare, attingendo il personale necessario dalle truppe a cavallo. Infatti nel 1847 Kraft era cadetto nel 5° cavalleggeri. Immagine questa che nel mondo delle uniformi rappresenta forse un unicum.

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24 Capitano Rudolph Riefkohl del 3° rgt. ulani

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25 Tenente Anton Horak del 1° reggimento di fanteria di linea moravo, ufficiale d'ordinanza del generale Kolowrat

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26 1° tenente Rudolph Schmidt v. Schwarzenschild del 1° reggimento di fanteria di linea moravo aiutante di brigata del generale Kolowrat

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27 Rodolph de Mattyasinszky

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28 Colonnello conte Alexander Tőrők v. Szendrő (1809-1868) comandante del 7° rgt. ussari Reuß

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29 Ufficiale degli ulani

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30 Due viste, di fronte e di spalle, di soldato di fanteria di linea con distinzioni rosse e bottoni bianchi

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31 Caporale del reggimento Kinsky

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32 Soldato boemo del rgt. Paumgarten

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33 "Soldat criant et autres soldats esquissés au second plan" (Titolo originale dato da Raffet)

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34 Soldato della fanteria tedesca di sentinella

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35 Soldato ungherese del reggimento arciduca Francesco Carlo N° 53



36 - 37 - 38 Cacciatori in varie pose. Il primo è un “Oberjäger” all'epoca massimo grado della sottufficialità del rgt. Imperatore.

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39 - 40 Due viste di un tiratore scelto (Scharfschütze) dei reggimenti confinari

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41 - 42 Soldato delle compagnie di sanità con uniforme e armamento ibridi regolamentati solo all'inizio del 1851. Il fucile (trasformato a capsula) e la sciabola (briquet) sono di preda bellica. Queste immagini sono le pochissime testimonianze che si hanno dell'uniforme di transizione di questi soldati dell'Armata d'Italia di Radetzky.

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43 - 44 - 45 - 46 Militari di artiglieria. I pantaloni con lo sportello di modello speciale per l'artiglieria – con banda scarlatta larga ¼ di pollice – saranno sostituiti di lì a poco col modello generale della fanteria tedesca (con patta davanti, non più con sportello)

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47 Ulano del rgt. arciduca Carlo Ludovico

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Edited by Tirailleur du Po - 12/10/2015, 22:52
 
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view post Posted on 1/9/2015, 16:34


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Ringrazio “tirailleur” che ha colto, consapevolmente, il grande valore che le immagini da lui postate rappresenta sia per il tema storico che interessa la nostra Patria sia per l'aspetto uniformologico riguardante l'esercito austriaco. I 47 disegni di Raffet documentano in maniera assolutamente inoppugnabile, dal punto di vista uniformologico, un periodo di transizione che chiude definitivamente con il passato, rappresentato dal frac con code più o meno lunghe, per entrare in un un epoca in cui l'abbigliamento militare diventa più moderno con l'introduzione, intanto solo per gli ufficiali, della tunica militare (Waffenrock) nel 1849 (Erlaß des Kriegsministeriums 127 del 14 febbraio). A questa data sono introdotte anche le stellette di grado a sei punte ancora in uso nelle forze armate austriache.
I bellissimi disegni, eseguiti tra il 1849 e il 1850, iniziano con alcuni protagonisti dellle vittorie austriache di Mortara e Novara e finiscono probabilmente a Firenze dopo che l'esercito francese ebbe ripristinato a Roma il potere temporale del papa e quello austriaco aveva riportato l'ordine granducale in Toscana.
Le grandi novità uniformologiche del 1849 sono ben documentate dalle tavole del Gerasch, ma il Raffet conferisce alle sue opere un valore quasi fotografico di eccezionale immediatezza come prima aveva saputo fare forse solo il giovane e prematuramente scomparso Carl Schindler (“Fuori la guardia” da confrontare col n. 33 di Raffet e altri del medesimo autore col n. 30) alcuni anni prima.
https://de.wikipedia.org/wiki/Carl_Schindler
Le didascalie francesi sono imprecise e vanno corrette nei nomi, spesso ostici fino all'inverosimile e quasi sempre storpiati come per es. il n. 12 che raffigura il capitano Rudolph Matyasovszky de Also-Mattyasfalva (ho omesso di inserire gli accenti ungheresi per non complicare la scrittura) del rgt. ussari Re del Württemberg N. 6, con la sciarpa da aiutante generale.
La brigata Kolowrat, il cui comandante (Leopold Kollowrat-Krakovsky, 1804-1863) in uniforme da generale “all'ungherese” è ritratto al n.19, si concentra a Massa il 6 maggio 1849 e si porta a Pisa dove, tre giorni dopo, alle cascine granducali, sono distribuite le medaglie al valore per Mortara e Novara.
Il 23 maggio il 2° Corpo d'armata austriaco del generale D'Aspre (barone Constantin D'Aspre u. Hoobreuck, 1787-1850) entra a Firenze accolto trionfalmente dalla popolazione. L'11 maggio Livorno era stata presa d'assalto.
A seguire.
 
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view post Posted on 1/9/2015, 16:41


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Ottime illustrazioni.... sei un grande
Grazie di averle condivise
 
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giusepin
view post Posted on 1/9/2015, 16:52




Interessantissime.
Bravo TdP.
 
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view post Posted on 1/9/2015, 17:53


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belle non le conoscevo. Quelle francesi sono sullo stesso stile? Ce ne fai vedere qualcuna?
 
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view post Posted on 3/9/2015, 07:01
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Grazie a tutti per gli interventi, in particolare grazie al Carissimo Bruno (Alviano)su di cui contavo per una disamina dei disegni. Quelli francesi sono sullo stesso stile, ma la risoluzione é inferiore a quella di quelli che ho qui presentato, vedró non appena avrò il tempo materiale, di aprire una discussione sull'assedio della Repubblica Romana e di presentare qualche disegno. Saluti😊 Luca
 
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view post Posted on 3/9/2015, 14:06


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Un caro saluto a Luca.
Ecco la seconda parte del mio intervento.
La prima immagine postata (che è anche la n. 1 della serie di Raffet) raffigura naturalmente il comandante supremo dell'esercito austriaco in Italia, il maresciallo Radetzky probabilmente ritratto durante la sua visita a Firenze nel giugno del 1849. Raffet era al seguito del generale Kollowrat e fu allora che il principe Anatole Demidoff di S. Donato, divenuto buon amico del generale durante la permanenza di quest'ultimo a Firenze, acquistò l'album di Raffet che poi finì nella collezione del duca d'Aumale.
Il disegno, eseguito insolitamente di spalle, mostra Radetzky con la tunica di campagna a falde intere, con le tasche spostate verticalmente alla chiusura delle falde nella parte posteriore. La prima versione della tunica, probabilmente usata per la prima volta verso la fine del 1848, aveva le tasche provviste di pattella ai fianchi, in posizione orizzontale sotto la cintura, come si vede anche in altri disegni. Il regolamente del 1849 mette fine alle anomalie che si riscontrano in alcuni casi anche nei galloni di grado dei generali e nella bottoniera. La falda rimane lunga 15 pollici (quasi 40 cm) per tutti finché il regolamento del 1855 stabilisce tre lunghezze minori a seconda dell'altezza dell'ufficale. La tunica della cavalleria invece è più corta e prevede 5 taglie a seconda dell'altezza del cavaliere (modifiche del 5 novembre 1850, Nr. 6025/M.K. e.), come si vede nella 18ª immagine postata (n. 26 della serie) che raffigura il conte Heinrich Emil v. Wimpffen primo tenente al rgt. dragoni Re di Baviera N° 2 (distinzioni blu scuro bottoni bianchi) con sciarpa da aiutante generale. All'epoca infatti il conte era aiutante dell'appena nominato 2° proprietario di questo reggimento, il generale Edmund v. Schwarzenberg. L'elmo è ancora del tipo vecchio ma già privato del cosiddetto bruco (Raupe) secondo le modifiche del 1850, in attesa che il fabbricante Kitzinger iniziasse la produzione del nuovo modello (CV 11 maggio 1851, E. 3799).
La 2ª immagine postata (n. 7 della serie) raffigura il generale Franz Ullrich v. Ullrichstahl (1790-1859). La presenza in Italia di questo generale è dovuta probabilmente alla morte del figlio Joseph nel corso della campagna del 1849. Questo generale, in passato professore nell'Accademia militare di Wiener-Neustadt e colonnello comandante del rfl von Heß dal 1838 al 1846, fu comandante di brigata in Tirolo poi divisionario in Galizia. Delle 4 onorificenze che porta si riconoscono 1) la croce di cavaliere di 2ª classe (da portare al collo) dell'Ordine russo di Sant'Anna, 2) ?, 3) quella di 4ª classe dell'Ordine russo di S. Vladimiro e 4) l'Ordine württemberghese al merito militare.
A seguire la 3ª parte
 
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view post Posted on 3/9/2015, 16:41
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Rimango sempre estasiato dalla ricchezza dei tuoi interventi...da dove hai tratto le informazioni supplementari su Raffet?
Anche io ho trovato insolita la posa di Radetzky, potrebbe essere uno schizzo eseguito mentre era al suo seguito durante una visita e non mentre era in posa...considerando l'importanza del personaggio...
Aspetto con ansia il proseguimento e ti prometto che nelle prossime settimane discuteremo assieme degli schizzi dell'armata del mediterraneo...sono un po' tanto preso con gli esami ultimamente...
Un caro saluto
Luca
 
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view post Posted on 3/9/2015, 17:52


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Si è a Firenze, il 9 giugno, nei pressi di Ponte Vecchio durante i festeggiamenti in onore del maresciallo:
“Condussi sul posto anche il noto pittore francese Raffet il quale però, poco interessato alla musica e a tutto il resto, rimase sul terrazzino a disegnare sul suo taccuino l'immagine del maresciallo.”
L. Kolowrat-Krakowsky, Meine Erinnerungen aus den Jahren 1848 und 1849, Wien 1905 p. 193-4
(I miei ricordi degli anni 1848 e 1849)
Se hai intenzione di farmi commentare anche i disegni sull'esercito francese a Roma meglio rinunciare fin d'ora … sarebbero centinaia le osservazioni da fare e ci vorrebbero anni … lascia perdere Luca.
Un abbraccio
Bruno

Parte terza.
Proseguo con le immgini 3 e 4.
Generale barone Carl Culoz (1785-1862). L'anno prima fu determinante nella presa di Vicenza dove ottenne l'Ordine di Maria Teresa. Promosso luogotenente feldmaresciallo (FML) fu comandante del 4° Corpo nelle guornate di Custoza. Titolare anche della croce di commendatore dell'Ordine di Leopoldo. Proprietario del rfl N° 31 da ottobre 1849. Comandante di fortezza a Mantova.
Immagini 5 e 6.
Conte August Degenfeld-Schonburg (1798-1876), disegno eseguito a Novara il 30 marzo come dice l'annotazione. Già col. dell'11° rfl. promosso generale maggiore (GM) 31 maggio 1848. Comandante di brigata sotto Culoz, per Novara ottenne l'Ordine di Maria Teresa e l'Ordine di Leopoldo. Promosso FML 11 ott. 1849 e nominato vicegovernatore di Magonza. Dal 1852 proprietario del rfl N° 36. Nel 1858 comandante dell'8° Corpo d'armata. Da non confondere col fratello Gustav generale e brigadiere al 7° Corpo.
Immagine 7 (n. 15 della serie di Raffet)
Ten. col. Franz Burdina v. Löwenkampf dello SM generale (1805-1859), promosso GM 5 ago. 1858, deceduto il 2 lug. 1859 per ferita riportata alla battaglia di Magenta il 4 giugno 1859. La tunica verde scuro degli ufficiali di SM subirà la modifica alle falde (più corte) e la sostituzione della sciabola col mod. introdotto nel 1851.
 
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view post Posted on 3/9/2015, 17:59
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Beh si potrebbe pensare ad una pubblicazione in vista del 2019😉 in realtà pensavo di fare una selezione (molti disegni si ripetono, specialmente per ogni singolo reparto)e di rimanere nell'ordine di grandezza di quelli austriaci, in fin dei conti i più interessanti sono quelli che mostrano la truppa in campagna, mentre per gli ufficiali non c'è grande varietà o particolarità. Oltre ad una piccola descrizione e considerazione su i disegni presentati mi piacerebbe unire delle schede tecniche molto dettagliate sull'assedio presentate in una pubblicazione coeva, dove possiamo vedere molte informazioni sulle truppe, sugli effettivi, sui caduti, decorati e feriti, sui materiali portati necessari per un'armata (cartucce etc etc...). Qualcosa di piú tecnico rispetto ad una semplice narrazione degli avvenimenti.
Saluti
Luca
 
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view post Posted on 7/9/2015, 23:52


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Parte quarta
Immagini da 8 a 11 e 13, ufficiali di SM generale appartenenti tutti al 2° Corpo d'armata del generale D'Aspre.
8 (n. 19 della serie di Raffet) il magg. Joseph Langer del corpo aiutanti aveva rimpiazzato il ten.col. Carl Taude deceduto. Il magg. Langer diventerà aiutante del generale Culoz al 6° Corpo d'armata.
9 (n. 18 della serie) Franz v. John (1815-1876). Per Volta Mantovana (26 e 27 luglio 1848) ottenne la croce di cavaliere dell'Ordine di Maria Teresa e conseguentemente fu elevato al rango nobiliare di barone; per Custoza (24 giugno 1866), dove fu promosso luogotenente feldmaresciallo sul campo, ebbe la croce di commendatore dello stesso Ordine. Più volte capo di SM e futuro ministro della guerra. Generale di artiglieria (FZM) nel 1873. Dal 1866 proprietario del rfl N° 76. Uno dei forti della cintura esterna di Verona fu battezzato col suo nome (ribattezzato poi forte Preara dagli italiani).
10 (n. 16 della serie) Cap. Alois v. Baumgarten (1814-1895). Nel 1857 colonnello capo di SM della 3ª Armata (dd Milano 28 febbraio 1857), GM nel 1859, FML nel 1866. Per Novara ebbe la corona ferrea di 3ª classe. Promosso maggiore qui è ritratto ancora col grado di capitano.
11 (n. 20 della serie) Magg. Emil v. Meißrimmel (1819-1862) Per Novara, ancora capitano, ricevette la corona ferrea di 3ª classe. Sottocapo di SM al 4° Corpo d'armata. Diversi anni dopo il generale Benedek dirà di lui: “Era un giovane colonnello di stato maggiore, elegante, bello e affabile.” (Benedeks nachgelassene Papiere, p. 193).
13 (n. 17 della serie) 1° ten. di SM generale barone Franz Vlassitz. Per Novara ottenne la corona ferrea di 3ª classe.

12ª immagine (n. 8 della serie di Raffet)
Ten.col. Johann Pittinger comandante l'artiglieria del 2° Corpo d'armata. Per Custoza ricevette l'Ordine della corona ferrea di 3ª classe che gli dava il diritto di essere elevato al rango nobiliare. La si vede appuntata al petto in mezzo ad altre due medaglie. La terza medaglia sul petto è la “Kanonen-Kreuz” (croce dei cannoni) medaglia fusa con il bronzo dei cannoni nemici catturati che ottennero tutti i reduci del 1814. La prima medaglia forse è anche la più cara per l'ufficiale, quella d'oro al valore militare che aveva ricevuto appena diciannovenne durante le guerre napoleoniche quando era semplice cannoniere. Alla sua morte nel 1864 era l'ultimo generale rimasto ancora ad averla. Al collo l'Ordine russo di S. Stanislao di 2ª classe. La croce a sei bracci di commendatore dell'Ordine toscano di S. Giuseppe gli venne conferita poco dopo essersi fatto ritrarre da Raffet.
Nell'ottobre del 1849 fu promosso colonnello comandante del 4° rgt. art. Nel 1854 generale e proprietario del 9° rgt. art. Pensionato nel 1856 dopo 50 anni di servizio nell'esercito.

Immagine 14 ( = )
Capitano di SM di 1ª classe Franz Nadler del 4° Corpo d'armata. Distintosi a Novara (23 marzo 1849) fu ricompensato anch'egli con la corona ferrea di 3ª classe.
A seguire la 5ª parte
 
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view post Posted on 9/9/2015, 10:32


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Parte quinta
14ª (=)
Cap. di 1ª classe Franz Nadler dello SM generale, l'annotazione indica che il suo è un cavallo inglese col mantello baio castagno (cheval anglais châtain). Distintosi a Novara (23 marzo 1849) fu ricompensato anch'egli con la corona ferrea di 3ª classe.

15ª Immagine (n. 9 della serie di Raffet)
Ten.col. Paul Aurnhammer v. Aurnstein (1789-1863) del rfl ungherese principe Schwarzenberg N° 19 (distinzioni blu chiaro, bottoni bianchi). Nel giro di pochi mesi Aurnhammer da maggiore divenne colonnello comandante di reggimento (9 aprile 1849). Il 10 dic. 1850, dopo 40 anni di servizio, fu messo a riposo e contemporaneamente nominato GM. Il 23 marzo a Novara il 2° btg. del rgt. (temporaneamente aggregato alla brigata Degenfeld) comandato da Aurnhammer, rimase sempre in posizione arretrata subendo però il fuoco dell'artiglieria piemontese. Raffet ritrasse il tenente colonnello probabilmente a Novara città dove si trasferì il battaglione alcuni giorni dopo la battaglia. Scritta in tedesco in basso a destra: “Aurnhammer Oberstlieut. Commandt. des 19. ungarischen Lin.-Inf.-Regiments Fürst Schwarzenberg. 1849”. Uniformologicamente parlando il ritratto è di eccezionale rilevanza documentale in quanto l'ufficile si è fatto modificare la giubba di piccolo tenuta del 1837 della fanteria ungherese – di colore grigio scuro (schwarzgrau) e con due file di 9 bottoni ciascuna – secondo il regolamento del 1849, che però abolisce la giubba di piccola tenuta (di campagna) e introduce la Waffenrock con due file di 8 bottoni, solo di colore bianco (anche per la seconda tenuta)!

16ª immagine (n. 28 della serie)
1° ten. conte Carl Vasquez del 9° btg. cacc. Per Mortara, quando era aiutante di battaglione, ottenne l'Ordine della corona ferrea di 3ª classe. Dopo la campagna del centro Italia ricevette, come tanti altri ufficiali, anche l'Ordine parmense di Ludovico e l'Ordine toscano di S. Giuseppe. L'ufficiale venne trasferito nell'appena formato 20° btg. cacc. dove avanzò capitano nel 1854. Poco dopo rientrò al suo vecchio btg.

17ª immagine (n. 21)
Cap. in prima conte Heinrich v. Cappy (1817-1889) del 3° ulani, czapka scarlatta. Rimase a lungo aiutante dell'arciduca Alberto. Nel 1851 promosso maggiore soprannumerario al 5° ulani.

Segue la 6ª parte
 
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view post Posted on 9/9/2015, 11:24
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Mio caro ancora complimenti e grazie per gli approfondimenti, non appena avrò un attimo di calma modificheró le didascalie da me inserite riportando i nomi e i gradi corretti.
Grazie ancora!
Saluti
Luca
 
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view post Posted on 10/9/2015, 15:20


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Grazie Luca. Vado avanti con le didascalie delle immagini.

Parte sesta

20ª ummagine (n. 27)
1° ten. Christian Beeken/Becken del 3° rfl. moravo (distinzioni celesti, bottoni bianchi), aiutante del generale Culoz. Corona ferrea di 3ª classe (cavaliere), elevato al rango di nobile col predicato di: “von Agogna” dal luogo dove si distinse combattendo presso Novara. Passato al 31° rfl. col grado di capitano. Messo a riposo come semi invalido nel 1859. Deceduto a Vienna il 15 aprile 1860.

21ª ummagine (n. 11)
Cap. Heinrich Ludwig v. Gontard (1819-1905) del 7° rgt. ussari Reuss (sciaccò verde erba, uniforme blu chiaro, olive bianche).

22ª ummagine (n. 13)
Cap. Jacob Nettwal del 3° rgt. ussari (sciaccò grigio cenere, uniforme blu scuro, olive gialle), ufficiale d'ordinanza del generale Kolowrat.

23ª ummagine (n. 25)
1° ten. Anton Kraft dei dragoni stabali con sciarpa da aiutante. I dragoni stabali, cioè quelle unità a cavallo che svolgevano servizi di scorta e sorveglianza presso i comandi superiori – una specie di gendarmeria campale – furono ricostituiti nel 1849 per volontà del maresciallo Radetzky che ne affidò il comando al magg. conte Forgatsch. Venivano formate nell'imminenza di una campagna militare, attingendo il personale necessario dalle truppe a cavallo. Infatti nel 1847 Kraft era cadetto nel 5° cavalleggeri. Immagine questa che nel mondo delle uniformi rappresenta forse un unicum.

24ª immagine (n. 22)
Cap. Rudolph Riefkohl del 3° rgt. ulani (czapka rosso scarlatto) “Nella battaglia di Novara il 23 marzo il capitano Rudolph Riefkohl, imbracciato il fucile, prese parte a numerosi assalti nei ranghi del rgt. fanti Gyulai.” Passato poi al 5° rgt. di gendarmeria.

25ª immagine (n. 24)
Tenente Anton Horak del 1° rfl moravo (distinzioni rosso scuro, bottoni gialli), ufficiale d'ordinanza del generale Kolowrat.

Segue la parte 7ª
 
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view post Posted on 10/9/2015, 17:48
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L'uniforme di Kraft in effetti mi aveva incuriosito parecchio...
Credi poi che l'invalidità del capitano Beeken possa essere dovuta alla campagna del 1859?
 
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21 replies since 29/8/2015, 15:32   3347 views
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